Videogiochi > Final Fantasy VII
Segui la storia  |       
Autore: shiva95    08/02/2014    2 recensioni
E' ormai finita l'estate e a Midgar, alla Shinra Hight School, sta per iniziare un nuovo anno di scuola. Riuscirà Tifa a confessare i suoi sentimenti a Cloud? Zack riuscirà a chiedere a Aerith di uscire? E Reno e Yuffie resteranno per sempre amici per la pelle? Scoprite e recensiteee!!!
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Aeris Gainsborough, Cloud Strife, Tifa Lockheart, Un po' tutti, Zack Fair
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Regali e cadute

Regali e cadute

-Forza ragazzi muovete quelle braccia!!! Sembrate delle donnicciole!!!- disse per l'ennesima volta il professor Barret. Erano le ultime due ore di lezione e poi la prima settimana di scuola sarebbe finita. Era da almeno 1 ora e 40 minuti buoni, se non di più, che il professore stava facendo eseguire ai ragazzi un esercizio che comprendeva di fare 100 vasche in meno di dieci minuti. Naturalmente nessuno aveva avuto l'ardire di fargli presente che la cosa era possibile quanto un rospo sopravvivesse per una settimana nelle lande desolate di Gongaga. L'unico lato positivo è che solo ai ragazzi era riservato questo trattamento. Già perchè le ragazze se l'erano cavata con qualche esercizio di riscaldamento e poi erano state lasciate libere, visto che, a detta del professore, quello era un esercizio da "Uomini con la U maiuscola", e a loro andava bene.
-Quello oggi ci vuole ammazzare!- sentenziò Reno mentre aumentava la velocità delle bracciate.
-Forza!! Uno, due! Uno, due! Uno, due!- continuò il professore aumentando sempre più il tono della voce.
-Ma dove siamo in una accademia militare?!?!?!- urlò Reno al limite delle forze. Ormai non ce la faceva più. Cloud non era messo meglio, anche lui era stanco e gli dolevano sia braccia che gambe. Erano tutti al limite finchè non udirono il melodioso e angelico suono della campanella.
-Bene ragazzi per oggi abbiamo finito potete andare.- disse l'uomo andando a passo di danza negli spogliatoi a fare una doccia calda.
-Ma guardatelo!!! A che cavolo gli serve fare la doccia se non ha mosso un muscolo da quando siamo venuti qui?!?! Si comporta peggio che se avesse corso una maratona!!!!- sbraitò il rosso mentre usciva dall'acqua, seguito a ruota dal biondo.
-Renooooooo!!!! L'asciugamanoooooooo!!!!- urlò Yuffie correndo incontro ai due ragazzi, seguita poi da Tifa, con la differenza che lei camminava.
-Grazieeeee!!! Non ne potevo più di quella torturaaaa!!!- disse il rosso afferrando l'oggetto e portandoselo ai capelli. Cluod fece lo stesso con quello portatogli da Tifa.
-Ragazzi quando avete finito dobbiamo parlare- disse Tifa mentre si dirigevano agli spogliatoi.
-Già mi immagino l'argomento.- disse Reno fiutando guai in arrivo. E detto ciò andarono sotto le docce.

***

-Ok allora facciamo il punto della situazione!- disse Reno sedendosi. Dopo la scuola i quattro si erano diretti al parco, e ora erano seduti su delle panchine.
-Sia Zack che Aerith non vengono a scuola da una settimana e se ne stanno tutto il giorno dentro casa.- cominciò Cloud accavallando le gambe.
-Ok e sappiamo il perchè?- continuò Tifa.
-L'unica cosa che mi viene da pensare è che Aerith abbia rifiutato l'invito di Zack ma- e Cloud non riuscì a finire la frase che Reno e Yuffie urlarono in contemporanea:
-MA NON HA SENSO!!! QUEI DUE SONO PAZZI L'UNO DELL'ALTRA!!!- dissero, con una sicronia che avrebbe fatto invidia a dei gemelli siamesi.
-Ragazzi calmatevi. E' improbabile è vero ma non possiamo escluderlo. Però è inutile stare qui a fare supposizioni, l'unica soluzione è chiederlo direttamente a loro.- concluse Cloud.
-Sì ma come? Al cellulare non rispondono e non ha funzionato nemmeno andare sotto casa loro, dal momento che non ci hanno aperto nonostante tre ore di suppliche e minacce!- disse Reno sconsolato.
-E' vero ma dobbiamo tentare ancora. Non possiamo fare altro.- disse ancora il biondo.
-Va bene allora andiamo e facciamoci aprire a costo di dormire fuori dalla porta di sabato sera!!!- disse Yuffie in assetto bellico con un pugno rivolto al cielo.
-Questo è parlare e- ma Reno non finì la frase che si infuriò come un matto. Tsang, sbucato da dove non si sa, dopo essergli venuto incontro e averli salutati aveva chiesto a Yuffie se non aveva impegni, perchè gli serviva aiuto per quella questione che sapeva lei. Yuffie dopo averci pensato un attimo si girò verso i suoi amici e, dopo essersi scusata e averli salutati, se ne andò con il moro. Reno era diventato dello stesso colore infuocato dei suoi capelli.
-MA CHE CAVOLO VUOLE QUESTO!!! PERCHE' OGNI VOLTA CHE LO VEDIAMO NON PERDE OCCASIONE PER PORTARSI VIA YUFFIE?!?!?!- Reno era fuori di sè dalla rabbia. Stava per urlare di nuovo quando Cloud gli poggiò una mano sulla spalla, per farli intendere di darsi una calmata.
-Reno calmati ora. Non serve a nulla agitarsi così.- gli disse il biondo.
-Io non ti capisco. Si vede lontano un miglio che Yuffie ti piace, allora perchè non glielo dici e basta?- aveva chiesto Tifa esasperata. Era ogni volta la stessa storia. Appena Yuffie era in compagnia di un altro ragazzo che non fosse il suddetto rosso, Zack o Cloud, Reno andava su tutte le furie, probabilmente perchè aveva paura che qualcuno gliela portasse via. Per questo Tifa non capiva perchè lui si ostinava a tenersi tutto dentro e a non dirglielo una volta per tutte. Infatti anche questa volta si aspettava che il rosso trovasse qualche scusa con qui risponderle tipo "non voglio rovinare la nostra amicizia" oppure "sei matta lei per me è solo una amica" e via discorrendo. Per questo non credette alle sue orecchie quando Reno disse:
-Infatti ho intenzione di dirglielo.- sia Tifa che Cloud erano convinti di aver sentito male.
-Scusa Reno puoi ripetere?- gli chiese il biondo dubbioso.
-Voglio dirglielo.- ripetè il rosso. Se è possibile le espressioni di Tifa e Cloud si fecero ancora più stupite.
-D-davvero? Ma quando lo hai deciso?- chiese Tifa ancora scioccata. Le probabilità che Reno confessasse i suoi sentimenti erano più basse di quelle che nevicasse nel mese di luglio. Per questo i due faticavano ancora a credere che Reno si fosse finalmente deciso.
-E' già da un po di tempo che ci sto pensando. Comunque ho intenzione di farlo durante il suo compleanno.- concluse.
-Finalmente!!!- Tifa si buttò letteralmente al collo di Reno che, con un sorriso smagliante sulle labbra, l'abbracciò come un fratello premuroso. Era felice di averlo finalmente detto a qualcuno, non ce la faceva più a tenersi tutto dentro. Di solito lui si confidava con Yuffie ma in questo caso non poteva certo andare da lei e dirgli "Hei Yuffie lo sa che al il tuo compleanno ho intenzione di dirti che ti amo?". Perciò era contento di essersi tolto questo peso. Anche se...
-Però ci sarebbe un problema.- disse sospirando amareggiato mentre si staccava dall'abbraccio.
-E' vero che sarebbe questo il regalo che vorrei dare a Yuffie però lo vorrei fare in privato, dopo la festa, e se mi presento a mani vuote, voglio dire senza un regalo materiale, Yuffie prima ancora che io possa spiegarle come minimo non mi rivolgerà più la parola per tutta la serata, e se mi va bene per due settimane di fila.- disse tutto d'un fiato, abbattuto come non mai.
-Mmm... Quindi ci stai dicendo che non sai che regalo portargli, ho capito bene?- domandò il biondo. Reno mosse il capo in segno di assenzo.
-Secondo me non dovresti preoccupartene troppo.- disse Cloud.
-Sono d'accordo. Vedrai che Yuffie apprezzerà qualsiasi regalo fatto da te.- continuò Tifa con un sorriso rassicurante, al che Reno si convinse.
-Facciamo così: tu Reno vai comprare il regalo, io vado a casa di Zack e Tifa va da Aerith e poi vediamo quello che succede.- propose il biondo. I due non trovarono nulla da ridire e ognuno si incamminò verso la sua meta.

***

-Uffaaaaa!!! E' mai possibile che non riesca a decidermiiii?!?!- Reno ormai stava girando per le strade da una oretta buona e non aveva ancora trovato nulla che lo convincesse. Si era imposto di non comprarle dei dolci, troppo banale. E nemmeno qualcosa che avesse a che fare con l'abbigliamento, non era nel suo stile. Quindi li rimanevano poche opzioni a disposizione. Da prima aveva pensato a un profumo, ma conoscendo la suddetta ragazza non sarebbe stato apprezzato, dal momento che non ne usava se non per occasioni speciali. Quindi praticamente mai. Quindi aveva puntato su un gioiello, possibilmente non troppo costoso per le sue povere tasche. Stava passando davanti all'ennesima gioielleria quando ebbe una folgorazione. Si precipitò dentro il negozio e andò subito davanti all'oggetto intravisto prima. Era un ciondolo con una catenina d'argento da cui pedeva una pietra color indaco a forma di goccia. Era perfetto!!! Semplice, essenziale e pure poco costoso. Non ci pensò un attimo e afferandolo si diresse alla cassa, facendosi fare un bel pacchetto regalo. Uscì dal negozio tutto pimpante con un sorriso enorme a illuminargli il volto. Sorriso che si allargò ancora di più quando vide che la telefonata che stava ricevendo era di Yuffie. Non ci pensò un attimo e rispose.
-Prontoooo!!! Yuffieee!!!- disse giocoso.
-Renoooooo!!! Ciaooo e scusa per poco faaa!!! Non volevo andare via così ma era davvero una cosa urgente!!!- disse piagnucolando come una bambina. Reno non potè fare altro che sciogliersi.
-Tranquilla piccola è tutto a posto!- le disse più allegro che mai per non farla sentire in colpa.
-Grazieee!!! Sei un tesorooo!!! Allora vieni questa sera per la serata cinema???- chiese con voce gioviale.
-Certo!!! Non c'è neanche bisogno di chiederlo!!! Dammi due minuti e sono da te!!!- gli disse incamminandosi. Già perchè lui e Yuffie, fin da quando ne avevano memoria, ogni sabato si ritrovavano a casa di lei per guardare un film, ridendo e scherzando, per poi fermarsi a dormire lì per la notte. Inutile dire che il futton di scorta per Reno era sempre a portata di mano e sempre ben lavato e stirato ogni volta che ci dormiva dentro. Segno evidente che Yuffie ci tenesse moltissimo a quella loro piccola usanza visto che non amava fare il bucato spesso. Reno però si disse che sarebbe stato meglio passare da casa sua prima, sia per prendere il pigiama e sia per nascondere il regalo da occhi indiscreti e troppo curiosi, come lo erano quelli di Yuffie.

***

-Zack per favore apri questa porta!- ormai era da 1 ora che Cloud sbraitava contro la porta di casa del suo migliore amico, porta che non sembrava avere nessuna voglia di aprirsi.
-Zack è da una settimana che sei chiuso lì dentro! Ti vuoi decidere ad aprire?!- continuò il biondo, ignaro che da un'altra parte si stesse svolgendo la medesima scena.
-Aerith ti prego aprimi! Sono preoccupata per te, è da giorni che non esci di qui! Per favore!- Tifa era al culmine della pazienza e non sapeva più dove sbattere la testa. Se fosse stato per lei non avrebbe fatto tanti complimenti a buttare giù la porta con un calcio e a entrare, dato che lei era la migliore del suo corso di karate sarebbe stato uno scherzo, ma visto lo stato depressivo che doveva avere la sua amica preferì evitare.
-Per favore parliamone! Ti farà bene sfogarti con qualcuno!- disse non sapendo più cosa dirle. Ormai sia lei che il biondo, dopo più di 1 ora di tentativi, non sapevano più che pesci pigliare. Sconsolati e depressi decisero di andarsene e Tifa decise di chiamare Cloud per sapere se lui avesse avuto più fortuna di lei, ma fu anticipata da quest'ultimo.
-Pronto Tifa?-
-Cloud, ti prego dimmi che a te almeno hanno aperto!!- disse la ragazza sconsolata buttandosi su una panchina.
-Ma che, niente. E' stato un buco nell'acqua su tutti i fronti.- asserì con una nota di sofferente nella voce.
-E adesso che facciamo?- Tifa era terribilmente giù di corda, e Cloud per questo decise che per quel giorno avevano fatto abbastanza.
-Senti mi sembra chiaro che per oggi non possiamo fare altro. Che ne dici di una cioccolata calda a casa mia?- chiese il biondo, sapendo già la risposta. Quando Tifa era arrabbiata o triste c'era solo una cosa che riusciva a tirarle su il morale: una bella tazza di cioccolato fumante!
-Va bene! Ne ho proprio bisogno! Arrivo subito!- e detto questo riattaccò e si diresse a casa del biondo.

***

-Io non capisco. Fino a una settimana fa stavano bene, cosa è successo di così grave da farli barricare in casa per ben una settimana?- Tifa e Cloud erano seduti nel salotto del biondo e stavano facendo il punto della situazione. Cloud dopo aver bevuto un sorso della sua cioccolata disse:
-L'unica cosa che mi viene da pensare è che hanno iniziato a comportarsi così dopo che Zack ha ricevuto quel messaggio dopo gli allenamenti ed è corso via.- Tifa dopo aver mandato giù il liquido caldo disse:
-Pensi che sia stata Aerith a mandarglielo?-
-Credo di sì. Probabilmente si sono incontrati quello stesso giorno ma qualcosa deve essere andato storto. Mi domando solo cosa?- entrambi si guardarono e sospirarono. Erano a un punto morto. Era inutile persarci, per sapere la verità avrebbero dovuto parlare con i diretti interessati, in un modo o nell'altro. Mentre Cloud era assorto in questi pensieri gli cadde lo sguardo su Tifa, più precisamente sulle sue labbra carnose e rosee, mentre stava bevendo la sua cioccolata e arrossì. Era la prima volta che loro due si trovavano da soli a casa sua, di solito c'erano anche gli altri visto che la casa del biondo era spesso usata come base per stabilire cosa fare durante il pomeriggio. La guardò attenatamente, facendo però in modo che lei non se ne accorgesse. La divisa scolastica le stava davvero bene: la camicetta bianca, con qualche sfumatura rossa, le fasciava elegantemente i fianchi, la gonna le ricadeva morbida fino a metà coscia e i capelli erano sciolti e le ricadevano morbidi sulle spalle. Era bellissima. Mentre era assorto a guardarla Tifa si girò verso di lui e, vedendo che la stava fissando intensamente si girò di scatto dall'altra parte, stessa cosa fece il biondo imbarazzato per essere stato scoperto. Le guance di Tifa si imporporarono di rosso così come quelle del ragazzo, che si alzò dalla poltrona dove era seduto e fece per andare a lavare le tazze, che erano state appoggiate sul tavolino in mezzo al salotto. Tifa, anche se ancora imbarazzata, si alzò per andare ad aiutarlo, ma inciampò in un cuscino per terra e gli cadde addosso. Finirono entrambi rovinosamente a terra. Appena Tifa riaprì gli occhi divenne a dir poco paonazza, era sdraiata a cavalcioni sul biondo, i loro corpi erano appiccicati e, come se non bastasse, i loro visi erano molto vicini. TROPPO vicini. Quando anche il biondo riaprì gli occhi e incrociò il suo sguardo il volto di Tifa, se è possibile, divenne ancora più rosso. Il cuore di Cloud prese a battere così velocemente che ebbe paura che lei potesse sentirlo. La situazione era a dir poco imbarazzante ma, sotto sotto, Cloud ne era felice, questa era una occasione d'oro che non avrebbe dovuto lasciarsi sfuggire. Si fece coraggio e piano cominciò ad accorciare le distanze tra i loro visi. Tifa dal canto suo non riusciva a muovere un solo muscolo, le labbra di Cloud si stavano avvicinando sempre di più alle sue, e lei non riusciva a fare altro che restare immobile con gli occhi sbarrati. Non poteva crederci. Cloud era sdraiato sotto di lei e... e la stava per baciare! Mano a mano che i due si avvicinavano il cuore di Tifa batteva sempre più freneticamente ed era convinta che in quella stanza ci fossero almeno 40 gradi. Cloud chiuse gli occhi e, con tutta la delicatezza di cui era capace, posò le sue labbra su quelle di Tifa. Le labbra di lei erano morbide e calde, come dei petali di rose, che al suo tocco di schiusero dolcemente. Tifa quando sentì il biondo premere le labbra sulle sue si lasciò completamente andare a quel contatto, gli prese il viso tra le mani per approfondire il bacio mentre lui le cingeva la vita con le braccia. Entrambi avevano la mente completamente svuotata, persi in quel piccolo angolo di paradiso. Cloud le strinse la presa intorno ai fianchi con un braccio, mentre con l'altro prese ad accarezzare la schiena di lei che, a quelle carezze, prese a massaggiare le guance e i capelli di lui, approfondendo ulteriormente il bacio. Le loro labbra sembravano insaziabili, si cercavano, si univano e si accarezzavano a vicenda. Cloud cominciò con la mano, che fino a poco fa era sul fianco di Tifa, ad accarezzare i suoi capelli scuri, scorrendoli per tutta la loro lunghezza. Preso dalla passione del momento Cloud ribaltò le posizioni, in modo tale che ora era lui sopra di lei, e le prese il viso tra le mani, mentre lei le allacciava le braccia al collo. Rimasero lì per dei minuti che a loro sembrarono interminabili quando, accorto di ossigeno, furono costretti a staccarsi per riprendere fiato. Entrambi ansimarono e, guardandosi negli occhi, cominciarono a ridere per poi ricominciare a baciarsi.
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > Final Fantasy VII / Vai alla pagina dell'autore: shiva95