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Autore: Maestroni_98    16/02/2014    1 recensioni
La scuola é appena finita e quando inizia il nostro atteso periodo estivo, nella grande città di Los Angeles, tutto può accadere. Soprattutto a noi due, amiche inseparabili dal tempo dell'infanzia.
Questa estate sarà diversa da tutte le altre!
Tra lussuria, bugie, segreti nascosti, passione ed emozioni mai provate prima inizia la nostra storia.
- By Sessy
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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La prima volta




 

POV JADE
Nelle varie ore scolastiche mi aveva infastidito il fatto che ogni dieci minuti mi arrivasse un biglietto con scritto la stessa identica cosa:”Chi è la nuova conquista?”.
Ma era possibile che non ci fosse una scuola dove non spettegolassero?!
Fatto sta che ogni dieci minuti andavo al cestino e alla fine avevo ottenuto anche vari richiami dai professori perchè mi alzavo troppo spesso, ma ora sarebbe peggiorato tutto, dovevo entrare in mensa e come tutti sappiamo la mensa on era il mio posto fortunato.
Avevo paura degli sguardi e delle voci che mi avrebbero atteso al mio ingresso, ma soprattutto avevo paura di Tom, aveva visto la scena, lui era nella folla, lui sapeva!

POV AMY
Ero seduta in mensa, con il vassoio appoggiato sul tavolino.
Avevo una fame enorme, ma appena avevo visto il cibo mi era salita la nausea!
Vidi Jade entrare in mensa e mi diressi da lei.
“Jade!” dissi prendendole il polso e portandola in un angolo.
“Ora mi spieghi il fatto del tizio nella Jeep, dimmi che non eri tu e che ho capito male!” dissi guardandola intrappolandola tra il mio corpo e il muro.
“Io che baciavo qualcuno?? L’unico che ho baciato è Tyler, mio fratello e sulla guancia” rispose confusa.
Tyler? Bene! Ora era chiaro tutto!
Tyler la aveva accompagnata a scuola e lei gi ha dato un bacio sulla guancia, solo che gli altri, con la luce del sole sul parabrezza, hanno visto male!
“Oh bene!” dissi lasciandola e sorridendole.
“Grazie per non avermi stuprata” disse in una risata.
“Ne sarei anche in grado.. I miei ormoni stanno decisamente urlando!” dissi portando una mano alla fronte.
“Ok, non sapevo che il bambino poteva portare alla lesbicità” disse ridendo.
“Non porta alla lesbicità, ma mi fa alzare gli ormoni!” dissi prendendola per mano e portandola al mio tavolo, dove si era seduto anche Juss.
Ci sedemmo tutti, parlando di quanto fossero tutti pettegoli e del casino che si sarebbe formato se si sarebbe saputo della mia gravidanza, poi a un certo punto sentì dei fischi e dei brusii, di cosa spettegolavano ancora?!
Mi voltai per capire e fui sorpresa di vedere quelle due persone che erano appena entrate in aula mensa: Jason e Spencer!
Mi alzai dalla sedia e corsi da Jason saltandogli in braccio: “Jason!” dissi stringendolo forte.
Sentì le sue mani sulla mia schiena e poi voltandomi verso Spencer, notai il suo sguardo confuso.
“Giorno anche a te Amy” disse Jason.
“Oddio, mi sei mancato tantissimo!” dissi dandogli un bacio sulla guancia “Come avrei fatto senza il mio fratellone?”
“E’ tua sorella? Non mi avevi mai parlato di una sorella” chiese Spencer guardandomi.
“Lei è Amy, la mia migliore amica, considerata anche la mia sorellina, comunque Amy Spencer, Spencer Amy” disse sorridendo.
Scesi da Jason e allungai una mano verso Spencer “Piacere di conoscerti!” dissi sorridendole.
Strinse la mia mano e ricambiò il sorriso, poco dopo notai che Juss era a fianco a me:”Felice di rivederti Spence” disse sorridendole.
Lei ricambiò il sorriso.
“Jade!” esclamò Jason notandola.
Jade si voltò verso di noi e fece un cenno di un sorriso, poi si avvicinò:”Ehi”.
“Lei è di un’altra parentela?” chiese Spence.
“No l…” Jason non riuscì a finire la sua frase, quando si sentì un grido, seguito da altre grida:”E’ lui la tua nuova scintilla??”.
Vidi Jade un po’ pietrificata e innervosita, ma per fortuna per la prima volta in assoluto, la stupidità di Jason servì a qualcosa:”Sì lei è Spencer, la mia nuova scintilla, la mia ragazza!” rispose Jason in un urlo, mentre sorrideva trionfante.

POV JADE
Dopo le varie grida di Jason e tutti gli pettegolezzi di come aveva fatto a conquistare la sua adorata Spencer, le ore scolastiche erano finite e io dovevo sapere se Tom avesse visto qualcosa!
Sembrava ignorarmi, ma non so se perchè avesse visto la scena e voleva evitare la questione o se fosse perchè ci eravamo lasciati.
Lo vidi aspettarmi come avevamo programmato in questi giorni, davanti al cannellone dell’entrata scolastica:”Ehi” gli dissi cercando di sfoggiare un sorriso.
“Ciao!” rispose lui sorridendo, era felice, ameno.. lo sembrava, poi se lo era davvero non lo sapevo.
“Ho notato che sta mattina sei arrivato prima del solito..” dissi cercando di iniziare con un discorso che non dava troppo nell’occhio.
“Beh.. speravo di trovarti al cancello come avevamo deciso di fare..” disse mettendo le mani nelle tasche dei jeans.
“Ah… E non sai perchè c’era tutta quella folla ai parcheggi?” chiesi facendo finta di non saperlo nemmeno io.
“Ho visto che guardavano verso una Jeep, ma non so chi c’era dentro.. perchè ti interessa così tanto?” mi domandò.
“No niente, solo che ho sentito un sacco di voci in giro e così volevo chiederti se lo sapevi” risposi guardando per terra.
Ora sapevo che Tom non aveva visto niente, ma ora dovevo cercare di non fargli capire quello che successo.
“No, non lo so.. Che ne dici, andiamo a casa?” disse.
“Certo” risposi mantenendo lo sguardo fisso sulla strada.
Mi sentivo in colpa?
Si.
Avevo sbagliato?
In parte.
Sicuramente quello che avevo sbagliato non era il fatto di avere lasciato Tom, perchè era normale, lo sbaglio che stavo commettendo era di non dirgli la verità, ma come avrei potuto dirgli che c’era la possibilità che ero innamorata di mio fratello?

POV AMY
Finita la scuola tornai a casa con Juss, durante il tragitto era rimasto un po’ silenzioso, magari per quello che gli ho detto sta mattina.
Ora dovevo chiarirgli il fatto che non importava chi era il padre!
“Juss, vedo sei silenzioso.. abbastanza! Mi chiedevo se era per quello che ti ho detto sta mattina, o per altro. A me non cambia anche se il bambino è di Nath, lui ora non c’è, ci sei tu e, anche se non di sangue, il bambino sarà nostro, mio e tu!” dissi guardandolo e tenendo la mano stretta con la sua.
“E se lui tornasse? E se lui volesse il bambino?” chiese con uno sguardo velato di tristezza e rabbia.
“Non lo avrà! Ha deciso di andarsene dopo che l’ho lasciato, anche se lo avviso di essere incinta lui non ritornerà qui a braccia aperte, credo se ne fregherà altamente!” risposi facendo un mezzo sorriso.
“E se non fosse così? E se vorrebbe riaverti e prendere il bambino, te cosa sceglieresti?” chiese fissando le nostre mani.
“La domanda è chi sceglierai e la risposta sarà tu!” risposi guardandolo.
Fece un sorriso e mi strinse la mano, subito dopo aver detto:”Grazie”.
Una parola così semplice che sembrava ringraziarmi di tutto, strano come poche lettere messe insiemi compongono una parola così semplice, ma allo stesso tempo così bella.
“Non ringraziarmi! Ho preso una piccola decisione, volevo fare il test del DNA al bambino. Magari è davvero tuo e noi ci stiamo preoccupando per niente! Ti va bene?” chiesi guardandolo.
“Certo, bisogna sapere chi è il padre” rispose mettendosi la mano libera in tasca.
“Bene, allora domani andremo dalla mia ginecologa e chiederemo bene come fare. Ora, sai cosa voglio fare?” chiesi avvicinandomi al suo viso dandogli un dolce bacio sulle labbra.
“Cosa?” chiese dopo aver ricambiato il bacio e sorridendo.
“Voglio andare a comprare un grandissimo gelato al cioccolato e panna! Ne ho una voglia fortissima!” dissi unendo le mie mani e sorridendo.
“Allora andiamo del gelataio” disse mantenendo il suo sorriso, per poi cambiare strada e dirigerci in una gelateria.
“Siiii!” dissi saltellando.
Ora diciamo che non ero più spaventata per il fatto della gravidanza, anzi, pensavo anche che il fatto di avere un bambino sia anche bello.
Ma, mai dire mai!

POV JADE
Ero a casa mia sul mio letto che continuavo a vedere il telefono sul comodino.
Dovevo chiamare Tyler e dirgli che era stato un emerito coglione nell’avermi baciata davanti a tutti o dovevo dirgli quello che provavo per lui?
Odiavo fare una scelta, ma alla fine decisi di andare da lui e parlarci, quello che avrei detto lo avrei scoperto solo davanti alla sua porta.
Presi le chiavi della macchina e percorsi la strada, cercando di non investire un gatto, una persona normale non si sarebbe fatta tanti problemi se una gatto nero gli sarebbe passato davanti attraversando il ciglio della strada, ma per quello stupido felino mi ero fermata un quarto d’ora nel parcheggio per chiedermi se era giusto o era sbagliato, che forse la sfortuna stesse già iniziando?
Dopo avermi fatto troppe paranoie scesi dall’auto e…
La conclusione?
Non ebbi il coraggio di salire nemmeno un gradino, così andai a farmi un giro e a quanto pareva quel brutto gattaccio mi aveva portato solo sfortuna: mi ero schiantata contro una ragazzina con i roller, avevo mandato un pezzo di torta di traverso e come tocco finale per sbaglio ero andata sotto un irrigatore che mi aveva ridotto male.
Ora però ero davanti alla porta di Tyler, senza considerare il fatto che ero scivolata sui gradini!
Feci un respiro profondo e poi mandai al diavolo tutto, ero fradicia e volevo asciugarmi e la casa più vicina era la sua, dunque poche storie Jade e suona quel maledetto campanello!
Dissi a me stessa nella mente, per poi dirigere il mio indice sul rispettivo pulsante che procurò un “Din-don”.
Vidi la porta aprirsi.
“Ehi” dissi appena lo vidi stringendomi nella mia giacca fradicia.
“Jade!” disse lui sorridendo “Vorrei tanto chiederti il motivo per cui sei venuta, ma il fatto che sei bagnata mi fa domandare perchè lo sei, quindi ti dirò “Qual buon vento ti porta a casa mia fradicia?” chiese sorridendomi appoggiandosi all’uscio.
“Beh non il buon vento, ma se mai un irrigatore e il fatto che mi hai…” fermai la frase per poi sussurrare l’ultima parola come se fosse un segreto, appoggiando la mia mano su un lato della bocca:”Baciata”.
“Sai che puoi dirlo ad alta voce?” disse Tyler imitando i suoi gesti il sussurrare.
“Certo che lo so!” sbottai io rossa in volto per l’imbarazzo per poi avvicinarmi a lui:”Dunque, hai intenzione di lasciarmi fracida sul ciglio della porta o mi inviti ad entrare?”.
Tyler fece un ghigno divertito e si spostò di lato per farmi entrare, cosa che non aspettai più di un secondo per fare.
“Allora, ti vado a prendere un asciugamano .. O ti serve altro? Mi dispiace, vestiti asciutti femminili non ne ho, ti posso prestare una mia maglietta.” Disse lui chiudendo la porta alle mie spalle.
“Si basta che non mi ammali, di certo non me lo posso permettere nel periodo degli esami” risposi, togliendo il cappotto e le scarpe.
Lui si diresse in una camera e tornò, poco dopo, con un asciugamano e una maglietta asciutta “Puoi andare in bagno ad asciugarti, mentre io preparo del caffè.” Disse porgendomi i due pezzi di stoffa che aveva tra le mani, per poi dirigersi verso la cucina.
Annuì e mi diressi in bagno e quando uscì con quella grande maglietta nera dei Metallica che mi arrivava a metà coscia, rimpiansi i vestiti che mi sceglieva Amy, almeno erano più lunghi.
“Eccomi” dissi avvicinandomi alla cucina, mentre cercavo di fare allungare la maglietta.
Tyler si girò verso di me con una tazza fumante e me la porse: “Questa è la mia maglietta preferita, e devo ammettere che sta meglio a te che a me …  non sporcarla!” disse serio per poi avvicinare la tazza alle labbra e fare un piccolo sorriso.
Presi la tazza mentre cercavo di non aumentare la mia temperatura a quaranta:”Spero che la mia sfiga non me lo permetta” dissi prendendo un sorso.
“Quindi.. se non ho capito male, ti sei presentata da me per parlare del “bacio”” disse quelle parole imitando nuovamente la prima volte che le avevo dette io.
“Direi di sì, perchè l’hai fatto?” chiesi guardando il contenuto della tazza.
“Tecnicamente, non ti ho baciata io ma mi hai baciato tu, io avevo solo detto che non saresti scesa dalla macchina senza avermi dato un bacio, ma non avendo specificato dove avevi libera scelta e hai scelto le mie labbra, quindi la domanda che dovrebbe girarti per la mente è “Perchè ho baciato Tyler sulla bocca?”” disse lui facendo spallucce per poi prendere, nuovamente, un altro sorso dalla tazza.
Rimasi paralizzata, scioccata.
Aveva ragione, io l’avevo baciato e ora dire che ero imbarazzata era dire poco.
Appoggiai la tazza sull’isola della cucina e corsi subito alla porta dell’appartamento senza preoccuparmi di come ero vestita:”Si è fatto molto tardi e i miei genitori si chiederanno dove sia è meglio che vado, grazie ancora” dissi velocemente mentre percorrevo la distanza tra me e la porta.
Una mano mi afferrò il polso facendomi girare di scatto “Non vorrai mica uscire così, con una maglietta che a stento di copre il sedere. Cosa direbbero i tuoi genitori vedendoti con questo abbigliamento?” disse lui serio.
“Direbbero che probabilmente non dovevo uscire così e poi preferisco andare conciata in questo modo che fare la mia grande figura di merda, cosa che tra parentesi ho già fatto… Aspetta, mi stavi guardando il sedere?” chiesi abbassando lo sguardo.
“Non ho mai detto che ti ho guardato il sedere, quindi vuol dire che pensi che io ti guardi il sedere.. “ disse lui facendo un piccolo sorriso.
Per la prima volta nella mia vita rimasi senza parole, ero in imbarazzo?
Non lo sapevo, ero talmente sommerse da ogni tipo di emozione che decisi di fare l’unica cosa che mi venisse in mente.
Lasciai la maniglia della porta e rilassai il mio viso in un espressione seria, poi feci scivolare la mia mano su un porta riviste e ne estrassi una; guardai la copertina con raffigurata una bellissima ragazza, poi mi tirai intesta più volta la rivista e mi lasciai accasciare a terra, appoggiando la rivista sul pavimento:”Che bella ragazza” dissi fissandola.
Tyler rimase in silenzio per un po’ guardandola con sguardo confuso, poi si piegò arrivando al livello di Jade dicendo “Sai che anche se te la picchi sulla faccia la tua bellezza non sarà come la sua?” disse prendendo la rivista e buttandola da qualche parte sul pavimento “Si, perchè lei è bellissima, con lunghi capelli biondi, occhi color dell’oceano in una giornata estiva, alta, un corpo bellissimo!” continuò sorridendo “E tu invece.. tu sei una ragazza di media altezza, con capelli castani, occhi marroni con sfumature verdi che si fanno più intense alla luce del sole, con un corpo fantastico!” disse portando una mano sulla mia guancia “Si, la tua bellezza non sarà mai come la sua, perchè tu sei molto più bella di lei!” disse infine facendomi un piccolo sorriso guardandomi negli occhi.
E fu in quel momento che capì che cosa provavo.
Amore.

POV AMY
Io e Juss ci stavamo dirigendo a casa dopo aver mangiato il gelato, un grande gelato!
Eravamo alla porta, estrassi le chiavi per aprì la porta, pentendomi!
Trovai sul divano Spencer e Jason, lui sopra di lei e.. beh, non è molto bello quello che stanno facendo!
“Per favore!” dissi guardandoli schifata facendo cadere la cartella a terra.
Sentì un tonfo e poi la voce di Jason:”Oh scusa Amy, non pensavo che tornavi così presto”.
“Jason, tu non pensi quasi mai!” dissi portando una mano alla fronte.
“Non hai torto” disse in risposta in una risata.
Poi vedi dei piedi femminili di fronte a me e la voce di Spencer:”E’ stato un mio errore, sapevo che non dovevamo farlo, ma non ho ascoltato la mia testa, scusami Amy”.
“Non vi dovete scusare.. solo.. non sul mio divano! E non in presenza di una ragazza con gli ormoni in subbuglio!” dissi guardandola indicando il divano.
Gli vidi avvicinarsi al divano e vestirsi velocemente, almeno erano ancora in intimo.
“Direi che la prossima volta è meglio farlo in un altro posto” disse Jason a Spencer, che annuì fulminandolo.
Negai con la testa guardando il pavimento.
“Spencer, vuoi fermarti a cenare?” le chiesi guardandola.
“Se non sono di troppo disturbo e se Jason non cerca di molestarmi sul tavolo, ne sarei felice” rispose sorridendomi.
“Bene, allora si farà una cena a quattro, con della fantastica pizza!” dissi mettendomi a saltare sul divano.
“Vado a chiamare, voi nel frattempo scrivetemi su un foglietto che pizza volete” disse Juss avvicinandosi al telefono e componendo il numero.
“Io voglio una grandissima pizza con le patatine fritte!” dissi portandomi una mano alla pancia.
“Amy la pizza che ha scelto mi va bene” disse Juss tranquillo per poi sbottare: “ma smettila di saltare!” .
Mi misi subito seduta sul divano guardandolo con sguardo tra lo spaventato e lo scioccato, non lo avevo mai visto così..
Spencer si avvicinò e gli diede un foglio del bloc notes con su le pizze e le disse al pizzaiolo.
Poi riagganciò:”Arriverà il fattorino tra mezz’ora”.
“Si! Io amo il fattorino! Spero tanto sia quello con gli occhi azzurri e i capelli neri!” dissi sorridendo come un ebete.
Juss mi fulminò:” Duncan Amy!” urlò.
“Allora, se tu avresti fatto sesso con me sta mattina, io non starei pensando di farlo con il fattorino adesso!” dissi incrociando le braccia al petto.
Mise una mano sulla fronte e negò con la testa senza dire niente.
“Ehi! Non negare con la testa! In mezz’ora riusciamo a farlo, portami in camera!” dissi alzandomi e avvicinandomi a lui.
“Amy io non voglio fare sesso, hai appena sgridato Spencer e Jason perchè l’hanno quasi fatto” disse lui in risposta.
“Io gli ho sgridati perchè lo stavano facendo sul divano ma non gli ho  mai detto che dovevano fermarsi! Io voglio fare sesso, ora!” dissi portando le mani ai fianchi avvicinandomi di più a lui.
Lui mi sorrise e mi diede un bacio sulla fronte poi si discostò:”Vado a preparare la tavola”.
“Sarò io quella che stuprerà qualcuno sulla tavola, e non sarà di certo Spencer ad essere stuprata!” dissi dirigendomi in cucina.
“Jason puoi passarmi i bicchieri?” chiese Juss ignorandomi completamente.
“Va bene, lo farò con il fattorino!” dissi mettendomi davanti alla porta d’ingresso.
“E così mi toccherà avvisare il fattorino di entrare sulla porta sul retro” disse Juss tranquillo estraendo il cellulare dalla tasca dei pantaloni.
“Justin, tranquillo.. posso anche andare alla pizzeria e prendermelo da sola il fattorino!” dissi sorridendo.
“Se lo fai chiedo a Spencer se ha una droga che ti tranquillizzi e te la faccio ingoiare!” disse in risposta con un sorriso sardonico.
“Si si, credici credici!” dissi sorridendogli nuovamente.
“Comunque nel frattempo possiamo vedere la televisione, oggi c’è su un film comico, qualche risata ci farà bene” disse Juss sedendosi sul divano.
Il campanello suonò e aprì subito la porta, trovando il fattorino con gli occhi azzurri e i capelli neri con le pizze in mano “Ecco le pizze che ha ordinato!” disse lui guardandomi e sorridendomi  “Sono 10$” disse.
Presi i soldi dalla tasca e glieli porsi prendendo i cartoni “Ehi, ti andrebbe di venire a letto con me?” gli chiesi sorridendogli.
Juss si avvicinò e sbatté la porta, lasciando il fattorino perplesso.
“Ma dai! Stava per dire di si!” dissi facendo il broncio.
“Beh non importa, ora hai la pizza, accontentati” disse mettendo i cartoni sul tavolo.
Te la farò pagare Juss, te la farò pagare!

POVE JADE
Alla fine ero rimasta a casa di Tyler e ci eravamo messi sul divano e io non avevo proferito parola, l’unica cosa che mi ero messa a fare era mandare un messaggio a mia madre dicendole che mi sarei fermata da Amy.
Ora le mie gambe erano distese su quelle di Tyler, che le aveva accuratamente messe sopra le sue, mentre il mio volto era diventato bordeaux. Seppure ero rimasta lì, avere scoperto che quello che provavo per Tyler era una vera e propria attrazione, cercavo di stargli alla larga, infatti anche se le mie gambe erano sopra le sue, la parte del mio corpo dal bacino in su era messa tutta sul lato del divano, mentre le mie mani erano appoggiate sul divano cercando di tenermi in equilibrio.
“Jade… Sai che puoi sederti anche come un essere normale sul divano?” disse ridendo.
“Si, certo che lo so! Ma…ma…ma…Ma tu emani calore e siccome io ho caldo mi sono allontanata” dissi veloce.
“Non ho mai sentito scusa più banale in vita mia!” disse lui sorridendo e poggiando una mano sulla mia coscia “Siediti bene Jade.” Disse guardandomi.
Mi misi composta e guardai nel vuoto:”Comunque era vero, c’è perchè mi sarei allontanata se no?! Pff”.
“Io forse lo so perchè.. “ disse avvicinandosi piano al mio viso “Ora voglio chiederti, posso baciarti?” disse guardandomi negli occhi.
“Che cosa?!” sbottai.
“Dimmi cosa non hai capito! Voglio baciarti!” disse lui serio.
“Si si ho capito…Comunque…” feci una piccola pausa poi proseguì:”Certo che no!”.
Lui fece un piccolo sorriso “E perchè no?” chiese.
Cambiai direzione dello sguardo:”Beh perchè non…Perchè non voglio” risposi.
Lui mise le mani sulle mie guancie e si avvicinò alle mie labbra baciandole “Io voglio invece!” sussurrò per poi baciarmi nuovamente.
In quel momento dopo aver sbattuto le palpebre una decina di volte accertandomi che non stessi sognando, misi le mie mani sul suo volto e ricambiai il bacio.
Lui cercò di avvicinarmi di più al suo corpo, facendomi sedere sulle sue ginocchia e portando le sue mani sui miei fianchi, facendo scontrare le nostre lingue.
A quel punto persi il controllo delle mie azioni e mi misi composta sulle sue gambe divaricando le mie e iniziando a baciargli il collo, succhiandogli alcuni lembi di pelle, mentre le mie mani si erano appoggiate sul suo petto stringendo la sua maglietta.
Lui fece scorrere le sue mani sue e giù per i miei fianchi facendomi rabbrividire. Poi le appoggio sulle mie cosce e strinse forte, il caldo delle sue mani sulle mie cosce fredde e la stretta mi tradirono facendomi uscire un piccolo gemito dalle labbra.
Lui fece un piccolo sorriso e mi diede nuovamente un bacio sulle labbra, piccolo a stampo.
Non capì per quale motivo lo fece.
Lo guardai respirando affannata e vidi un sorriso comparire sulle sue labbra che si andarono ad unire alle mie nuovamente, con aggressività, vogliose.
In quel momento il mio bacino involontariamente diede una spinta e mi avvicinai a lui con il petto, mentre le mie mani erano strette sui suoi fianchi. Le mie labbra continuavano a non discostarsi dalle sue e la mia lingua continua a esplorare la sua bocca e assaporando il suo gusto che sapeva sempre di Brooklin. Cercai di controllare il mio bacino che ogni volta cercava di spingere contro il sesso di lui e cercai di tenerlo a freno, in quel momento capì che avevo proprio caldo.
Sembrava che Tyler mi avesse letto nel pensiero, perchè portò le mani sul bordo della mia, anzi sua, maglietta e me la tolse lasciandomi in intimo.
Le sue mani si misero sui miei fianchi nuovamente, ma questa volta era diverso, il calore delle sue mani mi penetrò sotto la pelle facendomi avere ancora più caldo.
A quel calore improvviso mi staccai, con il fiatone:”Non credo sia una buona idea” dissi appoggiando una mano sulla fronte bollente.
“Non è vero, è una buona idea.. A me piaci tu, e a te piaccio io!” disse portando le mani sul mio viso avvicinandolo al suo.
“Ma io non ho mai…” fermai la frase, era troppo imbarazzante.
“Non hai mai? Aspetta..” disse abbassando lo sguardo “Ho capito.. “ disse con tono più basso.
“Già..” dissi a bassa voce guardando il pavimento.
Tyler girò il mio volto facendo incrociare i nostri sguardi “Non è un problema Jade.. Se non te la senti non ti obbligo. Io pensavo che.. beh, sei stata con Tom quindi.. “lasciò la frase in sospeso.
“Tom..” sussurrai per poi continuare:”Quindi pensavi che ero andata a letto con lui?” chiesi guardandolo.
“Beh si.. dato che stavate assieme pensavo che avevi perso la tua verginità con lui.” Disse tranquillo.
Strinsi le mie mani sulle mie gambe e abbassai lo sguardo, volevo veramente perdere la verginità con Tyler? Con mio fratello?
Mi gettai sulle sue labbra, baciandolo voracemente, mentre le mie mani si erano posate sul suo bottone dei pantaloni e lo slacciai, tirando giù anche la cerniera, poi le mie labbra andarono a posarsi sul suo collo, mentre le mie mani erano risalite andando sotto la sua maglietta, sentendo quel suo calore che quasi bruciava i miei polpastrelli, ma non ci pensai un secondo in più e mentre stavo succhiando un lembo di pelle che gli avrebbe lasciato un alone rosso, gli sfilai la maglietta e la gettai dietro di me. Lo fissai un attimo, un attimo a fissare quella bellezza che mi era davanti e subito dopo mi fiondai su di lui facendo scorrere la mia lingua dal collo fino ad arrivargli a metà petto, poi quando notai che non potevo andare più giù, gli feci togliere le sue mani dai miei fianchi e mi sedetti sul pavimento di fronte a lui e gli divaricai le gambe, mentre le mie mani erano sui suoi addominali, poi mi misi sulle ginocchia e mi avvicinai a quel meraviglioso corpo, facendo sfregare il mio reggiseno sul suo petto e facendo avvicinare la mia bocca sul suo lobo che succhiai, per  poi far passare una sciai di baci dal suo collo fino ad arrivare alle sue bellissime V sui fianchi e fu lì che gli lasciai un succhiotto evidente, mentre le mie mani, gli avevano accuratamente abbassato i pantaloni senza che lui se ne accorgesse.
Tyler rimase sbalordito dal mio comportamento e dalle mie azioni, ma quando si riprese mi prese il viso con le sue mani e lo avvicinò al suo prendendomi il labbro inferiore con i denti morsicandolo forte, mentre mi faceva sdraiare sotto di lui sul divano.
I suoi denti erano così stretti al mio labbro che riuscì a sentire il sapore del sangue in bocca, quando lui mi lasciò il labbo si avvicinò al mio collo incominciando a succhiare ogni pezzo di pelle.
Le sue mani vagavano su tutto il mio corpo, fino a quando si avvicinarono al gancetto del mio reggiseno e lo sganciarono, e poi si spostarono verso le mie spalle per far scorrere le spalline verso le braccia e facendo cadere, poi, l’indumento di intimo in terra.
Misi le mie mani sul suo viso avvicinandolo al mio e lo baciai, pensando che d’ora in poi le mie cicche preferite sarebbero state le Brooklin.

POV TYLER
Questa cosa mi piaceva tantissimo!
Le mie mani erano sui suoi seni, che alcune volte stringevo facendole uscire piccoli gemiti dalle labbra.
Le mie labbra si avvicinarono ad essi e incominciarono a succhiare facendo accelerare il suo respiro.
Le mie mani si avvicinarono ai suoi slip che incominciai a far scendere, per poi fermarmi e guardarla “Ne sei proprio sicura?” chiesi.
Lei mi fissò e poi mi baciò in segno di risposta, mentre le sue mani dalla mia schiena erano scivolate all’interno dei miei boxer e li sfilò per poi prendermeli e farmeli vedere, mentre li teneva sul suo dito indice:”Credo che ormai sia fatta no?” chiese divertita morsicandosi il labbro inferiore.
Le tolsi gli slip velocemente sorridendole per poi entrare in lei piano.
Sentì un piccolo lamento uscire dalla sua bocca, che soffocai con le mie labbra sulle sue, per poi dare un'altra spinta piano, questa volta il lamento era meno pronunciato, così come nel terzo, fino a che non diventarono gemiti di piacere.
Le sue mani mi strinsero i fianchi mentre alcune volte i suoi denti strinsero il mio labbro inferiore succhiandolo, mentre cercava di soffocare i gemiti.
Poi sentì un gemito che era diverso in tutto dagli altri:”Tyler..”.
Continuai a muovermi sopra di lei, aumentando di poco la velocità per non farle male.
I suoi occhi che prima erano strizzati si aprirono e mi sorrise, per poi cercare di riprendere fiato:”Non ti preoccupare, non mi fa male”.
Aumentai di più la velocità, ero quasi all’apice, e anche lei dai sui gemiti.
Diedi altre tre spinte e arrivai al piacere, assieme a lei.
 


ANGOLO AUTRICI
Buona domenica!
Ecco un nuovo capitolo.
La nostra Amy accetta del tutto la gravidanza e con Juss faranno il test del Dna per sapere chi sarà il padre.
Jade va assieme al fratello, secondo vaoi campieranno le cose fra le due protagoniste?
Fateci sapere la vostra opinione.
By Sessy
  
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