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Autore: scoiattolo17    28/01/2014    1 recensioni
Una nuova sfida per i nostri due sweeper, una nuova battaglia non meno pericolosa delle altre. Dopo l'ennesima discussione Kaori se ne va di casa e l'ombra di un nuovo sweeper compare in città. Ryo riuscirà questa volta a salvare Kaori? o sarà il contrario??
è la mia prima ff. è molto che l'ho scritta, solo ora ho deciso di pubblicarla... siate clementi! spero vi piaccia! buona lettura!
Genere: Avventura, Azione | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kaori/Greta, Nuovo personaggio, Ryo Saeba/Hunter, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: City Hunter
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Ryo camminava veloce, avvolto dal suo impermeabile grigio. Il freddo pungente dell’altra notte aveva portato grosse nuvole bianche sopra Tokyo, che minacciavano una forte nevicata.
Quando entrò nel locale, si diresse direttamente da Falcon, senza importunare Miky con i suoi soliti modi da depravato.
-Falcon sai per caso niente su una detective, che utilizza una fionda?-
-questa mi è nuova… una donna sweeper? No mai sentita nominare… se vuoi mi informo…-
-non credo scopriresti molto, credo sia nuova-
-perché me lo domandi? Hai avuto  a che farci qualcosa?!-
-l’altra notte… si ma niente di che… comunque dobbiamo stare in campana, non se la cava niente male-
-come era fatta? Se me lo dici magari è più facile riconoscerla-
-bèh… aveva un passamontagna nero, una tuta nera e dato che era notte l’ho vista ben poco… ma posso metterci la mano sul fuoco che era una donna-
 
La donna aprì gli occhi nello stesso istante in cui poco più lontano da lei il suo socio usciva silenziosamente dal Cat’s Eye.
Un sonno senza sogni. Si mise a sedere sul letto, gomiti appoggiati sulle ginocchia. Il suo Ryo… questa volta era lui che si era cacciato in un enorme guaio, e lei avrebbe dovuto tirarlo fuori dai casini… eppure lui sapeva che uomo era Kitoshi… perché aveva accettato comunque?…
Si alzò dal letto. La stanza era vuota. Dopo essersi vestita trovò Takumi intento a fare colazione di sotto.
-Buongiorno- disse quello a bocca piena
Kaori lo guardò. Certe volte assomigliava proprio a Ryo, eppure avevano dei caratteri opposti.
-buongiorno- rispose lei abbozzando un sorriso
durante la colazione non proferirono parola, soltanto quando Takumi si alzò ringraziando la vecchia locandiera si rivolse a Kaori –appena hai finito vieni su, dobbiamo parlare-
 
-ho un piano alternativo… ma dovrò rompere il patto che abbiamo fatto la mattina in cui ci siamo conosciuti-
-se può in qualche modo migliorare la situazione ti ascolto…-
-dovrai cercare di far passare Saeba dalla nostra parte, lo cercherei io se potessi, ma gli scagnozzi di mio padre girano da queste parti e rischierei di mandare a monte il piano…-
Kaori ascoltava presissima, senza lasciarsi sfuggire niente
-vedi se Saeba fosse dalla nostra, le probabilità di riuscita raddoppierebbero, se lavorassimo insieme noi tre potremmo non solo uccidere mio padre, ma distruggere la Dark Butterfly una volta per tutte-
-mi stai chiedendo di andare da Ryo, chiedergli scusa in ginocchio, e implorargli di passare dalla nostra?! No mai!…-
-prima di tutto non ti ho detto di farti riconoscere da lui, e poi io voglio solo che sia dalla mia parte, lascio a te il modo con cui glielo proporrai o imporrai, è ovvio… Kaori non te lo sto chiedendo, è la tua nuova missione, se non l’accetti sei licenziata- disse Takumi seriamente
-in fin dei conti- disse Kaori con un sorrisetto sulla faccia – non mi dispiace suonarle a Ryo di santa ragione, sarà un ottimo metodo di sfogo…- disse lei ironicamente, poi andò in bagno a farsi una doccia. Si vestì velocemente, e quando uscì guardò Takumi orgogliosa –vedrai che te lo porto qui, anche imbavagliato se necessario-
-fai te… prima delle 10 di sera ti voglio qui con lui, se non ce la farai neanche questa volta non ti ripresentare nemmeno…-
-non ti deluderò- disse Kaori chiudendosi la porta alle spalle.
 
 
Quando arrivò davanti alla casa una miriade di sensazioni l’avvolsero. Ma questa volta non si sarebbe lasciata sopraffare.
Entrò dai garage. Era una via più sicura. Addentrandosi notò la macchina di Reika parcheggiata al posto della sua. La assalì un misto di rabbia e gelosia, che però sparì poco dopo mentre si metteva il passamontagna a coprirle il viso. In fin dei conti glielo aveva proposto lei stessa nella lettera…
Adesso era il momento di entrare in azione.
Passò la porta che separava le scale della palazzina dai garage. Silenziosamente si mise in ascolto. Sembrava non esserci nessuno. Allora si avvicinò alla tromba delle scale, guardò in su. Via libera. Si fermò davanti all’armeria… doveva pur trovare qualcosa per mettere fuori gioco Reika, e le era venuta una splendida idea…
Entrando si diresse senza dubitare nel luogo esatto dove Ryo teneva l’arma forse più micidiale ed istantanea che c’era. Aprì il mobiletto. Subito le saltò all’occhio la boccetta con su scritto: cloroformio. Prese un panno e lo imbeve nel liquido chiaro. Sistemò tutto e poco dopo era nuovamente per le scale.
Questa volta era vicinissima  alla porta. La aprì tanto silenziosamente che Reika, seduta sul divano a leggere le sue solite riviste di gossip, non si accorse di niente.
Le era vicinissima quando uno sparo la prese di striscio ad un braccio
-guarda chi si rivede!- disse Ryo appena tornato dal Cat’s Eye
Reika sentito lo sparo si era alzata di scatto impugnando anche lei la pistola contro l’ospite inatteso.
-ehi Reika non mi dire che non ti eri accorta di niente, stai diventando più pivellina di Kaori!- disse lui, poi aggiunse con tono beffardo verso l’altra –comunque noi due abbiamo un conto in sospeso-
-hai detto bene… solo noi due- rispose Kaori alterando la voce per non destare sospetti –di lei non abbiamo bisogno- disse indicando con un gesto della testa Reika.
Con un balzo improvviso le fu addosso immobilizzandola . Reika tentava di rompere quella stretta morsa ma non era affatto facile.
-non provare a torcile un capello!- urlò Ryo puntando la pistola ad altezza uomo
-non credo ti convenga Saeba, o lei muore…- disse l’altra usando la ragazza ormai immobile come scudo, subito le portò sul viso il panno imbevuto, coprendo bocca e naso, Reika tentò di liberarsi ma non ci riuscì.
Ryo si avventò su Kaori, che si scansò velocemente, lasciando che Reika cadesse sul divano svenuta.
Vi fu un momento di corpo a corpo tra i due, ma Kaori ebbe la meglio riuscendo a colpire con un forte gancio destro l’addome di Ryo che rimase spiazzato dalla potenza della donna.
Poco dopo quella scappava su per le scale. Ryo la seguì velocemente impugnando la Colt.
Kaori avanzava rapidamente per le scale quando si accorse di perdere sangue dal braccio, la pallottola di Ryo l’aveva solo sfiorata ma il sangue era abbastanza copioso. Era già la seconda volta che le faceva male, questa gliela avrebbe fatta pagare.
Arrivata sull’enorme terrazza si nascose.
Quando Ryo uscì con l’arma in mano si accorse troppo tardi di essere caduto in trappola. Kaori gli si avventò addosso facendolo cadere a terra, bloccandolo con il suo corpo. Subito gli puntò la sua fionda ad altezza viso, ma Ryo fece lo stesso mirando al petto della ragazza la sua Magnum.
Momento di stallo. In cui nessuno sa quando agirà l’altro. Un momento in cui scommetti tutto, in cui ti giochi la vita.
-sei in svantaggio baby- fece una pausa – le fionde non uccidono-
-ti sbagli di grosso… vuoi provare? però poi non lo racconti…-
-umpf… mi inviti a nozze… tu non sai con chi hai a che fare…-
-ti sbagli anche su questo. So tutto su di te City Hunter, o Ryo Saeba, so la tua vita, so con chi hai a che fare, e so anche dove si trova la tua socia, quella vera, Kaori Makimura…-
in quel preciso istante la situazione si capovolse Ryo atterrò Kaori bloccandola con il suo corpo.
La posizione delle armi era rimasta immutata.
-parla! Dov’è?!-
Kaori rimase interdetta, non si sarebbe aspettata una tale reazione da Ryo. –ti dico dov’è se tu accetti la mia proposta-
-non ci penso neanche! Se non hai capito sono io che comando la situazione non tu!- disse caricando la pistola –dimmi dov’è Kaori!-
In quel preciso momento qualcuno aprì la porta del terrazzo. Una grossa sagoma ne uscì. Kaori approfittò del momento per levarsi di dosso Ryo che indietreggiò. La sagoma venne allo scoperto.
-Falcon? Che diavolo vuoi ?-
-darti una mano… -
-non ci pensare proprio lei è mia! Devo farla cantare, sa alcune cose-
-e allora perché non lo hai ancora fatto? Cos’è non ti riesce sconfiggere più le donne?! Prova con il tuo fascino magari ti è più facile!-
-non rompere! O sparo prima a te che a lei!-
-provaci! Non aspetto altro!…- (…)
Kaori poco più in là si godeva la scena… stavano per fare nuovamente a cazzotti doveva fermarli, e vi era solo un modo… prese la fionda.
-Ehi tu! City Hunter è mio!- disse ad alta voce puntando contro Falcon, quello prese la pistola e fece altrettanto…Uno sparo squarciò l’aria.
La sfera d’acciaio cadde vicino al corpo di Falcon, che poco dopo si accasciò al suolo privo di sensi.
Kaori era riuscita a schivare la pallottola e adesso tornava a puntare la sua arma contro Ryo
-complimenti, non c’è che dire,hai appena messo ko uno fra i migliori sweeper in circolazione, ma torniamo al nostro conto in sospeso!-disse Ryo puntando la pistola verso Kaori ad altezza uomo.
-dimmi dov’è Kaori!-
-ascolta la mia proposta prima. se mi uccidi, non saprai comunque dove si nasconde, quindi l’unico a perdere sarai tu-
-ma tu perderai la vita-
- ma tu non saprai dove si trova…-
-ti ascolto-
-il mio capo vuole che lavori per lui, lascia perdere Kitoshi e la Dark Butterfly, alleati con noi-
-a quale nome parli?-
-parlo per Takumi Kitoshi, il figlio di colui che ti ha ingaggiato, distruggeremo la Butterfly, uccideremo Kitoshi, e mi dispiacerebbe dover fare lo stesso con te-
- e se non accetto?-
- Kaori morirà per colpa tua…-
-non te lo permetterò!- disse caricando l’arma
-sarai tu ad ucciderla, non io…- disse Kaori con le lacrime agli occhi
-chi sei tu?-
-chi vuoi che sia?-
-non scherzare, togliti il passamontagna e rivela la tua faccia o ti sparo-
-non spareresti mai ad una donna…-
-sono cambiato-
quelle parole pesarono come un macigno sulla coscienza di Kaori che non resse un colpo così duro.
Gettò la fionda a terra e si diresse verso di lui.
-non ti avvicinare!-
-spara se hai il coraggio e fammi vedere cosa sei diventato!- poco dopo gli era di fronte.
Si avvicinò ancora di più sentendo la phiton di Ryo premerle sull’addome.
-provaci- lo incoraggiò nuovamente
Ryo era esterrefatto. Quella donna, il suo modo di fare, poteva essere…
Kaori si levò il passamontagna.
-spara adesso…- disse con le lacrime agli occhi
Ryo lasciò cadere la pistola a terra, era confuso da tutta quella situazione, ma l’unica cosa che voleva era abbracciare Kaori a sé, e non lasciarla mai da quell’abbraccio.
La tirò a sé, le mise una mano fra i capelli molto più lunghi di quanto ricordasse, mentre l’altra la teneva stretta, immobile vicino al suo corpo, tanto da sentire i suoi singhiozzi scuoterla.
La prima neve che cadde su Tokyo li trovò stretti in un caldo abbraccio.
 
 
  
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