21/01/2014
4 recensioni
Un fratello è una delle cose migliori che ti possano capitare nella vita.
“Mio fratello”: non esiste definizione più bella,
più dolce per descrivere un’altra persona.
Marco Ligabue
“Mio fratello”: non esiste definizione più bella,
più dolce per descrivere un’altra persona.
Marco Ligabue
Jonathan si strinse la cravatta della camicia con un sospiro.
Oggi era il grande giorno, oggi sua sorella si sarebbe sposata con quel
Non gli piaceva tanto l’idea che Clary si sposasse con quel ragazzo, anche se ormai quei due avevano già messo su famiglia dopo una romantica serata in cui la sua sorellina ventitreenne aveva scoperto di essere incinta, che poi dopo aver tanto bisticciato se fosse maschio o femmina avevano scoperto di aspettare due gemelli rendendo quindi contenti entrambe le parti.
A Jocelyn era preso un colpo, Stephen si era congratulato con i due come se niente fosse e Valentine invece era stato per un attimo tentato di strozzare il ragazzo.
Jonathan beh, lui aveva quasi iniziato con una bella rissa ed era quasi riuscito ad ammaccare il bel faccino dell’Herondale se non fosse intervenuta Clary.
Ora si ritrovava a fare da testimone ai due insieme alla sua fidanzata Isabelle anche loro prossimi al matrimonio, senza bambini però… ecco perché Jonathan era stato arrabbiato.
Lui aveva una vita più attiva della sorella (almeno così amava pensare) e si era invece ritrovato con lei in attesa e lui a dover fare da futuro zio.
Sentì la porta aprirsi e girandosi vide Isabelle avvolta in un vestito rosso con i capelli neri legati in uno chignon da cui scendevano dei morbidi boccoli venirlo ad abbracciare.
-Agitato?- lui si ritrovò ad annuire mentre iniziò a scambiare dolci baci con fidanzata che conoscendosi ben presto si sarebbero trasformati in altro.
-Credo sia meglio andare, non vorrei far tardi- Isabelle rise, quella risata cristallina di cui si era innamorato.
Con un’ultima carezza alla ragazza la prese per mano e insieme uscirono dalla casa in cui vivevano, tutto regalato dalla VM, e si diressero alla macchina del ragazzo.
Clary si sistemò un ultima volta i capelli nella casa dei suoi genitori, Jocelyn dietro di lei stava finendo di allacciarsi il cinturino delle scarpe dopo l’ennesima crisi di pianto.
Era emozionata per quel giorno da almeno tre giorni in cui di tanto in tanto iniziava a piangere, Clary iniziava a chiedersi se fosse davvero emozionata o fosse per la scelta della sposo.
-Sei pronta?- Clary annuì e la madre controllandola un ultima volta annuì soddisfatta.
-C’è tuo fratello qui fuori per te, voleva vederti-
Jonathan la stava aspettando dietro la porta, Clary si era ritrovata molte volte a parlare con lui da ragazzi senza mai sapere che fossero una famiglia.
Si era affezionata a quel ragazzo e la notizia che fossero fratelli l’aveva resa fortemente felice.
-Ciao sorellina- la ragazza corse ad abbracciare la figura imponente di Jonathan stringendolo a sé il più possibile come per accertarsi che la sua figura fosse davvero lì.
Aveva paura di non poter rivedere suo fratello prima della cerimonia e aveva bisogno di un suo abbraccio.
-Ciao Seb- Clary aveva iniziato a chiamarlo con quel terzo nome quando il fratello era stato scambiato per un certo Sebastian Verlack e si era ritrovato delle ragazze arrabbiate fuori dalla sua porta.
Isabelle ne era stata terribilmente gelosa e doveva essere stato in quel periodo che si era accorta di provare qualcosa per il misterioso ragazzo.
-La mia sorellina si sposa, certo però proprio un Herondale? Sicura di non voler cambiare?- Clary scosse la testa tirando un leggero pugno al fratello che ridendo di gusto iniziò ad osservarla per il giudizio.
Ormai ogni volta che la ragazza indossava un abito si era ritrovato a dare giudizi in caso sarebbe dovuta uscire con Jace, come per accertarsi che non combinassero nulla.
Gesto inutile a quel punto.
-Ti voglio bene sorellina lo sai?- Clary naturalmente annuì.
Sapeva benissimo quanto Jonathan tenesse a lei, non ne aveva dubitato quando erano amici e non ne avrebbe dubitato nemmeno ora che erano fratelli.
-Anch’io te ne voglio, sei una delle persone più importanti nella mia vita. Se non ci fosse Jace saresti il primo- Jonathan si ritrovò a stringerla per non mostrare quanto era felice di aver sentito quella frase.
Sua sorella gli voleva bene, di questo ne era certo da tempo, ma sentirglielo dire ogni volta lo rendeva terribilmente felice.
La strinse ancora a sé, e sentì le lacrime di Clary scenderle intervallate da piccoli singhiozzi.
-Ok basta, Isabelle mi ammazzerà vivo se ti rovino il trucco- Clary rise di gusto staccandosi dal fratello e asciugandosi le lacrime che le stavano solcando il viso.
Sentirono il clacson suonare segno che Isabelle li stava chiamando da dentro la macchina, a volte Clary voleva strozzarla per la sua puntualità, ma le voleva bene e prendendo la mano di Jonathan lo seguì verso l’uscita chiudendosi la porta alle spalle e sentendo l’abito strisciarle sotto i piedi.
Jonathan prese un fazzoletto che Isabelle le stava porgendo mentre Clary lo guardava sorridendo e Jace in qualche modo rideva, infondo, anche se non lo dava a vedere era felice che fossero cognati.
Jonathan soffiò il naso prima di iniziare a far cadere anche una sola lacrima.
Anche se sarebbe successo però non gli importava, in quel momento per lui c’era solo la felicità di Clary e impedire che il ragazzo piangesse non era una priorità.
-Si lo voglio- e Jonathan sorrise stringendo forte la mano di Isabelle e baciandola.
Questo era uno dei giorni più belli della sua vita.