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Autore: Maestroni_98    02/02/2014    1 recensioni
La scuola é appena finita e quando inizia il nostro atteso periodo estivo, nella grande città di Los Angeles, tutto può accadere. Soprattutto a noi due, amiche inseparabili dal tempo dell'infanzia.
Questa estate sarà diversa da tutte le altre!
Tra lussuria, bugie, segreti nascosti, passione ed emozioni mai provate prima inizia la nostra storia.
- By Sessy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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L’inizio di una nuova settimana




POV JADE
Mi svegliai sorridendo e guardando la sveglia, erano le 10, adoravo la domenica mattina.
Mi alzai e mi preparai per andare a fare colazione allo Starbucks (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=112208945&.locale=it  )
Appena arrivai mi misi a sedere su una sedia e ordinai un frappuccino…
Cambiai subito ordine, era meglio evitare di prendere le stesse cose di Tom.
Già e proprio quando parli del diavolo, spuntano le corna.
E’ vero, ero stata una vera stronza e sì, dovevo scusarmi.
Presi il mio cappuccino e mi avvicinai al suo tavolo:”Tom..” dissi a bassa voce.
“Jade..” disse guardandomi.
“Ascolta, sono venuta qui per sistemare le cose..” dissi fermando la frase aspettandomi una sua reazione.
“Sono tutt’orecchi!” disse.
“Allora, se devo partire dal perchè l’ho fatto è perchè sono confusa e per quanto riguarda come te l’ho detto, sono stata una vera e propria stronza e volevo scusarmi…” dissi mentre giocherellavo innervosita con la punta delle dita.
“Accetto le tue scuse!” disse serio.
“Dunque ancora amici?” chiesi tutto di scatto.
“Si!” disse facendo un piccolo sorriso.
Ricambiai il sorriso, andava tutto bene!

POV TOM
Ancora amici?
Si, ancora amici…
Perchè?!
Io non voglio l’amicizia!
Io voglio ritornare assieme a lei, non essere suo amico!

POV AMY
Stavo correndo in  un prato..
Era una bellissima giornata soleggiata, indossavo un vestito bianco fino al ginocchio.
Correvo e ridevo.
“Mamma mamma!” sentivo alle mie spalle.
Mi girai e vidi Juss con un bambino in braccio.
“Vai da mamma!” disse Juss lasciando il bambino che corse da me.
“Mammina!” disse abbracciandomi le gambe.
Mi svegliai di soprassalto mettendomi seduta sul letto.
Era solo un sogno..
Ancora per poco!
Come avrei fatto?
Juss ora era arrabbiato con me perchè non accettavo il bambino, quando mi avrebbe parlato di nuovo?
Forse… forse avrei dovuto accettare il bambino..
Magari sarà un cosa bella quella di crescere un bambino..
Dovrei accettarlo?
O no?
Dovrei abortire?
Juss mi avrebbe odiato a vita!
Dovrebbe essermi vicino qualunque scelta io prenda, è il padre lui!

Va bene, avevo deciso..
Spero solo che non mi si ritorta contro la decisione che ho preso!
“Amy tua madre mi ha detto di avvisarti che è pronto il pranzo” disse Juss al di là della porta.
“Puoi entrare, non mordo!” dissi in tono acido.
Pranzo?! Aspetta che ore sono??
Guardai la sveglia, erano le 12.45.
Cavolo, quanto avevo dormito?!
“Quando ti passerà il tuo cattivo umore entrerò, ora scendi” disse in tono serio per poi scendere le scale.
Quanto lo stavo odiando!
Misi le ciabatte e scesi le scale.
Bene, il mio posto a tavola era di fianco a quello di Juss…
Mi sedetti e allo stesso tempo lo fulminai, ma lui fece finta di niente.
Proprio quando mia madre stava per chiedermi cosa stava succedendo, qualcuno spalancò la porta d’ingresso, inseguito a un urto e a un rumore di vetri rotti.
Mi alzai subito dalla sedia e andai in salotto.
Appena vi ci arrivai, vidi Jason a terra che si riparava la testa e il vetro della finestra tutto rotto e proprio a fianco ai piedi del divano c’era un pacco di droga, appena lo vidi, lo nascosi sotto il divano.
“Jason, oh mio Dio! Che cosa stai facendo?!” dissi avvicinandomi a lui.
“Jason!” disse Juss, in seguito alla voce di mia madre:”Che cavolo sta succedendo?!” urlò allarmata vedendo il caos.
“Niente mamma, un cretino a rotto la finestra con un sasso!” dissi guardando Jason.
“Oh mamma! Vado a chiedere al vicinato se hanno visto chi è stato e poi chiamo subito l’assicurazione” disse per poi prendere il giubbino e uscire di casa.
“Jason, scommetto che ha detto di no” disse Juss guardandolo.
“In effetti non mi ha tratto molto bene..” disse lui in risposta sorridendo.
“Stai bene?” chiesi dandogli una mano ad alzarsi.
“Si, a parte qualche livido” disse mentre si alzava e si portava un braccio dietro la nuca.
“Per fortuna!” dissi abbracciandolo “Dio quanto mi sei mancato!” dissi affondando la faccia sul suo petto.
“Almeno a qualcuno sono mancato, non sai cosa ho fatto per cercare di piacerle! Ho provato con i fiori, con una scritta sull’asfalto, un autobus pitturato con su il suo nome, una canzone alla radio solo per lei e perfino una scritta nel cielo! Ma niente!” disse lui un po’ triste.
“Ti sposerei io!” dissi ridendo “Non pensavo esistesse un lato così tanto dolce di te!” sorrisi guardandolo.
“Quando ti piace veramente qualcuno, ti definisci tu stesso uno da diabete” disse lui in una piccola risata.
“Credo sia meglio risolvere questa situazione con…Com’è che si chiama?” chiese Juss.
“Si chiama Spencer Woliver” rispose lui con gli occhi che gli brillavano.
“Voi pensate a quella, io raccolgo il vetro da terra!” dissi iniziando a prendere i pezzi più grossi.
Dopo quella mia frase divenne tutto un botta e risposta:
“Insomma, come mai c’è un sacco di droga?”
“Diciamo che non avevo un sasso da tirarmi”
“E ha rotto il vetro?!”
“No, quello è stato un sasso”
“Ma se il sasso non ce l’aveva! Sai, non importa! Non lo voglio nemmeno sapere… Comunque dov’è il loro… ehmmm covo?”
“Dietro a una vecchia industria di prodotti cosmetici”
“Conosci la strada?”
”Si, certo!”
“Bene, fammi strada!”
Come?!
 “No, tu non ci vai! E’ troppo pericoloso!” dissi alzandomi e guardando Juss.
“Devo farlo per Jason… Non ti preoccupare non succederà neinte” disse lui avvicinandosi a me e sorridendomi.
“Si certo! Ti voglio tutto intatto e qua a casa fra massimo due ore! Se no vengo li e faccio una strage!” dissi innervosita “E non farmi quel sorrisino! Sono ancora arrabbiata con te perchè ti sei comportato come un bambino! Ne devo accudire già uno, non metterti anche tu a fare le lagne!” dissi abbassando il volto.
“Ho capito Amy, ciao” disse lui sfoggiando nuovamente il suo sorriso e uscendo di casa con Jason.
No, non hai capito!

POV JUSTIN
Eravamo appena arrivati davanti all’industria e Jason era già tutto euforico e eccitato nel poter rivedere la sua Spencer.
“Jason smettila di urlare e fammi strada, non vorrai mica farti beccare!” dissi fulminandolo.
Non mi stava neanche ascoltando e prima che potessi tappargli la bocca, iniziò a correre verso un ragazzo che a quanto pareva dal suo tic nervoso, sembrava schizzo frenico!
“Jason!” dissi innervosito e capovolgendo gli occhi.
Era mai possibile che non mi ascoltasse manco una volta?
Sembrava una Amy al maschile!
Il ragazzo appena mi vide tirò fuori..
Oh Merda!
Aveva una pistola nella tasca del giubbotto!
Ma chi cavolo terrebbe una pistola carica nella tasca del giubbotto?!
Ah già, un drogato schizzo frenico!
Mi abbassai subito e mi nascosi dietro l’auto e mi sporsi per vedere Jason, che a quanto pareva sfoggiava un sorriso ebete.
Ma perchè cavolo sorrideva?
La risposta non si fece attendere che vidi una bella ragazza vestita alla moda comparire e Jason urlare il suo nome:”Spencer!”.
“Ancora tu!” disse lei in tono acido fulminandolo.
Per caso anche lei era incinta? Perchè avevo lo stesso tono acido di Amy.
Cercai di avvicinarmi di più, ma Jason come suo solito mi fece scoprire:”Vedi Spencer, lui è il mio migliore amico Juss!” disse lui entusiasta indicandomi.
Seriamente?!
“Chi?!” chiese lei strizzando gli occhi per poi seguire la direzione dell’indice di Jason.
Feci roteare ancora gli occhi e sbuffai e poi con molta calma mi alzai:”Non voglio fare niente” dissi alzando le braccia.
 “E allora perchè cavolo sei qua?!” chiese lei innervosita per poi voltarsi e guardare lo schizzo frenico:”E tu perchè cavolo non mi hai avvertita appena hai visto lui!” disse lei indicando Jason in modo riluttante.
Per caso dovevo anch’io indicare qualcuno?
Perche a quanto pare sembravano farlo tutti.
Lo schizzo frenico non rispose e abbassò il volto.
La ragazza ritornò a fissarmi:”Ascolta, vi d’ho un ultima possibilità per uscirne illesi, prendete la vostra auto e andatevene!”.
Non riuscì a credere a quello che stavo per dire:”No!”.
“Come?!” chiese lei in tono ironico, per poi continuare:”Andatevene! Non lo ripeto un'altra volta”.
“Perchè non ti piace Jason?” chiesi fissandola acidamente.
“Perchè è un cretino e continua a intralciare il mio lavoro e io non voglio dei falliti, ti basta come risposta?!” chiese lei arrabbiata.
Mi voltai verso Jason per vedere la sua reazione e tra tutte quelle che avevano elaborato la mia mente, nessuna era come quella reale: il suo sguardo era cupo e chino e quando lo ebbe rialzato il tono di voce che uscì era serio e freddo:”Fallito?! Io ho fatto di tutto e dico di tutto per piacerti! Ho rischiato la mia fottuta vita!Posso accettare che mi vuoi ammazzare, ma non ti azzardare a chiamarmi fallito! Sai, puoi fare la dura quando vuoi e con chi vuoi, ma sappiamo benissimo che mi vuoi fuori dalla tua vita anche perchè non vuoi che si sappia!”.
“Non ti azzardare a dirlo!” disse lei fulminandolo.
“Cosa? Che hai un circolo di droga solo per pagare i corsi del college!” disse lui sbottando.
Ok, io per pagarmi il corso del college avrei pensato a un lavoro part-time, ma mai spacciare droga!
Avevo capito la ragione per cui a Jason piaceva quella ragazza, lei era pazza quanto lui!

POV AMY
Ero seduta sul divano ad aspettare Juss e Jason.
Avevo fatto di tutto per tenermi occupata: avevo pulito il vetro da terra, avevo mangiato un gelato… mi era venuta voglia di gelato.. ho guardato la tv.
Poco dopo la porta si aprì e Jason e Juss entrarono :” Allora, come è andata?!” chiesi impaziente di saperlo.
“E’ andata” rispose Juss facendo un piccolo sorriso per poi venirmi a dare un bacio sulla fronte.
“Come?!” chiesi allontanandolo.
“Normale”rispose lui tranquillo.
“Stai zitto!” dissi fulminandolo. “Jason, come è andata?” chiesi guardandolo.
“Nì” rispose lui sorridendo.
“Oddio! Ma ce la fate a rispondere in modo decente o vi servono le lettere?!” chiesi scocciata.
Jason stette qualche istante a fissarmi e poi andò a prendere un foglio e una penna e si mise a scrivere.
Mi avvicinai per vedere e appena lessi la prima frase, mi caddero le braccia:”Cara Amy”.
 Seriamente?!
Mi sedetti sulla poltrona, portando la mano sulla fronte e aspettai.
Poi finalmente mi consegnò il foglio e mi misi a leggere:
“Cara Amy, come vedi nessuno di noi due si è fatto male e neanche il nostro nuovo amico Fred sta male, anche se Juss lo ritiene uno schizzo frenico e non si fida ancora di lui…
Tralasciando, Spencer all’inizio voleva uccidere me e Juss, anche se non aveva lei la pistola, ma Fred, ma ci ha fatto le sue scuse per averci puntato la pistola.
Comunque, quando Spencer mi ha insultato, sì perchè Juss gli aveva chiesto il perchè non le piacevo e lei ha risposto che sono un fallito..
Amy, tu credi che sia un fallito?
Beh , sono sbottato e ho rivelato il fatto che il giro di droga lo fa solo per pagarsi i corsi del college.
A quel punto si è messa a piangere e Fred l’ha consolata, ma lei l’ha cacciato via perchè diceva che puzzava di alcool, allora sono andato io al posto di Fred ( Ho scoperto che Freddy ha una cotta per Spence, ma mi ha detto che me la cede ).
Quindi, in conclusione, Spencer mi ha concesso un appuntamento e ci vediamo il prossimo week-end.
Ah già! Sono anche riuscito a convincerla ad uscire dal giro di droga, così il capo ora è Freddy!
P.S: Fred mi ha detto di comunicare a chiunque sapesse questa storia che non deve dirla a nessuno sbirro, perchè altrimenti secca fuori tutta la famiglia, con affetto tuo Jason.”
“No Jason, non lo credo!” dissi guardandolo.
Lui sorrise e poi si mise a fianco a Juss sul divano e accesero la televisione sul match di football.
“Si, fate con comodo..” dissi alzando gli occhi al cielo.
A quelle mie parole appoggiarono i piedi sul tavolino davanti a loro.
“Siete dei cretini! Dei bambini!” dissi incrociando le braccia al petto.
Fecero finta di sentire e l’unica cosa che seppero dire fu:”Vai Tiger!”.
“E comunque Juss.. Prima di andartene avevi detto “Ho capito Amy” ma in realtà, non hai capito proprio un cazzo!” dissi tranquilla.
Lui mi tirò un pop-corn sulla testa e mi sorrise.
“Ti è passata la rabbia che hai contro di me, o vuoi continuare ancora per molto?” chiesi.
“Io non sono arrabbiato” rispose tranquillo mentre fissava la televisione.
“Non dire cazzate!” dissi innervosita.
“Non è una cazzata” rispose calmo.
“Lo sai che ti sto odiando profondamente?” chiesi alzandomi dalla poltrona.
Lui annuì e mi sorrise nuovamente, per poi chiedere:”Pop-corn?”.
“Sai dove te lo metto il pop-corn?! Tuo figlio non lo vuole il pop-corn!” dissi fulminandolo con lo sguardo.
“Allora chiedigli se vuole le Pringles..” rispose lui divertito.
“Vuoi fare il serio per un attimo e non fare il cretino?! Chiedo troppo se chiedo una conversazione con te? Ieri non volevi parlarmi perchè eri incazzato, oggi fai il cretino, non immagino come ti trovo domani! Sarai depresso e piangerai?! Avvisami così mi preparo!” dissi seria.
Era proprio scemo,e mi stava facendo incazzare!
“Non c’è niente da dire” disse con non calanche.
“Invece si che c’è da dire qualcosa! Ma vedo con sei abbastanza maturo per fare questa conversazione!” dissi avviandomi verso le scale.
“Fai come vuoi” disse lui in risposta facendo spallucce.
“Sei un coglione!”  dissi salendo le scale e andando in camera, mi misi le scarpe e scesi di nuovo le scale, prendendo le chiavi di casa dal comodino a fianco alla tv.
“Se è un maschio, Sam” disse girandosi verso di me e sorridendo.
“Fottiti!” dissi mettendo le chiavi in tasca.
“Anch’io ti amo” disse allegro.
“Spero tanto che un camion ti investi! Non farti trovare nelle mie vicinanze quando ritorno, se ritorno!” dissi sistemandomi bene la maglietta.
Fece un piccolo sbuffo divertito e poi incitò:”Tigeeeeeer!”.
Mi chiedo se la decisione che ho preso sia quella giusta, come faccio a crescere un bambino se Juss si comporta in quel modo?!
“Ciao Jason!” dissi sorridendogli.
Lui mi salutò con la mano rintontito, era troppo preso a guardare la partita.
Bene… Uno peggio dell’altro!

POV JADE
Ero felice, Tom e io avevamo risolto le cose, ora eravamo ancora amici.
E ora ero sulla panchina del parco ad aspettarlo, avevo deciso di invitarlo per ricominciare da zero e poi volevo sentire il suo parere su Amy, Nath, Juss e il bambino.
“Ehi” dissi appena lo vidi, alzandomi e sorridendo.
“Ciao!” disse lui avvicinandosi sorridendo a sua volta.
“Allora, hai saputo di Amy?” chiesi fissandolo.
“Si, so che si è lasciata con Nath!” disse in tono triste.
“Ehi ragazzi!” disse Amy correndo verso di noi.
“Amy” dissi in un sorriso. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=112209408&.locale=it )
“Ciao! Come state?” chiese lei guardandoci.
“Bene, abbiamo risolto” risposi sorridendo.
“Sono felice per voi!” disse.
“Che ci fai da queste parti?” chiesi guardandola.
“Mi ero stancata di stare a casa..” disse mettendo le mani in tasca.
“Mmmh e ora accetti il bambino? C’è tu e Juss, lo accettate?” chiesi.
“Cosa?!” sentì sbottare Tom.
“Jade!” disse Amy lanciandomi una fulminata con lo sguardo.
Ehmmm Tom non sapeva?
Ok, dovevo stare zitta.
“Scusa..” dissi sussurrando.
Amy mise una mano sulla fronte e negò con la testa.
“Tu sei incinta di Juss! Oh Bene, non solo hai lasciato il mio migliore amico per un idiota, ma sei anche incinta del cosiddetto idiota” disse Tom seccato.
“Scusa, ma non decido io quando rimanere incinta! Ed è già difficile di suo, non metterti pure tu con le prediche, grazie! Ho lasciato il tuo migliore amico, e mi dispiace, ma era l’unico modo non potevo mentirgli ancora! Pensavo che mi avresti sostenuta in qualche modo, ma mi sbagliavo.. Tom, con tutto quello che ho fatto per te!” disse lei guardandolo.
“Lo so Amy, ma Nath è il mio migliore amico e non posso non appoggiarlo, tu non c’eri in aeroporto” disse lui con il volto cupo.
“Nath è il tuo migliore amico, capisco.. Quindi io non sono nessuno.. Beh, tranquillo!” disse allontanandosi da noi.
“Sei ancora mia amica Amy” disse Tom sussurrando.
“Pensavo lo sapevi…” dissi io abbassando il volto.
“Ora lo so..” disse con tono triste.
Le cazzate di Jade.

POV AMY
“Arrivederci Dottoressa Morgan!” dissi uscendo dalla stanza.
Dopo aver incontrato Jade e… Tom, ero andata dalla ginecologa perchè avevo prenotato un appuntamento quando Juss e Jason non erano a casa.
Ora avevo la certezza di essere incinta al 100%!
Che bello… Notare il sarcasmo!
Uscì dall’ospedale e mi misi seduta sulla panchina.
La dottoressa Morgan mi aveva informata che ero incinta da tre settimane e che dovevo passare di nuovo per fare le visite e per tenere d’occhio il bambino.
Non so come avrei fatto!
Ora dovevo parlare con Juss per chiarire bene le cose!
Mi diressi verso casa, si era fatto buio, abbastanza buio!
Aprì la porta e trovai mia madre sul divano.
“Ciao mamma!” dissi posando le chiavi sul comodino a fianco alla tv.
“Duncan Amy, dove sei stata?!” urlò lei alzandosi dal divano e puntandomi l’indice.
“Ero andata da Jade, mi aveva chiesto gli appunti di storia, scusa se non ti ho avvisata, ma eri uscita e non avevi il cellulare!” dissi prendendole l’indice e facendo un piccolo sorriso.
“Va bene, ora vai in camera tua” disse per poi risedersi sul divano.
Abbassando il capo, salì le scale e aprì la porta della camera trovando Juss.
“Bella la passeggiata?” chiese.
“No!” dissi triste.
“Perchè?” chiese perplesso.
“Sono andata al parco e ho incontrato Jade e Tom, Jade gli ha detto che sono incinta e lui si è arrabbiato con me! Visto, questo bambino sta portando solo cose brutte” dissi con gli occhi che pizzicavano.
“Per ora, dopo quando nascerà si sistemeranno” disse lui avvicinandosi.
“Juss, non sono sicura di volerlo tenere.. Ci sono grandi responsabilità! Non so se riesco a farcela!” dissi abbassando il capo.
“Lo so, ma almeno provaci” disse, per poi appoggiarmi le mani sulle spalle.
“Tu mi starai vicino? Mi aiuterai? Non userai più un comportamento da bambino?” chiesi guardandolo, le lacrime mi stavano rigando le guancie, perchè stavo piangendo?
“Certo” disse lui per poi abbracciarmi.
“Sono passata dalla ginecologa..” dissi con tono basso.
“E…” disse lui discostandosi da me e attendendo una risposta.
Prima che potessi rispondere Jason entrò in stanza tutto bagnato con una salvietta alla vita:”Già e…Cosa?!” disse divertito.
Mi girai verso di lui e lo guardai “Jason, ciao” dissi passandomi le mani sulle guancie per asciugare le lacrime.
“Amy, sei dolcissima quando piangi” disse lui sorridendomi.
“Che dolce!” dissi correndo verso di lui e abbracciandolo, era caldo e c’erano anche qualche goccioline d’acqua.
Lui ricambiò l’abbraccio e mi diede un bacio sulla nuca e poi mi discostò leggermente da lui:”Comunque spero che ti piace l’albicocca, perchè è il mio bagnoschiuma preferito” disse mantenendo il suo sorriso a trentadue denti, che gli andava a formare delle tenerissime fossette.
“Io amo l’albicocca!” dissi portando il naso sul suo collo e respirando il profumo.
Oddio, quanto lo amavo!
“Ora ho capito chi è il tuo amante segreto” disse Juss.
“Oh si! Jason è il mio amante!” dissi sorridendo a Jason e facendogli l’occhiolino per fargli capire di reggermi il gioco.
Lui divenne serio e poi mi prese la mia mano tra le sue, portandosela sul suo petto:”Ci ha scoperti, tu và nel nostro ritrovo, io ti raggiungerò”.
“No Jason, il ritrovo oggi no, preferisco la doccia, come le altre lunghe docce che abbiamo fatto!” dissi usando un tono di voce leggermente affannata.
“Ehmm” disse Juss allontanandosi di qualche passo.
“Oddio sì!” disse Jason in risposta, per poi prendermi in braccio e…
E fu in quel momento che la salvietta di Jason, non era più su Jason..
“Sei già pronto per entrare nella doccia!” dissi sorridendo.
“Dunque manchi solo te” disse lui avvicinando il suo naso contro il mio e strofinandolo, mentre i suoi denti bianchi risaltavano.
“Si ma fate con comodo” disse Juss.
“Io ci metto poco a spogliarmi e se poi mi aiuti come l’ultima volta, ci metto ancora meno!” dissi avvicinandomi leggermente.
“Ok, ora smettetela!” disse Juss avvicinandosi a noi due.
“Mi dispiace mia cara, ma il nostro nemico ci vuole dividere” disse Jason per poi mettermi a terra.
Juss negò con la testa, mentre rideva:”Va beh che non siamo normali, ma questa cosa era proprio assurda”.
“Quand’è che facciamo una cosa a tre?” chiesi sorridendo.
“Mai!” rispose Juss serio.
“Non è giusto Juss! Io voglio vedere quanto ce l’hai lungo!” disse Jason con faccia dispiaciuta.
E da quella frase calò il silenzio.
“Ti informo io… E’ moolto lungo!” dissi sorridendo a Juss.
“Visto, ora sai le mie grandezze, contento?” chiese Justin.
“Beh ma lo volevo vedere e se non era chiedere troppo anche assaggiare” rispose Jason con una faccia tenera.
Sul volto di Juss si formò una faccia schifata.
“Cambiamo argomento! La ginecologa mi ha detto che sono incinta da tre settimane e che devo ritornare a fine mese deve tenere controllato il bambino..” dissi facendo un piccolo sorrido a Juss.
“Vuoi che ci andiamo insieme?” chiese sorridendomi.
“E se fosse figlio mio?” chiese Jason, per poi continuare:”Esigo che si faccia un test per constatare chi è il padre!”.
“Jason, noi gli abbiamo usati i preservativi! E’ il tuo amico qui presente che non li ha usati!” dissi sorridendogli per poi continuare “Va benissimo, ci andremo assieme questo fine mese e per i prossimi nove mesi!” dissi guardando Juss.
In risposta mi fece un enorme sorriso.
E quell’attimo di pace e tranquillità lo rovinò Jason:”Già! Justin cattivo! Lo sai che non si fa!? Solo con te non ha usato il preservativo e guarda com’è andata a finire?! Dovresti vergognarti!”.
“Infatti Justin! Solo con me non lo hai…” e mi bloccai e il mio viso diventò cupo.
Non solo con Juss non avevo usato precauzioni.. Ma anche con Nath quel pomeriggio!
Oddio…  Chi era il padre?!

POV JADE
Mi  svegliai di scatto appena sentì la sveglia, era lunedì, un noioso e triste lunedì.
Mi preparai e presi velocemente un croissant e mi avviai per andare a scuola.
L’uscita di ieri con Tom era andata benissimo, ormai eravamo nuovamente amici, abbiamo chiacchierato e Tom ha commentato anche qualche ragazza carina, ero felice che stesse bene e per riallacciare i rapporti ci saremmo incontrati davanti al cancello d’ingresso della scuola, tutto andava bene.

POV AMY
Sentì qualcosa suonare senza sosta.. la sveglia!
La odio la sveglia!
Allungai un braccio e la spensi.
Era bello svegliarsi e trovare Juss al mio fianco.
“Juss, sveglia..” dissi passandogli una mano sulla guancia.
Mi era mancato la notte scorsa.
“E’ lunedì?” chiese frastornato.
“Si, l’inizio di una nuova settimana!” dissi mettendomi a pancia in su e stiracchiandomi.
“Nooooo!” disse lui facendo cadere la mano a peso morto sulla fronte.
“Purtroppo.. “ dissi mettendomi seduta sul letto “Lo sai, sei stato cattivo!” dissi guardandolo.
“Perchè?” chiese confuso tirandosi in piedi e stiracchiandosi.
“Non mi hai neanche dato un bacio o coccolato in questi due giorni, non va bene! Sei stato cattivo!” dissi alzandomi e incrociando le braccia al petto.
“Rimediamo sta sera con un film?” chiese sorridendomi.
“O adesso o mai più!” dissi con tono serio.
“Ma dobbiamo andare a scuola” disse lui fissandomi.
“Ma cosa pensi, io voglio un bacio! Non ci metti tutta la mattinata per baciarmi, o sbaglio?!” chiesi portando le mani ai fianchi.
Lui sorrise e poi mise le mani a coppa sul mio viso portandomi più vicino a se e in quel preciso momento le nostre labbra si unirono e la sua lingua si scontrò con la mia.
Poi tutto venne rovinato:”Oggi ci sono i Coco-Pops!” disse Jason entrando in camera.
Mi staccai leggermente dalle labbra di Juss “Bravo, vai giù a mangiarli!” dissi a Jason.
Lui mi fece una faccia da cucciolo bastonato:”E…E…E voi?” chiese dolcemente.
Da quando avevo già un bambino in casa?!
“Noi arriviamo subito, ci vestiamo e scendiamo!” dissi sorridendogli.
“Siiiiiiii” disse lui in un grande sorriso per poi scendere le scale mentre faceva muovere le braccia entusiasta.
“Peccato che non si chiami Sam” disse Juss.
“Il bambino, che non si chiamerà Sam, non sarà mai come Jason..” dissi sorridendo.
Le nostre labbra erano ancora vicinissime.
Lui si allontanò di scatto:”E perchè non Sam?!” chiese allarmato.
“E perchè devi rompere di lunedì mattina?! Visto, non c’è risposta ad ogni domanda!” dissi innervosendomi.
E no, non puoi rompere di lunedì mattina!
Lui si diresse alla porta:”Visto che sono indignato da tale risposta, vado dai Coco-Pops”.
Poi la porta si chiuse dietro alle sue spalle.
“Justin Drew Keegan! Vieni subito qui! Non te ne puoi andare mentre stiamo parlando e comportarti come un bambino!” dissi aprendo la porta e scendendo le scale seguendolo “Si, come un bambino! Non puoi avere un comportamento da immaturo ogni volta che non ti do ragione o non ti va bene qualcosa!” dissi alzando la voce.
“Duncan Amy! Smettila di fare l’immatura!” urlò mia madre incavolata!
“Mamma, Justin mi fa arrabbiare!” dissi in mia difesa.
“E tu smettila di urlare” disse mia madre facendo un sorrisetto.
Mi girai verso Juss “Dove è il camion di ieri?!” dissi io fulminandolo con lo sguardo.
“Si è perso sulla provinciale” rispose calmo.
“Lo vado a prendere io il camion ora! Cogline!” dissi prendendo una tazza e versandoci del caffè.
“Amy, non dire parolacce in casa mia!” disse mia madre fulminandomi con lo sguardo.
“Sorpresa!” gridò Jason per azzittirsi subito con la fulminata di mia madre.
“Scusi, ma o trovato la sorpresa nella confezione” disse Jason a bassa voce con una faccia angelica.
“Va bene! Me ne vado, dato che oggi rompete tutti!” dissi innervosita uscendo dalla cucina.
“Beh in teoria dovremmo andare a scuola proprio adesso” disse Juss guardando l’orologio della cucina.
“Io ci vado da sola a scuola, devo passare a prendere il camion che ti metterà sotto!” dissi salendo le scale e andando in camera.
Mi vestì velocemente scesi giù.
Justin e Jason erano già usciti e mamma stava bevendo la sua tazza di caffè.
Presi le chiavi e uscì di casa..
La settimana era ufficialmente iniziata male!
 
ANGOLO AUTRICI
Buongiorno!
Come state?
Io moolto bene!
Ecco un nuovo capitolo, che spero vi piaccia!
Vi faccio vedere la nostra Spencer, spero vi piaccia anche lei: http://data2.whicdn.com/images/96213522/large.jpg 
Scusate, ma in questo angolo autrici sono un po’ di fretta. (:
Alla prossima,
By Sessy.
  
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