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Autore: LizzieCarter    14/02/2014    5 recensioni
"Si china a terra e raccoglie un libro che ha urtato col piede avvicinandosi al bagagliaio aperto.
 -Un ponte per Terabithia?- chiede, con una sfumatura indecifrabile nel tono divertito [...]; sorride, sembra stia per dire qualcosa, ma poi si limita ad avvicinarsi e a riporre con delicatezza il libro nello scatolone che tengo in mano..."

Un'appassionata di libri in fuga dal passato,
un ragazzo che non è solo un attore famoso,
un giardino sempre misteriosamente fradicio,
una coinquilina stalker,
dei chiassosi polletti,
la storia di un'intrepida panettiera,
una nuova Terabithia...
"- E' meglio...- si schiarisce la voce, lasciandomi le mani per infilarsi un paio di guanti di pelle chiara; - E' meglio se ti tieni bene-.
Annuisco contro la sua spalla, sobbalzo lievemente quando lui toglie il cavalletto e fa partire la moto con un rombo, e poi... poi c'è solo il vento sul mio viso.
Cosa estremamente poetica, non fosse che mi sono mangiata metà dei miei capelli!"

[con illustrazioni all'interno :)]
Genere: Commedia, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un nuovo ponte per Terabithia'
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Josh e Grace1 Un lampo di luce ci illumina all'improvviso. Josh e io ci separiamo, sorpresi, e alziamo lo sguardo al cielo in cerca di nubi temporalesche. Mi stringo nelle spalle, preparandomi al ruggito di un tuono, e automaticamente Josh mi stringe un po' più a sé, come se non avesse fatto altro per tutta la sua vita. Mi volto a guardarlo, cercando di sembrare rilassata; in realtà, vorrei lasciare spazio a quel sorriso smagliante che spinge per uscire sul mio viso e stringergli le braccia al collo, rimanergli attaccata come una cozza per  il resto della serata, se non della mia vita.
Ugh, quanto sono appiccicosa.
 Osservo il profilo di Josh stagliarsi contro il cielo stellato, al mio fianco, e mi dico che è una fortuna che non sappia leggere il pensiero, o in questo istante si sarebbe voltato verso di me con un'espressione terrorizzata in volto. In quel momento si volta anche lui, dopo aver dato un'occhiata in giro, e sorride quando i nostri sguardi si incrociano.

- Che cosa bizzarra - commenta, a bassa voce per non interrompere il magico silenzio della serata. Annuisco in risposta, ma non riesco a non pensare che c'è qualcosa che non quadra.
Rimaniamo in silenzio per qualche tempo, pensando (almeno per quanto riguarda me) se possiamo baciarci di nuovo senza il rischio di finire fulminati, quando il timido frinire dei grilli viene zittito da una voce.
- Kellie! - sibila quello che sembra Dimitri, e le foglie di un cespuglio poco distante fremono.
- Ma erano così carini! Dovevo immortalare il momento -. Questa ovviamente è Kellie.
Alzo gli occhi al cielo, a beneficio di Josh. Lui, trattenendo una risata, mormora - Il flash -. Poi, imperturbabile, come se non avesse sentito lo scambio di battute proveniente dai cespugli, appoggia la fronte alla mia; i suoi occhi, che in questo momento sembrano essere del colore misterioso della notte, catturano i miei.
- E adesso cosa succede? - domando, cercando di nascondere l'apprensione.
- Come, cosa succede? -. Josh sembra sorpreso.
- Cosa succede dopo il primo bacio? -.
L'unico altro ragazzo che abbia mai baciato poi ha cercato di togliermi la maglietta e si è beccato uno schiaffo da far saltare via i denti; spero vivamente che Josh non abbia intenzione di fare lo stesso.  

Josh sembra pensieroso; si inumidisce le labbra con la lingua come se stesse per rispondere, ma poi ci ripensa e si prende dell'altro tempo per pensare.
- Succede che adesso non ci servono più scuse: possiamo baciarci ogni volta che vogliamo - replica, infine, con un luccichio vagamente malizioso negli occhi. Mi attrae a sé, i palmi caldi delle sue mani sulla mia vita, e mi ruba un bacio leggero, quasi a sottolineare il concetto.
Ci metto un po' a metabolizzare la cosa, ma quando capisco che, adesso, se mi viene un'improvvisa voglia di avvicinarmi e abbracciarlo stretto non devo più inventarmi una giustificazione credibile da propinare a lui o agli altri, faccio un gran sorriso.
Poi, però, un altro pensiero si intrufola nella mia mente e mi corruccio.  - Ma così che gusto c'è? E' prevedibile! -.
Torno a guardare Josh: il suo viso è ancora incredibilmente vicino al mio, e il suo naso si scontra con la mia mascherina. - Ti prego, Josh - inizio, con grande urgenza nella voce, - giurami che non diventeremo smielati! -.
Lui ride, stropicciandosi il naso, ma io sono serissima. - Non voglio causare il diabete a nessuno, ok? -.

Per sua fortuna, in quel momento Kellie e Dimitri sbucano da dietro ai cespugli, così Josh non è costretto a rispondermi. 
Il silenzio si è fatto più... silenzioso, e mi dico che probabilmente la coppia di biondi ha spaventato tutti i grilli nascosti nelle vicinanze. Dimitri dà una pacca sulla spalla a Josh; lui sorride in risposta, ma mi sta ancora guardando, quindi è un po' come se sorridesse a me, e gli faccio una smorfia di rimando.
Di comune accordo, anche se nessuno ha proferito parola, ci appollaiamo tutti e quattro su una zona brulla e un po' rocciosa lì vicino e rimaniamo in silenzio a contemplare le luci della città sottostante diminuire di numero a mano a mano che la gente va a dormire.
Le parole che Josh ha detto poco fa continuano a ronzarmi nella mente: " Prima mi starnutisci addosso, e poi... ". Josh ha davvero pensato a me in quel senso per tutto questo tempo? Fin dal giorno in cui abbiamo fatto in bagno nel torrentello? Stava davvero cercando di baciarmi già la prima volta che mi ha mostrato Terabithia?
Per fortuna non ci è riuscito. Non so se al tempo avrei apprezzato la cosa. Certo, il suo modo di fare mi ha attratta fin dall'inizio, ma nei primi tempi non ho desiderato altro che la sua amicizia. E anche adesso questa rimane importantissima per me, ma qualcosa è cambiato e mi rendo conto che, per quanto mi sforzi, non riesco a capire quando quel qualcosa sia cambiato. E come ci si comporta, poi, con un amico dopo che lo si è baciato?
Ripenso a tutte le volte che ci siamo trovati vicini in modo imbarazzante e a quelle in cui ho sperato ardentemente che succedesse qualcosa, ma senza risultato.
Lancio un'occhiata a Kellie e Dimitri, che sono già tornati a baciarsi in un intreccio di braccia e gambe. Loro non ci hanno certo messo molto a capire che erano fatti l'una per l'altro.
- Josh, perchè ci hai messo così tanto a baciarmi? - surrusso, poggiando la testa sulla sua spalla.  
Per fortuna, in quel momento lui è seduto un po' più in alto rispetto a me, altrimenti sarei stata costretta a piegare il collo a novanta gradi e adesso starei decisamente scomoda.
Lui sospira e scrolla le spalle, facendo rimbalzare la mia testa su e giù. Risollevo il capo, decidendo che è meglio lasciar perdere gli atteggiamenti romantici se non voglio rischiare il trauma cranico.
- Scusa, - sorride Josh - non ci sono abituato -.
 Mi prende la mano tra le sue, poi mormora - Sai, nemmeno io ho molta esperienza in baci -.
- Cosa?! -. Tutti i film che ha fatto... Cerco di contare a mente, e sono sicura che abbia baciato almeno quattro persone diverse (Jennifer compresa) solo nei film. Senza contare le prove che devono aver fatto prima e le occasionali fidanzate di cui Kellie mi ha sparlato così a lungo!
Josh sembra leggermi nel pensiero e mi stringe un po' più forte la mano.  - I film non contano! Lì ti spiegano come fare: non è naturale... e le ragazze non possono certo respingerti se baci male.
Insomma, ho imparato a dare baci "scenografici" e tutte le mie ex ragazze erano attrici, baciavano tutte in quel modo: quello che va bene per non scandalizzare i bambini che guardano i film. Ma Grace, io non avevo idea di come baciare una ragazza vera, normale -.
Abbassa la testa, imbarazzato, mentre io mi chiedo chi accidenti abbia deciso che quelle complessate sono le ragazze e non i ragazzi. Possibile che Josh si facesse davvero tutti questi problemi?
-E avevi dei comportamenti così strani, a volte sembrava che non provassi niente per me se non una gran rabbia, altre avrei giurato che volessi baciarmi almeno quanto lo volevo io... ma non sapevo se era vero o era solo tutto nella mia immaginazione! -.
Rifletto un momento sulle sue parole, poi gli do una leggera spallata. - Sì, ammetto di aver mandato segnali un po' confusi -.
Oh, lo so cosa state pensando: questo è un'eufemismo! Ma lasciateci un po' di privacy per chiarire e non siate troppo giudiconi, ok?
- E' che qui mi sento così fuori posto -, ammetto con un sospiro. - Sono tutti così diversi da Union! Avevo paura fossi diverso anche tu, avevo paura di perderti e non sapevo come dirtelo -.
Quando ho finito di parlare mi affloscio un po'. Ho appena detto ad alta voce tutto quello che mi opprime da quando siamo qui, e non è una cosa che sono abituata a fare.
Josh rimane in silenzio, pensieroso, e mi stringe la mano.
- Mi dispiace -, mormora poi.
Mi avvolge un braccio attorno alle spalle. - Ma, per favore, non avere più paura di parlare con me. Dimmi tutto quello che ti passa per la mente, ok? -.
- Lo farò -, garantisco e, cauta, torno ad appoggiargli la testa sulla spalla. - Basta che non ti rimetti a scollare le spalle, ok? -; ma, quando la quieta risata di Josh torna a farmi sobbalzare il capo, capisco che non c'è davvero speranza.

- Bene, tortorelle, pronti ad andare? - domanda Dimitri, una volta sicuro che abbiamo finito di parlare.
Il suo braccio cinge affettuosamente la vita di Kellie e le loro figure si stagliano contro il cielo notturno, così fuse l'una con l'altra da sembrare una persona sola. Chissà da quanto tempo hanno smesso di baciarsi. Chissà se hanno sentito quello che abbiamo detto. Chissà se hanno origliato mentre si baciavano; diavolo, dev'essere impegnativo!
Kellie sbadiglia rumorosamente, ma Josh non si fa intimidire. Sento che si raddrizza tutto al mio fianco, e potrei giurare che in questo momento sta spalancando gli occhi con fare esageratamente sorpreso.
- Scherzi? Vi ho portato qui perchè vediate l'alba! -, esclama.
- Ma domani hai lavoro -, obbietto.
- Ma questa è la vostra ultima notte qui! -. Il tono di Josh non ammette repliche.
Dopo una pacata discussione in cui siamo tutti più addormentati che svegli, decidiamo che l'idea di vedere l'alba ci ispira, ma che non ce la faremmo mai a resistere lucidi fino alle cinque del mattino e quindi è meglio dormire tutti in macchina e impostare la sveglia per la mattina presto.
Accendiamo al massimo il riscaldamento del SUV di Josh e perdiamo qualche minuto a litigarci i posti. Alla fine, Dimitri si aggiudica l'ampio bagagliaio con la scusa che è più grosso di noialtri tre messi assieme, e lui e Kellie stendono i giubbotti sul fondo per renderlo un po' più comodo. Oh, scusate, l'ho dato per scontato? Kellie dormirà con Dimitri.
La cosa riesce loro così naturale che mi chiedo quante altre volte l'abbiano già fatto.
Poi guardo Josh, ricordando la volta in cui abbiamo dormito entrambi nella sua capanna a Terabithia, separati da parecchi centimetri. A quanto pare, la ricorda anche lui, perchè quando si avvicina mi bisbiglia all'orecchio -Vuoi essere la mia bottiglia, stanotte? -.
Le guance mi si incendiano, al ricordo di quel mio stupido segreto. Sì perchè, se non lo ricordaste, io tendo a dormire abbracciando libri o bottiglie piuttosto che ragazzi.
Ci metto qualche secondo, prima di annuire. E che sarà mai dormire con un ragazzo? E' come dormire con una borsa dell'acqua calda che russa, no?
E, a proposito di russare, Dimitri sembra un trombone.
Josh e io stiamo ancora cercando di capire come incastrarci nel sedile posteriore, che il gigante russo e Kellie sono già profondamente addormentati. Per noi, invece, sorge qualche problema.
Il sedile è davvero troppo stretto per permettere a entrambi di stare stesi l'uno accanto all'altra e, se già non fosse chiaro da quanto stiamo scomodi, lo diventa quando io rotolo giù e finisco nell'interstizio per i piedi tra i due sedili.
- Tu stai qui - gli mormoro. Scavalco velocemente i sedili e scivolo su quello del passeggero. Qui, finalmente, posso stendere le gambe come si deve, anche se sono costretta ad una posizione semiseduta.
- Attento alla testa -. Abbasso lo schienale del sedile fin quasi ad avere il viso al livello di quello di Josh. Ci addormentiamo così, guardandoci negli occhi e alternando smorfie e sorrisi, la mia mano nella sua.

Quando la sveglia suona è passato davvero troppo poco tempo da quando ci siamo addormentati. Il cielo è ancora tinto di un indaco scurissimo, ma lo scintillio delle stelle si sta facendo più leggero e in fondo alla città si intuisce una sottilissima lama di luce.
- Josh! Josh, è quello? - domando, rizzandomi sul sedile e scoprendomi, mio malgrado, eccitata come una bambina. - Non sono le luci di quelli che si svegliano presto perchè devono andare a lavorare dall'altra parte della città, vero? -.
Josh scuote la testa e socchiude gli occhi, ancora intontito dal sonno. I capelli gli stanno tutti alzati da un lato e negli occhi ha un'ombra soffice che fa capire come sia ancora immerso a metà nel mondo dei sogni.
- Sei adorabile -, sussurro, sfiorandogli con la punta delle dita la guancia irruvidita da un filo di barba. Lui sorride in modo vago, come se non fosse del tutto sicuro di ciò che ha sentito, e sembra svegliarsi solo quando la macchina sobbalza, nel momento in cui Dimitri e Kellie saltano giù dal bagagliaio.
Dimitri si tiene lo stomaco con aria scontenta e, in risposta al mio sguardo interrogativo, borbotta - Non salto mai la colazione -.
Oooh, povero piccolo.
- Puoi mangiarti Kellie, se vuoi - lo incoraggio mentre scendo dalla macchina.
Josh salta giù subito dopo di me, strizzando gli occhi di fronte al pallido colore rosato che inizia ad invadere il cielo.
- Aaah sbrigatevi, o perderemo lo spettacolo! -. All'improvviso mi sento tirare per mano, e Josh mi trascina nuovamente su per la collinetta, fino a raggiungere le lettere di HOLLYWOOD, che nella tenue luce mattutina hanno assunto una strana tinta perlata.
Dimitri e Kellie ci raggiungono a breve, e tutti e quattro ci affacciamo alla gigantesca finestra sul mondo che l'immensa O bianca
ci regala. Il cielo si sta infiammando dolcemente, poco a poco. La terra sembra accendersi in risposta, mentre anche le finestrelle delle case tornano ad illuminarsi. L'intera scena manda un  messaggio di gioia e speranza così intenso che mi ritrovo a sospirare commossa.
La mia mano cerca quella di Josh, ma questa sembra diventata stranamente grossa. Quando abbasso lo sguardo e mi accorgo che sto tenendo la mano di Dimitri faccio un grosso salto indietro, finendo sui piedi di Josh, che si era fermato alle mie spalle.
Imbarazzata, chiedo scusa ad entrambi, ma il malinteso finisce in una risata collettiva. Finalmente le mie dita si intrecciano con quelle del ragazzo giusto, e la sua presa mi è dolce e familiare. Il suo pollice accarezza piano il dorso della mia mano, e io mi stringo a lui in cerca di un po' di calore nel gelo dorato di quella mattina.
- Ecco perchè ami così questo posto - sussurro. - E' come vedere il mondo nascere -.

***

Quando raggiungiamo lo stabile di addestramento di Josh, Jennifer è sul portone ad aspettarci.
Con un gran sorriso in volto, ci annuncia - Finnick è arrivato -.
Kellie urla in modo assolutamente indecoroso, visto che è ancora attorcigliata attorno al braccio di Dimitri, ma anche io non riesco a togliermi un sorriso idiota dalla faccia.
- Fa la... uhm, la prova costume oggi? - mi informo, cercando di essere discreta. Jen ammicca verso Kellie e me, poi mormora (come se stesse cercando di non farsi sentire da Josh e Dimitri) - Si sta cambiando proprio adesso. Se vi sbrigate lo beccate nudo negli spogliatoi -.
- Davvero? - strilla Kellie, estraendo prontamente il cellulare di tasca, probabilmente con l'idea di portare a casa un souvenir molto particolare. E possibilmente stamparlo e farne cartoline da mandare alle amiche.
Jen scoppia a ridere e ruggisce - Ti piacerebbe! -.
Kellie si affloscia tutta; io cerco di evitare lo sguardo di tutti nella speranza che non notino il mio rossore, e finisco così a guardare per aria. Josh, invece, sospira. - E' arrivata la concorrenza, amico -, mormora a beneficio di Dimitri. Jen deve averlo sentito, perchè si avvicina e affibbia una gran manata sulle spalle a tutti e due. - Proprio così, ragazzi: brutta giornata per farsi vedere con le occhiaie: Sam "Finnick" Claflin oggi è un fiorellino! -.
Josh alza gli occhi al cielo. - Diceva così anche di me, il primo giorno -, scherza.
All'improvviso, un'ombra si staglia sull'asfalto di fianco alle nostre e una voce annuncia la presenza di un'altra persona.
- Ciao a tutti! Mi hanno detto che sono arrivate le vere star e ho deciso che dovevo venire a salutarle -.
Sam è di fronte a noi in tutto il suo splendore, del tutto disinvolto in una specie di gonnellino hawaiano che gli lascia scoperto il petto. Fa un sorriso abbagliante, con tanto di deliziose fossette, poi ci tende la mano. - Piacere, Sam -.
Josh gli salta addosso, contento come non mai di vederlo; per quanto riesco a capire dal loro scambio di battute, sembra che i due abbiano già fatto conoscenza ai provini e che siano diventati subito grandi amici. Fortuna che Sam doveva servire a ingelosire i ragazzi, eh! Questi due sembrano già una coppia di vecchia data, cosa che fa palesemente rilassare il gelosissimo Dimitri.
Mi chiedo se per gli attori di Hollywood sia normale dare tanta confidenza a tutti, o se sia solo una caratteristica di Josh che influenza tutti quelli che gli stanno attorno. Magari influenzerà anche me, prima o poi; non bisogna mai perdere la speranza.
Al momento, però, c'è una questione più urgente che mi preoccupa. Mi avvicino discretamente a Jen. - Quella dovrebbe essere una rete? - domando, cupa, accennando al gonnellino di Sam.
Jennifer annuisce. -Il regista dice che è per non scandalizzare i bambini -.
In quel momento ci raggiunge Kellie e, con voce da funerale, annuncia: - Sapete, sembra la tovaglietta che uso per lare la colazione ogni mattina -.
Passiamo qualche istante a ipotizzare cose come due versioni del film: una censurata per i bambini e una in cui Sam/Finnick indossa una vera e succintissima rete, o una manovra per fregare il gonnellino a Sam e dargli fuoco, in modo che il costumista sia costretto a farne uno più aderente alla descrizione del libro, ma poi Jennifer si spazientisce e va a calmare gli animi dei ragazzi, a cui si è velocemente aggiunto anche Dimitri.
- Sam, insomma! Ti avevo detto di provarci con Grace per far ingelosire Josh, e tu cosa fai? Ci provi con Josh? - lo rimbrotta, spintonandolo. Sam fa una smorfia dispiaciuta, ma non fa in tempo a replicare che Jennifer si illumina e sbotta - Aspetta, ottima idea! E' Grace quella che ha bisogno di qualche spintarella in più! Continua così -.
Io la guardo a bocca aperta, poi sposto lo sguardo su Josh che, alle sue spalle, sta trattenendo le risate. Si porta un dito alle labbra, chiedendomi di non dire niente, e inizia ad avvicinarsi in punta di piedi a Jen.
Kellie che, però, non ha visto il gesto di Josh, si inalbera. - Jen! Stai davvero cercando di far diventare Josh gay? Proprio adesso? -. Le tiro una gomitata per farla tacere, mentre Josh aggira una Jennifer dall'aria sempre più sospettosa e ci raggiunge.
- Proprio adesso? - domanda. - Che cosa è successo proprio adesso? -.
Lancia un'occhiataccia a me e Josh, che la guardiamo con l'aria più innocente che riusciamo a fare, e si avvicina a Kellie. - Sù, cos'è successo? Dimmelo in un orecchio, non lo dirò a nessuno -.
Kellie ci osserva, indecisa sul da farsi, e io guardo Josh in attesa di ulteriori istruzioni. Lui sillaba silenziosamente, in direzione di Kellie, "Fotografa. la. sua. faccia.", indicando Jen, e appena lei ci volta le spalle Josh mi prende le mani e sussurra - Cosa dici, le diamo un po' di soddisfazione? -.
Lo osservo per qualche istante, cercando di decifrare le sue intenzioni e, quando capisco, stringo gli occhi e mormoro - Quanto sei infantile -. Poi, con un gran sorriso, gli cingo il collo con le braccia e lo bacio. Lui mi circonda la vita con le braccia, aggrappandosi alla mia maglietta con le dita, e sento le sue labbra sulle mie sorridere di rimando. 
Kellie deve averci indicati, perchè all'improvviso sento Jen urlare - NON. CI. CREDO!! -, con il tono di un bambino che trova sotto l'albero di Natale un cucciolo di panda.
Quando ci giriamo a guardarla, Jennifer sta letteralmente saltando sul posto, strillando a pieni polmoni, mentre Kellie riprende la scena con un gran sorriso.
Qualche assistente esce a vedere cosa stia provocando tutto quel fracasso, e Dimitri si diletta a spiegare l'accaduto a loro e a Sam mentre Jennifer soffoca me e Josh in uno strettissimo abbraccio ed esclama - Era ora, stupidotti! -.

Il resto della giornata scorre veloce, e la faccia di Josh si fa sempre più assonnata. Dopo la giornata di lavoro, però, insiste a mostrare a me e a Kellie la Walk of Fame.
Sembriamo tutti e quattro degli zombie, mentre calpestiamo l'immenso marciapiede lastricato che porta i nomi delle star più famose del mondo, ma Josh e Dimitri sono ben decisi a mostrarci le meraviglie della città fino all'ultimo secondo prima della partenza del volo che ci riporterà a casa. Nonostante Josh oggi abbia fatto i soliti esercizi sfiancanti per irrobustire il corpo e assomigliare di più al personaggio di Peeta, e nonostante Dimitri stanotte debba fare il buttafuori in un locale in centro, i due si rifiutano categoricamente di dormire un po' per recuperare le energie e ci costringono a scegliere una delle stelle cementate sul marciapiede su cui posare per una foto.
- Poserò sulla tua, un giorno - assicuro, indicando Josh. Lui fa una faccia buffa, come se non si fosse aspettato un complimento del genere e come se, allo stesso tempo, avessi appena svelato uno dei suoi sogni più proibiti.
- Credimi, dopo che Kellie mi ha costretto a vedere tutti i tuoi film posso affermare che ti meriti davvero una stella su questa costosissima strada. E parlo sinceramente, non solo perchè ti voglio un gran bene - dico, più seria che mai.
Josh mi guarda intensamente per qualche istante, poi si lascia scappare un sorriso. Mi prende per mano e mi fa fare una piroetta.
Dimitri e Kellie, intanto, hanno fermato un turista e gli hanno chiesto di far loro una foto mentre si scambiano effusioni sulla Walk of Fame.
- Yuk, noi quello non lo facciamo, ok? - sussurro, indicando le due teste bionde. - Niente dimostrazioni pubbliche d'affetto. Quella con Jennifer è stata la prima ed ultima - ordino, categorica.
Josh sorride, per nulla turbato, e borbotta qualcosa che non riesco a capire, ma che assomiglia molto a "voglio proprio vedere" e che quindi gli merita un goffo pugno sulle costole.

***

Mi decido a dirglielo solo quando siamo in macchina, ormai diretti all'aeroporto.
- Mi mancherai -.
L'idea di rimanere di nuovo a Union senza di lui, di pensarlo in qualche strana isola del Pacifico a  rischiare di prendere la malaria per girare un paio di scene in posti esotici, a ore e ore di aereo di distanza, mi fa stare male fisicamente. L'idea di quanto mi mancherà continua a ronzarmi in testa, ed è insopportabile. Come è insopportabile la necessità che ho di dirglielo ad alta voce.
Durante il viaggio cerco in ogni modo di fare conversazione con lui, sia per tenerlo sveglio, sia per non rimanere sola coi miei pensieri. Dimitri e Kellie, intanto, si baciano sul sedile posteriore da almeno venti minuti, e ormai dovrebbe venire qualcuno a dare loro una medaglia di Apnea.

- Mi mancherai - ripeto, con gli occhi lucidi, quando sto per imbarcarmi.
- Ti chiamerò -, risponde lui con il suo sorriso tranquillo e i caldi occhi castani fissi nei miei. - Ti verrò a trovare ogni volta che avrò una pausa da lavoro. Puoi venire a trovarmi anche tu -.
Annuisco, dicendomi che tra un paio di mesi tornerà comunque a casa per festeggiare il Natale.
- Ma tu odi viaggiare in aereo - mormoro.
- Non se ci sei tu ad aspettarmi dall'altra parte - risponde lui, strizzandomi l'occhio.
Sospiro, mentre lui va a salutare Kellie.
 Mi avvicino a Dimitri, e lui mi stritola tra i suoi enormi bicipiti. - Tienimela d'occhio, ok? - mormora, con quel suo vocione profondo. Annuisco, convinta, e gli do una pacca sulla spalla. - Puoi stare tranquillo, Dim -.
Lui annuisce ripetutamente, come a convincersene definitivamente. Ma  almeno
lui sa già che tra qualche settimana verrà a trovarci in Kentucky.
Josh torna da me e mi prende per le spalle.
Lo guardo negli occhi e prendo un gran respiro. - Mi... -.
Josh soffoca le mie parole con un bacio gentile. - Tu di più -, sussurra. E in quel momento mi rendo conto che sto diventando terribilmente melodrammatica e noiosa e penso bene di rimediare.
- Volevo chiederti se mi portavi un pappagallo come souvenir, in realtà -, lo rimbecco con un sorriso.
- Tutto quello che vuoi -.

La hostess chiama me e Kellie, dicendo che è tempo di salire a bordo. Abbraccio forte Josh un'ultima volta, poi mi affretto su per la scala che porta all'entrata dell'aereo, incespicando un paio di volte per colpa della vista offuscata dalle lacrime.
Kellie mi raddrizza gentilmente ogni volta, e quando ci sediamo fianco a fianco facciamo entrambe un gran sospiro.
- Sai, in realtà questo - e mi indico il viso rigato di lacrime - è perchè mi sono dimenticata di chiedere a Sam una zolletta di zucchero -.
Kellie scoppia a ridere, gli occhi lucidi di commozione, e la seguo a ruota.
Dopo qualche minuto, cadiamo entrambe in un sonno profondo.


_____________________________

Ehilà! Scusate l'attesa, ma vi ripago con un capitolo bello lungo u_u
Lo ammetto, se non mi fossi sentita in colpa, questi sarebbero stati due capitoli xD
Cooomunque, vi avverto: questa è un po' una svolta. Ho un sacco di idee per continuare la storia, ma devo ancora pianificare bene come, dove, quando e perchè succederanno, quindi non sognatevi nemmeno che diventi più puntuale nel postare i capitoli D:
Uhmmm... oh, sì, approfitto di questo capitolo per augurarvi un buon San Valentino e Carnevale e... no, Pasqua no, perchè prima di Pasqua mi autocostringerò sicuramente a mettere un altro capitolo, anche solo per farvi gli auguri xD
Volevo poi avvertirvi che:
1) Nella presentazione del mio profilo ho inserito i contatti di facebook e twitter in caso aveste voglia di... non lo so, sgridarmi perchè Josh e Grace sono troppo smielosi, o tirarmi un calcio nel sedere per farmi muovere a postare, o parlarmi delle vostre storie, o anche solo per un saluto xD
2) Pensavo di postare una stupidissima short-fic su un'altrettanto stupida idea che mi è venuta un po' di tempo fa: cosa farebbe l'autrice che si svegliasse nel corpo di Grace, a Union, e si trovasse faccia a faccia con tutti i personaggi della storia?
Se vi interessa, la posterò tra qualche giorno qui tra le mie storie... Oh, e mi farebbe piacere anche sapere come reagireste voi se vi trovaste improvvisamente a Union di fronte a una Kellie impazzita, a una burbera Guendalina o a un sexissimo Josh!

Mmmmmh... Nient'altro! Se non un sacco di amore per tutti <3
E una scatola di cioccolatini in regalo per chiunque non sia fidanzato/a (*alza la mano*) u_u
Bacioni!!
Liz
   
 
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