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Autore: miriel67    19/06/2008    4 recensioni
Alla ricerca delle proprie radici,inseguito da una condanna le avventure di un mezzodemone tutto particolare...il seguito di Oriente ed Occidente
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Un lungo viaggio -E questo è il Giappone,dunque-
esordì Toshio sottovoce.

Si, erano sbarcati a Nagasaki ed erano tutti e due felici di non avere tratti propriamente occidentali.
Era il mese di marzo del 1597 e da poco erano stati martirizzati ventisei fra convertiti e missionari.
Non conveniva farsi notare troppo...
Anche se l'altezza di Shashee e il portamento facevano girare molte teste.

Avevano passato gli ultimi due anni e mezzo per mare e in quel poco tempo erano diventati uomini.
Il viaggio fino alla Spagna era stato durissimo.
Imbarcati a Chioggia in una fredda notte di ottobre,come semplici marinai,avevano dovuto faticare e sudare come due dannati su quella nave.
Con poco più di vent'anni erano i due più giovani a bordo,e il capitano della Stella Maris non poteva fare nessun tipo di favoritismo nei loro confronti.Avrebbe rischiato di mettere in pericolo la loro copertura.
C'era una taglia,fior di ducati sulla testa di quel giovane malinconico che alla sera,finiti tutti i lavori,si sedeva a prua e fissava il mare.
Sia Shashee che Toshio impararono tantissimo in quel viaggio verso Malaga.
Si arrampicavano su e giù per la maestra come due gatti,anche se Shashee saltava da un albero all'altro,legando e slegando le vele con la velocità di un fulmine.
Durante una tempesta vicino alle Baleari fu grazie alla sua agilità e velocità nel tirare giù la la grande vela quadra, rimasta impigliata nelle drizze,che si guadagnò i primi gradi e cominciò ad imparare ad usare il timone.
Il vecchio nocchiero l'aveva preso in simpatia e a volte gli cedeva il timone e gli faceva "sentire" la barca
-E' come una bella donna,la devi portare dove vuoi tu,con gentilezza e fermezza,sennò ti va di traverso...e non vai in porto!-e rideva con la bocca sdentata.

Ma l'unica donna a cui Shashee pensava era sua madre.
Delle altre non voleva neanche saperne.L'esperienza con Teodora l'aveva terribilmente scottato.E deluso.
Toshio invece era un donnaiolo impenitente,un vero marinaio.
Via da casa si era scatenato,libero da ogni condizionamento sociale e felice di vivere quella avventura.
Saranno stati gli occhi allungati color caramello,i capelli neri come il carbone e quel sorriso malandrino...
A Bari,durante il primo rifornimento,aveva fatto strage.
Prima tutte guardavano Shashee e poi,vista la freddezza e lo sguardo di ghiaccio in quegli occhi d'oro,Toshio con la sua chiacchera e i suoi modi gentili,le stregava.
-Cerca di stare attento,ci manca solo di essere inseguiti da qualche padre,a cui hai disonorato la figlia!-
gli disse una sera Shashee,senza scherzare troppo.
-Tranquillo,mentre tu sospiravi su quella specie di strega,io mi facevo le ossa vicino al Ponte delle Tette!-
Shashee aveva inarcato la fronte,a quella affermazione,e non aveva più commentato le abitudini libertine del suo migliore amico.
L'importante era non avere ulteriori guai.

A Malaga si erano quasi fermati un mese.
Una citta splendida piena di luce e sole.Come tutta l'Andalusia
Shashee scrisse una lunga lettera a sua madre e la diede al capitano che da li a poco sarebbe ripartito verso l'Italia
Per farle sapere che stavano bene e che il viaggio proseguiva.Tacque della fatica e della tristezza,non voleva che soffrisse ancora di più di quella separazione forzata.
Sapeva che sarebbe stata l'ultima lettera che avrebbe ricevuto dall'Europa.
Decisero di proseguire il viaggio verso il Portogallo via terra.
La situazione era abbastanza tranquilla,ormai era circa una quindicina di anni che la corona spagnola si era impadronita di quella portoghese,e che i confini erano per così dire stati unificati.
Dovevano arrivare a Cascais,vicino a Lisbona.Li attendeva l'imbarco con la Esperança e con il capitano Rodrigo Amaral Dos Santos,vecchio amico del nonno.
Shashee sapeva che il capitano doveva ai Farsetti Cornaro diversi piaceri,in più il nonno aveva fatto trasferire una notevole quantità di denaro a Lisbona tramite i contatti commerciali che aveva con diversi mercanti del luogo...
Era relativamente tranquillo,sia lui che Toshio vestivano semplicemente.
Due semplici marinai
Era difficile indentificarlo con il fuggitivo Farsetti Cornaro,il nobile duca di Cipro.
Anche se bastava guardarlo negli occhi.
Quegli splendidi occhi,velati dalle lunghe ciglia scure,avevano un colore unico ed impossibile da non notare.



Lentamente verso Siviglia,a cavallo.
E poi il Portogallo,Lisbona e Cascais.
Un grande e vivace porto di mare.
Trovarono subito la loro nave.Era enorme rispetto le altre
La
Esperança era stupenda,un galeone a tre alberi con un cassero ornato di naiadi e sirene intagliate nel legno.
I due giovani sgranarono gli occhi.
La Stella Maris sembrava un giocattolo davanti a quel palazzo galleggiante.
Si avvicinaro alle scalette d'imbarco e salirono.
in un ottimo portoghese Shashee chiese del capitano.
Il mozzo indicò un uomo alto e imponente,in fianco al timone che stava discutendo animatamente.
Avrà avuto una quarantina d'anni,i capelli spruzzati di bianco come la barba accuratamente tenuta.

-Capitano Amaral?!
-Ou o menino de Veneza!-
Esclamò il capitano nel vederlo e poi passando velocemente ad una lingua più compresibile
-Sei Shashee,vero?ti ho visto che eri piccolo ma ormai sei un uomo fatto! e questo qui?O filho de Kento o japonês!-
Strinse forte le mani ai due giovani che si stupirono della calorosa accoglienza.
Il capitano Amaral non aveva figli,li adottò subito.
Aveva una sola amante ed un solo amore,la sua 
Esperança ed il mare.
Fece loro visitare tutta la nave e gli mostrò la cuccetta che avrebbero condiviso durante la navigazione
Gli avrebbe presi come sottoufficiali.

La prima tappa fu Madera,dove fecero rifornimento di acqua e vino.
La vita a bordo era dura ma sostanzialmente vivibile.
Shashee non si risparmiava,era sempre il primo e in pochissimo tempo aveva imparato a timonare quella immensa nave,tanto che il primo ufficiale e nocchiero della
Esperança,aveva confessato ad Amaral che quel ragazzino navigava meglio di lui.
Passarono il Capo di Buona Speranza attorno alla fine di marzo del 1596,Shashee timonò la nave nel passaggio e venne battezzato nocchiero.
Raggiunsero il Madagascar poco tempo dopo.
Gli occhi dei due giovani si riempivano di meraviglia ogni momento.
Scoprivano e memorizzavano piante ed animali mai visti.

E poi alla fine Madras.

-Io sono nato qui-disse Shashee al capitano Amaral,mentre attraccavano.
-Lo so,ti ho visto qui la prima volta,strillavi e quella santa donna di tua madre,con rispetto parlando,era sempre con la poppa in mano!-
Shashee rise e anche Toshio,che nel frattempo chiedeva informazioni su usi e costumi delle donne indiane.
Non mancava molto,ai primi mesi dell'anno successivo,avrebbe visto la terra dei suoi avi.


Il ponte delle Tette , a Venezia è chiamato così dal quartiere delle cortigiane,nel sestriere di San Polo.
Le drizze sono le corde che servono ad abbassare ed alzare le vele
Il Cassero è la parte di galeone posta a poppa,dove di solito c'erano gli alloggi degli ufficiali e del capitano e le sale di rappresentanza
Grazie a chi legge e recensisce.
Spero vi piaccia!
galeone



   
 
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