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Autore: L_H_James    28/01/2014    3 recensioni
Al centro di New York, al sicuro dagli sguardi dei semplici umani, sorge l'Accademia.
Un edificio enorme e inattaccabile, in cui convivono esseri sovrannaturali e umani che in qualche modo sono venuti a conoscenza del mondo segreto, e vogliono farne parte.
L'Accademia li acoglie tutti, tenendoli al sicuro e iniziando le "persone speciali" alla vita che le aspetta - che siano così sin dalla nascita o che siano stati appena trasformate.
Ma la sicurezza dell'Accademia sta per essere minacciata e frantumata. Un'ombra avanza lentamente su di essa, portando con se' morte e distruzione, ma anche - e soprattutto - ricordi che sono stati seppelliti.
E così gli studenti e i professori - gli unici a poter fermare la tragedia - vengono posti davanti a numerose scelte e anche a tante, tante domande: Cosa c'è negli archivi dell'Accademia? Cos'è che la Preside e molti dei professori cercano di rifiutare? Cosa si nasconde dietro la costruzione dell'Accademia, avvenuta quasi duecento anni prima?
Genere: Drammatico, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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A Ruby e a Alex, che oggi sto viziando in tutti i modi possibili, e a cui voglio un mare di bene - è colpa loro se dico frasi così sdolcinate.


Capitolo 1 - L'umana e l'angelo


"New York, Maggio 1839.

Carissima Juliette White,
Come va lì a Londra?
Ho saputo della decisione del Consiglio, e non posso che esserne felice. Nonostante sappia l'opinione che ha di questa idea il vostro onorevole padre, sono costretta, per una volta, a sostenere il mio.
La verità è che ho paura, Juliette. Negli ultimi mesi - forse voi che siete lì a Londra non sapete bene cosa sta succedendo - molto sangue ha colorato le vie di questa città in cui vivo.
Numerosi "incidenti" si sono verificati, e la maggior parte di questi hanno prove che gli assassini siano dei vampiri. Giovani, inesperti, spaventati vampiri.
Non so bene cosa stia accadendo, se è casuale questo aumento di neonati o se fa parte di un progetto preciso, ma con la nascita dell'Accademia qui si starà più al sicuro, non trovi anche tu?
Con la costruzione di un luogo in cui i giovani vampiri possano apprendere, comprendere la loro nuova natura e imparare a controllarsi, questi incidenti diminuiranno, forse spariranno del tutto.
Se ciò non accadrà, e le Leggi continueranno a venire infrante, allora saremo certi che qualcosa di terribile, forse una Ribellione, sta per accadere.

Tua,
Victoria Campbell."



New York le era sempre piaciuta. Ogni volta che camminava per quelle strade si sentiva a casa, in un posto che conosceva, in cui era al sicuro. Ma si era sempre sbagliata.
Alex Dawney, giovane ragazza americana, si era sempre sbagliata sul mondo che la circondava. E solo da poco tempo se ne era resa conto. Aveva sempre pensato che ciò che lei vedeva fosse reale, che esistesse solo quello, che la magia fosse un'invenzione, una storia per bambini. Eppure non era così. Era stato un shock scoprire la vera natura di maga della sua coinquilina, ma, in un certo senso, ne era stata estremamente sollevata. C'erano ancora tante cose da scoprire, da vedere, in quel mondo segreto in cui era stata catapultata, e forse una di quelle sarebbe riuscita a donarle quella felicità che le mancava da quando aveva perso suo padre. Forse, sarebbe riuscita a sentirsi di nuovo a casa in quel luogo che aveva scoperto essere meravigliosamente diverso.
Era per quello che adesso era diretta all'Accademia. Quando il suo professore di canto l'aveva informata dell'esistenza di quel posto, altra meraviglia e altra curiosità l'avevano invasa, e aveva deciso che avrebbe dovuto assolutamente andarci. E ci era riuscita. Era stato più facile del previsto, in realtà. Pensava che, essendo solo un'umana senza alcuna capacità particolare, la sua presenza nell'Accademia sarebbe potuta essere stata contestata o rifiutata, ma appena aveva accennato alla sua semplice natura e al modo in cui era venuta a contatto con il mondo sovrannaturale la avevano subito accettata, anzi. Avevano insistito che lei entrasse nell'istituto. Meglio così.
Era talmente persa nella felicità e nell'eccitazione che nemmeno si accorse che era arrivata; era lì, davanti a lei. Un'edificio enorme, antico, semplicemente... Magico. Non c'era aggettivo migliore per descriverlo. Rassomigliava una grande cattedrale gotica, la cui figura si innalzava solenne e intimidatoria nel cielo newyorkese. Il cancello riportava la semplice ma elegante scritta "The Academy". Era in oro, per caso? Stava riflettendo giusto su quello, quando i cancelli, come sentendo la sua presenza, si aprirono con un leggero cigolìo. Da soli. La scritta aveva perso improvvisamente ogni interesse. Si tuffò all'interno dei giardini senza esitazione, lasciandosi alle spalle la banale realtà ed entrando in un mondo per cui, se lo sentiva, era sempre stata destinata.

Gli angeli erano esseri bellissimi, luminosi, che sembravano risplendere di luce propria. O così tutti li pensavano. In realtà molti di loro erano, in fondo, crudeli, e la loro bellezza era sporcata dal loro vero essere. Ma di certo, se qualcuno avesse visto la ragazza che stava affacciata ad una delle finestre dell'Accademia, che scrutava New York con aria leggermente imbronciata, subito l'avrebbe considerata un angelo. E avrebbe avuto ragione. Aveva lunghi capelli rossi e ricci, occhi luminosi e la pelle chiara delle guance spruzzata di lentiggini. Era appena arrivata all'Accademia. La valigia stava ancora accanto al letto, chiusa. Avrebbe voluto smuoversi da quella finestra, sistemare tutto, ma non ne aveva alcuna voglia. La vista della città le aveva messo malinconia. New York poteva essere considerata una metropoli meravigliosa, piena di vita, ma lei la vedeva come un luogo di oscurità, rifugio di persone corrotte e malvagie. Come avevano fatto, gli umani, ad arrivare a tal punto? Come facevano ad odiarsi tra di loro così tanto? C'era talmente tanta malvagità in quel mondo che essa aveva intaccato persino la pace del Paradiso. Odiava gli umani, per questo, ma allo stesso tempo era affascinata e attratta da loro.
Si decise a muoversi, ma solo per uscire da quella stanza che era improvvisamente diventata soffocante. Aprì la porta e si precipitò in corridoio, ma un secondo dopo era a terra, massaggiandosi la testa dolorante.
<< Scusami! Scusami... Non ti ho vista! >>
Davanti a lei, mortificata, c'era un'umana. Era alta e bionda, e doveva essere appena arrivata all'Accademia, perchè aveva accanto il bagaglio che stava trasportando fino a un attimo prima. La aiutò a rialzarsi, mentre continuava a scusarsi.
<< Non fa niente, davvero! Smettila di scusarti. >>
Rischiava di scoppiare a riderle in faccia, se avesse continuato. La ragazza finalmente si calmó, ma ancora un rossore imbarazzato le infiammava il viso. Per metterla a suo agio, l'angelo le porse la mano, con un mezzo sorriso.
<< Anche tu appena arrivata? Sono Ruby, piacere di conoscerti. >>
La ragazza, di fronte a quel gesto, sembrò illuminarsi e sorrise. Allungò anche la propria mano, per stringere la sua.
<< Alex, piacere! >>
  
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