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Autore: Kano_chan    12/02/2014    5 recensioni
Dal Prologo:
"Sto aspettando e non so quanto ci vorrà, ma mentre aspetto vorrei raccontarvi la mia storia.
E’ una storia senza pretese perché racconta del mio viaggio in compagnia di 15 amici, delle mie origini, del mio amore, delle mie battaglie, del mio terrore e della mia gioia, delle mie ferite e delle mie vittorie: della mia vita insomma.
E se sulle prime vi potrà sembrare straordinaria in realtà per me è stata normalissima.
Ma vorrei lo stesso narrarvela.
Questa è la storia della Figlia della Montagna."
~~~~~
Dall'Epilogo:
Fine
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fili, Kili, Legolas, Nuovo personaggio, Thorin Scudodiquercia
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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CAPITOLO 4


Cavalcare sotto la pioggia, credetemi, non è per nulla bello; soprattutto se è quasi notte, e le ombre che iniziano ad infittirsi rendono difficile seguire le tracce. Così, dopo aver ripercorso a ritroso un pezzo di strada, che avevamo battuto per arrivare al riparo, le orme si erano confuse nel fango prodotto dalla terra bagnata.

Mi guardai intorno, passandomi una mano sul viso per togliere l’acqua in eccesso. Il mio pony nitrì spaventato per un improvvisa folata di vento, e io mi chinai sussurrandogli parole di conforto all’orecchio; quando sembrò più calmo ritornai a guardare intorno a me.

- Maledizione!- imprecai, vedendo sul lato destro del sentiero una serie di rami di pino spezzati.

Il pony aveva abbandonato la strada, presumibilmente per trovare riparo all’interno del fitto degli alberi. L’unica cosa che potevo sperare, era che le briglie, o qualche altro finimento, fossero rimaste aggrovigliate in un basso cespuglio, fermando la sua marcia.
Ma così non fu.

Inoltrandomi nel bosco, continuai a seguire le tracce; fortunatamente, le fronde mi riparavano almeno in parte dalla pioggia, e le impronte degli zoccoli risultavano ben visibili nel sottobosco. Dopo poco mi ritrovai nuovamente all’aperto, più precisamente in riva ad un fiume ingrossato per la pioggia. Doveva essere lo stesso, che avevamo visto scorrere sotto il lungo ponte di pietra, che avevamo percorso più a valle qualche ora prima.
Misi due dita in bocca, piegando la lingua, in modo tale da emettere un lungo fischio modulato;  nel frattempo facevo scorrere lo sguardo lungo tutto il letto del fiume, ma del pony non c’era traccia.
Spinsi il mio cavallo lungo l’ansa del torrente, attenta a non avvicinarmi troppo, vista la corrente molto forte. Rinunciai a fischiare per richiamare l’animale perduto; era inutile, il rumore prodotto dall’acqua era troppo forte.
Stavo quasi per rinunciare, convinta che il cavallo fosse finito in acqua e trascinato via, quando mi giunse un nitrito terrorizzato alle orecchie; il vento, che tanto avevo odiato nella sua irruenza, adesso mi stava aiutando, portando suoni attraverso l’aria, che altrimenti non avrei udito.
Così mi diressi a sud; e lì, fra le rocce, con la sella incastrata in mezzo ad un groviglio di tronchi, c’era il pony scappato; nonostante fosse caduto nel fiume, come malauguratamente avevo pensato, la fortuna era stata dalla sua.
Legai il mio cavallo all’albero più vicino, presi la spessa corda appesa al bagaglio e mi avvicinai al fiume; mentre stavo cercando un appiglio adeguato per legare la cima, dal folto del bosco arrivarono Fili, Kili, Thorin e Dwalin.

- Harerin!- esclamò Thorin, scendendo dal destriero e raggiungendomi assieme agli altri.
- Aiutatemi ad assicurare questa cima, devo entrare nel fiume e raggiungerlo- dissi, alzando la voce per farmi sentire sopra l’ululato del vento e della pioggia.
- Harin sei impazzita?? Verrai trascinata via! - esclamò Fili, guardando poi suo fratello, il quale rincarò la dose
- Ha ragione, il torrente è in piena, la corrente ti spazzerà via! Vado io! - affermò il nano allungando una mano perché gli dessi la corda.

Io fissai Thorin – Padre, siete tutti molto più pesanti di me; la corrente, è sì forte, ma io ho più chance di rimanere a galla dovessi cadere in acqua. Con un balzo, posso arrivare alla roccia più vicina e raggiungere il pony senza nemmeno bagnarmi. Voi non ci riuscireste mai, nessun nano ha la mia agilità - replicai ignorando le proteste di Kili, mentre Thorin mi osservava.

- Dwalin, aiutala a prendere lo slancio. Kili prendi un’altra fune per poter legare l’animale una volta liberato- disse semplicemente il re

Io annuii decisa, poi fissai i due fratelli che avevano entrambi la stessa espressione di disappunto.

- Ragazzi andrà bene – dissi, e porsi a Fee la mia cima.

Quando questa fu assicurata per bene, feci alcuni passi indietro, allontanandomi dalla riva; poi corsi verso Dwalin più veloce che potei, e appoggiando il piede sulle sue mani intrecciate, mi feci lanciare.

Ebbi un attimo di ripensamento sulla mia spavalderia, quando vidi sotto di me la corrente infuriare; ma grazie a Mahal atterrai sulla porzione di roccia non ancora sommersa, laddove si era creata la piccola diga che tratteneva il pony.
Mi girai facendo un segno di vittoria ai nani rimasti a riva, e poi mi voltai verso il cavallo.
La bestia ormai non aveva più forze, vedevo quasi tutto il bianco delle pupille, mentre dalla bocca, usciva una densa schiuma bianca.
Mormorando parole per tranquillizzarlo mi misi all’opera, districando le briglie e i lacci della sella rimasti intrappolati tra i tronchi; il lavoro era reso difficile dai continui spruzzi d’acqua ghiacciata, che mi rendevano la presa rigida e le dita intirizzite. Lavorando alacremente riuscii a sbrogliare quasi tutta la matassa, poi mi girai verso la riva, facendo cenno che mi tirassero la corda con cui legare il cavallo; il lancio riuscì al primo tentativo.
Creai un cappio che feci passare dalla testa dell’animale, assicurandoglielo poi al sottogola, in modo che non si strozzasse; dopo di che tagliai l’ultimo impedimento, e mentre da una parte i miei compagni rimasti a terra tiravano verso di loro, io cercavo di spingere il pony terrorizzato nella giusta direzione. Dopo qualche momento di stallo, il puledro prese ad avanzare verso riva senza intoppi, e senza scivolare sul fondale.
Per il cavallo fu quindi praticamente una passeggiata.. per me si trasformò in un incubo.
Appena qualche istante dopo che il pony era stato liberato, la diga che si era creata, si disfò sotto una nuova ondata di piena arrivata da monte; lo schianto dei tronchi fu assordante, e un ramo di betulla mi colpì sulle caviglie, facendomi perdere l’appiglio sulla roccia e finire dritta in acqua.
Il gelo mi colpì come un pugno, e presa alla sprovvista ingoiai una generosa quantità d’acqua torbida;  la forte corrente mi spinse ancora più a fondo, e io, ne approfittai per darmi un’energica spinta verso l’alto, non appena sentii sotto i piedi qualcosa di duro.
Tossendo e respirando, cercai di capire dove fossi finita e dove fosse la riva, ma venni nuovamente sbalzata sott’acqua,  ritrovandomi quasi a testa in giù; allora cercai di muovere le braccia per tornare in superficie, con scarso esito.
L’aria stava quasi per finire nuovamente, quando qualcosa mi afferrò per la vita, facendomi riacquistare l’esterno; annaspando, mi girai verso quello che scoprii essere Kili.
La situazione mi fu chiara solo una volta guadagnata la riva.
Quando gli altri mi avevano vista cadere in acqua, e faticare per non affogare, Kili aveva legato un'altra corda ad una delle sue frecce, scoccandola, e piantandola nel tronco di un grosso pino; dopo di che si era subito tuffato per soccorrermi. Chi era rimasto a riva, non avevano poi fatto altro che trascinarci all’asciutto, come avevano fatto per il pony, che ora riposava vicino ai suoi compagni.

- Senza toccare l’acqua eh?- mi rimproverò Thorin, guardandomi dall’alto, mentre ero stesa a terra.

Io ero talmente senza fiato, che non ebbi l’ardire di controbattere.

- Mi spiace…- fiatai solamente, lui scosse la testa allontanandosi e lasciando lo spazio libero a Fili, il quale mi tese una mano per aiutarmi a mettermi in piedi. Una volta che mi fui tirata su, mi strinse in un abbraccio stritolatore.

- Fee sono già senza fiato ti prego.- lo supplicai e lui con un sorriso mi lasciò andare.
- Sono sicuro che se ti aprissero la testa, ci troverebbero del Mithril tanto hai la testa dura! Ringrazia che il mio fratellino non ha fatto passare nemmeno mezzo secondo, prima di tuffarsi a recuperarti.- mi disse
- Hai ragione- risposi, e mi voltai a ringraziare il diretto interessato

Kili però, era già vicino al suo cavallo che parlava con Dwalin; mi voltai di nuovo verso Fili, che scuotendo la testa sconsolato mi fece un’alzata di spalle.
Non ero l’unica a pensare che Kee ogni tanto avesse un comportamento strano.

- Forza sbrigatevi!- ci apostrofò Thorin già sul suo cavallo, reggendo le redini del pony recuperato.
- Sì!- rispondemmo in coro io e Fee salendo sui nostri rispettivi destrieri.

Quando tornammo all’accampamento, ad attenderci, c’era il resto della compagnia in evidente stato di agitazione.

- Per Mahal ma dove eravate finiti?? – esclamò Bofur venendoci incontro.
- Il pony era fuggito più lontano del previsto – rispose Thorin, porgendo al nano le briglie dell’animale in questione.
- Giorni celesti Harerin! Sembra che tu abbia fatto un bagno nel fiume!- disse Bilbo quando scesi a terra, in effetti ero bagnata fradicia.
- Fin dove si era spinto?- domandò Gandalf, venendo verso di noi
- Fino al torrente; ci è caduto dentro, ma per fortuna è rimasto intrappolato in una diga formata da detriti- spiegai allo stregone – grazie - aggiunsi poi rivolta a Nori, che si era offerto di badare al mio pony.
- Sì, e Harerin ci ha convinti che potesse salvarlo senza cadere in acqua.- disse Dwalin sorridendo ironico.
- E ci sarei riuscita, se non mi fosse arrivato un ramo addosso!- sbottai io, reprimendo un violento brivido di freddo.
- Sei finita nel fiume per davvero?- Bilbo mi guardò terrorizzato.
- Sì , ma fortunatamente il mio fratellino si è prontamente tuffato a salvarla! È stato grandioso!- esclamò Fili, circondando le spalle di Kili.

Kili sbuffò sorridendo – non è stato nulla di che, ho agito istintivamente- disse con noncuranza.

Il che mi fece rimanere male. Chissà perché, avevo pensato a chissà quale gesto cavalleresco; invece probabilmente gli avevo creato solo noie.

- Vieni mia cara –

Balin nel frattempo, mi fece accomodare su un tronco davanti al fuoco, in modo che mi potessi asciugare, mentre Bombur mi diede una ciotola di zuppa calda; ringraziai entrambi con un sorriso e uno starnuto.

- Istintivo? Ma se eri fuori di te dall’ansia? Il terrore che potesse affogare ti ha fatto buttare in acqua come un salmone! Non ho mai visto una tale rapidità!- replicò nel frattempo Dwalin divertito
- Ma taci! Avessimo aspettato che ti tuffassi tu, di certo l’avremmo ripescata direttamente nel Belegaer*!- lo rimbeccò Kili arrossendo. 
- Ora basta- disse con tono fermo Thorin – quel che è stato, è stato; l’importante è che stiamo tutti bene. Forza Kili vai a scaldarti e a mangiare qualcosa. Dori fai tu per piacere il primo turno di guardia.- ordinò poi

Mentre tutti si sistemavano nei rispettivi giacigli, Kili si sedette sulla parte di tronco vicino a me, con una ciotola fumante in mano.

- Kili, ti ringrazio davvero per avermi salvata oggi. Mi spiace averti creato problemi.- gli dissi, appoggiando la mia scodella ormai vuota per terra.

Lui scosse il capo dopo aver preso una cucchiaiata di brodo.

- Non ti scusare, avevi ragione, chiunque di noi sarebbe stato ancora di più in difficoltà rispetto a te.- mi consolò, e finalmente mi regalò uno di quei caldi sorrisi che mettevano in pace il mio animo, da qualsiasi tormento fosse afflitto.
- Già, ma non fosse stato per te, probabilmente domani sarei stata il bottino di qualche peschereccio a Tharbad**-
Kili rise – beh, penserebbero di aver pescato una sirena che finalmente esaudirà i loro desideri- scherzò, ingollando un boccone di pane intinto nella zuppa.
- Kee seriamente, grazie. Non scherzavo quando ho detto che sei un eroe - gli dissi guardandolo seria, lui sorrise.
- È un piacere- rispose solamente, tornando poi a fissare le fiamme del falò – sono sempre qui per te lo sai - aggiunse.

Io sospirai annuendo, e poggiata la testa sulla sua spalla, mentre lui finiva il pasto, mi concessi di chiudere gli occhi e di vedere il brillio del fuoco da dietro le mie palpebre

* Il Grande Mare a ovest della Terra di mezzo

** Città mercantile in prossimità dell'Inondagrigio

 

Spazio Autrice:

 

Odio i film demenziali e mal sopporto quelli per adolescenti con protagonisti animali, ma non pensavo dover essere additata come fossi l'anticristo per questo! Manco avessi detto che odio Dragonball o che vorrei che Carl Grimes morisse tra le più atroci sofferenze! Ah no... aspettate, questo in effetti lo penso =D Sono iniziati gli episodi nuovi di The Walking Dead, non so se si nota :) assieme a Grey's anatomy, The Originals e The vampire diaries (odio i libri, ma adoro il telefilm). Mi mancano solo la nuova stagione di Hannibal e di Games of Thrones e potrei esplodere dalla felicità!

Anyway, passando alla storia; questo simpatico capitolo è nato da una singola frase: “Poi uno dei pony si spaventò per un nonnulla e si imbizzarrì. Corse fin dentro al fiume prima che riuscissero a catturarlo”. Quindi, grazie mille Mr. Tolkien! Non è nulla di che in realtà, ma volevo arricchire la trama principale con qualcosa di diverso e di partorito dalla mia mente, e così eccoci qui. Quando scrivo capitoli d'azione sono sempre dubbiosa se le descrizioni che uso si capiscano, quindi, se qualcosa non è chiaro fatemelo presente, visto che non sarà l’ultimo che devo scrivere.

Vi sto anche farcendo, come un piccolo tacchino, di dubbi sulla nostra Harerin; cosa abbastanza sadica, ma necessaria. Comunque, placate gli animi, perché nel prossimo capitolo vi saranno svelate molte cose; non tutte, sia chiaro, ma abbastanza per non farmi lapidare prima che io abbia il colloquio di lavoro (fatemi l'imbocca al Warg) 

Passiamo ai ringraziamenti… Gente, vedere le recensioni salire a 13, e il contatore delle letture schizzare alle stelle, cosa può fare, se non riempirti di gioia immensa? Riempirti di gioia incommensurabile! Quindi grazie, cento volte grazie, perché in realtà, siete voi a trainare questa storia!

 

Tak khaz meliku suz yenetu,

Marta

  
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