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Autore: Maestroni_98    09/02/2014    1 recensioni
La scuola é appena finita e quando inizia il nostro atteso periodo estivo, nella grande città di Los Angeles, tutto può accadere. Soprattutto a noi due, amiche inseparabili dal tempo dell'infanzia.
Questa estate sarà diversa da tutte le altre!
Tra lussuria, bugie, segreti nascosti, passione ed emozioni mai provate prima inizia la nostra storia.
- By Sessy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Voci che girano






POV JADE
Vidi Tom aspettarmi, mi avvicinai:”Ehi” dissi in un sorriso. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=112921646&.locale=it )
“Ciao!” disse sorridendomi.
“Come stai? Ho notato che la tipa bionda che c’era vicino a te ti fissava intensamente, potresti fare una nuova conquista” dissi in un sorriso per poi indicare la ragazza con lo sguardo.
“No grazie! Io sto bene e tu?” chiese sorridendomi.
“Bene, ma perchè? è una bella ragazza e poi la conosco è davvero simpatica e intelligente” chiesi, volevo cercarlo di aiutarlo, per come mi ero comportata volevo scusarmi con lui trovandogli una nuova ragazza, preferibilmente una ragazza che non l’avrebbe lasciato freddamente in mezzo alla mensa.
“Davvero Jade.. Non mi interessa!”disse guardandomi.
“Va bene” dissi un po’ dispiaciuta.
“Ehi Jade!” sentì.
Mi girai e vidi Amy avvicinarsi a me, poi vide Tom e si fermò.
“Amy, vieni” dissi guardandola.
Lei si avvicinò lentamente “Come stai?” mi chiese. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=112921501&.locale=it )
“Bene” dissi per poi dare una gomitata a Tom che disse un po’ titubante e poco convinto:”Tu?” chiese guardandola.
“Cambiamo argomento!” disse abbassando il volto.
“Ok, ehmm… Alla prima ora abbiamo scienze!” dissi euforica di scatto l’ultima frase, alzando il braccio verso l’alto.
“Jade.. No..” disse Amy negando con la testa.
“Amy!” disse Juss avvicinandosi a lei.
“Vattene via!” disse lei.
Lui la fissò male:”Sai cosa ti dico, fanculo! Mi sono stancato!” disse per poi andarsene.
“Tu ti sei stancato?!” urlò lei, per poi girarsi verso di noi e dire “Ho deciso, abortirò! Questo bambino sta solo portando problemi! Juss mi odierà per tutta la vita per questo, ma mi sta odiando anche adesso quindi..” disse abbassando il volto.
“Non credo che abortire risolverà la cose” dissi cercando di farle capire che era sbagliato.
“Perchè non dovrebbe sistemarle?! Scusa, Juss continua ad arrabbiarsi con me, tu mi hai decisamente guardata male quando te l’ho detto, e lui..” disse indicando Tom “..beh, lasciamo stare!” disse infine.
“Beh perchè anche se abortissi i comportamenti della gente che ti circonda non cambierebbero e poi rischieresti di non migliorare, ma peggiorare la situazione” gli spiegai in tono calmo, mentre notavo che Tom era impassibile.
“Non cambieranno i comportamenti, hai detto bene!” disse andandosene.
“Tom! Potevi dire qualcosa” dissi guardandolo.
“Avrei peggiorato la situazione” disse fissandomi.
“Beh fammelo dire, è proprio una merda!” dissi convinta.

POV AMY
La giornata scolastica di oggi era finita!
Io non volevo tornare a casa, ma dovevo se no mia madre si sarebbe arrabbiata.
Arrivai a casa, andai in camera e mi sdraiai sul letto.
Juss non era rientrato, da quanto ne ero a conoscenza era uscito con Jason e non mi dispiaceva, dopo quello che mi aveva detto non volevo vederlo.
Mi ha detto che mi sarebbe stato vicino, si vede il risultato.
Ho fatto bene ha reagire male quando ho scoperto della gravidanza, e ho fatto bene a comportarmi come mi sono comportata con lui.
Quando lo vedrò, la prima cosa che farò è dirgli di ritornarsene a Londra, il più lontano possibile da me.
Anzi..
Mi alzai dal letto e mi avvicinai all’armadio, presi la valigia e la aprì mettendoci dentro tutti i vestiti di Juss, tutte le sue cose, tutto.
Proprio in quel momento si aprì la porta ed entrò Juss:”Che cosa diamine stai facendo?!” chiese arrabbiato.
“Non vedi, sto preparando la valigia, la tua valigia! Te ne vai!” dissi continuando a mettere dentro le cose.
“Oh beh allora spero che paghi il biglietto, perchè io al momento non ho contanti” disse per poi avvicinarsi a me.
“Io non ti pago niente! Te ne vai, se non a Londra da un'altra parte! Ma qui non ci stai più!” dissi chiudendo la valigia.
“Oh certamente e vuoi comunicarlo te a tua madre, così almeno ti butta fuori di casa quando le dirò che sei incinta, però non pensare che dopo tu stia sotto il mio stesso ponte” disse avvicinandosi alla porta.
“Non gli dirai che sono incinta! Io qui non ti voglio, mi stai solo rendendo le cose difficili. Avevo capito che avere una gravidanza sarebbe stato facile con te a fianco, ma no.. tu ti arrabbi per tutto, non mi parli per colpa di una cazzata.. Come faccio io a vivere con uno come te?!” gli chiesi urlando.
“Io posso benissimo dirglielo e tu non me lo puoi impedire e comunque sei tu quella che hai iniziato a sclerare e che rispondevi male, io prima cercavo di deviare l’argomento perchè tu non urlassi e poi non mi volevi vedere giusto? Ho provato sta mattina a scuola ad avvicinarmi di nuovo, ma dopo che ho ricevuto un’altra lamentela mi sono rotto proprio le scatole, non del bambino, ma di te, di te Duncan Amy!” urlò puntandomi l’indice.
“Io ti ho stancato?! Questi ormoni del cazzo mi stanno rintontendo, dovresti saperlo come funziona in una gravidanza! Cercavi di deviare l’argomento?! Non mi parlavi neanche, mi ignoravi! Quello non è deviare l’argomento… Sta mattina ti eri arrabbiato per il fatto che non lo chiameremo Sam, tu pensi solo al nome? Non pensi se è maschio o femmina, o al nome che vorrei dargli io?! Non è solo tuo figlio, non è solo il mio, ma è il nostro! Ti sei rotto le scatole di me? Bene.. per questo non posso farci niente. Vai, di a mia madre che sono incinta, vai.. ma se avresti un minimo di coscienza sapresti che poi il bambino non avrebbe un tetto, quindi non starebbe bene! Di questo avevi pensato dato che pensi solo al bambino?!” dissi.
“Non mi sono incazzato del nome, quello era solo una protesta per sfogare la rabbia che avevo e comunque la conoscenza ce l’avresti anche tu, perchè io forse l’avrei detto a tua mamma, ma tu mi avresti cacciato e il bimbo non avrebbe avuto un padre, dunque tu pensi al bambino?” chiese innervosito per poi uscire sbattere la porta dietro di se.
Aprì la porta e lo seguì “Non è detto che sia tu il padre!” gli dissi.
“Amy ora sono io che non ti voglio vedere, vattene via!” urlò per poi scendere le scale.
“Va bene, comportati ancora così, come uno che se ne frega! Ti avviso, domani non dovrai più preoccuparti di nulla! Andrò ad abortire.. Si, e non mi interessa se tu mi odierai e se gli altri mi giudicheranno e mi tratteranno male, con o senza bambino loro mi giudicano e mi trattano male.. e tu, tu mi stai odiando anche quando sono incinta, quindi.. Non sarà un problema!” dissi salendo le scale.
“Infatti, non sarà un problema” disse in risposta.
Andai in camera mia e chiusi la porta sbattendola.
Misi le scarpe e scesi nuovamente giù, mi avvicinai alle chiavi e le presi.
Aprì la porta e uscì di casa.

POV JADE
Ero seduta sul letto a scarabocchiare sul quaderno di chimica, sì perchè i problemi non mi uscivano e continuavo a rifarli.
Quando a un certo punto sentì un rumore in giardino, doveva ancora essere lo stupido cane del vicino che rompeva le scatole, io mi chiedo, non potevano tenerselo in casa?!
Mi avvicinai alla finestra abbastanza innervosita, pronta ad urlare per farlo smettere, ma appena mi avvicinai al vetro vidi Tyler, doveva essere salito dall’albero.
Gli aprì:”Che cosa ci fai qui?” chiesi guardandolo.
“Sono venuto per vederti ho pensato a quello che era successo all’altra volta” disse guardandomi.
Oh già…
Rimasi ferma senza dire niente, poi sentì la sua voce:”Mi vuoi dire che te ne sei già pentita?” chiese in una piccola risata.
“No è che…” mi fermai sentendo il campanello suonare.
“Aspettami qui” dissi guardandolo.
“Non ho molta scelta, il cane del tuo vicino sta facendo la guardia all’albero e affrontare un mastino non mi entusiasma” disse in risposta osservando fuori dalla finestra.
Feci un piccolo sorriso e poi scesi le scale e andai ad aprire la porta:” Amy, che cosa è successo?” chiesi guardandola.
“Posso entrare? Ho discusso con Juss!” disse guardandomi.
“Certo” risposi facendole spazio.
Lei sussurrò un “grazie” ed entrò in casa.
“Allora che cosa è successo di preciso?” chiesi guardandola.
“Si è arrabbiato, come fa sempre, gli ho detto che doveva andarsene perchè non volevo continuare a discutere e lui dava lo colpa a me del fatto che era sempre arrabbiato.. Mi ha detto che avrebbe detto a mia madre che sono incinta e io gli ho detto di farlo pure, tanto avrei abortito.” Disse .
“Ancora con questa storia dell’abortire? Amy, le cose non si sistemeranno se abortisci, anzi peggioreranno e poi per abortire devi avere una figura maggiorenne, un familiare, dunque non potresti” spiegai in tono tranquillo.
“Io ho 19 anni, posso abortire! Le cose peggioreranno?! Cosa succederà che non è già successo? Anche tu mi odierai, beh.. ti dovrai solo mettere nella lista, già presente, delle persone che lo fanno.” Disse guardandomi.
“Beh ma se abortisci si andrebbe comunque a sapere Los Angeles è piena di pettegolezzi e la gente parla e poi non sarebbe la cosa giusta, ragiona Amy” dissi per poi avvicinarmi a lei e abbracciarla.
“La gente parlerà anche quando saprà che sono rimasta incinta, parlerà anche quando saprà che crescerò un bambino da sola. Io non riuscirò a crescere un bambino da sola!” disse.
“Hai ragione non è facile e la cosa si verrebbe a sapere in entrambi i casi, però rimane il fatto che non è la cosa giusta da fare” dissi cercando di fargli capire del guaio che avrebbe portato se avrebbe abortito.
“Cosa dovrei fare?! Tenere un bambino e crescerlo senza una figura paterna?” chiese.
“Anche se Juss non ci sarà, non credo che rimarrai sola per sempre” risposi cercando di tranquillizzarla.
“Si, come se qualcuno vorrà starmi vicino!” disse avvicinandosi alla porta e aprendola “vado, ci penserò su, ma non so se cambierò idea!” disse uscendo e chiudendo la porta alle sue spalle.
Bene, aspetta…
Aprì di scatto la porta:”Amy stai attenta al cane!” urlai.

POV JUSTIN
Ero appena uscito dallo Starbucks, dopo aver pensato più volte alla litigata con Amy, dire che ero arrabbiato era dire poco, continuava ad arrabbiarsi con me e mi rispondeva male, ero felice del bambino e lei se l’era presa, ormai non sapevo più come dovevo comportarmi con lei.
Ma non era l’unica cosa negativa, oltretutto nel ritorno a casa continuavo a vedere coppie felici, sembrava che il karma era contro di me e proprio quando pensavo al karma, ci fu la ciliegina sulla torta: Amy.

POV AMY
Ero seduta sulla panchina del parco.
Presi il cellulare per controllare l’ora, ma quando il display si illuminò mi pentì, non tanto per il fatto che erano le nove e mezza di sera e tornata a casa mia mamma mia avrebbe uccisa, ma perchè come immagine del display avevo una foto mia e di Juss.
Non mi era piaciuta affatto la litigata accaduta qualche ore fa e, per quello, non volevo tornare a casa!
Quando il cellulare smise di illuminarsi, il mio sguardo passò oltre all’apparecchio telefonico e si suffermò su una persona che mi stava guardando.
Justin.
Battei le palpebre più volte pensando che mi stessi immaginando il fatto che lui era li davanti a me, ma invece no!
Era proprio lì!
Ora cosa dovevo fare?!
Stare li seduta e cambiare direzione dello sguardo facendo finta di niente?
O alzarmi e andare da lui per abbracciarlo e dirgli che mi dispiaceva?
O andare da lui e picchiarlo?
O aspettare che fosse lui a fare la prima mossa?

POV JUSTIN
Vidi Amy con una faccia…
Non sapevo nemmeno descrivere il suo volto.
Sapevo che non potevo fare finta di niente, ma non potevo certo dirgli che era colpa mia, non era solo mia la colpa.
Mi avvicinai pian piano:”Amy ho esagerato” dissi serio.
Vidi il suo volto abbassarsi e alzarsi poco dopo, aveva gli occhi pieni di lacrime che luccicavano alla luce del lampione.
“Non è vero!” disse guardandomi “Sono stata io quella ad esagerare!” disse abbassando nuovamente il capo.
Mi avvicinai a lei e l’abbracciai sussurrandole dolcemente per rassicurarla:”Abbiamo esagerato entrambi”.
“Si..” disse sussurrando per poi allontanarsi da me.
“Juss, mi dispiace per come mi sono comportata in questi giorni, mi dispiace.. Solo che il fatto del bambino mi ha incasinata! Ho litigato con Tom per questo...” disse guardandomi mettendo le mani sulle mie guance.
“Non ti preoccupare, non era facile per nessuno” dissi sorridendole.
Il suo volto si avvicinò al mio e le nostre labbra si unirono in un bacio dolce.
Si staccò subito e sorrise “Ora è tornato tutto di nuovo alla normalità, vero? No, perché non riesco più a stare lontano da te, ho bisogno di te!” disse guardandomi negli occhi senza togliere le mani dal mio viso.
Annui e risposi in un sorriso.
Sul suo volto si aprì un grosso sorriso e si mise seduta sulle mie ginocchia “Bene!” disse.
Ora era tornato tutto alla normalità.

POV JADE
Il pomeriggio con Tyler, dopo che era ritornato in stanza non era partito molto bene, ogni volta che cercava di ritornare sull’argomento del nostro “bacio” io lo evitavo con i discorsi più bizzarri e alla fine si era arreso, ma a una condizione: quella di portarmi a scuola in macchina.
Mi svegliai e mi preparai(http://www.polyvore.com/cgi/set?id=112921844&.locale=it ) e in poco tempo sentì il clacson, feci un respiro profondo e poi presi la cartella e uscì velocemente, prima che mia madre iniziasse a farmi domande del misterioso ragazzo che era nella Jeep nera fuori.
Mi avvicinai alla portiera e l’aprì un po’ titubante e appena mi sedetti sul sedile vidi sfoggiarli un enorme sorriso, ma quando ricambiai, successe qualcosa di strano.
Lui si avvicinò al mio volto e i nostri nasi si toccarono, potevo sentire il suo profumo dell’Adidas e il suo alito alla menta provenire dalla sua solita Brooklin, mi allontanai di scatto prima che potesse succedere altro.
Mi stava per baciare come se fossimo un a coppia?!
Feci finta di niente e dissi la prima cosa che mi passò per la mente:”E’ meglio allacciarsi la cintura”.
Sapevo che lui era ancora fermo nello stesso punto di prima, ma non poteva aspettarsi qualcosa da me, giusto?
“Certo” disse con un piccolo tono di tristezza per poi avvicinarsi nuovamente al suo sedile e mettendo in moto.
In poco tempo arrivammo a scuola, la macchina era stata immersa dal silenzio per tutto il tempo.
“Eccoci arrivati!” disse parcheggiando davanti all’entrata.
Molti degli alunni si erano fermati vedendo la macchina cercando di vedere chi c’era al suo interno.
“Grazie” dissi slacciandomi la cintura
La mia mano venne bloccata da quella di Tyler, e il mio sguardo incontrò il suo.
“Non penserai di uscire…” disse avvicinandosi al mio volto.
Con una mossa veloce portò le mani sulle mie guancie e avvicinò il mio volto al suo “…senza prima darmi un bacio.” Disse mentre mi guardava le labbra.
Oddio!
Le sue labbra si unirono alle mie, all’inizio ero abbastanza impietrita ma poi, non so se per il suo meraviglioso sapore di Brooklin, mi lasciai trasportare da quel bacio.
Quando però le sue mani scorsero dalle mie guance a dietro alla nuca, fino ad arrivare al mio fondoschiena, costringendomi ad avvicinarmi, mi discostai:”Soddisfatto?” chiesi in un sorriso.
“Si..” disse sorridendomi.
Gli feci un gesto con la mano per salutarlo e quando partì e io mi voltai, solo allora notai la gente fissarmi.
Ok, forse era meglio evitare di farmi vedere che baciavo un altro ragazzo, dopo qualche giorno che avevo scaricato Tom in mensa…
Tom!
Era nella folla!

POV AMY
Stavo andando a scuola con Juss, eravamo mano nella mano. (http://www.polyvore.com/cgi/set?id=112922054&.locale=it )
Si era risolto tutto, e ne ero molto felice!
“Juss.. ti devo dire una cosa..” dissi fermandomi fuori dal cancello.
“Dimmi tutto” disse lui guardandomi.
“Il fatto è…” dissi guardando le nostre mani “Non so chi è il padre!” dissi tutto in una volta.
Dopo quella frase il suo volto si impallidì, aprì la bocca e poi la richiuse senza fiatare.
“Juss… La ginecologa mi ha detto che sono incinta da più di due settimane, due settimane fa oltre ad averlo fatto con te, l’ho fatto anche con Nath… “ dissi tenendo il volto basso.
Sentì la sua mano stringersi più intensamente alla mia, per poi allentarsi, non stava proferendo parola.
“Dovrei fare il test del DNA per il bambino per sapere di chi è..” dissi nuovamente.
Il fatto che non stava parlando mi stava uccidendo.
Lui annuì e tenne lo sguardo abbassato.
“Dimmi qualcosa..” dissi guardandolo.
“Sinceramente non saprei bene cosa dire, stranamente non sono arrabbiato, forse è perchè la mia preoccupazione che ci sia una possibilità che non sono il padre mi distrugge” disse con tono basso.
“Anche se non sei il padre a me non cambia, ho deciso di crescere questo bambino assieme a te..” gli presi la mano portandola al mio ventre “.. e manterrò la decisione! Nath ormai si starà divertendo con quelche londinese.. Mi dispiace tantissimo la cosa, ma non fa niente: ho te e il nostro bambino!” dissi mettendogli l’altra mano sulla sua guancia guardandolo negli occhi.
Lui appoggiò la mano sulla sua guancia, sopra la mia mano, e sorrise, un sorriso che esprimeva tutto: gratitudine, affetto, ma sopratutto amore.
Incominciai a camminare assieme a lui dirigendoci all’entrata della scuola.
Oggi gli alunni erano abbastanza agitati fuori dalla scuola, e continuavano a vociferare qualcosa.
Parlavano di una ragazza che ha baciato un ragazzo in una gip fuori da scuola..
Poi, mi arrivò all’orecchio un nome, un nome che non mi sarei mai aspettata di sentire in una situazione del genere.
La ragazza… era Jade!



ANGOLO AUTRICI
Buongiorno a tutte/i!
Ecco un nuovo capitolo delle nostre Amy e Jade!
Amy chiarisce con Juss e ora sono felici assieme, ma c’è ancora una cosa su cui discutere: chi è il padre del bambino?
Invece Jade ritorna ad essere amica di Tom e pensa al fratello, Tyler, secondo voi cosa succederà?!
Ringraziamo tutte/i quelle/i che leggono silenziosamente, chi recensisce e chi mette tra le seguite/preferite/ricordate le nostre storie!
Un bacione a tutte/i alla prossima domenica!
By Sessy
  
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