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Autore: EllaRoberts    17/02/2014    3 recensioni
Marì è la migliore amica di Alexandra che è innamorata del giocatore di rugby Harry. Teddy è l'ex cotta di Alexandra ma ora è lui ad essere innamorato di lei e con Marì fa una sorta di patto sul conquistare Alexandra. Marì però pretende che se mai Teddy riuscisse a conquistare la sua migliore amica, lui non dovrà mai e poi mai ferirla in alcun modo.
Durante il corso del racconto però succederà una cosa inprevista.
Se vi ha incuriositi dategli un'occhiata.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Scolastico
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PATTO.


-Oh...dai Marie devi venire ci saranno tutti!- Aveva insistito per la milionesima volta Alex. -No...ascolta so che per te è importante ma proprio non posso.-
Avevo cercato di giustificarmi.
Alex era la mia migliore amica. Una ragazza alta snella con dei fantastici riccioli bruni e due occhi neri che io invidiavo così tanto!
Siamo immediatamente diventate amiche noi due, forse io la avevo presa in simpatia perché era incredibilmente simile alla protagonista del libro che stavo
scrivendo o forse eravamo semplicemente nate per essere amiche.
Quel giorno mi aveva chiamata dicendomi di raggiungerla a casa sua e una volta li mi aveva informata che eravamo state invitate ad una festa molto esclusiva
e lei voleva assolutamente andarci perché ci sarebbe stato anche Harry, il giocatore di rugby per qui Alex si era presa una cotta alla stolcher, e voleva sfruttare la 
situazione per farsi notare da lui. Dubitavo seriamente che lui lo avrebbe fatto mai, insomma...era circondato da belle e, ammettiamolo, fighe ragazze perché mai si 
sarebbe accorto di lei che non era nessuno nell'ambito scolastico. Veramente non è del tutto vero , Alex aveva sempre partecipato alle recite scolastiche e in alcuni casi
aveva anche interpretato le protagoniste. Quella che non era nessuno realmente ero io. Il mio unico talento era scrivere e si avrei potuto lavorare per il giornalino scolastico 
se non fossi stata così incredibilmente timida da avere paura di fare l'iscrizione, o peggio parlare con qualcuno che mi avrebbe potuta aiutare ad entrare ma con qui non avevo confidenza.
Era un problema straziante che odiavo con tutta me stessa, perché non era naturale. La mia timidezza era scaturita dopo che avevo fatto il mio primo anno alle medie, dove fui vittima di bullismo.
Insomma...tornando alla festa...io non potevo andarci perché in primo punto ero sommersa da compiti dei corsi extra e poi c'era sempre e comunque il fattore timidezza.
Decisi di dare come scusa ad Alex la prima, perché sapevo che se avrei osato provare con la seconda le mi avrebbe trascinato a quella festa trascinandomi con la forza.
-Se tu non vieni con me, io non ho con qui andarci. Avanti...non essere egoista! Ti prego!- Alex stava supplicando con gli occhi lucidi non potevo dirle di no.
-Okay. Ma devo tornare prima di mezzanotte così o il tempo di fare i compiti.- Già ad "okay" Alex mi si era buttata al collo, facendomi pronunciare le frasi successive
soffocatamente. -Grazie, grazie, grazie. Devo decidere cosa mettere. No...noi dobbiamo decidere cosa mettere.- Disse Alex con la voce stra eccitata mentre saltellava.
-Puff...io metto un paio di jeans e un t-shiert non preoccuparti di me.- Alex socchiuse gli occhi in modo minaccioso, incrociò le braccia al petto e si avvicinò a me con passo
lento. -Tu metterai quello che ti dirò di mettere cara.- Disse lei. -Se no mi vedrai arrabiata e sai che non è uno bello spettacolo.- Continuò a dirmi. -Okay metterò un vestito contenta?-
Le chiesi incrociando a mia volta le braccia. -Però decido io che scarpe mettere.- Dissi infine. Ad Alex sembrò stare bene e io tirai un sospiro di sollievo. Ameno non avrei dovuto indossare trampoli da circo.
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Più tardi io ed Alex ci guardavamo allo specchio di camera mia. Io indossavo un vestito nero con delle sottili bretelle. Aveva una fascia bianca sotto il seno e la parte inferiore era composta da tanti strati di veli 
di un nero trasparente che arrivava fino a leggermente sopra il ginocchio. Mentre Alex indossava un vestitino a fascia azzurro con una fascia rosso cremesi in vita lundo fino a un po più metà coscia.
Per quanto riguardava i capelli, io li avevo raccolti in una coda alta lasciando libero il ciuffo che una volta era la mia frangetta. Mentre Alex li aveva lasciati sciolti in tutto il loro disordine.
-Beh...stiamo uno schianto! Ora muoviamoci.- Mentre Alex si muoveva si sentì il rumore dei suoi tacchi vertiginosi sul pavimento.
Io mi do un ultima occhiata. I capelli castani mossi raccolti nella coda mi sembravano terribilmente fuori posto, poiché io li lasciavo sempre sciolti.
I miei grandi occhi marroni sembravano così strani sotto quel trucco. Inoltre con la matita mi sentivo un panda. -Marie, muoviti!- Mi incitò Alex da dietro la porta.-
Mi mossi dalla mia posizione di osservazione e mi avviai fuori dalla stanza. Le mie scarpe non facevano rumore urtando il pavimento, perché fortunatamente le avevo scelte io e
ovviamente io avevo scelto le mie fantastiche convers nere. 
Prendemmo la macchina di Alex dato che la mia era poco adatta per andare ad una festa, a meno che non si voglia essere presi in giro per tutta la sua durata.
La mia macchina era nuova di zecca ma era già tutta ammaccata. Io ero la ragazza più goffa del mondo, cadevo e mi facevo male almeno una volta al giorno e ogni volta
che prendevo la macchina andavo a sbattere ovunque. Mi chiedevo in continuazione come avessi fatto a prendere la patente, forse compassione ma non poteva essere o almeno lo speravo.
Arrivammo a destinazione con un'ora di ritardo, perché a parere di Alex era più figo farlo. Sciesimo dalla macchina ed entrammo nella casa da qui si sentiva un fortissimo rumore di musica idiota.
Quando entrammo non sentivo altro che i miei timpani che stavano per scoppiare. Mi girai per capire se Alex mi avesse rivolto la parola ma lei non era dietro di me. Lei era già partita a cercare il suo Harry.
Perfetto le servivo davvero a parecchio direi. Mi armai di tutto il mio coraggio e raggiunsi la cucina, da dove proveniva un forte odore di fumo e non ero sicura fosse solo di sigarette.
Presi un bicchiere di plastica e lo riempì di salatini. Non avevo mangiato niente quella sera e morivo di fame. Raggiunsi di nuovo il soggiorno urtando non poche volte qualche coppietta che limonava.
Finalmente vidi dove si era cacciata Alex. Era li nel soggiorno che ballava vicino ad un Harry Calder che non si accorgeva nemmeno che esisteva. Mentre sgranocchiavo salatini e guardavo quella scena umiliante
sentì una voce maschile accanto a me che diceva. -Ma che ci troverà mai in lui.- Mi voltai verso la fonte di quella voce e lo vedi. 
Teddy Culbert, l'ex cotta di Alex. Capitano della scuadra di calcio del nostro liceo. Alex ci era andata dietro per tre anni, non riuscendo ad ottenere altro che qualche ciao. Poi si era "fissata" con Harry Calder.
Vidi che gli occhi celesti di Teddy seguivano la figura di Alex così quasi involontariamente gli dissi. -Ti stai riferendo ad Alex?- Teddy si girò verso di me. Per un minuto esitò a rispondere, forse perché non mi aveva riconosciuta ma
come biasimarlo. - Sì.- Disse infine. -Tu sei Marie Roberts vero?- Mi chiese ovviamente per essere sicuro della sua ipotesi. -Sì, sono io.- Dissi senza troppi complimenti. -Tu sai che quella ragazza ti è venuta dietro per tre anni.-
Lui abbassò lo sguardo e con un sorriso amaro stampato in faccia mi disse. -Sì, vorrei non essere stato così ceco in quegli anni.- Cosa voleva dire? Che era interessato ad Alex? Non ci si poteva credere ma era così. Quella ragazza gli era
andata dietro per tre anni senza concludere niente e ora che quella cotta gli era passata era lui a cercarla. -Mi dispiace.- Dissi semplicemente tornando a prestare attenzione ad i miei salatini. -Tu e lei siete molo amiche vero?- Mi chiese lui.
-Sì.- Risposi spiccia. Dove voleva andare a parare? -E se tu mi aiutassi a far colpo su di lei?- Mi propose lui così di punto in bianco. Tornai a prestare attenzione a lui e dissi. -Perché dovrei farlo? Sai quanto lei abbia sofferto per te? E ora tu la vuoi?
Mi dispiace ma è troppo tardi.- Dissi io. -Se lei mi dovrebbe mai mettersi con me, io non la farò mai più soffrire e troverò tutti i modi per farmi perdonare.- Disse lui in sua difesa. Effettivamente sarebbe stato meglio, almeno lei non avrebbe avuto un altra grande delusione.
-Okay, ti aiuterò.- Dissi alla fine cedendo. -Le lezioni per conquistarla cominceranno domani dopo la scuola. Ci incontriamo in biblioteca.- Dissi prima di stringergli la mano per sigillare questa nostra sorta di patto.
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-Oggi ho da fare Al...ma ti prometto che domani mi dedicherò puramente a te.- Promisi. -Okay, certo che sei una vera secchiona Ma.-
Disse Alex prima di fuggire fuori al suono della campanella. 
Io raccolsi il mio zaino e mi precipitai in biblioteca, dove con mio grande stupore già mi aspettava Teddy. -Ciao.- Mi saluto. Io dalla mia feci solo un gesto di saluto con la mano.
Mi sedetti al banco dove si era accomodato Teddy e dissi. -Okay oggi è la prima lezione e parleremo delle cose che piace fare ad Alex.-
Lo dissi pianissimo perché sapevo che se la bibliotecaria ci avrebbe scoperti parlare forte ,ci avrebbe buttato fuori a calci. - Ora il suo passatempo preferito è recitare.
Come ovviamente saprai fa parte della compagnia teatrale e due volte alla settimana fa le prove con loro, dalle quattro alle sette. Perciò mai distubbarla con telefonate o proporle 
di fare qualsiasi cosa in quei giorni.- Teddy mi guardava attento ad ogni mia parola. In poche parole pendeva dalle mie labbra. - Ma il teatro non è la sua unica passione, c'è anche la musica.
Lei ama ascoltare musica sopratutto classica, ama il piano forte.- Gli occhi di Teddy si illuminarono. -Io so suonare il piano forte.- Mi disse con voce eccitata. Sorrisi e dissi. -Beh...se ne sei capace e se hai il tempo,
credo che creare una sinfonia che abbia lei come musa sarebbe una cosa fantastica per fare colpo.- Teddy annuisce e sorride da ebete. -Bene un altra cosa che Alexandra ama è il mare.- Dun tratto l'espressione di Teddy cambiò.
-Io odio il mare.- Confessò rattristito. -Beh...cerca di sopportarlo. Potresti portarla sulla spiaggia per un pick-nick al tramonto, è una cosa che che Alex mi dice di voler vivere fin da bambina.- Dissi io incoraggiandolo. 
-Poi ama: la cucina, l'arte, la moda e gli animali sopratutto i cavalli.- -Potrei portarla a cavalcare.- Propose Teddy e io con un sorriso accolsi la proposta. 
-Okay, ora che sai i suoi interessi devi trovare un modo per diventare suo amico.- Dissi io. -Sì...ma come?- Chiese Teddy. -Facciamo in modo che vi troviate insieme nello stesso posto, semplice.- 
Risposi io sicura di quello che stavo dicendo.







SPAZIO AUTRICE:




Ciao!!!! Spero che la storia vi piaccia, è nata da un sogno che fatto qualche giorno fa è non riesco a tormiglielo dalla testa. Beh...spero che la storia vi piaccia e che reciensiate anche se avete dei giudizi negativi.Io accetto le critiche =D

Kiss,kiss ella304

 

  
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