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Autore: AnnabethJackson    31/01/2014    4 recensioni
Si odiano, ma hanno fatto un patto per impedire agli altri di chiedergli di uscire. Da falsi innamorati delle scuole superiori, a compagni di stanza alla Olympia University. Potrà questo patto temporaneo trasformarsi in vero amore? Oppure si uccideranno a vicenda prima di scoprirlo? Questa è la storia di come una Sapientona come lei e una Testa d'Alghe come lui si sono incontrati.
Storia TRADOTTA dall'Inglese.
[Percabeth]
Genere: Comico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer:
'Questi personaggi non mi appartengono, ma sono proprietà di Rick Riordan; questa storia è stata scritta senza alcuno scopo di lucro.'


Premessa:
Questa è la traduzione della soria “Temporary” su Fanfiction.net dell'autrice “ChildOfSea”. Il permesso mi è stato concordato dalla stessa autrice. (Per leggere la storia in inglese cliccare sul titolo). Tutte le vicende narrate sono solo e soltando sue.



 
Not so bad




Annabeth


Non volevo dare a Percy la soddisfazione di aver vinto, ma avevo veramente voglia di indossare qualcosa di bello per la festa. Alla fine, però, il mio orgoglio ebbe la meglio. Indossai la mia maglietta oversize preferita e un paio di pantaloncini di jeans. La maglietta aveva disegnato un gufo gigante sul davanti.
Per quanto odiassi ammetterlo, Percy era davvero bello. Ma piuttosto che confessarlo avrei preferito vomitare. Aveva indossato una maglietta arancione con la scritta “Camp Half-Blood” che metteva in risalto i muscoli delle braccia, sotto un paio di jeans. Semplice ma allo stesso tempo un combinamento perfetto.
-Non sei male, Chase.- disse Percy.
-Stai cercando di provarci con me, Jackson?- gli chiesi.
-Nei tuoi sogni Chase! Ma so che ti piace quello che vedi.- disse indicando sé stesso.
Io alzai semplicemente gli occhi al cielo.
-Contaci. Dai, è ora di andare.-




-Benvenuti alla fest...- non riuscì a finire la frase perché la interruppì.
-KATIE!- urlai stringendola in un grosso abbraccio. -Non ti ho più visto dopo che te ne sei andata in terza superiore. Che ci fai qua? Chi è il tuo compagno di stanza?-
-ANNABETH! Mi dispiace se non ti ho più contattato. Sono stata troppo impegnata a cercare in ogni modo di entrare in questa scuola. Comunque, il mio compagno di stanza è lì.- Katie indicò una coppia di... gemelli?
-Prima che tu lo chieda, non sono gemelli. Il più alto è il mio compagno di stanza, Travis, mentra il più basso è suo fratello minore, Connor Stoll. Hanno 9 mesi di differenza. Quando sei vicina a loro stai attenta ai tuoi oggetti personali...- Sussurrò l'ultima parte. -Comunque vieni con me, Piper è arrivata poco fa.-
-Grazie.- e mi diressi nella sua direzione.
Ebbi una divertente chiacchierata con Piper e cercai di recuperare il tempo perso con Katie finché entrambe non se ne andarono. Fu in quel momento che finalmente ebbi il tempo per guardarmi attorno e vedere chi c'era alla festa. Un gruppo di ragazzi vestiti in modo strano stavano vicino a me ma li ignorai.
Vidi alcuni volti che conoscevo vagare per la stanza, come Will Solance e il suo fratellastro. Credevo che il suo nome fosse Michael Yew. Vidi il cugino di Thalia, Nico, poi Piper ballare con Jason, Katie urlare dietro a Travis -o era Connor?-. Drew ci stava provando con Dylan e Silena ballava con Beckendorf.
-Ciao bellezza.- disse una voce dietro di me. All'inizio pensai che fosse Percy ma, quando mi voltai, mi accorsi che era un ragazzo con una strana benda sull'occhio.
-Ciao.- dissi nervosamente.
-Mi chiamo Ethan, ma mi puoi chiamare “in qualsiasi momento”.- disse.
Risi mentalmente per quell'assurdità che aveva detto.
-Bene “in qualsiasi momento”, potresti per favore lasciarmi sola?-
-Andiamo zuccherino, lo so che mi vuoi! Forza, andiamo a ballare.- disse tirandomi per un braccio.
-No grazie- mi voltai per andarmene.
-Perché no?- chiese Ethan bloccandomi con il suo corpo.
Feci un passo indietro cercando di creare dello spazio tra noi, ma era una cosa un po' difficile se dietro c'era un muro.
-Allontanati da lei.- gridò qualcuno. Conoscevo quella voce! Era Percy. Non avrei mai pensato di poter essere felice di sentire la sua voce.
-Ah si? E tu chi saresti?- lo sfidò Ethan.
-Sono il suo ragazzo.- Percy mi si avvicinò e mise un braccio intorno alla mia vita attirandomi a sé. Era una cosa che non faceva da quando “uscivamo assieme”.
-Pft, come vuoi.- disse Ethan andandosene.
-Grazie.- mormorai.
Lui sorrise. -Nessun problema Chase. Ehi, stanno giocando ad obbligo e verità. Ti va di giocare?-
-Certo.-
Il cerchio comprendeva Percy, Piper, Nico, Jason, Silena, Beckendorf, Will, Katie, i fratelli Stoll ed io.
-Ooh, è il mio turno!- disse Silena. -Annabeth, obbligo o verità?-
Dato che era Silena, se sceglievo “verità”, probabilmente mi avrebbe chiesto qualcosa sulla mia vita sentimentale e il suo “obbligo” poteva non essere così male.
-Obbligo.- dissi con fiducia.
Fu come se mi avesse letto nella mente, sapeva che avrei scelto quello... Sul suo volto comparve uno sguardo malizioso degno dei fratelli Stoll.
-Ti sfido a chiamare Luke e a dirgli che sei incinta.- si zittì per un istante. -E che il bambino è di Percy.-
Avrei voluto dire qualcosa ma le parole non uscivano, così continuavo ad aprire e chiudere la bocca, come un pesce lesso. Percy invece aveva una faccia terrorizzata come se stesse pensando a come sarebbe stato ucciso da Luke, anche se quello era uno scherzo. Lanciai a Silena il mio miglior sguardo da “devo-proprio-farlo-?” e lei, in risposta, mi porse il telefono.
Composi il numero di Luke. Rispose al terzo squillo.
-Pronto?- chiese Luke.
-Ehi Luke! Sono Annabeth.-
-Ehi Annie, che succede? Com'è la festa?-
-Bella! Ma ti ho chiamato perché devo dirti una cosa... sonoincintadiPercy...-
-Potresti ripetere l'ultima parte, magari più lentamente?-
-Ho detto... che sono incinta di Percy.-
-COSA? DOV'È LUI? LO UCCIDO!- Luke era uscito di testa.
-LUKE!- urlai più forte.
-Cosa? Non provare a difenderlo! Se decidete di tenere questo bambino è meglio assicurarsi che lo alleviate bene! Come hai potuto essere così stupida, Annabeth?-
-LUKE! Era uno scherzo! Stiamo giocando ad obbligo o verità!-
-Oh... Ah ok, è così imbarazzante... Ma nel caso tu fossi incinta, vorrei essere il primo a saperlo e ad ucciderlo.-
-Umm, okay... Grazie Luke, scusami ancora. Ciao!- riattaccai.
-Bene, come è andata?- chiese Silena.
-In un primo momento voleva uccidere Percy, ma poi gli ho detto che era uno scherzo così si è calmato. Ma nel caso accadesse veramente ti ucciderebbe.- Percy deglutì e si fece piccolo piccolo.
-Ma che cosa dolce... Si è fatto tardi. Torniamo in stanza Annabeth?-
-Certo, ciao ragazzi!- Salutai il gruppo e me ne andai con Percy. Ci dirigemmo verso il dormitorio avvolti in un silenzio imbarazzante. Ad un certo punto lui decise di romperlo.
-Quindi, Luke mi vuole uccidere...- iniziò Percy.
Risi. -Non preoccuparti, gli ho detto che era uno scherzo.-
-Quindi continuerò a vivere?- ridacchio nervosamente.
-Si.- dissi prolungando la i prima di aggiungere: -Ma solo per ora. Comunque grazie di avermi salvato prima.-
-Nessun problema. Qundi cosa siamo?-
-Cosa intendi dire?-
-Beh, tutti pensano che noi stiamo assieme mentre, in realtà, non lo siamo... quindi possiamo definirci amici?- disse porgendomi la mano.
Ci pensai per un po' poi gli strinsi la mia. -Certo, amici.-
Forse la nostra amicizia non era così male.






Spazio traduttrice:
Sera gente :) È stata una settimana piuttosto impegnativa ma ha dato i suoi frutti... ho pure iniziato a scrivere una long tutta mia (*di cui vado molto fiera*). Ma questo non centra nulla con il capitolo *lasciatemi ciarlare e sarà la vostra fine*
Che ne pensate di questo capitolo?
Sfortunatamente devo avvertirvi che gli aggiornamenti di questa storia rallenteranno, e probabilmente pubblicherò un capitolo a settimana (se è una settimana abbastanza libera). Incolpate la scuola (e se riuscite bruciatela anche... avrete la mia riconoscenza infinita).
Grazie agli dei (in particolare a mia madre Atena cui ho rivolto molte preghiere) una santissima donna si è offerta di aiutarmi con la traduzione di questa storia (capitemi ho in corso un'altra traduzione, una storia mia, e i compiti/verifiche/interrogazioni)...
Okai, basta vi lascio. Meglio che vada a finire di studiare (settimana prossima sarà peggio del Tartaro).
Arevoire (si scrive così? Il mio francese è arruginito, se non è stato ancora cacciato dal mio cervello a calcio in chiul).
Annie (ho anche cambiato nickname ;*)
P.S. Vi linko anche l'altra mia traduzione (You've got mail).

 
  
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