Anime & Manga > Dragon Ball
Segui la storia  |       
Autore: scImMIA    06/06/2008    7 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Oggi non ho davvero tempo ... sono tanto triste ... Ah, già quà?! ^^" Ciao a tutti, bentornati!
Se mi avete sentito ... sì, oggi sono davvero di fretta: il capitolo l'ho finito di scrivere 5 minuti fa e tra poco mi devo dare una lavata e tornare a sgobbare ...
Quindi oggi niente risposte TT_TT <- me più triste di voi
In ogni caso ringrazio calorosamente coloro che avevano recensito ovvero:

Vegeta4ever, Juu_Nana, folg_89, Umpa_lumpa, Angelo Azzurro, Swwtcicia, lady wolf, Nion, christal_ e Sgt.

Thanks! Oltre a questo vi informo con rammarico che MOLTO PROBABILMENTE (che a casa mia purtroppo significa 99,9%) Lunedì non riuscirò ad aggiornare perché nel fine settimana avrò parecchie faccende da sbrigare che mi allontaneranno irrimediabilmente dal poter scrivere ... Pigrizia? O.O ... Anche ma in piccolissima parte ^_^"
Comunque non a caso in questo capitolo ho inserito parecchie cosuccie ... hi-hi-hi XD
Ovvio che questo significa che al Giovedì il nuovo capitolo sarà obbligatorio ...
Ora perdonatemi ma devo scappare!
Un bacio a tutti! E non abbandonatemi perché vi adoro XD

scImMIA

 

 

 

 

CAPITOLO 56
- DISASTRO IMMINENTE -

 

Scattò in avanti lasciando senza fiato gli altri guerrieri che, inebetiti per quello strano gesto e la fine che stava facendo il Principe dei sayan, rimasero impalati al loro posto a bocca aperta non riuscendo a formulare nemmeno il minimo pensiero logico. Solo uno tra loro era indifferente alla questione ... il moro infatti si stava riallacciando il piccolo sacchetto di stoffa alla cintura e pareva completamente disinteressato dall'azione del coetaneo ... diciamo che di lui non gliene fregava più di tanto.
Cell, con entrambe le mani, stinse con maggiore forza la testa di Vegeta prima di colpirgli il volto ripetutamente con delle forti ginocchiate ... una, due, tre volte ... il principe lo lasciò fare poiché incapace di contrattaccare ... a malapena aveva la forza per mantenere attiva la trasformazione ... Le braccia abbandonate lungo i fianchi evidenziavano questa sua scarsa forza. Cell l'aveva capito e in quel momento puntava su quella nuova debolezza.
Divenne sempre più rapido e i colpi che faceva susseguire uno all'altro erano sempre della medesima forza: alta per chi non è in grado di difendersi ...
Dopo aver poggiato a terra la pianta del piede destro, Cell afferrò la chioma del rivale con la mano sinistra e chiuse l'altra a pugno dopo averla alzata vicino al fianco ... Vegeta rimase in attesa dell'ennesimo colpo con la bocca semiaperta, boccheggiante come un pesce bisognoso di ossigeno.
Un fulmine: Trunks comparve al fianco sinistro del mostro e lo colpì violentemente alla nuca con un calcio rovesciato. Non aspettandosi nulla del genere, Cell subì il colpo e dopo aver mollato la presa sul principe, volò andandosi a schiantare contro una parete rocciosa e ivi vi restò ber un breve periodo di tempo.
Trunks, con una sequenza di movenze poco consone per la trasformazione, poggiò i piedi a terra con una leggerezza e una leggiadria impressionante. Nessun suono si sentì dal contatto della scura gomma degli stivaletti con la terra secca ... E lì, di spalle, dinanzi al suo principe, davanti a quello che doveva essere suo padre, ostentava una fierezza che mai era stata visibile in quegli occhi ... Una serietà che andava ben aldilà dei suoi anni.
Il viso leggermente ruotato verso sinistra, la posizione giusta per scrutare il nemico e nulla più.
Dietro di lui Vegeta era semi-accasciato al suolo e con le braccia ricoperte di graffi più o meno profondi cercava di riassumere una posa se non altro dignitosa. Riuscì ad issarsi per un breve attimo prima di ricadere in ginocchio ... Il volto verso il cielo, gli occhi chiusi, la bocca aperta per catturare ossigeno ... Dopo aver passato un paio di secondi in quella posa ugualmente sconveniente per uno come lui, Vegeta inghiottì un po' di saliva e tornò a respirare con naturalezza facendo riapparire sul suo viso quello sguardo tipico che lo contraddistingueva da tutti gli altri combattenti. Riaprì gli occhi e li posò sul ragazzo ...
Lo notò diverso. Vide il suo non come lo sguardo di un comune super sayan ma come quello di un estraneo ...
Un estraneo di cui non gliene importava nulla di lui: erano vicinissimi eppure non si voltava a guardarlo, non gli rivolgeva quelle stupide frasi da mocciosetto ... Rimaneva lì, fermo, ad osservare altrove ...
Vegeta, i principe dei sayan, detestava profondamente essere ignorato e chi lo faceva in genere la pagava molto cara ... La rabbia in genere era tale da farlo accecare eppure, in quel momento, non riuscì davvero a capire perché, quando il ragazzo si allontanò lento a passo tranquillo, invece di provare rabbia sentì qualcosa di tremendamente differente crescere in lui allo stesso ritmo di quei passi ...
Lo seguì con lo sguardo vedendolo poi andarsi a scontrare rapido contro Cell ... perché ... perché sentiva quel peso?

 

Con uno scatto fu contro Cell: lo colpì ripetutamente alla bocca dello stomaco con una serie di colpi rapidi e veloci e raramente modificava l'attacco inserendo nella raffica dei calci diretti. Il mostro, dopo aver sopportato fin troppo, bloccò con una delle sue manone il pugno di Trunks e con una spinta lo allontanò di un paio di metri. Subito dopo essersi fermato il sayan tornò alla ribalta aumentando nettamente la velocità rendendo però inversa la forza dei colpi. Cell lo lasciò fare senza contrattaccare minimamente limitandosi a parare i colpi che gli sembravano leggermente più ostici.
Trunks, capendo che il nemico lo stava sottovalutando, bloccò improvvisamente le sue rapide combo e concentrò molta dell'energia del pugno destro ... dopo aver percepito in esso la forza sufficiente, lo mosse rapidamente e colpì fiero e deciso il mento del mostro facendogli girare letteralmente la testa verso l'alto e strappandogli di bocca un lieve gemito sottomesso.
Sul giovane viso comparve un sorriso di soddisfazione e per questo sentì maggiormente il bisogno di colpire l'essere nei punti che potevano provocargli maggiore dolore ... e colpiva, colpiva, come se guidato da una forza non sua ...
Oltre ai versi di Cell, ciò che lo spingeva a non lasciargli fiato, era il sentire su di sè lo sguardo di quell'essere ingrato ... e ci teneva veramente tanto a dimostrargli di che cosa era davvero capace inconsapevole però che in realtà Vegeta, nel silenzio che sempre lo avvolgeva, aveva già capito quali fossero le sue qualità e che se ancora non lo aveva elogiato era per via del suo caratteraccio. Eppure Trunks, anche se consapevole di questo suo enorme difetto che impediva al principe di mostrare un minimo di umanità, aveva sperato in una qualche piccola parola che magari agli occhi degli altri sarebbe apparsa come insignificante mentre per lui avrebbe avuto un significato ben più grande ... Come in quella bella illusione di poco tempo prima ... nonostante l'età che aveva doveva ammetterlo almeno a sè stesso: si era sentito felice come un bambino.
Colpiva a ripetizione annebbiato da quei pensieri confusi che ogni tanto trovavano una connessione mentre poi, un istante dopo la perdevano inesorabilmente.
Alla fine cosa lo spingeva davvero a lottare a quel modo che lo faceva assomigliare ad un ossesso? La rabbia perché il padre, dopo averlo illuso, gli aveva sbattuto in faccia la sua forma e lui non era riuscito ad accettarla? Il desiderio di dimostrare di essere qualcosa di più per strappare dalle sue labbra almeno un verso d'apprezzamento? La voglia di concludere tutto il prima possibile così da potersene tornare a casa e fare finta di non averlo mai incontrato?
Nemmeno lui lo sapeva. Lui che era molto più intelligente dei suoi coetanei, non sapeva darsi risposta e più proseguiva a lottare più le motivazioni che lo guidavano si abbattevano una con l'altra disintegrandosi vicendevolmente. E se non si hanno motivazioni abbastanza rigide per andare avanti alla fine come si continua?

 

Cell afferrò entrambi i pugni chiusi del giovane, l'attirò a sè e diede una sonora testata sulla fronte del sayan.
Trunks si allontanò e scrollò la testa un paio di volte e rimase alquanto inebetito dal colpo. La sua espressione però tornò quella di sempre, come se si fosse svegliato.
Cell uscì dalla roccia e si pulì leggermente una spalla che si era impolverata. Senza guardarlo iniziò a farneticare con aria saccente « Dì un po' Trunks, a che stavi pensando? Sembrava che tu avessi la testa altrove ... »
Gli occhi si spalancarono appena « Come? »
« Mi hai capito benissimo ... » disse Cell vedendo di aver concluso con la polverina « ... impegnati su quello che fai usando il cervello. Sò che volendo puoi fare di meglio. Vedi di non farmi perdere tempo ragazzino ... » terminò poi serio e scuro.
Il sayan rimase in silenzio a quelle parole e incominciò a chiedersi se anche gli altri avevano per caso notato il suo disorientamento involontario ... Si voltò verso di loro ma non notò nessuna espressione particolare che gli desse una conferma precisa: tutti sembravano perplessi per le sorti del pianeta, com'era normale pensarlo, ma ce n'era uno che forse aveva qualcos'altro che gli frullava nel cervello ...
Prima che i suoi occhi cerulei si andassero ad incrociare con quelli del padre, voltò la faccia e tornò ad osservare il vero nemico che avrebbe dovuto affrontare e sconfiggere. Occhio per occhio, dente per dente: voleva ripagare Vegeta con la stessa moneta e perciò, dopo averlo bellamente illuso, voleva essergli completamente indifferente ... ma se per caso lo osservava in modo diverso, riprovando poi quello strano sentimento che gli permetteva di sorvolare qualsiasi difetto di quell'essere, tutto quell'impegno che cercava di inserire in quell'infantile gesto di ripicca sarebbe andato completamente sprecato.
Trunks sorrise « D'accordo, mi impegnerò di più »
Gli occhi azzurri si assottigliarono e da uno spiraglio della larga bocca si intravide uno dei grandi canini « Molto bene ... » disse Cell con la sua solita voce alta di un qualche tono di troppo « ... allora vediamo di darci una mossa ». Le grandi ali nere si aprirono creando un forte brusio. Dopo un piccolo salto in avanti con tanto di slancio atletico, l'essere imperfetto poggiò la pianta del piede destro e poi scattò con una velocità impressionante aiutato anche dal movimento staffettistico delle lunghe braccia. Gli bastarono pochi millesimi prima di giungere davanti al sayan ... Alzò leggermente la testa verso l'alto e la fece scendere repentinamente sulla rosea fronte creando così, su quella ormai rovinata pelle, l'ennesimo graffio con tanto di livido. Trunks indietreggiò di alcuni centimetri senza staccare i piedi da terra realizzando a sua insaputa due profonde strisciate che evidenziavano il suo distanziamento forzato ... Chiuse gli occhi per reazione e per lo stesso motivo sfregò un braccio sul punto leso e dopo qualche instante rialzò le pupille per controllare se vi fossero tracce di sangue ... Nulla. Per il colpo che era, anche se di elevata potenza, non avrebbe generato quel liquido purpureo ma forse questo era anche perché il sayan era ancora fresco.
Il biondino si allontanò di una decina di passi, si rimise in posizione di difesa ed attendé un attacco del mostro verde. Passarono diversi istanti ma questi non si mosse affatto ... l'unica cosa che mutava secondo dopo secondo era il suo sorriso beffardo che si allargava sempre più e diveniva maggiormente disgustoso poiché attorniato da quelle rosee salsicce. Al ché, dopo alcune appurate riflessioni (e divagazioni), il giovane decise di prendere egli l'iniziativa ricevendo però una leggera presa in giro: scattò in avanti con i pugni in carica lungo ai fianchi e urlava a perdifiato come per aggiungere altra forza al colpo che stava per scatenare. Cell però, tranquillo e prima che il sayan lo raggiungesse, piegò le ginocchia, fece un lungo passo in avanti e si sdraiò a schiena a terra quando Trunks arrivò per fare in modo che mancasse il bersaglio ... Quando l'ebbe ancora sopra di sè, Cell unì tra loro le dita della mano sinistra come per formare una freccia e con questa colpì violentemente il sayan sotto le costole provocandogli un dolore lancinante e mozzandogli il fiato. Il ragazzo si fece trascinare a terra ...
Il mostro al secondo stadio si rialzò in piedi facendo bella mostra della sua stazza e dall'alto osservò la patetica scena del ragazzino che si massaggiava il pancino dolorante ... nessun sorrisetto ornava il suo viso spaventoso ... « Non andiamo affatto bene ... Mi stò annoiando e sappi che non sono intenzionato a perdere il mio tempo in questo modo quindi ... » proseguì soltanto quando Trunks fu di fronte a lui con gli occhi accigliati per la beffa « ... quindi vedi di darti una regolata! E i tuoi problemi da infante incompreso lasciali a casa e tieniteli per te se possibile » terminò poi con aria dannatamente seccata.

 

« C-cosa ... » non riuscì a proferire altro.
« Mi hai capito benissimo ... » ricominciò Cell ricreando pian piano il suo solito ghigno mentre poggiava le mani ai fianchi « ... Guarda che non sono poi stupido, vengo da un futuro simile al tuo ... credi che non sappia di te e delle tue origini? ... » affermò dopo aver picchiettato con l'indice sulla tempia destra del grosso cranio.
Gli occhi cerulei si aprirono maggiormente parola dopo parola mostrando quasi terrore per quello che stava per avvenire « Ho notato il tuo atteggiamento ma forse solo io l'ho compreso appieno perché magari, qualcuno, è ancora allo scuro del tuo segreto ... »
« ... no ... » Trunks si avvicinò appena senza però riuscire a fare nulla di più.
« ... Visto che non mi lasci nulla di meglio da fare posso dare io la bella novella? » chiese con aria sorniona il mostro mentre con una lentezza disarmante si girava verso il gruppo di persone concentrandosi però sul vero e diretto interessato della faccenda ...
« NO! NON DIRE NIENTE!! » l'aura si alzò di colpo e i corti capelli si rizzarono maggiormente sotto quella potenza abbagliante, i pugni di strinsero fino a vibrare e i denti iniziarono a fare pressione tra loro ... gli occhi sembrarono diminuire di luminosità ...
Cell, completamente disinteressato e anzi, curioso di vedere come sarebbe stato combattere contro un personaggino davvero fuori di sé, terminò il giro su sè stesso e spalancò la larga bocca porgendo un grande sorriso « VEGETA! APRI BENE LE ORECCHIE CHE TI DEVO DIRE UNA COSA IMPORTANTE SU QUESTO MARMOCCHIO ... ». Il principe dei sayan, sentitosi ovviamente preso in causa, voltò lo sguardo verso quella bestia e l'osservò con il suo classico sguardo bieco attendendo la "fantomatica" rivelazione anche se, dai suoi occhi scuri, si poteva una leggera nota di disinteressamento ...
Al contrario di lui gli altri ancora ignari delle origini del ragazzo strabuzzarono gli occhi per la sorpresa e cercarono di affinare l'udito per non perdersi nemmeno una sillaba anche se, grazie alla vociona dell'ex essere perfetto, nessuna di queste sarebbe potuta sfuggire anche al più sordo dei sordi. Piccolo e Crillin, diversamente ancora, rimasero sorpresi poiché completamente impreparati e se il primo rimase fermo e impassibile il secondo fremeva perché pensava a come Vegeta si sarebbe comportato dopo la scoperta di avere un figlio come Trunks ... se si fosse dimostrato ancora una volta indifferente sarebbe accorso in aiuto del giovane per offrirgli un qualsiasi tipo di aiuto, anche di tipo morale ...
Notando le diverse espressioni causate da quelle poche parole, Cell si gonfiò e con atteggiamento pomposo iniziò a ridere fregandosene altamente di colui che era alle sue spalle. Grosso errore.
« HAHAHAHA!! LO SAI CHE TRUNKS E'- »
KA TUM!
Sfrecciò ad una velocità sorprendente e talmente alta che se vi fosse stato uno sconosciuto proprio in quell'attimo egli non avrebbe nemmeno intravisto le forme del mostro prima che questo schizzasse lontano a velocità folle e non di certo per sua volontà: Trunks infatti, accecato come non mai, gli aveva impedito di parlare con un calcio alla nuca a piena potenza. Non ancora soddisfatto e tutt'altro che ragionevole in quel frangente, il sayan continuò a mantenere elevata la sua aura e bombardò il mostro con delle scariche di onde più o meno potenti ma in grado di fare tremare la terra ... Urlava a squarciagola mentre muoveva rapidissimo le braccia e generava sulle mani quelle sfere di luce e sembrava che nulla potesse acquetarlo. Solo dopo un minuto pressoché interminabile il fiatone riuscì a rabbonire lievemente il guerriero costringendolo ad abbassare le braccia e poggiare le mani sulle ginocchia. I capelli si afflosciarono appena e lo sguardo divenne meno truce.
Gli spettatori erano rimasti a bocca asciutta ma uno soltanto, come al solito, non teneva chiuso il becco ...
« Beh? E quindi? Finisce così? ... » lo sfregiato si voltò verso i propri compagni in cerca di un qualche sguardo complice ma trovò soltanto Piccolo che, nonostante non avesse affatto l'aria da "amicone chiedi a me che ti rispondo io", gli si avvicinò ugualmente e gli porse il suo questo: « Hei Piccolo ... » iniziò con il suo modo d'essere ovvero leggero e amichevole « ... Che cosa doveva dire Cell di importante e segreto? Io sento che lo sai, dimmelo, dai! ».
Il namecciano grugnì non degnandolo di uno sguardo « Nulla di rilevante ».
« Nulla di rilevante? » ripeté Yamcha come se fosse stato una sorta di pappagallo ammaestrato. Piccolo ovviamente s'irritò ma non aggiunse altro e così il poveretto, curioso come un gatto ma poveretto, fu costretto ad allontanarsi facendo spallucce a Tienshinhan che come lui era curioso della faccenda anche se lo dava molto meno a vedere.
Crillin tirò un sospiro di sollievo.

 

Un'ombra si risollevò da sotto un cumulo di macerie e stirò gli arti attorcigliando le grigie dita delle mani fra loro « Bravo Trunks, adesso sì che ci siamo! ...» quando le polveri si diradarono la figura di Cell si mostrò con dei piccoli graffi su tutto il corpo ma nulla di più « ... Anche se potevi fare ancora meglio: scommetto che se mi avessi attaccato allo stesso modo ma da una distanza ravvicinata a quest'ora io sarei ridotto in condizioni peggiori! E invece ... HAHAHAHA!! ». Inutile dire che poi il mostro scoppiò in una delle sue risate da scaricatore di porto ... Crillin e compagnia speravano con tutto il cuore che quel gradasso scoppiasse presto per davvero.
Cell si alzò in volo, si indirizzò verso il biondo e dopo aver scambiato con lui un primo rapido interlacciato di combo continuò con soddisfazione sempre maggiore lo scontro anche perché, finalmente, Trunks si era deciso a lasciare da parte i suoi rancori per affrontarli in un secondo momento e concentrarsi a pieno su quello che doveva portare a termine: salvare la Terra eliminando l'essere imperfetto. Il combattimento proseguì per svariatissimo tempo ma, volente o dolente, Cell era sempre un passo avanti al giovane sia per forza che per potenza anche se in certi momenti Trunks dava sfoggio a tutta la sua inventiva evidentemente ereditata e faceva eseguire al nemico delle figuracce alquanto barbine ... come quando ad esempio, in uno scontro diretto corpo a corpo, Cell si era ingrossato per aumentare la carica di potenza: mentre cercava di colpire il ventenne che come una zanzara fastidiosa gli svolazzava rapidamente attorno, si sbilanciava, perdeva l'equilibrio e di tanto in tanto si ritrovava a fissare il vuoto più completo ignorando che forse, colui che cercava, non era altro che sopra alla sua testa che lo sbeffeggiava lanciando magari anche dei gesti ai suoi amichetti ... la diminuzione di velocità non gli permetteva di combattere come avrebbe voluto e così, quando si ritrovava in quelle situazioni poco piacevoli, Cell si ritrovava costretto a tornare al suo aspetto di sempre e da lì la situazione si capovoltava nuovamente ...
Alla lunga però la questione divenne pesante per entrambi: da una parte Trunks, che per la maggior parte del duello aveva subito, si ritrovava un po' a corto di forze ma soprattutto di idee su come comportarsi ... in quei minuti interminabili aveva dato sfoggio a tutto il suo repertorio e benché fosse piuttosto ristretto per un guerriero del suo calibro, l'aveva mostrato facendo del suo meglio; dall'altra parte Cell incominciava ad essere stanco di quei giochetti e la sua sopportazione stava andando fuori dai ranghi: nonostante il ragazzino si fosse impegnato e gli avesse dato del filo da torcere, era stanco di quel soggetto e di tutti gli altri esserini che impalati com'erano sembravano, da parte sua, che fossero in piazza a vedere i fuochi d'artificio ... tutto era troppo facile, tutto al di sotto delle sue possibilità ed ambiva a sfide più ambiziose ... ambiva a Son Goku che però, stranamente, non era ancora comparso sul campo di battaglia.
« Adesso ne ho abbastanza » sibilò Cell a denti stretti mentre inseguiva Trunks che compiva l'ennesimo scatto per farsi perdere di vista. Aumentò impressionantemente la velocità e si bloccò proprio davanti al giovane impendendogli di proseguire oltre. Il biondo, come se fosse a contatto con la terra, portò le gambe in avanti e rallentò rapidamente la sua "fuga" per evitare di andare a sbattere contro quel muro di muscoli ... Andò troppo vicino, Cell alzò entrambe le mani al cielo e colpì il ragazzo con un pugno a mani giunte proprio vicino alla tempia destra. Trunks precipitò a gran velocità spinto anche dalla forza di gravità ... il terreno si deformò considerevolmente sotto il suo pesante tocco.
Nel frattempo Vegeta, da quella distanza non proprio ravvicinata ma quasi, ancora a terra ma con maggiori forze in corpo, aveva osservato con sguardo critico l'intero combattimento e più volte si era ritrovato ad avere le stesse intuizioni che il figlio, senza volere, applicava sempre un secondo dopo, e per questo sorrideva leggermente senza però farsi notare ... Quando lo vide schiantarsi a terra allungò istintivamente il collo verso quel piccolo cratere per scrutare il proseguirsi della "baruffa".
Cell scese in picchiata verso il suo obiettivo e lo colpì duramente puntando la gamba destra nel suo stomaco ...

 

A distanza gli animi stavano tornando ad essere inquieti ...
« Oh, no ... Trunks!! » urlò Crillin in direzione del ragazzo come per dargli conforto.
Piccolo continuò a tenere gli occhi puntati su Cell che intanto pestava senza scrupoli il giovane del futuro. Dopo che una goccia di sudore gli fu scesa dalla fronte, egli parlò serio annunciando però ciò che tutti gli altri temevano « Trunks non ce la farà ... Non è abbastanza forte e se continua così finirà male ... ».
I pugni del piccoletto si strinsero con forza dalla rabbia e i denti si serrarono con una forza incredibile « Se solo ... Se solo Goku fosse quì ... ».
« Arriverà. Non so quando ma arriverà non appena avrà terminato l'allenamento ma noi, nel frattempo dovremo trovare qualchedun'altro che si occupi del nostro ospite ... » disse il namecciano quasi sibilando poiché il nervoso stava salendo anche a lui.
« Già ma chi? ... » si domandò Crillin dopo aver leggermente diminuito la stretta delle mani ... poi sembrò arrivare l'idea ...
Si voltò indietro con un sorriso smagliante sul volto ... « 17!!! ».
Il ragazzo, che era appoggiato al muro con la schiena, spalancò gli occhi e per un istante divenne blu dal panico ... fece addirittura "no-no" con la testa ... non ci teneva a venire disintegrato!
Crillin assottigliò gli occhi « Ma che hai capito ... » sussurrò dandogli dello sciocco omettendo l'offesa nella sua affermazione « ... Ora che Cell stà ancora combattendo devi dare il senzu a Vegeta! Se si riprende forse lui sarà in grado di fare fuori quel mostro! ».
Il cyborg sembrò sciogliersi ...
« Sì, mi sembra una buona idea! » esclamò sorridente Tienshinhan.
Il tappetto si rivoltò in avanti e incrociò le braccia mentre chiudeva gli occhi e sorrideva sornione « Sì-sì, sono proprio un genio ». Piccolo lo lasciò dire e poi ordinò al coetaneo di Trunks di fare ciò che gli era stato chiesto.
Come su "ordine" 17 si staccò dalla parete di roccia e iniziò a superare gli altri personaggi mentre riapriva per l'ennesima volta il fagottino di stoffa marrone. Superò Yamcha e Tienshinhan e poi si fermò a fianco del rapato che aveva avuto l'intuizione. Infilò la sottile mano sinistra nel sacchettino e afferrò il piccolo tesoro tenendolo ben saldo tra le dita. Lo osservò per un breve attimo prima di voltare gli occhi verso Crillin e Piccolo ... I due, vedendo quegli occhi di ghiaccio che gli chiedevano conferma per l'azione che stava per compiere, annuirono all'unisono e perciò il moro si apprestò ad eseguire quanto richiesto.
« VEGETA!! ... » urlò 17 in direzione del sayan e appena vide che questo si voltò a guardarlo a sua volta, caricò leggermente il braccio sinistro indietro e proseguì ... « ... PRENDI! » terminò lanciando il piccolo legume verso la persona chiamata.

 

Grave, gravissimo errore.

In quel breve istante il tempo parve congelarsi e tutto divenne chiaro a chi, secondo altri, non avrebbe dovuto sapere: Cell, anche se preso in quel pestaggio, sentì quel grido e perciò, quando voltò gli occhi per vedere cosa stesse accadendo, tutto gli divenne comprensibile ed ogni domanda che si era posto trovò la logica risposta ... divenne di veleno ...
Con ancora il piede sullo stomaco di Trunks alzò la mano destra e allargò bene le dita tra loro. Con un'enorme vena pulsante sulla fronte, urlò furioso e generò su quel palmo una piccola onda d'energia e la indirizzò in un punto ben preciso ...
Vegeta alzò la mano destra per afferrare il fagiolo quando, all'improvviso, lo vide carbonizzarsi sotto i suoi occhi. Il piccolo legume ridotto in cenere cadde a terra e si disintegrò completamente. Il sayan basito per l'accaduto osservò prima a terra e poi verso il mostro che stava osservando lui e gli altri con sguardo truce.
« Adesso ho capito tutto. Pensavate di farmela vero? » sibilò il mostro verde mentre lasciava libero Trunks dal suo dolce peso. S'incamminò a passo meccanico e si fermò a pochi metri di distanza dal gruppo. Gli occhi azzurri incontrarono quelli di un guerriero che li possedeva del medesimo colore ...
« N°17 ... Mi ero dimenticato di te ... Ora non preoccuparti, non ti trascurerò più. Diverrai nuovamente parte di me ... » Cell si avvicinò al moro ma questo si allontanò di qualche passo arretrando arrivando persino alle spalle di Tienshinhan e Yamcha.
« NON MI SCAPPERAI!! » urlò Cell prima di fiondarsi all'inseguimento del moro superando con un balzo i due terresti che, per ovvia ed evidente differenza di forza, non poterono nulla contro la sua velocità. Il cyborg invece, che grazie alla rottura del blocco aveva affinato anche i riflessi, riuscì a sfuggirgli per un pelo svicolandogli a destra con un piccolo balzo mentre il mostro, per colpa della sua stazza comunque ingombrante anche se possente, abbracciò il vuoto più assoluto e si sbilanciò in avanti.
« SCAPPA!! 17 SCAPPA!!! » urlò a pieni polmoni Crillin mentre inutilmente allargava i bracci per impedire a Cell di proseguire ... quest'ultimo saltò letteralmente oltre la sua figura e il piccoletto si demoralizzò sentendosi paragonato ad un ostacolo per una corsa atletica.
Il moro scattava da una parte all'altra della grande arena e, rapido e improvviso, cambiava continuamente direzione di marcia ricordando i movimenti di un'agile lepre mentre Cell, famelico e non sazio dei suoi poteri lo seguiva senza troppi sforzi ... voleva acciuffarlo ad ogni costo: perdendolo era tornato alla seconda forma ma se l'avesse riassorbito? Sarebbe divenuto ancora più potente ...
Dopo l'ennesimo scatto in direzione opposta 17 scivolò a terra vicino a Vegeta e sbatté violentemente il mento a terra ...
« 17! ATTENTO! ALLE SPALLE! DIETRO DI TE!!! » gridò nuovamente Crillin verso il giovane per avvertirlo del nuovo pericolo: Cell si stava avvicinando inesorabilmente con la lunga coda aperta ad ombrello ...
Il moro si rialzò in fretta e furia graffiando il terreno ma quando percepì l'aura oscura vicino al corpo provò quasi un brivido di freddo ... E la lunga coda venne sbalzata all'indietro grazie alla sottile barriera verde ...
Il cyborg ricominciò la sua corsa proseguendo con la sua strategia anche se di tanto in tanto l'essere imperfetto gli compariva dinanzi con ghigno maligno e per questo ogni qualvolta cercava di sfuggirgli con tutti i mezzi che disponeva, anche con quelli più sporchi e subdoli.
Nel frattempo gli altri non gli stavano dando minimamente una mano: a parte i due sayan che erano scusati perché erano sfiniti e provati da un combattimento, gli altri rimanevano da una parte ad osservare la "gara pazza" senza muovere un muscolo e anzi, c'era chi trovava il coraggio di fargli eseguire ulteriori servizi: « IL SENZU 17! DAI L'ULTIMO SENZU A VEGETA!!! » urlava Crillin con le mani vicine alla bocca per farsi sentire maggiormente.
« NON VEDI CHE SONO UN PO' IMPEGNATO?!?! » sbraitò il ragazzo oltremodo arrabbiato per quell'assurda richiesta. Come poteva prestare aiuto al sayan e nel frattempo sfuggire a Cell che sembrava essere davvero intenzionato a farlo suo una volta per tutte?
E poi finalmente qualcosa si mosse: Piccolo si alzò in volo e colpì Cell alla nuca facendolo vacillare appena. In quel momento il namecciano si voltò verso il moro e gli fece cenno di portare finalmente a termine ciò che doveva ma poi, quando 17 infilò ancora una volta la mano nel sacchetto per afferrare il senzu ... non lo trovò.

 

Preso da una sorta di panico incominciò a tastarsi alla ricerca di ciò che cercava: ravanò in tutte le tasche dei jeans e in tutti gli altri posti in cui sarebbe potuto essere il piccolo oggetto ... nulla, non si trovava. Incominciò addirittura a svolazzare come un'anima errante in tutto quel luogo mentre Piccolo cercava come poteva, e riuscendoci per fortuna, di fermare il colosso che fremeva per farsi uno spuntino ... "Quel coso può essere ovunque!" pensò 17 dopo aver setacciato la maggior parte del luogo senza risultati. La cosa non era affatto difficile da credere: con tutti quei combattimenti il terreno si era deformato parecchio e bastava che il fagiolo fosse caduto dentro una incrinatura della terra per renderlo introvabile. Compresa la gravità dell'errore commesso il moro si mise le mani nei capelli ... aveva combinato un vero pasticcio!
Cell si divertì all'inizio con il namecciano ma si sorprese dopo quanto poco tempo quel passatempo fosse noioso ... Se Trunks l'aveva divertito in parte Piccolo gli si avvicinava ma non riusciva a stimolarlo di più. Indirizzò un forte pugno verso l'uomo verde e lo prese in pieno volto ... Piccolo voltò la testa da una parte e lasciò fuoriuscire un po' di saliva dalla bocca. Si riprese in un attimo e con la velocità di un fulmine saltò leggermente sul posto e quando fu a mezz'aria scalciò colpendo il mostro sotto al mento facendolo indietreggiare. Riappoggiò i piedi a terra e si apprestò ad abbassarsi quando sentì un'energia famigliare alle spalle ... Un'onda energetica alla massima potenza venne generata da Yamcha che colpì in pieno Cell che, non aspettandosi un attacco del genere tantomeno da quel tizio, si era trovato completamente impreparato e per questo subì ... poco ma subì. Arrabbiato per l'affronto abbandonò per un istante il namecciano e si concentrò sullo sfregiato alle sue spalle: alzò la mano destra e proferì poche parole prima di generare una forte onda ... "Big Bang Attack" ... L'onda si staccò completamente dalla mano ed investì in pieno il giovane papà facendolo schiantare contro una parete di roccia a parecchi metri dal suolo. Yamcha rimase conficcato in quella parete e perse conoscenza.
« Mossa alquanto eroica ma del tutto inutile ... » sibilò Cell prima di ricominciare a picchiare Piccolo con tutte le sue forze. Dopo una lunga e interminabile combo il mostro terminò l'attacco con un calcio dall'alto verso il basso e così il namecciano stramazzò a terra picchiando la nuca.
All'improvviso Cell percepì un'altra aura che aumentava ... alzò gli occhi al cielo e vide Tienshinhan con le dita delle mani giunte. Riconoscendo quella posa già vista abbastanza volte, Cell portò anch'egli le mani al cielo ponendole nella posa identica del guerriero a tre occhi ... sorrise maligno ... « Mi sono dimenticato di dirvi che posso imparare nuove tecniche anche sono osservandole? ... »
Il guerriero non comprese subito ma poi ... poi fu tardi ...
« ... SHINKIKOHO!! » un'onda dalle dimensioni gigantesche colpì Tienshinhan che, dopo una manciata di secondi, iniziò a cadere dal cielo fino a colpire il suolo ... fortunatamente non svenne all'impatto con la dura superficie com'era successo con l'amico ...
Cell tornò in sè e sputò a terra scocciato a mille da quella marmaglia di pagliacci. Ormai non li sopportava più, voleva farli sparire una volta per tutte ma sembrava che ogni volta si riprendessero con o senza senzu ... questo gli faceva andare il sangue al cervello! Se le cose fossero andate in quella direzione ancora per molto, avrebbe mandato tutto al diavolo e l'avrebbe fatta finita una volta per tutte dimostrando di essere il migliore anche a costo di sacrificare qualcosa di importante ...

 

Purtroppo non sempre le azioni guidate con il cuore e dalle migliori intenzioni portano a dei risultati positivi ... Crillin infatti divenne, senza volerlo, la goccia che fece traboccare il vaso: dopo che Cell si fu allontanato per colpire nuovamente Trunks, che si stava a fatica rialzando da quella che per poco non sarebbe divenuta la sua tomba, si fermò a pochi passi di distanza e alzò entrambe le mani verso di lui pronto per colpirlo a morte quando ... Crillin gli apparve a fianco e con un colpo netto del suo Kienzan separò braccia, busto e gambe del nemico. Cell crollò a terra come se fosse senza vita ma tutti sapevano che era solo questione di attimi prima che rigenerasse gli arti ...
Il piccoletto si avvicinò al sayan che nel frattempo aveva perso la trasformazione e lo aiutò ad alzarsi. I guerrieri che ancora si potevano muovere ovvero Trunks sorretto da Crillin, Piccolo, Vegeta, Tienshinhan e 17, si avvicinarono tra loro e fecero trascorrere una manciata di secondi nei quali nessuno osò proferire parola. Trunks poi non alzava nemmeno lo sguardo da terra forse perché temeva di aver deluso il padre ... Poteva continuare a riflettere per anni sulla questione ma nulla cambiava: avrebbe sempre e comunque sperato un gesto gentile e non voleva in alcun modo deludere le aspettative del principe ... per lui significava anche questo l'amore che un figlio provava per un genitore ...
« Dobbiamo farlo a pezzi prima che su ricomponga! SPOSTATEVI! Ci penserò io! » parlò con voce possente Vegeta prima di scostare con forza il "tre occhi" e quindi formare un'onda dalla elevata potenza sul palmo della mano destra.
« Mi sembra l'idea migliore. In più pezzi sarà ridotto Cell più gli sarà difficile e arduo ricomporsi ... » annuì Piccolo ben consapevole che cosa significasse rigenerare un corpo mutilato « ... avanti, concludiamo ».
Vegeta non lo guardò nemmeno « Tzk! Non mi serve il tuo permesso » e dopo aver proferito ciò lasciò che la sua onda colpisse i resti del mostro. Le cose però sembravano non voler prendere la piega giusta ... L'onda lanciata sembrò rimbalzare a mezz'aria e, per colpa di una forza misteriosa, venne spinta verso l'immensità del cielo. Il sayan rimase silenzioso.
« Cell ha alzato la barriera » disse il moro notando uno strano riflesso verde sul terreno tutt'attorno a quei lembi di corpo.
All'improvviso il busto si alzò in volo e si fermò a galleggiare a poca distanza da terra. La bocca del "non-morto" si spalancò e da essa uscì un urlo disumano mentre le varie parti uscivano come nuove ritornando al posto che dovevano prendere.
Nella squadra ci fu un attimo di sbigottimento ...
«ADESSO NE HO ABBASTANZA! MORIRETE TUTTI! NON MI IMPORTA PIU' NIENTE DI QUESTO PIANETA!!! » urlò Cell a pieni polmoni mentre concentrava tutta la sua forza in quel corpo nerboruto ...
Poi però tutti notarono che si stava ingrossando molto di più rispetto alle prime volte ... cresceva, cresceva divenendo di proporzioni gigantesche e anche Piccolo, che del gruppo di guerrieri era il più alto, al suo confronto sembrava quasi insignificante ... il mostro era più alto almeno del doppio per non parlare della larghezza: Cell era divenuto una vera e propria palla.
« HAHAHAHAHAHAHA!! ORMAI NON AVETE NESSUNA SPERANZA!! » gridò Cell mentre sorrideva con la sua nuova bocca larga.
Vegeta, disgustato come non mai da quella palla di lardo, gli si avvicinò e gli puntò nuovamente una mano contro per farlo saltare con un'altra onda.
« HAH! NON TI CONVIENE VEGETA! Tra un minuto io mi auto distruggerò ... Io morirò ma tutti voi mi seguirete all'inferno! Anzi, l'intera Terra sarà annientata! Sappi che al minimo danno io esploderò! A ogni modo non cambierà nulla, tranne che morirete un po' prima! HAHAHAHA!! » dopo quelle parole brucianti Cell divenne ancora più grande e Vegeta fu costretto a indietreggiare.
Lo osservarono con occhi sgranati ...


Mancava poco, pochissimo, ma come fare per evitare il disastro?

 

 

 

 

 

 

...Continua...

 

 

  
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Dragon Ball / Vai alla pagina dell'autore: scImMIA