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Autore: elyana87    15/01/2014    1 recensioni
Emiliano ha scoperto che il bambino che Sonia aspetta non è il suo ed è pronto a tornare da Anna. Ma lei?
Sarà capace di fidarsi ancora di Emiliano?
Avrà ancora la forza di combattere per questo amore?
"Nel preciso istante in cui ho sfiorato quella mano ho sentito di non aver scampo"
Ma Anna ed Emiliano avranno il coraggio di lasciarsi trascinare da un sentimento tanto forte?
Riusciranno, per la prima volta, a fermarsi nello stesso punto?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Alla luce del giorno tutto assume una luce diversa.
Sono qui, stretta nel suo abbraccio e ancora in preda ad una marea di dubbi che mi stanno fondendo il cervello.
Sono appena le 6.00 del mattino.
E vorrei trovare una via di fuga a questa situazione.
Non so cosa mi sia preso ieri sera.
Sembrava tutto così chiaro, così semplice.
Per la prima volta mi sono sentita ferma sulla stessa casella del Monopoli, accanto ad Emiliano, pronta a tirare i dadi per proseguire insieme.
Non so cosa possa essere cambiato in poche ore.
Forse l’aver fatto così tanto per dimostrare che a me tiene davvero, il suo abbattere ogni difesa mi ha fatta ricadere in quel baratro da cui sto cercando di uscire con tutte le mie forze.
Lo guardo dormire.
Sembra sereno e un po’ lo invidio, perché vorrei aver chiuso occhio questa notte.
Vorrei essermi sentita sollevata da questo evento inatteso.
Eppure non mi riesce.
Sono come paralizzata.
Ho bisogno di capire.
Ed ora, più che mai, sento la necessità di scappare lontano da qui.
Lontano da Emiliano.
A: Emiliano…
Rompo l’incanto, svegliandolo.
Questa stanza mi sembra troppo piccola per entrambi.
Mi sento soffocare.
Deve andare via da qui.



Una voce mi richiama dal sogno fantastico che stavo facendo.
Non voglio aprire gli occhi e rendermi conto che Anna in realtà non c’è.
Un angelo biondo mi appare sfocato.
Sbatto le palpebre un po’ di volte e, quando riesco a mettere a fuoco, finalmente la vedo.
Non è stato un sogno.
Lei è qui.
E noi siamo nei guai.
A: Emiliano, forza alzati. Devi andare via.
E: Buon giorno anche a te
A: Cavoli… ci siamo addormentati
E non è il suo solito modo.
È fredda.
Distaccata.
Mantiene le distanze, anche fisicamente.
Credo di essermi perso qualcosa.
E: Che succede, scricciolo?
A: Succede che devi andare perché qui tra un po’ si svegliano tutti.
E: Anna, guardami…
Ma non lo fai. Mantieni gli occhi bassi e cerchi di dirmi qualcosa che ho già capito.
A: Ho sbagliato, Emiliano. Ti chiedo scusa.
E: Anna, che significa che hai sbagliato?



A: Tutto questo. Quello che è successo ieri è sbagliato. Io non ce la faccio. Ho paura di quello che succederà e odio sentirmi così terrorizzata.
E alza la voce, deluso, arrabbiato, triste. Così come non penso di averlo mai sentito.
E: Ma hai capito quello che ti ho detto??? Io sono innamorato di te. Sono pazzo di te.
A: Non mi basta, Emiliano
Urla ancora di più, non preoccupandosi che in questo modo sveglierà tutto il resto della mia famiglia.
È fuori controllo ormai, come l’altra sera. Proprio non riesce a capire.
E: Che cosa vuoi da me? Cosa vuoi che faccia, me lo spieghi?
A: Ho bisogno di tempo. Io non sono pronta a lasciarmi andare…
E: Quanto tempo?
A: Non lo so.
E: Dimmi solo una cosa: ma tu, mi ami?
A: E’ proprio qui il punto. Io ti amo, lo so e anche tu lo sai bene. Ma non so quanto possa credere al fatto che tu sia innamorato di me.
E: Come?
A: Non sarebbe la prima volta che cambi idea e mi molli senza una spiegazione. Perché dovrebbe essere diverso questa volta?
E: Quante volte vuoi che ti chieda scusa, Anna? Ho sbagliato in passato. Ma non lo rifarò, non se il prezzo da pagare è perdere te.
È vagamente incredulo, le sue orecchie ascoltano qualcosa che mai si sarebbe immaginato di dover sentire.
Mi guarda con gli occhi spalancati. È esasperato.
A: Mi serve tempo Emiliano. Però, nel frattempo, per favore…
E mi interrompe, loquace come non è mai stato.
Interviene e serio, con lo sguardo truce.
E: Non ci provare, Anna.
A: A fare cosa?
E: Non chiedermi di lasciarti andare.
Suona quasi come una minaccia.
Non lo faccio.
Non gli chiederò di lasciarmi andare, perché nemmeno io so se voglio lasciarlo andare.
Si china e mi da un bacio sulla guancia sinistra, mentre qualcosa di umido mi bagna un angolo della bocca.
E non so dire se è una sua lacrima o una delle mie.
Lo guardo andarsene, senza voltarsi, col capo chino.
Scusami se ti ho ferito amore mio.
Non so perché sia così difficile.
So solo che devo pensare e se tu sei nei paraggi non riesco ad essere lucida.
C’è sempre il cuore che, in qualche modo, riesce a prevalere sulla ragione.
Ma questa volta non posso proprio permettermi di lasciarmi guidare da lui.
Troppe volte a causa tua ho dovuto rimettere insieme i pezzi.
E solo Dio sa quanto male fa ogni volta.
Devo riflettere da sola.
Spero solo che anche papà riesca a capirlo e mi lasci partire.



E’ passato un po’ di tempo dall’ultima volta che ho scritto un capitolo di questa storia.
Spero che l’assenza non vi abbia fatto perdere entusiasmo.
A prestissimo
Eliana
  
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