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Autore: AlekHiwatari14    11/02/2014    1 recensioni
Quando il mondo della realtà incrocia quello della fantasia e sembra che l'universo intero si sia sbagliato a dar definizione di realtà e fantasia, accade qualcosa di magico. Qualcosa sconosciuto all'umanità, alla realtà e alla fantasia stessa. Qualcosa che nessuno può immaginare mai. Questo è ciò che accade ad una giovane ragazza che vive nella realtà sognando la fantasia che improvvisamente quella fantasia si mischia con la realtà stravolgendole la vita. VAMPIRE. Questo è il nome del mondo in cui dovrà fare i conti e tra risate e lacrime, paure e speranze, troverà l'amore e l'indecisione che alberga sempre nella realtà di tutti i giorni. Chi sarà questo amore? Come lo affronterà? Quali pericoli e quali sfide l'attendono? Lo scoprirete solo leggendo.
[CONTINUA CON My Life like a Vampire 2 - The Vampire's Academy.]
Genere: Commedia, Generale, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Sorpresa, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'My Life like a Vampire'
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Titolo:Capitolo 2 - Confusione.


Eccomi qui a riordinare la mia camera. Disfo la valigia. Sembra che non potrò tornare a casa finchè non sarò diventata idonea ad essere un intoccabile e scopra i miei poteri. La porta dietro di me si apre e mi volto dal rumore. Davanti a me si presentava una ragazza bionda con occhi rossi in divisa. Probabilmente era qualche domestica o qualche amica di famiglia. Chissà...

?:Oh...così sei tu Rita Hisawada.
Rita:Sawada, no Hisawada. Ma perchè tutti sbagliano il mio cognome?

La ragazza si avvicinò e si sedette sul letto con un sorriso in volto. Sembrava non vedesse nessuno da molto tempo.

?:Resterai per molto tempo?
Rita:Penso di si.
?:Lo sai che sei molto carina? Hai dei occhi azzurri che ipnotizzano chiunque.
Rita:Si, me lo dicono tutti. E comunque tu...si, insomma...chi saresti?
Yui:Oh..scusa. Io sono Yui. Piacere di conoscerti.
Rita:Ah..giusto. Yui Komori, la ragazza di Ayato.Me ne avevano parlato.
Yui:Ma che dici? Io e Ayato non siamo fidanzati.
Rita:Ma a te piace proprio come a lui piaci, ma nessuno dei due si fa avanti. La conosco la storia.

Affermai convinta dopo aver chiuso l'armadio e alzandomi presi la valigia e presi il pc, mettendolo sulla scrivania.Yui continuava a parlare ed io, occupata non la ascoltavo neanche. Dopotutto si sa che negava l'evidenza come poi negavano gli altri vampiretti il fatto che fossero dei pervertiti di natura. Dopo aver ultimato le ultime cose misi la valigia a terra, sotto al letto. 

Rita:Ecco fatto! Ora è tutto in ordine.
Yui:Ehi! Ma mi hai ascoltata?
Rita:Perchè non guardi in faccia alla realtà? Le cose per te e per lui sarebbero molto più semplici. Non credi?
Yui:Ehi! Dove stai andando?

Chiese vedendo che uscii da camera mia.

Rita:Vado un attimo in cucina. Ho una fame.

Entrai in cucina e aprii i pensili. Purtroppo le mie aspettative mi delusero. Qualche ora più tardi Raito si disperava urlando e correndo avanti e indietro per casa.

Raito:E' scomparsa! E' scomparsa!
Kanato:Com'è possibile che sia scomparsa? Fino a qualche secondo fa era in camera sua.
Yui:Beh...veramente...ora che ci penso è uscita qualche oretta fa.

Disse la ragazza entrando in soggiorno e vedendo la discussione. Scoppiò il putiferio.

Ayato:Cosa? Perchè l'hai fatta scappare?
Raito:Sei sempre stata una sgualdrinella combinaguai e diventando vampira non sei cambiata per niente. La prossima volta sta al posto tuo! 

Esclamò arrabbiato e uscendo fuori di tutta fretta.

Kanato:Yui! Era la nostra cena, il nostro contenitore di sangue. Ti rendi conto di quello che hai fatto?
Yui:Veramente..io non credo...
Ayato:Come sarebbe a dire "non credo"? Chiunque entra qui vuole uscirne e scappare al più presto possibile. Sbaglio, o tu stessa dal giorno in cui sei venuta volevi andartene solo perchè sapesti che eravamo vampiri?
Yui:Si...ma...lei...
Subaru:Lei è diversa.

Interruppe Subaru che stava seduto sulla finestra ad ascoltare quei discorsi noiosi.

Reiji:Diversa?
Subaru:Non aveva l'aria che volesse scappare quando l'ho vista.

Disse incominciando a pensare...

***


Scavavo nell'armadio di Subaru per cercare qualcosa di comodo da portare. Dopotutto un umana in un mondo di vampiri è facilmente riconoscibile dalla puzza, così dovevo trovare qualcosa che coprisse il mio odore e lo sostituisse con quello di un vampiro in modo che nessuno se ne accorgesse. L'unica cosa che trovai fu una giacca nera con degli strass e la provai, anche se in realtà cercavo una felpa per coprire anche i miei capelli.

Rita:Mi sa che devo accontentarmi.
Subaru:Che diamine ci fai in camera mia e per di più con la mia giacca? Toglitela immediatamente!

Esclamò comparendo dal nulla infuriato più che mai. Senza dargli peso me la tolsi.

Rita:Ma si, tieni! Tanto per quello che mi serve non è un granchè.
Subaru:Che devi fare?
Rita:Mi serve una felpa. Puzzo troppo d'umana.

Si avvicinò all'armadio e dal nulla comparve una felpa nera che mi lanciò e mi finì in testa.

Subaru:Tieni! Comunque, un consiglio. Se vuoi scappare...
Rita:Se volessi scappare già me ne sarei andata, non credi? Dopotutto non ho niente che mi trattiene qui.

Risposi mettendomi la felpa. Il ragazzo si voltò meravigliato verso di me.

Subaru:Allora...perchè ti ostini a rimanere quando potresti andartene?

Mi fermai mentre mi aggiustavo il cappuccio della felpa in testa. Mi voltai verso di lui con sguardo spento e curioso.

Rita:Sinceramente...non lo so neanche io.

Mi avvicinai a lui e gli accarezzai il volto. Avevo il bracciale attivato verso di lui per sapere il suo passato. Sentii tutte le sue vecchie emozioni e sensazioni. Vidi una donna, probabilmente sua madre. La chiamavano la rosa bianca.

Rita:Siete due goccie d'acqua.
Subaru:Di che parli?
Rita:Dovrebbero nominarti rosa sporca, per tutto quello che hai passato.

Risposi abbassando lo sguardo e togliendogli la mano dalla faccia.

Subaru:Rosa sporca? Ma di che parli?
Rita:Sei uguale a lei. Alla rosa bianca, Christa. Solo che la tua rosa bianca si è sporcata di sangue, per questo rosa sporca. Non credi?

Il ragazzo mi guardò incredulo.

Subaru:Tu..che...ne sai?
Rita:Basta sapere che so tutto ciò che devo sapere.

Mi voltai a prendere la borsa e lui mi abbracciò da dietro.

Subaru:Chi sei? Come fai a sapere...?
Rita:Sai chi sono. Non è colpa tua quello che è successo. 

Dissi mettendogli la mano sulla mano per poi guardarlo negli occhi.

Rita:Quando torno ne possiamo riparlare tranquillamente, se vuoi. Fa il bravo.

Con un bacio sulla guancia lo lasciai di stucco. Mi avviai verso la porta dove lui mi corse dietro ancora mezzo frastornato.

Subaru:E adesso...dove vai?
Rita:A prendere una boccata d'aria e a fare alcuni servizi. Non preoccuparti! Tornerò per cena. Promesso.

Risposi chiudendo la porta dietro di me.


***

...Intanto, in città, Raito mi corse dietro non appena mi vide da lontano.Mi prese per il braccio fermandomi.

Raito:Dove pensi di andare?
Rita:Ma che fai? Lasciami!
Raito:Volevi fuggire. Non è così? Beh.. non hai calcolato che potevo trovarti. 
Rita:Ah...quanto sei noioso. Ma secondo te, se volessi fuggire non me ne sarei andata col metodo "intoccabili"?
Raito:Cosa??
Rita:Ma quanto sei stupido!

Esclamai urtata e riprendendo a camminare. Mi segui.

Raito:Ehi! Aspetta! Se non volevi fuggire come mai sei per strada?
Rita:Compre.
Raito:Compre?
Rita:Oh...mio....cosa c'è che non capisci nella parola compre?
Raito:Niente. Solo che non capisco cosa centri con la tua fuga.
Rita:Ah...ma ti devo fare il disegnino? Fammi capire! La mia non era una fuga, ma un semplice "esco a fare compre". Se non mangio io, tu come i tuoi cari fratellini, il mio sangue ve lo scordate!
Raito:Beh..che centra? Questo lo so. Potevi mangiare qualcosa a casa, invece di camminare per strada alla ricerca di qualche supermarket aperto.
Rita:Idiota! Le dispense erano vuote tesoro ed io non mangio da stamattina.
Raito:Veramente da ieri sera.
Rita:Ieri non lo conto perchè avevo mangiato quando sono venuta da voi.

Dissi entrando in un market. Lui si fermò fuori e mentre prendevo il cestino mi chiese:

Raito:Allora...non eri scappata?
Rita:Ma sei scemo o cosa? Ti ho detto di no. Sono solo affamata e devo saziare in qualche modo il mio appetito. Allora, che fai? Entri e mi aiuti con la spesa o rimani lì?

Il vampiretto entrò incredulo e leggermente impaurito. Non capiva il mio comportamento. Di solito una persona normale avrebbe cercato di scappare e non di fare la spesa per sfamare 6, ma che dico? Sono 7 i vampiri affamati. Beh...come dargli torto? 
Ritornammo a casa e lì, sulla porta c'era Kanato, Ayato e Yui che erano preoccupati.

Ayato:L'hai trovata!
Raito:Veramente...quella ragazza è strana.
Kanato:Come strana?
Raito:Non era uscita per scappare, ma per fare compre.
Ayato:Compre?
Yui:Ve lo dicevo che non era scappata.

I ragazzi continuavano a discutere mentre mi toglievo la felpa. La misi sull'appendiabiti e mi incamminai verso la cucina. Incontro mi venne Kanato che salterellava come un bambino di 5 anni.

Kanato:Hai comprato qualcosa di buono?

Senza fiatare presi dalla busta della spesa un cornetto in una busta e glielo diedi. Aprii e non appena vide il cornetto i suoi occhi incominciarono a brillare.

Kanato:Dolce!!! Finalmente qualcuno che mi capisce!

Arrivai in cucina e misi le buste sul bancone. Dietro alla porta c'era Shu.

Shu:Ammirevole. Hai avuto l'occasione di scappare e non l'hai sfruttata, anzi... sei andata a comprare del cibo per rimanere qui. Assurdo!
Rita:Dovresti saperlo che rispetto a pieno i contratti così come rispetto le promesse.
Shu:Promesse?
Rita:Già, avevo promesso che sarei tornata per cena ed eccomi qui.Anzi, sono rincasata anche prima da come vedi.

Dissi indicando l'orologio in cucina con le buste in mano. Dopodichè posai la spesa nelle dispense.Shu mi venne vicino e incominciò ad odorarmi il collo.

Shu:Che buon profumo che hai. 
Rita:Grazie, ma se è un pretesto per assaggiare il mio sangue dovrai aspettare. 
Shu:Aspettare cosa?
Rita:Lo berrai insieme agli altri, non temere, però adesso devo nutrirmi io. Ho una fame! Non metto niente sotto i denti da stamattina.

Risposi prendendo il grembiule da cucina e mettendomelo incominciai a cucinare. Il vampiro uscì dalla cucina incredulo. Pensava:"Quella ragazza è strana", ma non gli diede molto peso. Dopo mangiato andai in camera mia e mi sedetti davanti al pc.Dovevo studiare. Anche se stavo lì, avrei dovuto studiare il doppio, non solo per l'università che mi attendeva dopo che avrei finito il mio cosidetto addestramento, ma anche per i libri che mi aveva dato Ciel da studiare. Così decisi di cercare l'argomento che dovevo studiare. Mentre stavo davanti al computer e navigavo per internet, la porta si aprì lentamente. Un ombra si avvicinò minacciosa verso di me e mi stava per travolgere quando, stesso continuando la mia ricerca, feci svanire quell'atmosfera di film horror che si era creato.

Rita:Se credi di farmi paura hai sbagliato sia approccio che persona.
Ayato:Com'è possibile che tu non abbia paura dei vampiri? E' un classico che gli umani hanno il terrore di loro.
Rita:Forse perchè non sono come le altre?

Curioso e con lo scherzo andato in fumo, Ayato appoggiò la mano sulla sedia e si avvicinò al pc chiedendo:

Ayato:Che stai facendo?
Rita:Ricerche.Devo studiare per un esame ed ho dimenticato il libro. Sai percaso se Reiji ha un libro del genere?
Ayato:Ah.. di libri non chiedere a me. Non me ne intendo mica. Devi chiedere a lui.
Rita:Come sospettavo.

Dissi chiudendo il pc e prendendolo tra le mani scesi al piano di sotto. Andai in camera di Reiji dove c'era una biblioteca enorme.Bussai ed entrai.

Rita:Reiji? Disturbo?
Reiji:Certo. Stavo leggendo.
Rita:Scusa, ma è una cosa urgente.Riguarda un libro.
Reiji:Ok, entra pure.

Entrai e posai il pc sulla scrivania dove, aprendolo, uscì la pagina della ricerca.

Reiji:Tu hai un pc?
Rita:E con ciò?
Reiji:E non hai chiesto aiuto?
Rita:Certo che no..perchè volete farmene andare? Io mi trovo bene qui.
Reiji:E allora per cosa ti serve quel pc?
Rita:Mi serve per l'università.Comunque è questo. Hai qualcosa attinente?
Reiji:Ah..Shakespeare e il 600.Dovrei avere qualcosa. 

Rispose controllando sulla libreria.

Reiji:Così studi letteratura.
Rita:Beh..si, anche se il mio sogno è stato sempre di fare medicina. Ho fatto anche i test, ma non sono riuscita ad entrare.
Reiji:Dove vivevi l'università era a porte chiuse?
Rita:Si, ed è anche difficile entrarci.
Reiji:So che non dovrebbero essere fatti miei, ma potresti fare l'università qui. Medicina è a porte aperte.

Consigliò mettendomi sulla scrivania 2 libri. Erano Romeo e Giulietta e Amleto.

Rita:Amleto e Romeo&Giulietta. Perfetto. Grazie e scusa per il disturbo.
Reiji:Ma figurati.

Presi i due libri con il pc e ritornai in camera, ma non appena appoggiai tutto sulla scrivania mi venne un dubbio. Presi i due libri e vidi che erano stati scritti da Shakespeare. Incominciai a pensare:"Com'è possibile che Shakespeare è conosciuto pure qui?". Così decisi di aprire il pc e chiamare Sho tramite skypeland-otherworld, il programma che mi aveva fatto installare Libertà, per saperne di più, ma dall'altro lato a rispondere non ci fu lui, ma un ragazzo dai capelli e occhi rossi con un viso simpatico e solare.

Otoya:Qui è Ittoki Otoya che parla.
Rita:Scusa, pensavo fosse il contatto di un mio amico.
Otoya:Cercavi Sho Kurusu?
Rita:Beh..si.
Otoya:Alla faccia! Sho! Non sapevo conoscessi ragazze così carine.
?:Fa vedere!

Esclamò un ragazzo mulatto dai capelli castani e occhi verdi.

??:Ehi! Spostatevi!

Ribattè un biondo con i capelli lunghi e occhi azzurri, seguito da un ragazzo dai capelli a caschetto e occhi blu e dietro a tutto con occhi a cuoricino un ragazzo con gli occhiali, capelli biondi e occhi verdi.Sho riuscì a far spostare tutta quella gentaglia e a sedersi.

Sho:Ciao, Rita. Scusami, ma eravamo nel pieno di un'esercitazione. Dimmi pure.
??:Rita? Oh...che nome soave!
Sho:Ah.. già. Prima che mi dici, ti presento il mio gruppo. Questo con i capelli lunghi è Ren.
Ren:Ciao Dolcezza!
Sho:Questo con i capelli blu vicino a me è Masato.L'imbranato con gli occhiali è la causa delle mie paure sull'altezza, nonchè Natsuki.
Natsuki:Ma che razza di presentazione è?
Sho:Piantala! Le presentazioni le faccio io e non tu. Quindi sta al posto tuo. Ehm...ah..si! Poi c'è questo bel moro che è Cecil.
Cecil:Ciao.
Sho:Mentre, invece, quello che non si è curato di niente e di nessuno lì dietro è Tokiya. E' il più tranquillo di questi pazzi.

Disse mostrandomi un ragazzo dai capelli e occhi blu.

Rita:Piacere di conoscervi. Sono Rita.
Otoya:Sho? Come fai a conoscere ragazze così carine?
Sho:Non metterci il pensiero. E' un intoccabile.
Ren:Bella e impossibile.Proprio come piace a me.
Rita:Scusate? Io avrei chiamato per un chiarimento. Posso parlare con Sho? 
Sho:Dimmi tutto e non dargli peso.
Rita:Grazie. Senti, ho trovato questi libri. Sai che ho l'università e anche rimanendo qui non posso abbandonarla.
Sho:Si, già ne avevamo parlato.
Rita:Bene.Come mai sono le stesse commedie e gli stessi autori della realtà?
Sho:Lo sai che non mi piace quando parli del tuo mondo realtà. Sembra come se noi fossimo finti.
Rita:Hai ragione. Scusa. E' la forza dell'abitudine.
Sho:Natsuki? Mi prendi quel libro? 
Natsuki:Si, certo.
Sho:Che autore è?

Chiese prendendo un libro da non so dove che gli diede Natsuki e incominciò a sfogliarlo.

Rita:Shakespeare.
Sho:Shakespeare... eh? E' un autore universale. E' nato a Cartoon World nel 1500 e qualcosa se non sbaglio.
Rita:Cartoon World? No no no...lui è nato sulla Terra.
Sho:Tesoro? Mi sorprende che tu non abbia capito ancora la definizione Terra. I più grandi scienziati, autori e scrittori sono universali e molti hanno preso il loro nome per diffondere la loro opera ovunque.
Rita:Scherzi?
Sho:Non scherzo affatto. Ma non hai letto il libro di Ciel?
Rita:Non ancora.
Sho:Dovresti farlo e al più presto perchè questo è uno delle cose che c'è scritto nel libro. Le opere maggiori di Shakespeare sono Amleto e Romeo e Giulietta.
Rita:Eccoli!

Esclamai mostrando i libri.

Sho:Appunto. Leggi il libro che ti abbiamo dato e non fare scemenze.
Rita:Tranquillo. Comunque volevo chiederti, come mai stiamo parlando con il tu? Non ci davamo il lei e il voi una volta?
Sho:Beh... hai il bracciale attivato probabilmente e siamo abbastanza lontani per darci il voi.
Rita:Ah..per questo. 
Sho:Perchè non lo leggi ora il libro? Dopotutto non capisci niente di ciò che sei se non lo leggi.
Rita:Adesso che ci penso non posso neanche leggerlo. Devo andare a sfamare i piccoli.
Sho:Sta attenta.Noi ritorniamo a lavoro.
Ren:Ciao tesorino. Quando sei in città chiamami.
Rita:Contaci!

Urlai ridendo e facendo il segno dell'ok.Staccai la chiamata. Era ridicolo che Shakespeare non fosse reale. "Forse neanche Dante lo era con tutti quei gironi e fantasie" incominciai a pensare.Chiusi il pc e mi tolsi la camicia mettendomi una maglia larga sulle spalle bianca.Andai in soggiorno dove c'erano i vampiretti affamati che litigavano tra loro per chi dovesse essere il primo ad assaggiare il mio sangue. Solo uno di loro non parlava ed io decisi di far assaggiare a quello per primo il mio sangue.

Rita:Quanto fracasso. E' inutile che litigate. Non sono una preda. Decido io chi berrà il mio sangue.

Mi avvicinai lentamente verso Subaru e mi voltai verso gli altri scoprendo il collo.

Rita:Incomincia tu e niente pervesioni vampiriche.
Subaru:Cosa? Io?
Rita:Certo. Sei l'unico che non fa casino qui.

Mi abbracciò dolcemente e delicatamente appoggiò i suoi canini sul mio collo e incominciò a bere il mio sangue. Sembrava come se avessi avuto una fitta al collo, come una puntura di zanzara, ma che dico? Altro che puntura di zanzara era una seconda analisi del sangue solo che sembrava che fossero stati infilati due aghi nel collo.Ma fu un attimo. Bastò un sorso e il vampiro sembrò sazio.Si pulì il sangue che gli scorreva ai lati della bocca.

Subaru:Mamma...che bevuta. 
Kanato:Com'è?
Subaru:E' dolce e sembra quasi come se avessi bevuto una persona intera.
Ayato:Impossibile!
Rita:Chi è il prossimo?

Chiesi. Man mano i ragazzi si avvicinarono e bevvero il mio sangue contemporaneamente. Ayato e Kanato tra le braccia, Raito sul collo. Appena finito bevvero anche Reiji e Shu, entrambi sul collo.Non so cosa successe quella notte, ma da quel giorno quei vampiri non furono più gli stessi. Infatti, il giorno seguente, non appena mi svegliai vidi la faccia di Raito ai piedi del letto e incominciai ad urlare.

Raito:Ehi! Che hai da urlare?
Rita:Cos'ho da urlare? Sei in camera mia ed io sto ancora in camicia da notte. Pervertito!! Esci subito da qui!!
Raito:Ma sei così carina quando dormi.

Sentii le fiamme dell'inferno posarsi sulle mie guancie. Quella situazione mi imbarazzava parecchio.Tenevo le coperte che mi coprivano e continuavo a coprirmi ancora di più fino alla bocca.Nessuno mi aveva mai visto in camicia da notte apparte mia madre, mio padre e mio fratello.Mi sentivo così imbarazzata e ridicolizzata. Si mise sul letto e, camminando a gattoni verso di me, si avvicinava man mano sempre di più fino a quando non me lo trovai letteralmente addosso. Urlai nuovamente.

Rita:Scendi subito dal mio letto!!!
Raito:Lo sai che sei carina quando arrossisci? Non so perchè, ma quest'oggi hai qualcosa che mi attira parecchio.

Disse prendendomi il volto con il rossore in faccia anche lui.A quel punto lo spinsi e cadde giù dal letto trascinandosi la coperta con se rimanendomi solo con la camicia da notte.

Rita:Ben ti sta!

Esclamai urlata alzandomi e mettendomi difronte a lui con le mani sui fianchi.

Rita:Non sta bene entrare nelle camere altrui quando si dorme dovresti saperlo.
Raito:Che bel panorama.

"Bel panorama?" Pensai curiosa. Due secondi dopo intuii cosa voleva dire. Ero sopra di lui, all'impiedi e in camicia da notte. Era normale cosa intendesse. A quel punto urlai:"Pervertito!" facendomi sentire in tutta la villa Sakamaki e dintorni e dandogli un ceffone conclusi l'opera.Kanato e Ayato, sentendo li casino che proveniva da sopra, salirono in camera mia trovando Raito a terra con una guancia rossa con il segno della mano ed io che non c'ero. I due si avvicinarono alla vittima aiutandolo ad alzarsi.

Kanato:Cos'è successo?
Raito:Mamma! Che ceffone! Quella ragazza ha una grinta e un caratterino che mi attizza parecchio.

Intanto, dopo essermi vestita, mi guardavo allo specchio del bagno. Avevo i sensi di colpa. Non avevo mai ucciso una mosca ne tanto meno dato un ceffone a qualcuno, ma qualcosa dentro di me diceva che avevo fatto bene."Ma se ho fatto bene perchè mi sento così male?"Mi chiesi pensierosa cercando una risposta su di me che non ero ancora riuscita a dare.Le cose stavano cambiando sia per me che per i vampiretti, ma mi sentivo confusa. Quel comportamento mi lasciava senza parole e quello che venne fu ancora peggio. Se volete saperlo continuate a seguirmi e a recensire. Un bacio dalla vostra Rita.

Raito:Ehi! Ti sei dimenticata di dare un saluto anche da parte mia.
Rita:Si, scusate anche da parte di Raito.
Kanato:Ciao umani ansiosi!
Ayato:Sento odore di sangue.
Rita:Ehi! Questa è la mia storia e la chiusura la devo fare io.
Raito/Kanato/Ayato:Scusa!


Un bacio da tutta la fanfiction e...alla prossima!

Reiji:Così va molto meglio.
Raito:Si, ma non ci ha mensionato.
Shu:Chiudi il becco! La fic è finita!
Subaru:Finalmente, troppe cose che ricordavano me.
Kanato:Ci facciamo un goccio di sangue?
Ayato:Ma certo andiamo!
Yui:Ehm... ragazzi? Sta ancora registrando.
Tutti:Cosa?

Si sprigiona l'inferno e tutto finì in un urlo:

Rita:Chiudi subito quell'affare Yui!



   
 
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