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Autore: xX__Eli_Sev__Xx    26/01/2014    2 recensioni
Quando tutto sembra andare per il meglio, si sa, le difficoltà arrivano, prima o poi.
Io, Lena Taylor, lo so bene. Ho perso i miei genitori e mio fratello e ho scoperto che colui che credevo mio zio era in realtà mio padre. Adesso vivo a New York, ho un ragazzo che mi ama e vado al college. Ma qui nella Grande Mela i problemi sono sempre dietro l'angolo, pronti a venir fuori per sconvolgere le nostre vite e far crollare le nostre certezze...
Seguito di "Little pieces of my life".
Genere: Azione, Drammatico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Don Flack, Mac Taylor, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Like a Phoenix'
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Always and forever
 
CAPITOLO 28
 
Entro in casa mia e quasi mi viene da piangere. Era un mese che non la vedevo. Mi mancava tantissimo. Inspiro profondamente il profumo del legno del pavimento, mi immergo nei suoi colori e tento di reprimere le lacrime.
Poso la borsa vicino ai piedi.
«Bentornata.» mi dice mio padre. Mi volto verso di lui e sorrido.
Questa sera tutti i nostri amici verranno a cena qui. Non vedo l’ora di riabbracciarli tutti. Voglio poterli abbracciare davvero, sapendo che sono salva. Veramente salva.
 
Porto la borsa con i vestiti usati in ospedale in lavanderia, poi salgo in camera mia.  Appena entro mi sdraio sul letto e fisso per qualche minuto il soffitto.
Casa. La mia casa. La mia camera. La mia vita.
Finalmente sono di nuovo qui.
Inspiro profondamente e poi, alzandomi dal letto, mi affaccio alla finestra a prendere un po’ d’aria. I bambini nel quartiere giocano a pallone per la strada e stanno ridendo. Li osservo. Sono così carini. Volgo lo sguardo verso la villetta vicina. Joseph è in camera sua e appena mi vede esce sul balcone sventolando la mano in segno di saluto. Sorride e quando apre la porta ed esce grida: «Ciao, Maddy!»
«Ciao, Joseph! Come stai?» chiedo, poggiando i gomiti alla ringhiera.
«Bene. Anche tu sei in forma, vedo.» sorride.
Faccio un giro su me stessa. «Trovi?» rido. Ho perso parecchi chili durante la mia prigionia e l’unico modo per non pensarci e non farmi distruggere dal pensiero di quell’esperienza è scherzarci su.
«Già.» ride e si appoggia alla ringhiera con i gomiti, come me «Mi mancavano le nostre chiacchierate alla finestra.» dice.
«Anche a me.» continuo «Mio padre mi ha detto che questa sera a cena ci sei anche tu.» aggiungo, ricordandomi della cena.
«Sì.» risponde e annuisce.
«Sono felice. Rallegrerai la serata.» gli dico. È molto simpatico e anche se non conosce tutti i miei amici, so che si ambienterà presto.
«Spero che il tuo ragazzo non mi uccida.» scherza.
È vero, ricordo di non avergli ancora presentato Don. Sorrido al pensiero del mio ragazzo che arresta Joseph durante la cena. «No, non preoccuparti. Non è così geloso.» lo rassicuro.
Joseph ride e poi si stiracchia. «Sarà meglio che vada a prepararmi.» dice.
Guardo l’orologio che ho al polso. «Mancano ancora due ore!» esclamo.
Lui annuisce. «Lo so, ma devo ancora scegliere lo smalto, i pantaloni e la maglietta! Mi ci vuole un po’!» sbotta imitando la voce di una ragazza.
Rido. «Ah, ah. Divertente.»
Joseph ride e poi continua. «Davvero, vado. Devo finire i compiti.»
«Ok. A stasera.» lo saluto.
«A dopo, Maddy.»
Rientro in camera e ripongo i libri che Jo mi aveva portato in ospedale, sulla scrivania. È fine settembre e ha cominciato a fare fresco, così indosso dei jeans attillati, una felpa azzurra (se non l’aveste capito è un colore che adoro), e degli stivali. Chiudo la finestra e scendo in cucina dove mio padre sta preparando un’insalata per la cena.
Decido di aiutarlo, tagliando le verdure, perciò indosso un grembiule.
«Sei diventato un cuoco provetto.» dico, osservandolo. Indossa una T-shirt nera e dei pantaloni dello stesso colore.
«Grazie. È tutto merito di Jo.»
«Già, hai scelto la donna giusta.» mi complimento e mi volto verso di lui.
Sorride e mi osserva. «Dovrai abituare Flack a cucinare fin da subito, altrimenti diventerà uno scansafatiche.»
Gli do un buffetto sul braccio. «Papà!»
«Che c’è? È vero!» da quando mi hanno ritrovata è diventato molto più allegro e aperto con me. Una volta era freddo e distaccato, ma adesso è diverso. Forse il rapimento l’ha cambiato davvero.
«Come credi che sia sopravvissuto fino ad adesso? Vivendo d’aria e lavando i suoi vestiti con la magia?» rido.
«No, ma esistono ristoranti e lavanderie!»
Continuiamo a ridere finché Jo non rientra con le buste della spesa.
«Ciao, ragazzi!» saluta dall’ingresso.
«Ciao!» diciamo in coro io e mio padre.
Ci raggiunge in cucina e mi scocca un bacio sulla guancia. Io la abbraccio.
«Bentornata a casa, tesoro.» mi dice e poi sfiora le labbra di mio padre con le sue.
«Oh, ma che carini!» esclamo. Mio padre si volta e mi guarda perplesso. «Sei un tenerone, ormai.» dico e poi scoppio a ridere.
Sorride e mi abbraccia forte, Jo fa lo stesso e insieme ridiamo.
Mi mancavano le risate di famiglia. Le nostre risate di gruppo.
«Vi voglio bene.» dico quando sciogliamo la stretta.
«Anche noi, Lena.»
 
«Ciao, Maddy!» esclama Joseph fermo sulla porta. Gli faccio segno di accomodarsi e lo abbraccio «Grazie.» dice quando entra.
«Ciao, Joseph.» lo salutano Mac e Jo, fermi sulla porta della cucina.
«Salve, signori Taylor.» dice lui cordialmente.
Jo sorride. Le piace essere chiamata “signora Taylor”.
«Accomodati.» aggiunge mio padre.
«Grazie, signore.»
Andiamo a sederci in salotto e continuiamo a chiacchierare.
«Come procede la scuola?» chiedo.
«Bene. Anche perché quest’anno, finalmente, avremo finito!» esclama felice.
Sorrido. Mi dispiace finire, anche perché andando a scuola passavo tanto tempo con i miei amici e invece con il lavoro non sarà più così.
 
Il campanello suona.
«Vado io.» dico e raggiungo la porta.
La apro.
«Ciao, Lena!» è Sheldon.
«Ciao!» saluto e lo abbraccio «Entra.»
Ringrazia con un cenno del capo e lo guido in salotto tenendolo per mano. Saluta tutti e si siede accanto a Jo.
 
Dopo venti minuti arrivano Lindsay, Danny, il piccolo Finn e l’ormai undicenne Lucy.
«Ciao, Lena.» mi salutano Danny e Lindsay.
«Ciao, ragazzi.» ribatto.
Lucy mi abbraccia. «Ciao, zia Lena.»
«Ciao, bellissima. Come stai?» chiedo.
«Bene. Ma avevo paura che non tornassi più.» dice e mi stringe ancora di più.
«Bè, zio Mac mi ha trovata.»
«Sono contenta.» sorride e segue suo padre.
«Ciao, Finn.» dico e lo prendo tra le braccia.
«Tao, Lea.» riesce a dire. Gli scocco un bacio sulla guancia e lo abbraccio.
Subito dopo arrivano Adam, Jeremy, Ian e Margaret.
Li saluto con abbracci e baci. Mi sono mancati.
«Mi sei mancata, Lena!» esclama Margaret con le lacrime agli occhi.
«Anche tu. Non sai quanto!» esclamo abbracciandola forte.
«Ehi, biondina!» esclama Ian.
«Ciao, ragazzi!» dico e osservo Jer «Ehi! Da quando hai messo gli occhiali?» chiedo, vedendo i suoi occhi dietro un paio di lenti quadrate.
Sorride. «Ti sei persa un sacco di cose, Lena!»
Rido. «Accomodatevi.» e indico loro il salotto. Margaret mi prende a braccetto e mi sussurra qualcosa all’orecchio.
«Don è già arrivato?» chiede.
Scuoto il capo. «Arriverà, non preoccuparti e te lo presenterò come si deve.» nonostante io e Don siamo fidanzati da vari anni, Margaret non ha ancora avuto l’occasione di conoscerlo, se non alla centrale per l’interrogatorio dopo la morte di Laura.
Dovrò presentarglielo.
 
Quando finalmente arrivano tutti gli invitati e ho presentato Don a tutti i miei amici, ci sediamo a tavola per la cena. Siamo tutti felici, finalmente.
Vorrei che, in momenti come questi, il tempo si fermasse, o perlomeno rallentasse. Adoro la mia famiglia e i miei amici. È grazie a loro che sono sopravvissuta in questo mese. Il pensiero di voler tornare da loro mi ha mandata avanti, mi ha spronata a resistere. Grazie a loro sono qui. Sono viva.
Vorrei ringraziare tutti, ma so che scoppierei in un pianto a dirotto, perciò mi limito a sorridere e osservarli mentre ridono e scherzano, dandosi pacche sulle spalle e abbracci.
Questa è la mia famiglia. Peccato che James e i miei genitori non siano qui per vedere quanto sono felice.
 
ANGOLO DELL’AUTRICE
Ciao a tutti! Finalmente, penserete voi, una capitolo ALLEGRO. Veramente, allegro.
Spero tanto che vi piaccia. Lena è tornata a casa! Evviva! xD
Che dire? Fatemi sapere cosa ne pensate e prometto che risponderò alle vostre recensioni, appena il mio computer me lo permetterà!
A Martedì, Izzy, xX__Eli_Sev__Xx

 
 
 
   
 
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