IL
RAGAZZO DEL SOGNO
E’
buio intorno a me …
…”Non avere paura”…
…Chi sei?...
…”Sarò io la tua luce “...
Sentii
dei passi venire verso di me. Man mano che i passi si avvicinavano , le tenebre
si attenuavano, finché il luogo dove mi trovavo cominciò a risplendere di una
luce accecante … a un tratto vidi il volto di un ragazzo comparire da quella
luce bianca …
…
quel volto luminoso… quegli occhi verdi…i suoi capelli biondi… sembrava un
angelo…
…la
sua mano si tese verso di me…
…e…
DRRIIIIIIIN!...…Accidenti , la sveglia!!!!
Spensi con una mano quell’assordante marchingegno
sciupa sogni. Mi rigirai più volte nelle coperte , nel tentativo di cercare
nella mente quel volto angelico.
Ero quasi nel punto di addormentarmi, quando la voce di mia madre mi riportò
nel mondo reale. Costretta, mi alzai pigramente dal mio letto. Guardai la
stanza con uno sguardo assente.
“L’ho risognato…”dissi sotto voce.
Presi i vestiti sulla sedia ,che avevo preparato la sera prima, e incomincia a
vestirmi.
Scesi in cucina e feci colazione. Stavo mangiando l’ultimo biscotto , quando il
mio sguardo si posò sull’orologio appeso al muro…”le 7:50?!? Oh no! Non ci
voleva, farò tardi anche questa volta!”
Presi lo zaino e, fiondandomi alla
porta, salutai tutti. Attraversai il giardino superando il cancello e corsi in
strada … mentre correvo tenevo d’occhio
l’ora maledicendo la mia pigrizia,quando ad un certo punto sentii il
clacson di un’automobile … anzi mi correggo … di una limousine , che ormai
conoscevo da molto tempo.
Un finestrino nero si abbassò e ,un ragazzo dai capelli viola con un sguardo
magnetico mi disse”Sempre la solita pigrona. Salta su ! ti do un passaggio!” “ Grazie Killua!Sei
il mio eroe!” gli risposi lanciandomi verso di lui.
Non era la prima volta che mi accompagnava a scuola. Io e Killua ci conosciamo praticamente da quando eravamo in
fasce .Le nostre madri erano nella stessa stanza d’ospedale, quando noi
dovevamo ancora nascere ,e divennero subito ottime amiche.
Alle 8:15 eravamo già davanti scuola.
Scesi in un lampo dalla limousine, e
qualche secondo dopo salivo i pochi gradini a piedi della scuola insieme a killua. Spinsi il grande portone, e ci trovammo nell’ampio
atrio della scuola. Alla destra si trovava la segreteria, mentre sulla sinistra
vi erano le scale dove ci dirigemmo.
Arrivati al piano superiore, ci trovammo
nel corridoio dove si trovavano le varie aule. Stavamo andando verso la nostra
classe … ma da dietro le nostre spalle comparve un’insopportabile voce che ci
fece sobbalzare “Anche oggi in
ritardo?ok, voi due marmocchi ora venite con me dal preside!” .
“merda…”disse Killua
guardando quell’uomo . Era Tompa, l’odiatissimo bidello della scuola. Ci dirigemmo verso
l’ufficio del preside. Quando eravamo ormai davanti alla porta, il malefico
bidello la spalancò urlando”ECCO SIGNOR PRESIDE !!! DUE RITARDATARI!!! SONO
QUESTI GENERI D’ELEMNTI CHE ROVINANO IL NOME DELLA NOSTRA MAGNIFICA SCUOLA!!!”
“mpf…si… magnifica…”disse ironico Killua
“si si! Provvederò subito a questi due. Ora ci lasci da soli” disse il preside
da dietro un ampio giornale, che gli copriva il volto. Il bidello se né andò
con un ghigno, soddisfatto del proprio lavoro .
“Ebbene ? che avete voi da dire a vostra discolpa?”
“vede … signor preside” dissi io con voce insicura.
“No no, non chiamarmi preside … mi fa sentire così vecchio …” disse abbassando
il giornale ,così scoprendo il viso dai lineamenti rigidi “ chiamami
semplicemente Leorio…”suggerì aggiustandosi gli
occhiali” Prego continuate …”
“allora ,in poche parole, abbiamo fatto tardi perché non avevamo voglia di
alzarci,tutto qua.”confesso sicuro Killua
“tutto qua?”chiese Leorio appuntando la matita con
l’aria apparentemente assente.
“tutto qua…” disse seccato il ragazzo dai capelli viola”possiamo andare?”
“ ma si! Andate, andate ho molte cose da fare” disse accendendo la tv via cavo
che era sulla scrivania.
“Arrivaderci signor. Preside” conclusi io.
“ Ho detto, chiamami Leorio…”mi rispose seccato.
“ ok … arrivederci vecchio”disse Killua dirigendosi
verso la porta
“NON SONO VECCHIO!”urlò lanciando il posacenere verso di lui , ma io riuscii a
chiudere la porta in tempo, evitando che lo colpisse.
“Quel vecchiaccio!Se ne pentirà ! Come ha osato tirare a me un posacenere?!Poi
a me! A un componente dell’illustre famiglia
Zaoldyeck !LO UCCIDERO’!”
“Killua…con tutte quelle persone che gli hai giurato
morte, potresti avere un futuro come
assassino …” gli risposi.
Aprii lentamente la porta della nostra aula. Appena
entrammo, vidi la prof. che stava interrogando un ragazzo alla lavagna.
La professoressa ci rivolse lo sguardo, dicendo “Anche quest’oggi siete in ritardo?Via, stavolta vi faccio entrare,
ma la prossima volta prenderò dei provvedimenti.”
Abbassai lo sguardo. Seguita da Killua, mi diressi
verso il mio banco, che era vicino alla finestra,ed accanto al mio c’era il
suo. Ci sedemmo, e mentre stavo per prendere il libro dal mio zaino, sentii la
voce della prof. …”Bravo, vai pure al posto… Kurapika”
Quel nome...
Il ragazzo posò delicatamente il gesso sulla
cattedra e, alzando lo sguardo, si diresse verso il suo banco.
Quel volto…
…Kurapika…il ragazzo dei miei sogni…
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SALVE A TUTTI!...^_^…
GRAZIE DI AVER LETTO LA NOSTRA FAN FICTION !!!
QUESTA VOLTA L’ABBIAMO VOLUTA DEDICARE AL NOSTRO PERSONAGGIO PREFERITO DI HXH!!!
…KURAPIKA…
PERFAVORE FATECI SAPERE COSA NE PENSATE !
SALUTI
CIAU CIAU!