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Autore: Irizar Elwell    17/01/2014    1 recensioni
Christine, per gli amici Chris, una normalissima ragazza di 17 anni, si trasferisce a Dallas da sua sorella maggiore Sam, incinta di 6 mesi lasciando la sua adorata Shelbyville, il suo storico ragazzo Ben e la sua migliore amica di sempre Megan. Arrivata a Dallas incontrerà non poche difficoltà per farsi spazio fra i pregiudizi dei ragazzi della nuova città, dove incontrerà anche dei nuovi amici. Tutto sembra procede più o meno in modo abbastanza normale, ma la conoscenza di uno strano ragazzo dai profondi occhi grigi e i misteriosi fenomeni che ruotano attorno a lui sconvolgeranno del tutto la sua esistenza
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon | Avvertimenti: Tematiche delicate | Contesto: Scolastico, Sovrannaturale
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È ancora notte quando mi sveglio di soprassalto. Nigel dorme accanto a me, sembra sereno, ma sono sicura che l'esperienza di oggi l'ha davvero stravolto. Non lascerà perdere questa questione. Mi chiedo chi sia Baal e gli Harab Seraphel, perché ci hanno attaccati? Perché questa volta hanno volutamente e specificatamente preso di mira me? Davis era davvero intenzionato a farmi fuori e chissà per quale scrupolo tutto ciò è stato evitato.

Mi alzo cercando di fare il minor rumore possibile, il fuoco scoppietta ancora nel camino dandomi così la possibilità di non andar a sbattere al primo angolo che mi si para davanti.

Mi siedo su una delle due poltrone dove poche ore prima io e Nigel ci siamo finalmente dichiarati e sospiro. Ancora non ci credo. Come evolveranno adesso le cose tra noi due?

Fino ad ora c'è sempre stata una velata ma sicura quasi incoscienza nel definire il nostro rapporto, ma adesso che le cose si sono svelate temo quasi di scoprire quale sarà la sua reazione. se prima mi allontanava anche volutamente per mettermi al sicuro, ora come reagirà ad un altro attacco? Non voglio perderlo ora che finalmente la situazione è chiara ad entrambi.

Passo ancora qualche minuto in silenzio e poi esco dalla stanza. Mi reco in cucina, non so perché, ma sono quasi sicura di trovarvi Devora e Davis, che sapranno illuminarmi almeno su quello che è successo oggi.

La casa è completamente avvolta nelle tenebre, assume quasi un aspetto sinistro ora che ci penso e con quello che è successo qui poco fa, questa visione non è per nulla confortante.

Batto le mani nella speranza di trovare qualche Lu Sì che mi faccia compagnia, ma purtroppo ho sfortuna. Sento degli scricchiolii sinistri provenire dal fondo del corridoio, dove se non sbaglio deve esserci la cucina.

“Devora?”

chiedo con voce tremante affacciandomi appena per sbirciare.

“com'è potuto succedere Davis? Gli Harab Seraphel non attaccano la gente in questo modo, non si appostano in luoghi comuni come scuole per cacciare, lo fanno con discrezione aspettando il momento giusto”

non mi ha notata, parla con Davis di quello che è successo ed io sono molto interessata alla faccenda.

“questo è un brutto segno, soprattutto se arrivano ad attaccarci qui, in casa del signorino e per di più in modo così aggressivo. Il signorino Nigel deve stare molto attento se non vuole che succeda qualcosa a quella ragazza, sono sicuro che è lei ad attirare tutte queste attenzioni, ma non capisco il perché. Non ho captato nulla nella sua aura di diverso, eppure è riuscita a resistere al corvo. Nonostante controllasse tutto il suo corpo, quando il suo amico era in pericolo è riuscita ad evitare di ucciderlo”

Abbasso lo sguardo colpevole. Paul. Chissà quanto si sarà spaventato. È colpa mia se ha assistito a tutto questo, non dovevo coinvolgerlo, non dovevo raccontargli nulla. Sembra così innocente, così buono, mi chiedo se sia giusto averlo condannato a questa visione del mondo.

È questo a cui pensa Nigel quando prova ad allontanarmi? Si sente come me in questo momento?

Eppure io l'ho scelto, anche se non subito all'inizio, io ho scelto di rimanergli vicina anche se non sapevo esattamente cosa contro andavo a combattere. Sapevo che lui era speciale e nonostante i suoi avvertimenti gli sono rimasta accanto, ma Paul non sapeva nulla di tutto ciò, lui non è stato messo in guardia da nessuno, si è ritrovato nel giro di due secondi a dover rivalutare tutte le certezze che aveva fino a quel momento, a mettere in dubbio tutte le cose che dava scontate fino ad allora, a mettere in discussione la nostra amicizia. E che succederà se a Paul non basterà sopportare tutto ciò in silenzio? Che succederà se inevitabilmente venisse coinvolta anche Mandy?

Sospiro profondamente cercando di mandar via questi pensieri negativi, non voglio pensarci ora.

“che ci fai sveglia?”

sobbalzo nel sentire la sua voce, che ci fa Nigel sveglio? Mi volo per guardarlo in viso.

Arrossisco naturalmente non appena i suoi occhi si posano sui miei.

“non riuscivo a dormire...”

sussurro abbassando lo sguardo.

Improvvisamente Nigel si piega in due e reggersi al muro. Accorro in suo soccorso spaventata aiutandolo a reggersi.

“dovresti riposare, non sei ancora guarito”

dico mettendo il suo braccio attorno al mio collo. Non pensavo di poter vedere Nigel così debole e indifeso. Mi sento dannatamente in colpa. È colpa mia. È solo colpa mia. Serro i denti dalla rabbia.

“devo andare”

sussurra agitandosi per liberarsi dalla presa della mia mano.

“dove?”

chiedo preoccupata.

“signorino Nigel, non state bene, dovreste riposare”

interviene Devora avvicinandosi a lui con fare preoccupato e premuroso.

Per tutta risposta Nigel le lancia uno sguardo truce. Senza dire nulla va via allontanandosi.

Che posso fare? Cosa ha intenzione di fare in quelle condizioni?

“Aspetta!”

urlo per poi seguirlo.

“fermati! Non provarci Chris, non provare a seguirmi, sei d'intralcio!”

urla lui senza voltarsi, lasciandomi spiazzata.

Sono d'intralcio? Allora è così che stanno le cose? Sono solo un peso per lui?

 

“signorina Christine, il padrone vuole solo proteggerla, lo sa?”

ringrazio Devora per la premura che ha nei miei confronti, ma anche se cerca di confortarmi, io mi sento davvero una merda. Anche se Nigel avesse detto quelle parole per destarmi dal seguirlo, in fondo ha ragione. Fino ad ora non ho combinato niente di buono, ma anzi, non faccio altro che attirare dei guai ed è lui che riesce sempre a salvarmi.

“dov'è andato?”

chiedo rivolgendomi a Davis.

“non sono tenuto a dirglielo signorina, ha visto come ha reagito il padrone”

non sarà certo lui a fermarmi, non mi importa di quello che ha detto Nigel. È solo un mezzo demone pieno di se, incapace di chiedere aiuto quando ne ha bisogno. Non può affrontare tutto da solo.

“Davis mi dica dov'è andato!”

urlo battendo un pugno sul tavolo.

Lo spettro sgrana gli occhi un po' sorpreso e un po' indignato, porta le braccia al petto incrociandole e volta la testa nella direzione opposta alla mia.

“ma non capisci? Posso aiutarlo, non è da solo, non deve combattere da solo!”

“avanti Davis, diglielo!”

lo incita Devora.

“ma cosa dici? Ora ti ci metti anche tu?”

lei sbuffa e mi afferra per le spalle.

“signorina Christine, io mi fido di voi, sono preoccupata per il signorino Nigel, quindi vi prego, fate in modo che torni qui vivo!”

“Devora, il signorino si arrabbierà molto al suo ritorno!”
“beh, se tornerà sarò felice di essere sgridata, ma ora lo voglio qui!”

ribatte lei.

Guardo Davis che sospira.

“conoscete il Sunshine? All'apparenza è un locale come altri, magari un po' macabro,ma in realtà è il ritrovo di molti demoni e spiriti. È lì che è andato il signorino Nigel!”

Il Sunshine! Sì, sì certo, so dov'è!

Mi catapulto fuori nel giardino della casa, notando con una dubbia delusione che non ho un mezzo con cui muovermi. Mi chiedo come sia possibile essere circondata da esseri strani e magici e non avere un mezzo di trasporto rapido ed efficace.

Dal viale centrale vedo apparire la luce di due fanali ed incuriosita mi avvicino.

Non posso credere ai miei occhi! Un taxi!

“Devora pensa sempre a tutto!”

sussurra un Lu Sì apparso dal nulla al mio orecchio scomparendo quasi subito,prima di essere scoperto.

Devora, non smetterò mai di ringraziare quella nonnina!

Salgo sul taxi indicando la destinazione senza sembrare troppo impaziente e cercando di calmarmi.

Spero solo che Nigel non abbia fatto cavolate, che cos'ha in testa quel ragazzo? Cosa vuole fare in quelle condizioni? Chi pensa di trovare lì?

“quella zona, se posso permettermi signorina, non è molto raccomandabile a quest'ora”

dice l'autista. Forse ha voglia di fare conversazione, ma a me al momento non interessa minimamente essere socievole e simpatica.

Lui sembra capirlo dalla mia mancata risposta e non insiste oltre. Arrivata davanti al Sunshine lascio un'abbondante mancia al tassista che mi saluta con un sorriso enorme.

Ok Chris, ci siamo! Prendo un profondo respiro e apro la porta d'ingresso del locale.

È qui che ho conosciuto Mandy, ed è questo il primo posto in cui sono venuta appena arrivata a Dallas. Chi avrebbe mai detto che sarei tornata in questo posto per altre motivazioni?

Il bancone è come quella volta pieno di gente, ma guardandoli meglio ora non sembrano esattamente persone comuni.

Qualcuno incrocia lo sguardo col mio e noto un lieve sorrisino su quei volti, sembra quasi che sappiano. Mi muovo con prudenza arrivando nella zona dove c'è la pista da ballo.

Improvvisamente mi sento così sola e insicura. Ripenso ai buoni propositi che mi ero promessa di mantenere con l'arrivo in questa città.

Niente problemi, diventare una studentessa modello, farmi degli amici, rendere fiera di me Sam. Come sono arrivata a questo punto?

È tutto iniziato dall'incontro con Nigel. Mi ha affascinata a tal punto da rendermi del tutto assoggettata a lui. Ora che me ne rendo conto, da quando sono qui non ho fatto altro che pensare a lui ogni singolo giorno, nel bene e nel male. Ho fatto sempre affidamento su di lui per qualsiasi cosa. Fosse un abbraccio o solo una persona che in silenzio ascoltava quello che avevo da dire, lui c'era. C'è sempre stato. Ora tocca a me ricambiare il favore, ma ho paura. Ho paura di scoprire quello che mi aspetta una volta arrivata da lui. Ho paura di quello che proverò se i suoi occhi si poseranno sui miei, e anche se non lo faranno. Ho paura di quello che sarà dopo questa lunga notte. In questo momento ho bisogno della sua presenza. Delle sue parole incoraggianti e dei suoi silenzi rassicuranti. Del tocco della sua mano che mi infonde un coraggio senza eguali. Sono io questa volta a correre da te.

Avvisto una porticina scura dietro il piccolo palco su cui al momento non si esibisce nessuna band, mi avvicino senza farmi notare troppo e con meraviglia scopro che non è chiusa a chiave.

Mi intrufolo fugacemente richiudendola dietro di me alla svelta.

Sospiro. E questa è andata! Prossimo passo.

Mi accorgo che l'aria è leggera e inodore. Attorno c'è un silenzio surreale e tutto è avvolto nell'oscurità. Chissà perché la mia fantasia aveva dipinto il covo come uno spazio opprimente e illuminato. Si vede che non so nulla riguardo le usanze di questi esseri.

Inizio ad incamminarmi solo dopo aver lasciato ai miei occhi il tempo di abituarsi all'oscurità. Non vedo assolutamente nulla, cerco di capire cosa ho attorno a me utilizzando le mani, il rumore dei miei passi rimbomba nello spazio stretto in cui mi trovo. Riesco a capire di essere in un corridoio stretto.

Continuo a camminare lentamente, timorosa. Ma che razza di posto è questo? Come fa ad esserci un luogo simile nel centro di una città?

Ai miei passi improvvisamente se ne aggiungono altri, sembrano molto veloci.

“c'è nessuno?”

chiedo a voce alta senza ricevere risposta. Che sta succedendo?

Un profondo e spaventoso ringhio proviene dalle mie spalle e un brivido sinistro mi percorre la schiena.

Inizio a correre terrorizzata sperando che qualunque cosa sia non ce l'abbia con me.

Il ringhio e i passi diventano sempre più veloci ed io corro fino a scontrarmi contro una parete. Un corridoio senza uscita? Possibile?

Tasto attorno a me in cerca di una via di fuga, ma ci sono solo pareti.

I passi si fanno pesanti e il ringhi diviene un urlo straziante.

Qualsiasi cosa sia, mi salta addosso aggredendomi con forza inaudita sfondando il muro davanti a me.

Cado urlando sui mattoni frantumati ed istintivamente porto le braccia davanti al volto e le ginocchia al petto per proteggermi il meglio possibile.

“basta così!”

dice qualcuno.

Mi ci vuole un po' per capire che non mi sta aggredendo più nessuno. Apro gli occhi lentamente, la luce bianca che illumina tutta la stanza mi abbaglia per qualche secondo.

“alzati, tu!”

respiro affannosamente e piano piano cerco di rilassare i muscoli.

“prendetela!”

non faccio in tempo a capire cosa sta succedendo che due uomini si avvicinano afferrandomi con forza per le braccia trascinandomi per qualche metro.

“Allora, chi abbiamo qui?”

alzo lo sguardo trovandomi davanti ad un uomo seduto su una specie di trono. Mi scruta divertito prendendo con una salda presa il mio mento fra le mani.

Guardandolo bene, non ha proprio le sembianze di un uomo, i suoi occhi sono strani.

Sembrano non avere colore e i denti sono aguzzi.

Che sia un demone?

“come sei arrivata qui?”

sorride compiaciuto avvicinandomi di più a se.

“lasciala!”

questa voce...Nigel!

“Nigel, stai bene?”

urlo dimenandomi per andare da lui.

I due uomini allentano la presa ed io corro da lui abbracciandolo.

“ma sei pazza? Che ci fai qui?”

mi rimprovera dopo un abbraccio. È arrabbiato, ma so che gli passerà se usciremo vivi da questa situazione.

“sei ferito, non potevo lasciarti solo..”

il mio cuore è colmo di gioia sapendo che è ancora vivo. Sono sollevata.

“se avete finito, vorrei capire che succede”

l'uomo che sembra al comando si risiede sul trono con fare annoiato.

“da quando gli harab seraphel cacciano con tanta semplicità?”

ringhia Nigel aggressivo.

“sta calmo mezzo demone, gli ordini vengono dal nostro signore Baal, tu non puoi nulla contro di lui”

“Baal? Ne sei sicuro?”

Nigel sembra davvero adirato. Mi fa quasi paura, ma mi stringo più forte a lui.

L'espressione sicura del capo dei corvi si fa meno sicura d'un colpo. Nigel emana una strana aura.

“non hai nessuna possibilità di sconfiggere Baal, principino, la carica di tuo padre non ti aiuterà!”

Un battito d'ali alle mie spalle attira l'attenzione.

“Baal? Credi di poter prenderti la responsabilità delle tue parole lurido verme?”

Gabriel! Che ci fa qui? Che sta succedendo?

“signore...”

replica il capo dei corvi impaurito.

“lasciali andare...”

dice accennando a me e Nigel.

“dovresti tenere sotto controllo i tuoi servetti, non vorrei essere costretto a dover informare Baal in persona delle vostre spericolate e imprudenti azioni!”

perché ci sta difendendo? Perché Gabriel si schiera dalla nostra parte?

“Andiamo Nigel”

dico esortandolo a lasciare questo posto. Lui guarda Gabriel risentito, ma poi senza accennare una parola mi porta fuori dal Sunshine.

Torniamo a casa sua in silenzio, senza fiatare. C'è tensione fra noi, non voglio dirgli nulla, ho paura di una sua reazione. Forse vuole stare un po' da solo. Dopotutto è stata una lunga notte questa.

Devora sembra rincuorata nel vederlo varcare la porta d'ingresso, ma come Davis si limita a un cenno del capo rivoltogli per poi andare via. Io non so esattamente cosa fare e come comportarmi. Lo seguo in silenzio, mi sento quasi fuori luogo. Un'intrusa dentro casa sua.

“Sei stata stupida a seguirmi. Potevano ucciderti”

dice fermandosi a pochi passi dalla camera che ha fatto arredare per me, non mi guarda in viso. Non si è nemmeno voltato.

“ma ti ringrazio Chris”

non rispondo, mi avvicino a lui cauta abbracciandolo. Lo sento sussultare leggermente al mio tocco, ma intreccia le dita delle sue mani con le mie portandole al petto per poi lambirle con le labbra.

 

Spazio Autrice:

Salve a tutti! Questa è la prima volta che creo uno spazio dove scrivere qualcosa. Che dire? Grazie infinite a tutti i lettori e a chi recensisce. Non mi aspettavo questa accoglienza positiva!

Gio_Gio22 mi aveva chiesto in una recensione di mettere le foto dei personaggi. Ti chiedo scusa se non l'ho fatto col capitolo successivo, ma provvedo subito!

 Chis - Rachel Dashae
 Nigel - Tom Sturridge
 Paul - Jamie Campbell Bower
 Mandy - Amanda Seyfried
 Ben - Lucas Till
 Megan - Brittany Murphy
George - Mark Paul Gosselaar
 Sam - Amanda Righetti
  Jake - Jamie Bell
 Ted - Nick Eversman
Marta - Megan Fox
 Kelly - Rachel Mc Adams 
Sophie - Emma Stone
 Cindy - Gabrielle Union
 Geremy - Ian Somehralder

Ancora un Grazie enorme a tutti, spero che anche questo capitolo sia all'altezza delle vostre aspettative! Alla prossima!

 

   
 
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