Storie originali > Soprannaturale > Vampiri
Segui la storia  |       
Autore: Littleblackdress    15/01/2014    1 recensioni
Dovevo salvarlo...
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
"Siamo nella merda" disse entrando nella macchina col fiatone.
"Merda"
"Ora cosa facciamo?"
"Cosa possiamo mai fare? Scappare? Non credo. Entriamo"
"Okay, anche se l'idea di scappare non mi dispiaceva" disse sorridendo.
Merda potevo pensarci! E se la mamma mi riconosceva? Infondo tutti sapevano la famiglia Walker. Scesi dalla macchina e incominciai  andare verso la villetta,le mie gambe tremavano da sole, non riuscivo a fermare. Ma che mi stava succedendo cavolo!Quella ragazza mi faceva un brutto effetto,bruttissimo. Arrivati fuori alla porta d'ingresso, America i guardò e fece un profondo respiro.
"Su andiamo"dissi incoraggiandola.
"Si" disse incominciando ad entrare.
"Buonasera" dissi sotto l'entrata principale, cavolo nessuno mi aveva invitato. America si girò e mi guardò con aria disorientata. Si stava forse chiedendo perché non entravo? Credo di si.
"Hey Chris che ci fai ancora lì !? Entra"
"Si..." dissi mettendo il piede destro dentro.
"America come sei maleducata a chiamare il tuo capo per nome. Susi per la sua maleducazione, comunque io sono la signora Green, Ann Green" disse porgendomi la mano.
"Il piacere è tutto mio signora" dissi baciandola la mano. Mi girai e vidi America sbuffare alzando gli occhi al cielo.

Non farlo amore...


Dissi nella mia mente. America si girò e mi guardò, come se mi avesse sentito.
"Si scusa mamma" disse abbassando la testa.
"E allora lei è il capo di mia figlia"
"Si..."
"E che lavoro dovrebbe fare?"
"Emmh..." - cosa cavolo dicevo? Merda - "Dovrebbe... ecco... dovrebbe accudire mio fratello che abita a Miami" cosa!? Ma che scusa di merda che avevo usato.
"Ah...."
"Okay... Mamma io vado a pendere le mie cose, signore vuole fgarmi compagnia?" disse con aria maliziosa. America cara, non farmi questo.
"Se per sua madre non è un problema..."
"No, prego vada pure" disse poco convinta.
"Con permesso"
Salimmo di sopra con una velocità impressionante, una volta dentro America chiuse la porta a chiave, mi sbatte al muro e mi diede un morso sul collo.
"Ma che merda di scusa hai inventato!?" disse isterica. Mi ero illuso, credevo che voleva... bhe si credevo che voleva fare quello.
"Non sapevo cosa dire..."
"Ora dammi una mano" - disse prendendo le valige da sotto il letto - "Prendi il secondo cassetto"
"Okay" dissi avvicinandomi al mobiletto. Lo presi e lo appoggiai sul letto, guardai il contenuto e vidi che erano tutte mutande. Una spiccava più di tutte, un  tanga rosso fuoco. Lo presi tra le mani e la guardai attentamente.
"Questa quando te la metti? Mi piace molto." dissi ridendo.
"Lascia stare, me l'ha regalata mia sorella per capodanno"
"Portatela"
"Ma perché mai!?"
"Così un giorno sai... mi fai vedere come ti sta" dissi con un sorriso malizioso.
"Finiscila" - disse tirandomela da mano - "Forse... un giorno" disse guardandomi e arrossendo.
"Hahahaha vieni qui" dissi tirandola a me. La stavo per baciare quando mi buttò per l'aria.
"Dobbiamo muoverci"
"Okay... mi dai un bacio ?" dissi facendo la mia faccia da cucciolo.
"Vieni qui" - disse dandomi un bacio a stampo - "Ora andiamo o quasi finito"
"Mettemmo anche le ultime cose nella valigia e scendemmo giù.
"Allora arrivederci" dissi alla signora Ann.
"Si, arrivederci Signor?"
"Walker, Christopher Walker"
"Walker?"
"Si..."
"O merda lo sapevo, America allontanati da lui" dissi prendendo una pistola a colpi di legno.
"Mamma no!" -  disse America mettendosi avanti a me - "Io lo amo"
"America ma cosa dici!? Tu sai cos'è lui?"
"Si mamma lo so" - disse guardandomi - " Andiamo Chris" disse mettendosi dietro di me. Quasi arrivati sotto all'ingresso, mi girai e guardai la signora Green.
"E già tanto che non vi ho ucciso" dissi e me ne andai verso la macchina, mi girai e vidi che America era ancora ferma fuori all'entrata.
"Addio mamma" disse girandosi e entrando nella macchina.
"Tutto bene?" chiesi mettendole una mano sulla gamba.
"Si, ora andiamo"
 

Non importa come,una volta nella tua vita qualcuno ti ferirà. Questo qualcuno di prederà tutto quello con se, e lo ridurrà in pezzi e non starà nemmeno a vedere dove finiranno. Ma attraverso le ferite, imparerai qualcosa su te stesso. Imparerai che sei forte. E non importa quanto ti distruggeranno, tu puoi vincere comunque.

 
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale > Vampiri / Vai alla pagina dell'autore: Littleblackdress