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Autore: Matilde di Shabran    15/01/2014    1 recensioni
Come la vita di una ragazza come tante può cambiare in una sera
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Tonight '
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"Ciao Nicky!" lo salutò pimpante Viky, che lo stava aspettando nell’atrio del palazzo, ma cambiò immediatamente atteggiamento quando poté notare l’espressione del cugino: "Che è successo?"

Era stravolto, come se gli fosse passato sopra un camion e si poteva notare la parvenza di un occhio lucido.

"Che ti ha detto per ridurti così?" aggiunse avvicinandoglisi. 

"Pensa che mi stia prendendo gioco di lei" mugugnò "è stata molto fredda, il sua atteggiamento mi ha fatto uno strano effetto…"

"Brutto essere rifiutati, vero? In particolare quando non ci si è abituati" rispose lei con amaro sarcasmo. "Comunque c’era da aspettarselo, purtroppo il suo carattere è così. È molto timida ed insicura, prima di aprirsi con una persona deve conoscerla bene… Poi credo che sia lei stessa ad avere paura dei suoi sentimenti… Ma non ti preoccupare, non penso che ce l’abbia con te. Avrà bisogno di qualche giorno per elaborare la situazione, ma poi tornerà tutto come prima" concluse con una disinvoltura tale da far sembrare le sue parole qualcosa di molto simile ad una rivelazione divina.

"Dici?" chiese, rasserenato dal barlume di speranza offerto da Victoria "Però adesso ho la sensazione di essermi comportato come un maniaco."

"Oh dai! Non hai passato la notte fuori dalla suo porta! Anche perché prima o poi sarei rientrata io a cacciarti...” aggiunse come fra se. “Quando te l'ha chiesto, te ne sei andato. Giusto? Guarda che può capitare a tutti di essere rifiutati, anche a te!"

"Tu non mi stai girando il dito nella piaga, ci stai rigirando tutta la mano!” si alterò. Essere preso in giro in quella situazione era l'ultima cosa di cui aveva bisogno. “E comunque cosa significa che ha paura dei suoi sentimenti?"

"Che non vuole soffrire, no? Svegliati! Inconsciamente, secondo me, anche lei è attratta da te, ma non vuole ammetterlo perché ha paura di una situazione che ritiene più grande di lei. Ti vede lontano dal suo mondo, non sa come comportarsi con te. Ti ricordo che fino a qualche settimana fa lei ti aveva visto solo in foto e comprava i vostri cd come altre migliaia di persone in tutto il mondo. In un certo senso ha paura di te... Forse hai avuto troppa fretta , dovevi darle più tempo per conoscerti, per capire che persona sei, e non gettarti subito ai suoi piedi. Tu sei stato subito colpito da lei, anche se ha un carattere incredibilmente complicato. E credimi, certe volta capirla è peggio che decifrare un geroglifico senza la stele di Rosetta... Però lei è trasparente. È quello che vedi. Che tutti vedono. Ma lei come può capire come tu realmente sei? Come fa a separare in poche ore l’immagine che le è più familiare, cioè Nicky dei Westlife, da Nicholas? Come fa a capire che tu non sei vuoto e superficiale come hanno fama di essere molti tuoi colleghi e che provi dei sentimenti sinceri nei suoi confronti, se appena ti conosce? Per lei per anni sei stato un faccia in un video o una voce in una canzone, è difficile passare di colpo a considerarti come un essere in carne e ossa come lei. E poi, anche se tu di mestiere facessi il postino, penso che si comporterebbe nello stesso modo. Ha bisogno dei suoi tempi per aprirsi! So che il novanta per cento delle vostre fan, ad una dichiarazione del genere, si sarebbe tuffata tra le tue braccia, ma non so quanto sarebbe sensato, e lei è una persona estremamente sensata… Aggiungi che è timidissima con tutti e ha difficoltà ad aprirsi e ad esternare i propri sentimenti, e capirai che ha solo bisogno di tempo e un po’ di attenzione. "

"E allora cosa mi consigli di fare?"

"Lasciala stare per un po’, lascia che si calmi. Poi avvicinati di nuovo a lei, ma gradualmente, da amico. Se veramente, come credo, anche lei è attratta da te, prima o poi cederà e si convincerà delle tue intenzioni, ma devi riuscire a prenderla dal lato giusto."

 

 

Viky, una volta rientrata in casa, vide che la porta della stanza di Francesca era chiusa e sentì la sua voce, ma, purtroppo per lei, non capì una sola parola, visto cha la conversazione telefonica che stava avendo era in italiano. La ragazza uscì verso le otto, per mangiare qualcosa, quando ormai Victoria stava per uscire. Vedendola con gli occhi arrossati, ma tranquilla, decise di non chiederle nulla di quello che era successo nel pomeriggio e di lasciarla tranquilla, se ne avesse avuto voglia, avrebbero potuto parlarne l’indomani.

 

 

 

Quella stessa sera, sul tardi, quando si trovava in casa da sola e si era ormai del tutto calmata, Francesca accese il proprio portatile per controllare la posta.

L’ultima mail ricevuta recava l’indirizzo di Elisa e risaliva a pochi minuti prima. Incuriosita dal perché l’amica le avesse inviato un messaggio a così poca distanza dalla loro telefonata, decise di leggerla per prima.

 

“Ciao cara,

è tutta la sera che canticchio quest’aria:

 

 

Di rigori armato il seno

Contro amor mi ribellai

ma fui vinto in un baleno

in mirar due vaghi rai.

Ma fui vinto in un baleno

in mirar due vaghi rai.

Ahi! che resiste puoco a stral di fuoco

cor di gelo di fuoco a stral. *

 

Bella, no? La tuo amato Rosenkavalier sta iniziando a piacere anche a me.

 

Baci,

Elisa”

 

“Che mente diabolica!” pensò sorridendo lievemente allo schermo.

 

 

La mattina successiva, siccome non aveva impegni, Francesca aveva dormito più del solito. Svegliandosi, sentì dei rumori provenire dalla cucina. “Viky già alzata?” si chiese guardando l’ora sulla sveglia “Ieri sera deve essere tornata presto…”

Aprendo la porta della sua camera si trovò di fronte uno spettacolo incredibile: il salotto, sul quale si affacciavano tutte le stanze dell’appartamento, era invaso da una miriade di mazzi di rose blu.

"Oh mamma!" esclamò esterrefatta.

"Ciao!" la salutò allegramente Victoria con la tazza del caffè fumante tra le mani "ben svegliata!"

"Da dove sbucano tutti questi fiori?" chiese, non riuscendosi ancora a capacitare del come, e soprattutto del perché, tutte quelle rose si trovassero nella loro casa. Avevano forse affittato il salotto come deposito ad un fioraio?

"Credo che ‘sta notte sia passato Babbo Natale" rispose seria. "Guarda" aggiunse, indicando una piccola busta appoggiata su uno dei mazzi "ti ha anche lasciato un bigliettino per complimentarsi per quanto sei stata brava quest’anno!"

"Ma oggi è il quattordici agosto!" ribatté raccogliendo la piccola busta di cartoncino bianco perlato "non Natale!"

“Scusami per ieri” recitava il bigliettino “non volevo ferirti. Spero che mi vorrai ancora rivolgere la parola. Nicky”

Sul volto di Francesca si dipinse un tiepido sorriso, quasi compiaciuto: nonostante la sua reazione non aveva compromesso tutto.

"Si è persino ricordato che mi piacciono le rose blu…"

 

 

*(“Di rigori armato il seno”  da “Der Rosenkavalier” di Richard Strauss)

   
 
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