# Ametista
Saito inspira lentamente il fumo.
Adora il fumo.
Come adorava il sakè.
È lontano.
Battosai è morto.
Gli Shinsengumi sono morti.
Rimane lui.
A rincorrere la sua
perdita.
Quel sogno
smarrito.
Pulisce la katana.
Sangue nero e indifferente.
Persevera.
[Aku Soku Zan.
Uccidi. Il Male. All’istante.]
Crede.
Le sue zanne.
Quello che gli resta.
Fede.
Convinzione.
Essenza.
[Sopravvvivi al tuo tempo.
E continui a combattere.
Per un ideale perduto]
Continuerà.
Nel suo orgoglio di perdente.
Senza chiederti se il giusto.
[Non sarai ubriaco.
Mai]
[Sei un lupo.
Orgoglioso e riflessivo.
Mistero metamorfico.]
Sopravvive l’ultimo Shinsengumi.
In explicit
Perché Saito.
In effetti, mi sono stupita un po’ anch’io. È un accostamento un po’ insolito. Saito non centrerebbe nulla, a prima vista, con questa pietra. Però, in realtà, penso che sia quella che meglio indichi l’essenza dell’ultimo lupo di Mibu.
Il nome deriva dal greco e significa "non intossicante"e per questo, nell'antichità, si credeva proteggesse dall'ubriachezza. E' anche chiamata la pietra dell'umiltà per la sua capacità di placare l'orgoglio e tradurlo, invece, in riflessione ed introspezione. Mentre il colore che gli è proprio, il viola, è il colore della metamorfosi, della transizione, del mistero e della magia. Colore tradizionale della mistica, della spiritualità ma anche della fascinazione erotica, il viola indica l'unione degli opposti, la suggestionabilità.
Non vi sembra proprio la descrizione di Hajime Saito?