Personaggi: Elrond, Aragorn
Prompt: questo matrimonio non s'ha da fare!

Il Consiglio si è appena sciolto, e ormai rimane solo da perlustrare i dintorni per sincerarsi dell’assoluta via libera, dopodiché la Compagnia appena formata sarebbe potuta partire.

Aragorn, in quanto capitano dei Dùnedain, parte anche lui per la perlustrazione e sta per uscire dalla sala che si sta svuotando, quando una voce lo ferma.

“Un momento, Aragorn”

La voce di Elrond Mezzelfo.

Aragorn torna a guardarlo negli occhi e nota non c’è benevolenza nella sua espressione. In quel momento, sembra proprio lo specchio algido dei suoi padri.

“Questo matrimonio non s’ha da fare” afferma senza troppi preamboli.

Aragorn non deve chiedere il senso di quell’affermazione. Del resto, non è un mistero la relazione che porta avanti con Arwen, la Stella del Vespro, figlia del lì presente.

“So perché dici questo e hai ragione. Nessuno può garantire il futuro, ma amo Arwen più di me stesso, e se lei ha deciso di seguirmi fino in fondo non ci saranno difficoltà a interporsi fra noi”

Elrond non fa una piega. Di sicuro ha ascoltato quelle parole, ma il suo cipiglio rimane inalterato.

“Allora, se è vero ciò che dici e la ami dal più profondo del cuore, le permetterai di partire con la prima nave disponibile per le Terre Immortali, vero?”

Aragorn deglutisce e non risponde. Certo, perdere Arwen…

Non è certo parte del suo piano per essere felice.

“Lo sai che le faresti solo un favore, più passa il tempo, più appassisce, e già è traumatizzata dal fatto che partirai di nuovo. Poi, se viene a sapere che sarai parte della Compagnia come minimo accelererai la sua fine”

Vero anche quello. Aragorn non vorrebbe vedere mai la sua amata lasciarsi morire pe run futuro che potrebbe non arrivare.

“Tu non vuoi lasciare che la tua amata muoia per un futuro che potrebbe non arrivare” dice Elrond, interpretando correttamente il pensiero del suo interlocutore. “Se davvero la ami, la lascerai andare”

Aragorn non risponde. Si sente molto provato, e quel peso che gli è appena entrato nel cuore potrebbe essere peggiore di qualunque ferita fisica futura.

“Faccia come crede. Né tu né io possiamo decidere il destino di Arwen, di cui lei sola è arbitra. Ma sappi solo una cosa, Mastro Elrond: ci ameremo fino alla fine”

Il Mezzelfo non si aspettava di udire quelle parole: di sicuro, era proprio un Dùnedain, mai domo.

“Molto bene, Dùnedain. Adesso va’”

E Aragorn partì da lui.