Hogwarts
Non ci credo. Il momento è finalmente giunto.
Sono ufficialmente una studentessa di Hogwarts!
 
Hermione era appena stata smistata nella casa di Grifondoro, ma purtroppo, sedendosi a tavola, non era riuscita a parlare con nessuno, così adesso si ritrovava a camminare per le scale e i corridoi di Hogwarts da sola.
Mi sa che mi sono persa…
Sbuffò, ma riprese subito a camminare.
Non poteva negare che se la stava facendo letteralmente nella gonna, ma improvvisamente sentì un suono, un’impercettibile voce maschile sussurrare “Qui!”
Per quanto terrorizzata, non poteva continuare a girovagare per i corridoi al buio, così decise di seguire quella voce.
Ma non riuscì a vedere nessuno.
Il corridoio era deserto.
Improvvisamente sentì due mani calde e decise posarsi sulle sue spalle e spingerla indietro, all’interno di una stanza –aula?-.
Nella stanza regnava il silenzio, ma soprattutto il buio.
Hermione, pur non rendendosene conto, stava tremando
«Chi sei?»
Domandò a chiunque l’avesse condotta in quella stanza, ma invece che parole, Hermione ricevette per risposta un bacio.
Spalancò gli occhi per la foga e il calore di quel bacio, di quello scambio di saliva e quel roteare di lingue.
Tentò di spingere via lo sconosciuto con tutta la forza che aveva nelle braccia, ma purtroppo, lui era troppo forte, e immediatamente le portò le braccia contro il muro, bloccandole i polsi con entrambe le mani.
La sua bacchetta se ne stava tranquilla dentro la sua divisa, impossibile da prendere.
Voleva urlare.
Ma poi le labbra si staccarono dalle sue.
Hermione sentì i capelli di lui, corti, delicati, solleticarle il collo, poi sentì il tocco delle sue labbra sul suo orecchio, e da quelle uscì un unico, penetrante suono.
«Benvenuta a Hogwarts.»
E se ne andò, lasciando Hermione sola, sconvolta, ansimante.