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Autore: TheDreamcatcher    12/02/2014    1 recensioni
A Middletown, un'insignificante cittadina, viene rubato un prezioso diamante dal nome impronunciabile. Tra i sospettati si annovera Helena, una ragazzina di quindici anni.
Due agenti segreti in prova, Gerard e Frank, vengono mandati per seguirla e scoprire qualcosa in più su di lei. A unirli sin dal primo momento è l'amore per la musica, e soprattutto il fatto di dover stare sempre uno accanto all'altro...
*Un tentativo di Frerard "comica"
Spero vi piaccia :)
Genere: Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era una luminosa e tiepida domenica mattina. Il sole si levava alto nel cielo, le nuvole tingevano il cielo azzurro di  batuffoli bianchi, gli uccellini cinguettavano lieti…
 - GERARD, SIAMO IN RITARDO, ALZATI O QUELL’ORSACCHIOTTO TE LO FICCO… aspetta, dormi con un orsacchiotto…?
 - Si chiama Poopy, e non è un’orsacchiotto. È un mostriciattolo carino e coccoloso.
 - Ma cos… oh, andiamo, non devo pensare a queste stupidaggini! Alza il culo e preparati, pelandrone.
 - Ooooh, sciallati brò. Ma che è tutta sta fretta?
 - Ti ricorda qualcosa questa conversazione? “Ciao, sono Helena, vi ricordate di me? Volevo invitarvi a fare una gita in montagna, così, giusto per cambiare aria! Che ne dite se ci vediamo domenica mattina alle nove davanti al vostro palazzo?”
Giusto il tempo di scaldare i neuroni e Gerd si ricordò della telefonata della ragazzina. L’orologio appeso alla parete segnava le nove e dieci.
Erano in ritardo.
In circa altri cinque minuti la fata turchina si era lavata, cibata e preparata, e aveva perfino perso tempo a scegliere i vestiti adatti per la montagna (rivoltando i suoi valigioni come dei calzini) e a preparare un piccolo zaino da trekking con borracce, felpe pesanti e quant’altro. Che poi, da dove venivano lo zainetto e l’attrezzatura da trekking? Bah, non sono cose che ci riguardano.
Alle nove e un quarto esatte Gerard si presentò nel pianerottolo e abbagliò Frank con un’espressione alquanto ilare dicendo: “Allora ciccio, partiamo?”
Appena sotto trovarono i due fratelli Morris che aspettavano (apparentemente) pazienti. Frank si scusò con entrambi, poi decisero di andare tutti nella stessa macchina per risparmiare. Così salirono tutti nella macchina di James, che i due agenti etichettarono “non ho la minima idea di che marca e modello sia, ma è sicuro costosa”. In effetti a Frank venne in mente il primo dubbio: come fa un ragazzino di vent’anni ad avere una macchina così bella quando io ho quella merdina?
E qui sorge spontaneo un dubbio anche a noi: come ha fatto Frank a svegliare Gerard che si trovava nel suo appartamento? Bah, non sono cose che ci riguardano.
 - Hey Frank, belli i capelli! Gerard ti ha convinto a visitare la nostra parrucchiera di fiducia, eh?
 - Cos… ah, sì. Mi andava di… cambiare, ecco.
Si era fatto convincere il giorno prima dalla fata turchina, la quale lo aveva trascinato dalla famosa miss Kaey. La scena svoltasi era più o meno questa: Gerard che cerca di convincere Frank a tingersi con un colore per ogni ciocca (come miss Kaey d’altronde), oppure farsi i capelli come i suoi, oppure farli rosa per contrasto, oppure di una specie di verde acido per accecare chiunque guardi i loro capelli vicini (che in effetti tra il turchese e il verde fluo i poveri bulbi oculari delle persone normali potrebbero non resistere allo shock).
Insomma, alla fine Frank se n’è esordito con “BASTA, SE MI PROPONETE ANCORA QUALCOSA DI INDECENTE ME NE VADO”
“Ma no, dai, perché fai così, volevo solo darti un’aria più… trasgressiva!”
“NON ME NE IMPORTA UNA BENEAMATE CIPPA DELL’ARIA TRASGRESSIVA. Io i capelli rosa o verde acido non me li faccio. In pizzeria dicevi biondi, perché ora te ne esci con queste tinte da sassy queen?”
“Beh il biondo ti sta bene, ma forse tutto biondo sembreresti una specie di principino delle favole…”
Improvvisamente i capelli turchesi si illuminarono. Gerard aveva avuto la brillante idea di tingere i capelli di Frank solo per metà ma, sapendo che l’amico non avrebbe accettato, decise di legarlo alla sedia e di fargli la tinta a tradimento. Ovviamente con la collaborazione della mitica miss Kaey, che nel frattempo si era divertita a fargli un taglio diverso.
Alla fine, quando Frank si era guardato allo specchio dopo un’ora di lavoro (mezza l’avevano persa solo per farlo stare fermo sulla sedia e imbavagliarlo per non sentirlo strepitare), si sentiva diverso. Sembrava più figo, questo era certo. Insomma, quella storia della tinta a metà non gli schifava poi tanto, anzi, non protestò nemmeno per ripagare la sedia semidistrutta e il sedativo per cavalli che avevano usato per tranquillizzarlo.
 - Bene, tra pochi minuti ci fermeremo per fare benzina. Questa macchina consuma troppo… spero che la cosa non vi dispiaccia, ci metterò poco.
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I nostri amici si erano fermati in una stazione di servizio piuttosto sperduta tra i monti. C’era solo un uomo a mettere la benzina, una specie di truzzo costretto ad allontanarsi dalla discoteca, evidentemente un disagiato della peggior specie. Mentre James faceva la benzina Helena, con la scusa di aiutarlo, si allontanò dalle spie, che rimasero a confabulare tra loro.
 - Beh, sembra che fino ad ora vada tutto bene. Ma hai notato la macchina di John?
 - James.
 - Sì, James, quello lì. Ha una macchina molto costosa e motlo ben tenuta: questo vuol dire che ha un lavoro importante. Ma è praticamente appena maggiorenne, come ha fatto a trovare un lavoro così ben pagato a soli vent’anni?
 - Forse è raccomandato…
 - E da chi? Ho fatto molte ricerche sugli altri familiari, ma nessuno sembra essere un personaggio influente.
 - Devo ricordarti che non sapevamo nemmeno di aver affittato l’appartamento nientedimeno che dalla madre del soggetto che stiamo spiando?
 - Era meglio se stavi zitto. Okay, ascoltami bene: dobbiamo scoprire qualcosa in più sulla loro vita privata. Lavoro, famiglia, cretinate varie: ovviamente evitiamo di fare domande sul diamante o che comunque potrebbero portarli a capire che non siamo qui per semplice turismo ma per spionaggio. Capito, Gerd? E non provare a fare come quando ti sei tinto i capelli o ti ammazzo nel sonno.
 - Sta’ tranquillo, ho capito. Piuttosto… ho sentito che l’FBI sta intervenendo nel caso. Alcuni agenti dalla base dicono che ci sono presenze sospette a Middletown… 
 - Che cosa? L'FBI? Oddio, siamo morti! Non riusciremo mai a risolvere il caso prima di loro! Spero solo che il Capo e Jason si stiano dando da fare... 
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 - Oh nonno, nonnino mio caro, ti voglio tanto tanto bene!
 - Oh, nipotino mio bello, anche io! Ti adoro! Sei così bello ed intelligente e simpatico!
 - E tu sei tanto avventuroso e… uhm… sei mio nonno!
 - Ooooooooohw!
 -  Oooooooohw!
Praticamente nello scantinato della casa della signora Johnson volavano cuoricini rosa; e la signora Johnson non ne era molto contenta.
 - E daje, staccatevi! L’ora del pucci-pucci miao-miao è finita.
 - NOOOOOOOOOOOOOOOOOO!
 -  NON PUO’ ESSERE DAVVERO COSI' CRUDELE!
 - NON POSSO STACCARMI DA LUI CAPISCE!
 - SONO PASSATI TANTI ANNI!
 - PER TANTO TEMPO NON HO POTUTO ABBRACCIARLO!
 - LEI E’ UNA DONNA INSENSIBILE!
 - Vabbò, sapete che vi dico, m’avete proprio scassato le prugne. Sembrate una coppietta di fidanzatini rincitrulliti. Non c’ho manco la forza di scendere le scale, sennò mi duole la sciatica. Arrangiatevi, cià.
 - HAI SENTITO? POSSIAMO RIMANERE!
 - CHE BELLO, TEMEVO DI NON RIVEDERTI FINO A DOMANI!
 - TI VOGLIO TANTO BENE!
 - IO DI PIU’!
 - NO, IO DI PIU’!
Nel frattempo la vecchietta se ne andò sbattendo la porta e mettendosi i tappi per le orecchie, pur di risparmiarsi i “pucci-pucci miao-miao”.
 - E comunque, io li odio, quei due.
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Anche Helena e James nel frattempo confabulavano. Si insospettivano sempre di più, e iniziavano a dubitare che Gerard e Frank fossero davvero due agenti segreti: ma, in ogni caso, andavano tenuti d'occhio, ed ogni occasione era buona. Chissà che quel giorno non potessero scoprire nulla d’importante…
 
   
 
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