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Autore: asia_b    31/01/2014    1 recensioni
Cercai le chiavi della macchina in borsa, in vano. Pensai di averle lasciate in ufficio, quindi sbuffai e mi rigirai verso l’ufficio, quando vidi un volantino blu proprio sotto il mio piede. “Milan 2014/summer collection”
Genere: Romantico, Slice of life, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Benedict Cumberbatch, Sorpresa
Note: Cross-over, Lime, OOC | Avvertimenti: Incompiuta
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-Prendiamo anche queste.- 
Disse Benedict mostrandomi un altro pacchetto di patatine, mi aveva (ringraziando Dio) trascinato fuori dal quell’ultra chic bar, e adesso stavamo facendo shopping di schifezze in un market indiano sulla parallela al teatro.
Era davvero una scena comica; Un attore famoso in smoking, una ragazza molto elegante ed un carrello pieno di patatine ed alcolici, in un supermarket indiano. 
Mentre lo seguivo col carrello sono rimasta per un po’ ad osservarlo mentre guardava gli scaffali, era perfetto come in televisione. Forse anche di più, ora che lo conoscevo davvero.
-Bene, credo basti.- Mi sorrise mettendo un altra lattina di birra nel carrello.
-Okay ma.. Basti per cosa di preciso?- Domandai incuriosita, ma lui ammiccando andò soltanto a pagare, per poi prendere due buste e lasciarmi quella più leggera.
-Ben, seriamente.- Dissi ridendo mentre col suo fare spedito attraversava la strada, e per poco non si faceva mettere sotto.
-Lì.- Indicò con la mano un palazzo dall’altro lato della strada, apparentemente abbandonato.
-Lì?!- Mi fermai per un attimo, per poi continuare a seguirlo, cercando di capire cosa intendesse veramente.
 
Salimmo le scale antincendio, ma circa al terzo piano il mio tacco si ruppe, e fui costretta a proseguire scalza.
-Dai dai, prendi la mia mano.- Disse porgendomi la mano dal tetto di quel palazzo, dove la scala antincendio finiva e per arrivarci bastava un piccolo salto.
-Perchè siamo qui?- Chiesi sistemandomi il vestito.
-E’ il mio personale bar chic.- Disse stendendo un telo impermeabile in terra, e tirando fuori tutte le cose comprate dalle buste, ci sedemmo a mangiare e bere, guardando le stelle e parlando davvero di tutto.
-Quindi, questo è il tuo sogno? Dico,essere un attore.- Chiesi con la voce sensibilmente brilla.
-Esatto, è quello che amo fare,seguo le orme dei miei genitori.- Rispose lui altrettanto ubriaco.
-E tu? E’ questo il tuo sogno? La moda intendo.- Mi domandò poi gesticolando con una Guinness in mano.
-Diciamo di sì. Cioè, se potessi sarei una stilista, non una sorta di segretaria.-
Risposi sdraiandomi, per poi iniziare ad osservare le stelle.
-Chissà se diventerò qualcuno.- Mi domandai poi sotto voce.
-Certo. Se non ti arrendi, puoi essere quello che vuoi.- Mi rispose lui avendomi sentito.
Quello che seguì fu un silenzio di svariati minuti, nei quali in silenzio le nostre spalle si toccavano, ed i nostri occhi erano fissi al cielo. Non so se l’alcool centrasse qualcosa, ma quel momento era il migliore di tutta la mia vita. Stavo iniziando a capire davvero, a credere nel futuro e credere in me. Così mi misi su di un gomito e sentii i miei capelli rossi scivolarmi sulle spalle ed una ciocca proprio davanti il viso, mentre Benedict mi guardava con un leggero sorriso.
-Perchè ora sei qui con me? Potresti avere tutte le donne del mondo, eppure sei qui. Perché?- Gli chiesi con una nota di malinconia.
-Perchè? Beh, tutti si aspettano che io solo perché sono un attore di fama internazionale aspiri alle donne mature e ricche, persone di alta classe. La verità è che ho notato come guardavi quelle modelle e quei vestiti in passerella, ho notato come osservavi ogni singolo particolare come a fissarlo nella tua mente, ed in quella stanza non c’era nessun altro così realmente interessato a quello che stava guardando. Perché tu non guardavi solo, tu capivi e ricreavi nella tua mente.- A quelle parole scandite da quella calda e sensuale voce corrispondevano le sue tiepide mani che mi carezzavano delicatamente il viso. -Eri l’unica persona piena di qualcosa lì dentro. Qualcosa che io probabilmente non conosco. Molte donne sono vuote dentro, non hanno passioni, o modi di pensare, hanno solo soldi, e persone che pensano al posto loro. Io non voglio questo. Anche se probabilmente domani non ti rivedrò più, intanto sono riuscito a vedere da vicino che oltre a vuote maschere piene di egoismo, ci sono ancora persone come te. Quando mi sono avvicinato ho tentato di distrarti. E nonostante avessi notato di piacerti, tu hai preferito guardare quella sfilata. Non per i soldi, o per fare la difficile, semplicemente perché è quello che ami fare. E non credo ci sia cosa più sexy di una donna determinata a scrivere il proprio futuro.-
Rise spontaneamente probabilmente per colpa dell’alcool,ma subito dopo si rialzò prendendomi il viso con una mano, mentre mi spostava una ciocca di capelli col pollice e l’indice, e lentamente le sue labbra toccavano le mie, in un vero bacio, che ricambiai lentamente all’istante.
  
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