Oggi non ho davvero tempo ... sono tanto triste ...
Ah, già quà?! ^^" Ciao a tutti, bentornati!
Se mi avete sentito ... sì, oggi sono davvero di fretta: il capitolo
l'ho finito di scrivere 5 minuti fa e tra poco mi devo dare una lavata e tornare
a sgobbare ...
Quindi oggi niente risposte TT_TT <- me più triste di voi
In ogni caso ringrazio calorosamente coloro che avevano recensito ovvero:
Vegeta4ever, Juu_Nana, folg_89, Umpa_lumpa,
Angelo Azzurro, Swwtcicia, lady wolf, Nion, christal_ e Sgt.
Thanks! Oltre a questo vi informo con rammarico che
MOLTO PROBABILMENTE (che a casa mia purtroppo significa 99,9%)
Lunedì non riuscirò ad aggiornare perché
nel fine settimana avrò parecchie faccende da sbrigare che mi allontaneranno
irrimediabilmente dal poter scrivere ... Pigrizia? O.O ... Anche ma in piccolissima
parte ^_^"
Comunque non a caso in questo capitolo ho inserito parecchie cosuccie ...
hi-hi-hi XD
Ovvio che questo significa che al Giovedì il nuovo capitolo sarà
obbligatorio ...
Ora perdonatemi ma devo scappare!
Un bacio a tutti! E non abbandonatemi perché vi adoro XD
scImMIA
CAPITOLO 56
- DISASTRO IMMINENTE -
Scattò in avanti lasciando
senza fiato gli altri guerrieri che, inebetiti per quello strano gesto e la
fine che stava facendo il Principe dei sayan, rimasero impalati al loro posto
a bocca aperta non riuscendo a formulare nemmeno il minimo pensiero logico.
Solo uno tra loro era indifferente alla questione ... il moro infatti si stava
riallacciando il piccolo sacchetto di stoffa alla cintura e pareva completamente
disinteressato dall'azione del coetaneo ... diciamo che di lui non gliene
fregava più di tanto.
Cell, con entrambe le mani, stinse con maggiore forza la testa di Vegeta prima
di colpirgli il volto ripetutamente con delle forti ginocchiate ... una, due,
tre volte ... il principe lo lasciò fare poiché incapace di
contrattaccare ... a malapena aveva la forza per mantenere attiva la trasformazione
... Le braccia abbandonate lungo i fianchi evidenziavano questa sua scarsa
forza. Cell l'aveva capito e in quel momento puntava su quella nuova debolezza.
Divenne sempre più rapido e i colpi che faceva susseguire uno all'altro
erano sempre della medesima forza: alta per chi non è in grado di difendersi
...
Dopo aver poggiato a terra la pianta del piede destro, Cell afferrò
la chioma del rivale con la mano sinistra e chiuse l'altra a pugno dopo averla
alzata vicino al fianco ... Vegeta rimase in attesa dell'ennesimo colpo con
la bocca semiaperta, boccheggiante come un pesce bisognoso di ossigeno.
Un fulmine: Trunks comparve al fianco sinistro del mostro e lo colpì
violentemente alla nuca con un calcio rovesciato. Non aspettandosi nulla del
genere, Cell subì il colpo e dopo aver mollato la presa sul principe,
volò andandosi a schiantare contro una parete rocciosa e ivi vi restò
ber un breve periodo di tempo.
Trunks, con una sequenza di movenze poco consone per la trasformazione, poggiò
i piedi a terra con una leggerezza e una leggiadria impressionante. Nessun
suono si sentì dal contatto della scura gomma degli stivaletti con
la terra secca ... E lì, di spalle, dinanzi al suo principe, davanti
a quello che doveva essere suo padre, ostentava una fierezza che mai era stata
visibile in quegli occhi ... Una serietà che andava ben aldilà
dei suoi anni.
Il viso leggermente ruotato verso sinistra, la posizione giusta per scrutare
il nemico e nulla più.
Dietro di lui Vegeta era semi-accasciato al suolo e con le braccia ricoperte
di graffi più o meno profondi cercava di riassumere una posa se non
altro dignitosa. Riuscì ad issarsi per un breve attimo prima di ricadere
in ginocchio ... Il volto verso il cielo, gli occhi chiusi, la bocca aperta
per catturare ossigeno ... Dopo aver passato un paio di secondi in quella
posa ugualmente sconveniente per uno come lui, Vegeta inghiottì un
po' di saliva e tornò a respirare con naturalezza facendo riapparire
sul suo viso quello sguardo tipico che lo contraddistingueva da tutti gli
altri combattenti. Riaprì gli occhi e li posò sul ragazzo ...
Lo notò diverso. Vide il suo non come lo sguardo di un comune super
sayan ma come quello di un estraneo ...
Un estraneo di cui non gliene importava nulla di lui: erano vicinissimi eppure
non si voltava a guardarlo, non gli rivolgeva quelle stupide frasi da mocciosetto
... Rimaneva lì, fermo, ad osservare altrove ...
Vegeta, i principe dei sayan, detestava profondamente essere ignorato e chi
lo faceva in genere la pagava molto cara ... La rabbia in genere era tale
da farlo accecare eppure, in quel momento, non riuscì davvero a capire
perché, quando il ragazzo si allontanò lento a passo tranquillo,
invece di provare rabbia sentì qualcosa di tremendamente differente
crescere in lui allo stesso ritmo di quei passi ...
Lo seguì con lo sguardo vedendolo poi andarsi a scontrare rapido contro
Cell ... perché ... perché sentiva quel peso?
Con uno scatto fu contro Cell:
lo colpì ripetutamente alla bocca dello stomaco con una serie di colpi
rapidi e veloci e raramente modificava l'attacco inserendo nella raffica dei
calci diretti. Il mostro, dopo aver sopportato fin troppo, bloccò con
una delle sue manone il pugno di Trunks e con una spinta lo allontanò
di un paio di metri. Subito dopo essersi fermato il sayan tornò alla
ribalta aumentando nettamente la velocità rendendo però inversa
la forza dei colpi. Cell lo lasciò fare senza contrattaccare minimamente
limitandosi a parare i colpi che gli sembravano leggermente più ostici.
Trunks, capendo che il nemico lo stava sottovalutando, bloccò improvvisamente
le sue rapide combo e concentrò molta dell'energia del pugno destro
... dopo aver percepito in esso la forza sufficiente, lo mosse rapidamente
e colpì fiero e deciso il mento del mostro facendogli girare letteralmente
la testa verso l'alto e strappandogli di bocca un lieve gemito sottomesso.
Sul giovane viso comparve un sorriso di soddisfazione e per questo sentì
maggiormente il bisogno di colpire l'essere nei punti che potevano provocargli
maggiore dolore ... e colpiva, colpiva, come se guidato da una forza non sua
...
Oltre ai versi di Cell, ciò che lo spingeva a non lasciargli fiato,
era il sentire su di sè lo sguardo di quell'essere ingrato ... e ci
teneva veramente tanto a dimostrargli di che cosa era davvero capace inconsapevole
però che in realtà Vegeta, nel silenzio che sempre lo avvolgeva,
aveva già capito quali fossero le sue qualità e che se ancora
non lo aveva elogiato era per via del suo caratteraccio. Eppure Trunks, anche
se consapevole di questo suo enorme difetto che impediva al principe di mostrare
un minimo di umanità, aveva sperato in una qualche piccola parola che
magari agli occhi degli altri sarebbe apparsa come insignificante mentre per
lui avrebbe avuto un significato ben più grande ... Come in quella
bella illusione di poco tempo prima ... nonostante l'età che aveva
doveva ammetterlo almeno a sè stesso: si era sentito felice come un
bambino.
Colpiva a ripetizione annebbiato da quei pensieri confusi che ogni tanto trovavano
una connessione mentre poi, un istante dopo la perdevano inesorabilmente.
Alla fine cosa lo spingeva davvero a lottare a quel modo che lo faceva assomigliare
ad un ossesso? La rabbia perché il padre, dopo averlo illuso, gli aveva
sbattuto in faccia la sua forma e lui non era riuscito ad accettarla? Il desiderio
di dimostrare di essere qualcosa di più per strappare dalle sue labbra
almeno un verso d'apprezzamento? La voglia di concludere tutto il prima possibile
così da potersene tornare a casa e fare finta di non averlo mai incontrato?
Nemmeno lui lo sapeva. Lui che era molto più intelligente dei suoi
coetanei, non sapeva darsi risposta e più proseguiva a lottare più
le motivazioni che lo guidavano si abbattevano una con l'altra disintegrandosi
vicendevolmente. E se non si hanno motivazioni abbastanza rigide per andare
avanti alla fine come si continua?
Cell afferrò entrambi
i pugni chiusi del giovane, l'attirò a sè e diede una sonora
testata sulla fronte del sayan.
Trunks si allontanò e scrollò la testa un paio di volte e rimase
alquanto inebetito dal colpo. La sua espressione però tornò
quella di sempre, come se si fosse svegliato.
Cell uscì dalla roccia e si pulì leggermente una spalla che
si era impolverata. Senza guardarlo iniziò a farneticare con aria saccente
« Dì un po' Trunks, a che stavi pensando? Sembrava che tu avessi
la testa altrove ... »
Gli occhi si spalancarono appena « Come? »
« Mi hai capito benissimo ... » disse Cell vedendo di aver concluso
con la polverina « ... impegnati su quello che fai usando il cervello.
Sò che volendo puoi fare di meglio. Vedi di non farmi perdere tempo
ragazzino ... » terminò poi serio e scuro.
Il sayan rimase in silenzio a quelle parole e incominciò a chiedersi
se anche gli altri avevano per caso notato il suo disorientamento involontario
... Si voltò verso di loro ma non notò nessuna espressione particolare
che gli desse una conferma precisa: tutti sembravano perplessi per le sorti
del pianeta, com'era normale pensarlo, ma ce n'era uno che forse aveva qualcos'altro
che gli frullava nel cervello ...
Prima che i suoi occhi cerulei si andassero ad incrociare con quelli del padre,
voltò la faccia e tornò ad osservare il vero nemico che avrebbe
dovuto affrontare e sconfiggere. Occhio per occhio, dente per dente: voleva
ripagare Vegeta con la stessa moneta e perciò, dopo averlo bellamente
illuso, voleva essergli completamente indifferente ... ma se per caso lo osservava
in modo diverso, riprovando poi quello strano sentimento che gli permetteva
di sorvolare qualsiasi difetto di quell'essere, tutto quell'impegno che cercava
di inserire in quell'infantile gesto di ripicca sarebbe andato completamente
sprecato.
Trunks sorrise « D'accordo, mi impegnerò di più »
Gli occhi azzurri si assottigliarono e da uno spiraglio della larga bocca
si intravide uno dei grandi canini « Molto bene ... » disse Cell
con la sua solita voce alta di un qualche tono di troppo « ... allora
vediamo di darci una mossa ». Le grandi ali nere si aprirono creando
un forte brusio. Dopo un piccolo salto in avanti con tanto di slancio atletico,
l'essere imperfetto poggiò la pianta del piede destro e poi scattò
con una velocità impressionante aiutato anche dal movimento staffettistico
delle lunghe braccia. Gli bastarono pochi millesimi prima di giungere davanti
al sayan ... Alzò leggermente la testa verso l'alto e la fece scendere
repentinamente sulla rosea fronte creando così, su quella ormai rovinata
pelle, l'ennesimo graffio con tanto di livido. Trunks indietreggiò
di alcuni centimetri senza staccare i piedi da terra realizzando a sua insaputa
due profonde strisciate che evidenziavano il suo distanziamento forzato ...
Chiuse gli occhi per reazione e per lo stesso motivo sfregò un braccio
sul punto leso e dopo qualche instante rialzò le pupille per controllare
se vi fossero tracce di sangue ... Nulla. Per il colpo che era, anche se di
elevata potenza, non avrebbe generato quel liquido purpureo ma forse questo
era anche perché il sayan era ancora fresco.
Il biondino si allontanò di una decina di passi, si rimise in posizione
di difesa ed attendé un attacco del mostro verde. Passarono diversi
istanti ma questi non si mosse affatto ... l'unica cosa che mutava secondo
dopo secondo era il suo sorriso beffardo che si allargava sempre più
e diveniva maggiormente disgustoso poiché attorniato da quelle rosee
salsicce. Al ché, dopo alcune appurate riflessioni (e divagazioni),
il giovane decise di prendere egli l'iniziativa ricevendo però una
leggera presa in giro: scattò in avanti con i pugni in carica lungo
ai fianchi e urlava a perdifiato come per aggiungere altra forza al colpo
che stava per scatenare. Cell però, tranquillo e prima che il sayan
lo raggiungesse, piegò le ginocchia, fece un lungo passo in avanti
e si sdraiò a schiena a terra quando Trunks arrivò per fare
in modo che mancasse il bersaglio ... Quando l'ebbe ancora sopra di sè,
Cell unì tra loro le dita della mano sinistra come per formare una
freccia e con questa colpì violentemente il sayan sotto le costole
provocandogli un dolore lancinante e mozzandogli il fiato. Il ragazzo si fece
trascinare a terra ...
Il mostro al secondo stadio si rialzò in piedi facendo bella mostra
della sua stazza e dall'alto osservò la patetica scena del ragazzino
che si massaggiava il pancino dolorante ... nessun sorrisetto ornava il suo
viso spaventoso ... « Non andiamo affatto bene ... Mi stò annoiando
e sappi che non sono intenzionato a perdere il mio tempo in questo modo quindi
... » proseguì soltanto quando Trunks fu di fronte a lui con
gli occhi accigliati per la beffa « ... quindi vedi di darti una regolata!
E i tuoi problemi da infante incompreso lasciali a casa e tieniteli per te
se possibile » terminò poi con aria dannatamente seccata.
« C-cosa ... » non
riuscì a proferire altro.
« Mi hai capito benissimo ... » ricominciò Cell ricreando
pian piano il suo solito ghigno mentre poggiava le mani ai fianchi «
... Guarda che non sono poi stupido, vengo da un futuro simile al tuo ...
credi che non sappia di te e delle tue origini? ... » affermò
dopo aver picchiettato con l'indice sulla tempia destra del grosso cranio.
Gli occhi cerulei si aprirono maggiormente parola dopo parola mostrando quasi
terrore per quello che stava per avvenire « Ho notato il tuo atteggiamento
ma forse solo io l'ho compreso appieno perché magari, qualcuno, è
ancora allo scuro del tuo segreto ... »
« ... no ... » Trunks si avvicinò appena senza però
riuscire a fare nulla di più.
« ... Visto che non mi lasci nulla di meglio da fare posso dare io la
bella novella? » chiese con aria sorniona il mostro mentre con una lentezza
disarmante si girava verso il gruppo di persone concentrandosi però
sul vero e diretto interessato della faccenda ...
« NO! NON DIRE NIENTE!! » l'aura si alzò di colpo e i corti
capelli si rizzarono maggiormente sotto quella potenza abbagliante, i pugni
di strinsero fino a vibrare e i denti iniziarono a fare pressione tra loro
... gli occhi sembrarono diminuire di luminosità ...
Cell, completamente disinteressato e anzi, curioso di vedere come sarebbe
stato combattere contro un personaggino davvero fuori di sé, terminò
il giro su sè stesso e spalancò la larga bocca porgendo un grande
sorriso « VEGETA! APRI BENE LE ORECCHIE CHE TI DEVO DIRE UNA COSA IMPORTANTE
SU QUESTO MARMOCCHIO ... ». Il principe dei sayan, sentitosi ovviamente
preso in causa, voltò lo sguardo verso quella bestia e l'osservò
con il suo classico sguardo bieco attendendo la "fantomatica" rivelazione
anche se, dai suoi occhi scuri, si poteva una leggera nota di disinteressamento
...
Al contrario di lui gli altri ancora ignari delle origini del ragazzo strabuzzarono
gli occhi per la sorpresa e cercarono di affinare l'udito per non perdersi
nemmeno una sillaba anche se, grazie alla vociona dell'ex essere perfetto,
nessuna di queste sarebbe potuta sfuggire anche al più sordo dei sordi.
Piccolo e Crillin, diversamente ancora, rimasero sorpresi poiché completamente
impreparati e se il primo rimase fermo e impassibile il secondo fremeva perché
pensava a come Vegeta si sarebbe comportato dopo la scoperta di avere un figlio
come Trunks ... se si fosse dimostrato ancora una volta indifferente sarebbe
accorso in aiuto del giovane per offrirgli un qualsiasi tipo di aiuto, anche
di tipo morale ...
Notando le diverse espressioni causate da quelle poche parole, Cell si gonfiò
e con atteggiamento pomposo iniziò a ridere fregandosene altamente
di colui che era alle sue spalle. Grosso errore.
« HAHAHAHA!! LO SAI CHE TRUNKS E'- »
KA TUM!
Sfrecciò ad una velocità sorprendente e talmente alta che se
vi fosse stato uno sconosciuto proprio in quell'attimo egli non avrebbe nemmeno
intravisto le forme del mostro prima che questo schizzasse lontano a velocità
folle e non di certo per sua volontà: Trunks infatti, accecato come
non mai, gli aveva impedito di parlare con un calcio alla nuca a piena potenza.
Non ancora soddisfatto e tutt'altro che ragionevole in quel frangente, il
sayan continuò a mantenere elevata la sua aura e bombardò il
mostro con delle scariche di onde più o meno potenti ma in grado di
fare tremare la terra ... Urlava a squarciagola mentre muoveva rapidissimo
le braccia e generava sulle mani quelle sfere di luce e sembrava che nulla
potesse acquetarlo. Solo dopo un minuto pressoché interminabile il
fiatone riuscì a rabbonire lievemente il guerriero costringendolo ad
abbassare le braccia e poggiare le mani sulle ginocchia. I capelli si afflosciarono
appena e lo sguardo divenne meno truce.
Gli spettatori erano rimasti a bocca asciutta ma uno soltanto, come al solito,
non teneva chiuso il becco ...
« Beh? E quindi? Finisce così? ... » lo sfregiato si voltò
verso i propri compagni in cerca di un qualche sguardo complice ma trovò
soltanto Piccolo che, nonostante non avesse affatto l'aria da "amicone
chiedi a me che ti rispondo io", gli si avvicinò ugualmente e
gli porse il suo questo: « Hei Piccolo ... » iniziò con
il suo modo d'essere ovvero leggero e amichevole « ... Che cosa doveva
dire Cell di importante e segreto? Io sento che lo sai, dimmelo, dai! ».
Il namecciano grugnì non degnandolo di uno sguardo « Nulla di
rilevante ».
« Nulla di rilevante? » ripeté Yamcha come se fosse stato
una sorta di pappagallo ammaestrato. Piccolo ovviamente s'irritò ma
non aggiunse altro e così il poveretto, curioso come un gatto ma poveretto,
fu costretto ad allontanarsi facendo spallucce a Tienshinhan che come lui
era curioso della faccenda anche se lo dava molto meno a vedere.
Crillin tirò un sospiro di sollievo.
Un'ombra si risollevò
da sotto un cumulo di macerie e stirò gli arti attorcigliando le grigie
dita delle mani fra loro « Bravo Trunks, adesso sì che ci siamo!
...» quando le polveri si diradarono la figura di Cell si mostrò
con dei piccoli graffi su tutto il corpo ma nulla di più « ...
Anche se potevi fare ancora meglio: scommetto che se mi avessi attaccato allo
stesso modo ma da una distanza ravvicinata a quest'ora io sarei ridotto in
condizioni peggiori! E invece ... HAHAHAHA!! ». Inutile dire che poi
il mostro scoppiò in una delle sue risate da scaricatore di porto ...
Crillin e compagnia speravano con tutto il cuore che quel gradasso scoppiasse
presto per davvero.
Cell si alzò in volo, si indirizzò verso il biondo e dopo aver
scambiato con lui un primo rapido interlacciato di combo continuò con
soddisfazione sempre maggiore lo scontro anche perché, finalmente,
Trunks si era deciso a lasciare da parte i suoi rancori per affrontarli in
un secondo momento e concentrarsi a pieno su quello che doveva portare a termine:
salvare la Terra eliminando l'essere imperfetto. Il combattimento proseguì
per svariatissimo tempo ma, volente o dolente, Cell era sempre un passo avanti
al giovane sia per forza che per potenza anche se in certi momenti Trunks
dava sfoggio a tutta la sua inventiva evidentemente ereditata e faceva eseguire
al nemico delle figuracce alquanto barbine ... come quando ad esempio, in
uno scontro diretto corpo a corpo, Cell si era ingrossato per aumentare la
carica di potenza: mentre cercava di colpire il ventenne che come una zanzara
fastidiosa gli svolazzava rapidamente attorno, si sbilanciava, perdeva l'equilibrio
e di tanto in tanto si ritrovava a fissare il vuoto più completo ignorando
che forse, colui che cercava, non era altro che sopra alla sua testa che lo
sbeffeggiava lanciando magari anche dei gesti ai suoi amichetti ... la diminuzione
di velocità non gli permetteva di combattere come avrebbe voluto e
così, quando si ritrovava in quelle situazioni poco piacevoli, Cell
si ritrovava costretto a tornare al suo aspetto di sempre e da lì la
situazione si capovoltava nuovamente ...
Alla lunga però la questione divenne pesante per entrambi: da una parte
Trunks, che per la maggior parte del duello aveva subito, si ritrovava un
po' a corto di forze ma soprattutto di idee su come comportarsi ... in quei
minuti interminabili aveva dato sfoggio a tutto il suo repertorio e benché
fosse piuttosto ristretto per un guerriero del suo calibro, l'aveva mostrato
facendo del suo meglio; dall'altra parte Cell incominciava ad essere stanco
di quei giochetti e la sua sopportazione stava andando fuori dai ranghi: nonostante
il ragazzino si fosse impegnato e gli avesse dato del filo da torcere, era
stanco di quel soggetto e di tutti gli altri esserini che impalati com'erano
sembravano, da parte sua, che fossero in piazza a vedere i fuochi d'artificio
... tutto era troppo facile, tutto al di sotto delle sue possibilità
ed ambiva a sfide più ambiziose ... ambiva a Son Goku che però,
stranamente, non era ancora comparso sul campo di battaglia.
« Adesso ne ho abbastanza » sibilò Cell a denti stretti
mentre inseguiva Trunks che compiva l'ennesimo scatto per farsi perdere di
vista. Aumentò impressionantemente la velocità e si bloccò
proprio davanti al giovane impendendogli di proseguire oltre. Il biondo, come
se fosse a contatto con la terra, portò le gambe in avanti e rallentò
rapidamente la sua "fuga" per evitare di andare a sbattere contro
quel muro di muscoli ... Andò troppo vicino, Cell alzò entrambe
le mani al cielo e colpì il ragazzo con un pugno a mani giunte proprio
vicino alla tempia destra. Trunks precipitò a gran velocità
spinto anche dalla forza di gravità ... il terreno si deformò
considerevolmente sotto il suo pesante tocco.
Nel frattempo Vegeta, da quella distanza non proprio ravvicinata ma quasi,
ancora a terra ma con maggiori forze in corpo, aveva osservato con sguardo
critico l'intero combattimento e più volte si era ritrovato ad avere
le stesse intuizioni che il figlio, senza volere, applicava sempre un secondo
dopo, e per questo sorrideva leggermente senza però farsi notare ...
Quando lo vide schiantarsi a terra allungò istintivamente il collo
verso quel piccolo cratere per scrutare il proseguirsi della "baruffa".
Cell scese in picchiata verso il suo obiettivo e lo colpì duramente
puntando la gamba destra nel suo stomaco ...
A distanza gli animi stavano
tornando ad essere inquieti ...
« Oh, no ... Trunks!! » urlò Crillin in direzione del ragazzo
come per dargli conforto.
Piccolo continuò a tenere gli occhi puntati su Cell che intanto pestava
senza scrupoli il giovane del futuro. Dopo che una goccia di sudore gli fu
scesa dalla fronte, egli parlò serio annunciando però ciò
che tutti gli altri temevano « Trunks non ce la farà ... Non
è abbastanza forte e se continua così finirà male ...
».
I pugni del piccoletto si strinsero con forza dalla rabbia e i denti si serrarono
con una forza incredibile « Se solo ... Se solo Goku fosse quì
... ».
« Arriverà. Non so quando ma arriverà non appena avrà
terminato l'allenamento ma noi, nel frattempo dovremo trovare qualchedun'altro
che si occupi del nostro ospite ... » disse il namecciano quasi sibilando
poiché il nervoso stava salendo anche a lui.
« Già ma chi? ... » si domandò Crillin dopo aver
leggermente diminuito la stretta delle mani ... poi sembrò arrivare
l'idea ...
Si voltò indietro con un sorriso smagliante sul volto ... « 17!!!
».
Il ragazzo, che era appoggiato al muro con la schiena, spalancò gli
occhi e per un istante divenne blu dal panico ... fece addirittura "no-no"
con la testa ... non ci teneva a venire disintegrato!
Crillin assottigliò gli occhi « Ma che hai capito ... »
sussurrò dandogli dello sciocco omettendo l'offesa nella sua affermazione
« ... Ora che Cell stà ancora combattendo devi dare il senzu
a Vegeta! Se si riprende forse lui sarà in grado di fare fuori quel
mostro! ».
Il cyborg sembrò sciogliersi ...
« Sì, mi sembra una buona idea! » esclamò sorridente
Tienshinhan.
Il tappetto si rivoltò in avanti e incrociò le braccia mentre
chiudeva gli occhi e sorrideva sornione « Sì-sì, sono
proprio un genio ». Piccolo lo lasciò dire e poi ordinò
al coetaneo di Trunks di fare ciò che gli era stato chiesto.
Come su "ordine" 17 si staccò dalla parete di roccia e iniziò
a superare gli altri personaggi mentre riapriva per l'ennesima volta il fagottino
di stoffa marrone. Superò Yamcha e Tienshinhan e poi si fermò
a fianco del rapato che aveva avuto l'intuizione. Infilò la sottile
mano sinistra nel sacchettino e afferrò il piccolo tesoro tenendolo
ben saldo tra le dita. Lo osservò per un breve attimo prima di voltare
gli occhi verso Crillin e Piccolo ... I due, vedendo quegli occhi di ghiaccio
che gli chiedevano conferma per l'azione che stava per compiere, annuirono
all'unisono e perciò il moro si apprestò ad eseguire quanto
richiesto.
« VEGETA!! ... » urlò 17 in direzione del sayan e appena
vide che questo si voltò a guardarlo a sua volta, caricò leggermente
il braccio sinistro indietro e proseguì ... « ... PRENDI! »
terminò lanciando il piccolo legume verso la persona chiamata.
Grave, gravissimo errore.
In quel breve istante il tempo
parve congelarsi e tutto divenne chiaro a chi, secondo altri, non avrebbe
dovuto sapere: Cell, anche se preso in quel pestaggio, sentì quel grido
e perciò, quando voltò gli occhi per vedere cosa stesse accadendo,
tutto gli divenne comprensibile ed ogni domanda che si era posto trovò
la logica risposta ... divenne di veleno ...
Con ancora il piede sullo stomaco di Trunks alzò la mano destra e allargò
bene le dita tra loro. Con un'enorme vena pulsante sulla fronte, urlò
furioso e generò su quel palmo una piccola onda d'energia e la indirizzò
in un punto ben preciso ...
Vegeta alzò la mano destra per afferrare il fagiolo quando, all'improvviso,
lo vide carbonizzarsi sotto i suoi occhi. Il piccolo legume ridotto in cenere
cadde a terra e si disintegrò completamente. Il sayan basito per l'accaduto
osservò prima a terra e poi verso il mostro che stava osservando lui
e gli altri con sguardo truce.
« Adesso ho capito tutto. Pensavate di farmela vero? » sibilò
il mostro verde mentre lasciava libero Trunks dal suo dolce peso. S'incamminò
a passo meccanico e si fermò a pochi metri di distanza dal gruppo.
Gli occhi azzurri incontrarono quelli di un guerriero che li possedeva del
medesimo colore ...
« N°17 ... Mi ero dimenticato di te ... Ora non preoccuparti, non
ti trascurerò più. Diverrai nuovamente parte di me ... »
Cell si avvicinò al moro ma questo si allontanò di qualche passo
arretrando arrivando persino alle spalle di Tienshinhan e Yamcha.
« NON MI SCAPPERAI!! » urlò Cell prima di fiondarsi all'inseguimento
del moro superando con un balzo i due terresti che, per ovvia ed evidente
differenza di forza, non poterono nulla contro la sua velocità. Il
cyborg invece, che grazie alla rottura del blocco aveva affinato anche i riflessi,
riuscì a sfuggirgli per un pelo svicolandogli a destra con un piccolo
balzo mentre il mostro, per colpa della sua stazza comunque ingombrante anche
se possente, abbracciò il vuoto più assoluto e si sbilanciò
in avanti.
« SCAPPA!! 17 SCAPPA!!! » urlò a pieni polmoni Crillin
mentre inutilmente allargava i bracci per impedire a Cell di proseguire ...
quest'ultimo saltò letteralmente oltre la sua figura e il piccoletto
si demoralizzò sentendosi paragonato ad un ostacolo per una corsa atletica.
Il moro scattava da una parte all'altra della grande arena e, rapido e improvviso,
cambiava continuamente direzione di marcia ricordando i movimenti di un'agile
lepre mentre Cell, famelico e non sazio dei suoi poteri lo seguiva senza troppi
sforzi ... voleva acciuffarlo ad ogni costo: perdendolo era tornato alla seconda
forma ma se l'avesse riassorbito? Sarebbe divenuto ancora più potente
...
Dopo l'ennesimo scatto in direzione opposta 17 scivolò a terra vicino
a Vegeta e sbatté violentemente il mento a terra ...
« 17! ATTENTO! ALLE SPALLE! DIETRO DI TE!!! » gridò nuovamente
Crillin verso il giovane per avvertirlo del nuovo pericolo: Cell si stava
avvicinando inesorabilmente con la lunga coda aperta ad ombrello ...
Il moro si rialzò in fretta e furia graffiando il terreno ma quando
percepì l'aura oscura vicino al corpo provò quasi un brivido
di freddo ... E la lunga coda venne sbalzata all'indietro grazie alla sottile
barriera verde ...
Il cyborg ricominciò la sua corsa proseguendo con la sua strategia
anche se di tanto in tanto l'essere imperfetto gli compariva dinanzi con ghigno
maligno e per questo ogni qualvolta cercava di sfuggirgli con tutti i mezzi
che disponeva, anche con quelli più sporchi e subdoli.
Nel frattempo gli altri non gli stavano dando minimamente una mano: a parte
i due sayan che erano scusati perché erano sfiniti e provati da un
combattimento, gli altri rimanevano da una parte ad osservare la "gara
pazza" senza muovere un muscolo e anzi, c'era chi trovava il coraggio
di fargli eseguire ulteriori servizi: « IL SENZU 17! DAI L'ULTIMO SENZU
A VEGETA!!! » urlava Crillin con le mani vicine alla bocca per farsi
sentire maggiormente.
« NON VEDI CHE SONO UN PO' IMPEGNATO?!?! » sbraitò il ragazzo
oltremodo arrabbiato per quell'assurda richiesta. Come poteva prestare aiuto
al sayan e nel frattempo sfuggire a Cell che sembrava essere davvero intenzionato
a farlo suo una volta per tutte?
E poi finalmente qualcosa si mosse: Piccolo si alzò in volo e colpì
Cell alla nuca facendolo vacillare appena. In quel momento il namecciano si
voltò verso il moro e gli fece cenno di portare finalmente a termine
ciò che doveva ma poi, quando 17 infilò ancora una volta la
mano nel sacchetto per afferrare il senzu ... non lo trovò.
Preso da una sorta di panico
incominciò a tastarsi alla ricerca di ciò che cercava: ravanò
in tutte le tasche dei jeans e in tutti gli altri posti in cui sarebbe potuto
essere il piccolo oggetto ... nulla, non si trovava. Incominciò addirittura
a svolazzare come un'anima errante in tutto quel luogo mentre Piccolo cercava
come poteva, e riuscendoci per fortuna, di fermare il colosso che fremeva
per farsi uno spuntino ... "Quel coso può essere ovunque!"
pensò 17 dopo aver setacciato la maggior parte del luogo senza risultati.
La cosa non era affatto difficile da credere: con tutti quei combattimenti
il terreno si era deformato parecchio e bastava che il fagiolo fosse caduto
dentro una incrinatura della terra per renderlo introvabile. Compresa la gravità
dell'errore commesso il moro si mise le mani nei capelli ... aveva combinato
un vero pasticcio!
Cell si divertì all'inizio con il namecciano ma si sorprese dopo quanto
poco tempo quel passatempo fosse noioso ... Se Trunks l'aveva divertito in
parte Piccolo gli si avvicinava ma non riusciva a stimolarlo di più.
Indirizzò un forte pugno verso l'uomo verde e lo prese in pieno volto
... Piccolo voltò la testa da una parte e lasciò fuoriuscire
un po' di saliva dalla bocca. Si riprese in un attimo e con la velocità
di un fulmine saltò leggermente sul posto e quando fu a mezz'aria scalciò
colpendo il mostro sotto al mento facendolo indietreggiare. Riappoggiò
i piedi a terra e si apprestò ad abbassarsi quando sentì un'energia
famigliare alle spalle ... Un'onda energetica alla massima potenza venne generata
da Yamcha che colpì in pieno Cell che, non aspettandosi un attacco
del genere tantomeno da quel tizio, si era trovato completamente impreparato
e per questo subì ... poco ma subì. Arrabbiato per l'affronto
abbandonò per un istante il namecciano e si concentrò sullo
sfregiato alle sue spalle: alzò la mano destra e proferì poche
parole prima di generare una forte onda ... "Big Bang Attack" ...
L'onda si staccò completamente dalla mano ed investì in pieno
il giovane papà facendolo schiantare contro una parete di roccia a
parecchi metri dal suolo. Yamcha rimase conficcato in quella parete e perse
conoscenza.
« Mossa alquanto eroica ma del tutto inutile ... » sibilò
Cell prima di ricominciare a picchiare Piccolo con tutte le sue forze. Dopo
una lunga e interminabile combo il mostro terminò l'attacco con un
calcio dall'alto verso il basso e così il namecciano stramazzò
a terra picchiando la nuca.
All'improvviso Cell percepì un'altra aura che aumentava ... alzò
gli occhi al cielo e vide Tienshinhan con le dita delle mani giunte. Riconoscendo
quella posa già vista abbastanza volte, Cell portò anch'egli
le mani al cielo ponendole nella posa identica del guerriero a tre occhi ...
sorrise maligno ... « Mi sono dimenticato di dirvi che posso imparare
nuove tecniche anche sono osservandole? ... »
Il guerriero non comprese subito ma poi ... poi fu tardi ...
« ... SHINKIKOHO!! » un'onda dalle dimensioni gigantesche colpì
Tienshinhan che, dopo una manciata di secondi, iniziò a cadere dal
cielo fino a colpire il suolo ... fortunatamente non svenne all'impatto con
la dura superficie com'era successo con l'amico ...
Cell tornò in sè e sputò a terra scocciato a mille da
quella marmaglia di pagliacci. Ormai non li sopportava più, voleva
farli sparire una volta per tutte ma sembrava che ogni volta si riprendessero
con o senza senzu ... questo gli faceva andare il sangue al cervello! Se le
cose fossero andate in quella direzione ancora per molto, avrebbe mandato
tutto al diavolo e l'avrebbe fatta finita una volta per tutte dimostrando
di essere il migliore anche a costo di sacrificare qualcosa di importante
...
Purtroppo non sempre le azioni
guidate con il cuore e dalle migliori intenzioni portano a dei risultati positivi
... Crillin infatti divenne, senza volerlo, la goccia che fece traboccare
il vaso: dopo che Cell si fu allontanato per colpire nuovamente Trunks, che
si stava a fatica rialzando da quella che per poco non sarebbe divenuta la
sua tomba, si fermò a pochi passi di distanza e alzò entrambe
le mani verso di lui pronto per colpirlo a morte quando ... Crillin gli apparve
a fianco e con un colpo netto del suo Kienzan separò braccia, busto
e gambe del nemico. Cell crollò a terra come se fosse senza vita ma
tutti sapevano che era solo questione di attimi prima che rigenerasse gli
arti ...
Il piccoletto si avvicinò al sayan che nel frattempo aveva perso la
trasformazione e lo aiutò ad alzarsi. I guerrieri che ancora si potevano
muovere ovvero Trunks sorretto da Crillin, Piccolo, Vegeta, Tienshinhan e
17, si avvicinarono tra loro e fecero trascorrere una manciata di secondi
nei quali nessuno osò proferire parola. Trunks poi non alzava nemmeno
lo sguardo da terra forse perché temeva di aver deluso il padre ...
Poteva continuare a riflettere per anni sulla questione ma nulla cambiava:
avrebbe sempre e comunque sperato un gesto gentile e non voleva in alcun modo
deludere le aspettative del principe ... per lui significava anche questo
l'amore che un figlio provava per un genitore ...
« Dobbiamo farlo a pezzi prima che su ricomponga! SPOSTATEVI! Ci penserò
io! » parlò con voce possente Vegeta prima di scostare con forza
il "tre occhi" e quindi formare un'onda dalla elevata potenza sul
palmo della mano destra.
« Mi sembra l'idea migliore. In più pezzi sarà ridotto
Cell più gli sarà difficile e arduo ricomporsi ... » annuì
Piccolo ben consapevole che cosa significasse rigenerare un corpo mutilato
« ... avanti, concludiamo ».
Vegeta non lo guardò nemmeno « Tzk! Non mi serve il tuo permesso
» e dopo aver proferito ciò lasciò che la sua onda colpisse
i resti del mostro. Le cose però sembravano non voler prendere la piega
giusta ... L'onda lanciata sembrò rimbalzare a mezz'aria e, per colpa
di una forza misteriosa, venne spinta verso l'immensità del cielo.
Il sayan rimase silenzioso.
« Cell ha alzato la barriera » disse il moro notando uno strano
riflesso verde sul terreno tutt'attorno a quei lembi di corpo.
All'improvviso il busto si alzò in volo e si fermò a galleggiare
a poca distanza da terra. La bocca del "non-morto" si spalancò
e da essa uscì un urlo disumano mentre le varie parti uscivano come
nuove ritornando al posto che dovevano prendere.
Nella squadra ci fu un attimo di sbigottimento ...
«ADESSO NE HO ABBASTANZA! MORIRETE TUTTI! NON MI IMPORTA PIU' NIENTE
DI QUESTO PIANETA!!! » urlò Cell a pieni polmoni mentre concentrava
tutta la sua forza in quel corpo nerboruto ...
Poi però tutti notarono che si stava ingrossando molto di più
rispetto alle prime volte ... cresceva, cresceva divenendo di proporzioni
gigantesche e anche Piccolo, che del gruppo di guerrieri era il più
alto, al suo confronto sembrava quasi insignificante ... il mostro era più
alto almeno del doppio per non parlare della larghezza: Cell era divenuto
una vera e propria palla.
« HAHAHAHAHAHAHA!! ORMAI NON AVETE NESSUNA SPERANZA!! » gridò
Cell mentre sorrideva con la sua nuova bocca larga.
Vegeta, disgustato come non mai da quella palla di lardo, gli si avvicinò
e gli puntò nuovamente una mano contro per farlo saltare con un'altra
onda.
« HAH! NON TI CONVIENE VEGETA! Tra un minuto io mi auto distruggerò
... Io morirò ma tutti voi mi seguirete all'inferno! Anzi, l'intera
Terra sarà annientata! Sappi che al minimo danno io esploderò!
A ogni modo non cambierà nulla, tranne che morirete un po' prima! HAHAHAHA!!
» dopo quelle parole brucianti Cell divenne ancora più grande
e Vegeta fu costretto a indietreggiare.
Lo osservarono con occhi sgranati ...
Mancava poco, pochissimo, ma come fare per evitare il disastro?
...Continua...