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Autore: AintAfraidToDie    17/06/2008    4 recensioni
Parlo, canto ed urlo.
La mia voce può fare molte cose.
[ Dai / Kyo ]
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Die, Kyo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Voice
Autore: AnitAfraidToDie
Rating: Giallo
Pairing: DaisukexKyo [Dir en grey]
Genere: Introspettivo, Romantico, Triste
Avvisi: OneShot, Slash
Riassunto: Parlo, canto ed urlo. La mia voce può fare molte cose.
Disclaimer: [purtroppo, sigh!=)] i Dir en grey (in particolare Kyo<3) non mi appartengono, è tutto inventato senza scopi di lucro, puro & non molto sano fangirling!
Hope You Enjoy It!

“ Voice “

Parlo. Canto. Urlo.

Mi guardi, riponendo accuratamente la tua chitarra nella custodia rossa.
“ Kyo, perché quando canti tendi più a gridare che, per l’appunto, a cantare normalmente? Sono convinto ti stancheresti di meno…”
Sguardo attento, ma allo stesso tempo spensierato. Il tuo sguardo.
Corrugo il sopracciglio destro.
“ Mi sfogo. Quando urlo, io mi sfogo.”
Sorridi. Ti avvicini.
Mi abbracci.
“ Te non sei normale.”
Un sussurro, all’orecchio sinistro.

E lo sento, il suono.
Anche se il mio orecchio sinistro è fuori uso, l’altro ci sente ancora molto bene.
Posso udire il rumore uscire dalla tua chitarra, comandato a bacchetta dalle tue abili mani, esperte al pari di quelle di Kaoru.
Al diavolo, chi dice il contrario.

Il pubblico è sovraeccitato.
Io ti guardo. Ancora. Non posso farne a meno.

I tuoi corti capelli rossi ondeggiano, quasi a ritmo di musica.
Te li sei tagliati qualche giorno fa, e ammetto che ti stanno bene. Ora il tuo viso è più scoperto, posso osservarlo tutto, senza che il mio sguardo tralasci qualche particolare.

“ Ah!…Kyo…”
Sei sopra di me, ti muovi velocemente.
Il tuo corpo oscilla avanti e indietro, in una conturbante danza macabra che mi fa impazzire.
Ti percepisco dentro di me, i miei muscoli si contraggono.
Sei un privilegiato, e lo sai. Mai a nessuno avevo permesso tanto.
“ Uh, tutto okay?” mi chiedi, ansante. Ti guardo, ma non ti vedo.
Il tuo viso è nascosto da una massa rossa attorcigliata e gocciolante di sudore.
“ Nh, si…Cazzo, ti levi quei fottuti capelli dalla faccia?… Dai, uh, voglio vederti…”
Sorridi.
Com’è che riesci a sorridere tanto?
Lasci per un attimo la stretta dalle mie gambe e ti scosti i capelli dal viso.
Ora ti vedo. Ora riesco a vederti.
Quei fottuti capelli.

Posso immaginare ogni minimo dettaglio riguardante il giorno un cui sei andato a cambiare acconciatura.
Si, immagino te, tutto emozionato a sedere su una di quelle poltroncine giganti che di solito albergano dai parrucchieri. Ti piacciono tanto, quelle poltroncine.

“ Kyo, e se ne comprassi una? Potrei metterla nel mio appartamento a Tokyo…”
Ti guardo, scettico.
“ Che te ne faresti? Pensaci, non ci sei mai nel tuo appartamento. “
Metti un tenero broncio.
“ Ma è sempre stato il mio sogno fare il parrucchiere! “
Scoppio in una risata. Mi avvicino.
 Ti bacio.
Infondo, sono sempre stato molto bravo a distruggere i sogni altrui.

Arriva il parrucchiere, e ti chiede come vuoi acconciare i tuoi stupendi capelli.
E te, con una scintilla negli occhi, cominci a descrivere il taglio che desideri.

Parli inserendo nella descrizione tutti i minimi dettagli, utilizzando un vocabolario di lessico che sembra impossibile ti appartenga.

Il parrucchiere ti guarda sconvolto. Per fortuna però, sembra aver capito.

Non sei una persona frivola e superficiale. Te ci tieni, ai tuoi capelli.

Comincia ad eseguire il taglio, mentre te ti guardi allo specchio, con occhi attenti ad ogni suo minimo passo falso.

Quando ha finito lanci un’occhiata compiaciuta al tuo riflesso.

Come avevi programmato, sei favoloso.

I tuoi lunghi capelli rossi, che ormai non sono più tuoi, se ne stanno sul freddo pavimento bianco creando un forte contrasto.
Stropicciati, sparpagliati, tagliati. Gli lanci un ultimo sguardo nostalgico. Poi, te ne vai.

Addio.

Ed è come se io fossi stato realmente lì.
Mi hai lasciato morente sdraiato su quel gelido marmo, insieme alle tue ciocche rosse e ad ogni cosa che ci univa.

Si, anch’io sono rimasto sul pavimento di quel parrucchiere tagliato a metà.

Poi, sono stato spazzato via ed hanno cestinato il mio cadavere.

E non esisto più.

“ Mi ami? “
Sto zitto.
Tu attendi.
“ Mi capisci, quando urlo sul palco? “
Sei confuso. Non intendi dove io voglia arrivare.
“ Beh, dipende… “
Ti zittisco.
“ Okay, d’ora in poi presta attenzione. Quando sarò sul palco ti griderò sempre il mio amore. “
Mi sorridi. Ancora.
Un casto bacio.

Urlo la mia rabbia, su questo palco.

Urlo il mio dolore, su questo palco.

Urlo il mio amore, su questo palco.

Si, io continuo a farlo.

Lo senti?

“… Hone Nu Zui Made, Aishite Kure…*”

Forse la mia voce non riesce più ad arrivare ai tuoi orecchi, Daisuke.



Note:

*Amami dal midollo delle mie ossa

Mi scuso con inchino: non molto tempo fa questa fic era già stata pubblicata con l’account di Naoku perché io non avevo la connessione internet. Adesso che finalmente si è risolto tutto non posso fare a meno di riproporla con il mio account, poiché è una delle OneShot DaixKyo a cui vado più fiera. Spero di non aver scocciato^^. Comunque, per chi l’avesse già letta, me lo lascerebbe un’altra volta un commentino? Forse chiedo troppoç___ç

Bacioni,

AintAfraidToDie
  
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