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Autore: Maestroni_98    19/01/2014    2 recensioni
La scuola é appena finita e quando inizia il nostro atteso periodo estivo, nella grande città di Los Angeles, tutto può accadere. Soprattutto a noi due, amiche inseparabili dal tempo dell'infanzia.
Questa estate sarà diversa da tutte le altre!
Tra lussuria, bugie, segreti nascosti, passione ed emozioni mai provate prima inizia la nostra storia.
- By Sessy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quasi cena, con sorpresa.
 



POV AMY
Mi svegliai sul mio lettino, guardai l’orologio… Erano le 10..
Le 10?!
Mi misi seduta sul letto, oddio! Ero troppo in ritardo!
Mi girai e vidi Juss dormire.
“Juss, siamo in ritardo!” dissi passandomi le mani nei capelli.
“Mmmh cosa?” chiese frastornato, mentre cercava di tirarsi su.
“La scuola, sono le dieci!” dissi cercando di farmi capire, dialogare con Juss appena svegliato era come dire a Jade che i vestiti sono corti così e non si ristringono quando gli indossi.
“Va bene, va bene, mi alzo” disse lui stiracchiandosi per poi massaggiarsi la testa e stropicciarsi gli occhi.
“Non scomodarti.. ormai è troppo tardi per andarci!” dissi rimettendomi sdraiata.
Dopo le mie parole non se lo fece ripetere due volte, che ritornò immediatamente sotto le coperte.
“Questa è tutta colpa tua e del tuo sogno!” dissi mettendomi su un fianco guardandolo.
Lui alzò le sopracciglia, mantenendo ancora gli occhi chiusi e poi mi sorrise per poi ritornare alla sua faccia rilassata.
“Mi stai ascoltando?! Svegliaaa!” dissi scuotendo una mano sul suo petto.
“Si” rispose in un sussurro per poi girarsi dall’altro lato.
Non avrebbe dovuto!
Mi misi sopra di lui e gli feci il solletico.
“Amy no!” disse lui protestando per poi portarsi il cuscino sulla faccia e sbuffare.
“Invece si!” dissi togliendo il cuscino dalla sua faccia “ti devi alzare! Cosa posso fare per farti alzare da questo letto?” chiesi.
“Chiedermelo con un per favore alla fine della frase, grazie” rispose fissandomi.
 “Mr. Juss, potrebbe alzarsi da questo letto e far finta di sembrare un nonno, per favore?” chiesi fissandolo.
Juss mi spostò da sopra di lui e mi mise a fianco, poi si portò la mano sulla schiena e molto lentamente si alzò, tenendo gli occhi socchiusi:”E’ mai possibile che voi giovani dobbiate maltrattare i vecchi! Siete solo dei delinquenti, ai miei tempi c’era l’educazione!” disse lui con una voce stridula.
“Sai, penso che tu sia troppo vecchio per stare con me… “ dissi facendo spallucce e sdraiandomi sul letto sotto le coperte!
“Come?? Non  ho sentito!” disse lui portandosi una mano dietro l’orecchio, mantenendo quello strano tono di voce.
“Sei troppo vecchio! Cercherò un altro con cui firmare l’accordo!” dissi io sorridendo.
“Povera te! Amy, ti ho sempre detto di stare a riposo! Povera lei, l’alzaimer gli fa credere di essere ancora una diciannovenne” disse lui portandosi una mano sulla fronte e di negare con la testa.
“Nonno, fai come vuoi!” dissi facendo spallucce.
Mi alzai dal letto e mi tolsi la maglietta.
“Infatti! Io torno a letto” disse per poi gettarsi nuovamente sotto le coperte.
“Io volevo invitarti a fare una doccia con me.. Va beh.. La farò da sola!” dissi togliendomi anche i pantaloni.
“Andiamo sotto la doccia!” disse scattante, alzandosi dal letto.
“No no, nonno!” dissi avvicinandomi a lui e facendolo sedere sul letto “Tu devi stare qui a riposarti!” dissi con un tono di voce leggermente più alto.
“Uffa, sto razzismo ai vecchietti peso che non sia giusto!” disse lui mettendo il broncio.
Prima che potessi controbattere sentì una voce:”Amy, non sei andata a scuola!”.
Le urla di mia madre di mattina erano una dolce sinfonia per le mie orecchie.
Ah, che ironia!
“Lo so mamma.. E’ che non sto tanto bene!” dissi urlando.
“Ah ma davvero?! Allora ti preparo la minestra che ti piace tanto” urlò lei in risposta.
“Ok!” dissi
“Comunque, Nonno Juss.. Ora ti metti sdraiato e ti riposi.. Le cose che vuoi fare in doccia non vanno bene per la tua schiena!” dissi sorridendo maliziosamente.
Lui mi guardò male, poi si arrese e si gettò sul letto, portandosi il cuscino sul volto.
“Sai, sei davvero un nonno! Rinunci anche al sesso!” dissi avviandomi alla porta.
Non sentì alcuna risposta, solo un finto “ronfare”.
Che cretino!

POV JADE
Durante la mensa, mi ero nascosta nel bagno a finire il mio pranzo e appena sentì il suono della campanella uscì di scatto e mi diressi alla macchina e misi subito in moto.
Ora mi trovavo a servire ai tavoli e quando vidi Tom seduto a uno dei miei tavoli da servire, mi gelò il sangue nelle vene.
Feci un respiro profondo e mi avvicinai:”Desidera..” dissi fissando il bloc-notes.
“Vorrei un frappuccino con il cioccolato, un muffin alla crema e…. ah si! Vorrei di nuovo la mia ragazza!” disse.
Alzai lo sguardo di scatto, per un attimo mi sentì mancare l’aria, ma io ero Jade e non mi sarei fatta schiacciare in questo modo:”Il frappuccino al cioccolato e il muffin alla crema ce li abbiamo” disse facendo un sorriso.
“Non è quello che volevo, ma va bene! Ah, li devo portare via..” disse con tono serio.
“Si certo! Per il costo alla cassa” dissi io mantenendo il mio sorriso per poi voltarmi e diventare seria.
Tornai da lui e gli diedi il sacchetto con le cose che aveva ordinato, facendo ritornare quel finto sorriso sul mio volto:”Ecco a lei e buona giornata”.
Lui si alzò, passò dalla casa e poi uscì dal bar.
Evvai, il mio turno lavorativo era stato una Merda!
Presi il cellulare dalla tasca e vidi il blocco schermo con me e Tom, seriamente?!
Lo sbloccai immediatamente e vidi il cellulare sull’elenco telefonico, andai su cerca e digitai la “T” e poi il suo nome comparì subito.
Uno, due, tre squilli, poi sentì la sua voce:”Pronto..”.
“Ciao Tyler, sono Jade” dissi inespressiva.
“Jade.. Tutto a posto?” chiese con tono preoccupato.
“Posso prenderla come una domanda ironica?” chiesi.
“Ok, non è tutto a posto!” disse serio.
“Ascolta Tyler, ti ho chiamato per offrirti quella cena, l’ultima volta non sono stata molto cordiale, dunque…” dissi soffermando a metà la frase, infondo ad una cena non poteva succedere niente e poi che diamine, noi eravamo imparentati, lui era mio fratello!
“Accetto! Sta sera a che ora?” chiese serio.
Rimasi un po’ perplessa dal suo tono di voce, per caso era un seriar killer?
“Alle 8 a… Beh non ho pensato bene a un ristorante, a te a quale piacerebbe andare?” chiesi.
“Vieni da me alle 8..” disse per poi chiudere la telefonata.
Ma non dovevo offrirgli io la cena?

POV AMY
Eravamo seduti tutti quanti a tavola, tutta la famiglia… eravamo in quattro: io, mio papà, mia mamma e Juss!
Mia mamma aveva preparato la famosa zuppa, la mia preferita.
“Grazie mamma, la zuppa ci voleva!” dissi mettendo il cucchiaio nel piatto e portandolo alla bocca.
Ok… La zuppa non era ancora andata giù che voleva subito risalire!
Lasciai cadere il cucchiaio e corsi in bagno, facendo risalire la zuppa che non avevo mangiato!
Che cosa mi stava succedendo?
I conati non smettevano più!
“Ehi, Amy… Tua madre mi ha chiesto che cos’hai…” disse Juss al di là della porta.
“Mmmh.. Non sto bene!” dissi sciacquandomi la bocca e aprendo la porta del bagno.
“Mi sa che la tua bugia nel stare male, si è riconforta contro di te” disse facendomi cenno in un sorriso.
“Oddio! Si, è una cosa bruttissima…” dissi triste “….ed è colpa tua!” continuai arrabbiandomi e puntandogli l’indice sul petto.
“Non pensavo che sotto la doccia ti fosse venuto il ciclo!” disse spostandomi l’indice dal suo petto.
“Non mi è venuto il ciclo sotto la doccia!” dissi isterica!
Aspetta… ora che ci penso, è da un po’ che non mi viene il ciclo!
“Oddio!” dissi in sussurro abbassando il volto.
“E ora hai un altro sbalzo d’umore? Che cosa succede?!” chiese frustato.
“Cosa succede?!” chiesi alzando la voce e tenendo il capo basso…
“Si! Ti sto chiedendo che cosa diamine sta succedendo Amy!” disse lui serio alzando il tono della voce.
“Mi spiegate cosa sta succedendo qui?!” chiese innervosita mia madre, sbucando dal pilastro.
“Niente mamma.. Non sono ancora guarita!” dissi guardandola.
“Mmmmh… Allora smettetela d’urlare e ritornate in cucina!” disse lei sbuffando per poi andarsene.
“Seriamente?! Ti stavi incazzando con me perchè non sei guarita?!” chiese Juss alzando le braccia per poi riabbassarle.
“Juss… Non capisci!” dissi trattenendo l’istinto si spiaccicarlo contro una parete!
“Allora fammi capire!” disse lui serio.
Non risposi e lo sposta, salendo poi le scale.
Sentì i suoi passi seguirmi e poi sentì la sua mano prendermi il polso e mi fece voltare:”Sei pregata di darmi una risposta!”.
“E tu sei pregato si stare zitto! Visto, non tutto è possibile!” dissi entrando in camera e chiudendo la porta dietro di me.
Lo sentì scendere le scale.
Ora dovevo pensare solo a una cosa…. Quanto mi sarebbe costato comprare un test di gravidanza?!

POV JADE
Avevo aperto l’armadio e l’avevo completamento disfatto, non avevo la minima idea di cosa mettermi, solitamente mi aiutava Amy e la maggior parte delle volte mi dava lei le cose da mettermi, anche se penso ancora che i suoi vestiti sembravano più che altro delle magliette striminzite.
Felpa e pantaloni?
Naaaah troppo sciatto.
Guardai alcuni vestiti, non ne avevo molti, ma alla fine mi decisi e mi preparai (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=91896861&.locale=it ).
Scesi le scale e appena mia madre mi vide, mi fece una domanda che mi fece pietrificare:”Vai da Tom?”.
“Mamma… Io e Tom… Abbiamo rotto” risposi abbassando il volto.
“Oh.. Mi dispiace, ma allora dove stai andando?” chiese guardandomi mentre prendevo il giubbino.
“Ehmmm… Da Amy, c’è il compleanno di Juss” risposi mentendo.
“Ah, allora divertiti e se rimani a dormire da lei avvisami” disse sorridendomi.
Salutai e poi uscì per poi partire.
Dopo aver parcheggiato l’auto, rimasi alcuni minuti in auto chiedendomi se era la cosa giusta, ma come avevo detto prima Tyler era mio fratello e io era sua sorella, niente di più!
Aprì la portiera, mi attendevano tre rampe di scale.

POV JUSTIN
Amy non mi voleva aprire la porta di camera, continuavo a spingere contro la porta, ma lei mi impediva di entrare, aveva perfino messo una sedia che la bloccasse.
“Amy! Non fare l’idiota e apri questa maledetta porta!” dissi innervosito.
Sentì un rumore e poi la porta si aprì.
Vidi Amy seria:”Grazie” dissi in un sussurro.
Non disse niente e si mise seduta  sul letto.
“Ehmm Amy… Non ti ho mai visto così, cosa è successo?” chiesi rimanendo immobile a fissarla.
“Non sono io l’idiota qua dentro!” disse con un sussurro.
“Non importa chi è l’idiota adesso! Ora dimmi cosa sta succedendo!” dissi serio fissandola.
“Ti dico solo che oggi in doccia non mi è venuto il ciclo!” disse in tono acido.
“Smettila di girarci intorno Amy! E dimmi che cazzo sta succedendo!” dissi alzando il tono della voce.
“Non urlare! Smettila! Sono stanca di sentirti dire “cosa è successo, cosa sta succedendo”!” disse alzandosi dal letto e incominciando ad urlare.
“Se tu me lo dicessi io smetterei di chiedertelo!” dissi in risposta.
“E’ successo che non mi è arrivato il ciclo sta mattina! E ne questa settimana e neanche l’altra!” disse allungando le braccia contro i fianchi e stringendo le mani a pugno, mentre mi guardava.
Non dissi niente.
Ciclo.
Non era arrivato.
Io.
Lei.
Pronunciai quella domanda con voce strozzata:”Sei incinta?”.
La vidi andare in bagno e poi ritornare con una cosa in mano “C’è la faccina felice, e sulla scatola vuol dire “incinta” Ora, perchè mettono una cazzo di faccina felice per farti capire che sei incinta?!” disse in tono acido.
Ero diventato papà.
 

ANGOLO AUTRICI
Buongiorno, come state?? (:
Ecco a voi un nuovo capitolo, che molte aspettavano con ansia!
Questa volta non sono in ritardo con la pubblicazione, siii! :D
Comunque, Jade si sta dirigendo alla cena con Tyler, secondo voi come andrà a finire? Ci sarà una lotta con il cibo?! O un Tyler sporco di vino rosso??
Mah, chi lo sa!
La nostra Amy.. In questo caso, non dico niente!
Non mi va molto giù il fatto che non ha usato precauzioni!
Cattiva Amy! -.-
Va beh, ringrazio a nome mio e della Chiara chiunque legge e recensisce la storia, siamo molto felici di vedere le tante visualizzazioni ai capitoli!
Vi vogliamo tanto tanto bene,
By Sessy
  
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