Silver Haired Daddy of Mine

Thor aveva ritrovato Loki prima della battaglia di New York; era felice che la sua strada si fosse finalmente ricongiunta a quella di suo fratello, ma non poteva credere che lo stesso bambino con cui era cresciuto poteva essersi trasformato in un mostro. Un mostro che voleva conquistare il potere e che stava uccidendo chiunque si trovasse sul suo cammino. 
I timori di Thor si erano concretizzati quando Loki lo aveva imprigionato, spedito sulla terra dentro ad una gabbia di vetro senza provare il minimo rimorso. Quel mostro non era più suo fratello. Doveva essere fermato e così si erano formati gli Avengers, i Vendicatori, che avrebbero difeso la terra dall’invasione delle forze di Loki.
Thor e il fratello si erano trovati a combattere, New York era stata quasi rasa al suolo. Loki era stato catturato e portato nelle prigioni di Asgard.

***

Il ponte dell’Arcobaleno era stato ricostruito; Thor precedeva Loki incatenato, si stavano dirigendo verso il palazzo di Asgard. 
Loki guardava quel mondo a lui tanto familiare come se fosse diventato qualcosa di estraneo; lì aveva speso gran parte della sua vita, costruita su menzogne. 
Mise piede nel palazzo di Odino, Thor si voltò verso di lui e lo guardò: «Adesso ti porto da nostra madre, voglio che sia la prima a sapere che tu sei vivo. Non sai quanta pena ha provato nel credere che fossi morto.»
«Perché avrebbe dovuto?» chiese Loki.
«È nostra madre!»
«È tua madre!» rispose, duro.
Thor non volle sostenere lo sguardo del fratello e lo condusse tra le varie stanze del palazzo di Asgard, fino a che non trovò la madre nella grande sala da pranzo, sdraiata su un divano mentre guardava il soffitto dorato con sguardo spento. 
«Madre...» disse dolcemente Thor.
La donna rispose con un cenno del capo.
«Madre, alza gli occhi. C’è una sorpresa per te...»
Frigga girò la testa verso il figlio, alzandosi di scatto alla vista di Loki. Gli corse in contro e lo abbracciò, stringendolo forte a sé. 
«Ti credevo morto!» pianse la madre.
Loki, ancora in catene, si limitò a subire l’abbraccio di Frigga. Cercò di trattenere le lacrime, ma la vista della donna, di quella che aveva considerato sempre sua madre, ridotta in quelle condizioni per colpa sua, gli fece sciogliere un po’ di quel ghiaccio che gli era cresciuto attorno al cuore. Due lacrime solcarono le guance di Loki, ma lui cercò di essere più forte di tutte le emozioni di quel momento.
Quando Frigga si allontanò, si girò verso Thor chiedendo informazioni. Il figlio raccontò quello che era accaduto, spiegando il motivo del perché Loki era in catene. La madre girò lo sguardo verso di lui, severa, ma allo stesso tempo felice di saperlo vivo.
«Che ne sarà di lui adesso?» chiese Frigga.
«Per lui ci saranno le prigioni di Asgard.»
La donna si girò nuovamente verso Loki. «Verrò a trovarti ogni giorno. Non so cosa ti sia successo, ma tu non sei quello che Thor mi ha raccontato.» Gli accarezzò il viso e poi si allontanò. Thor prese Loki per un braccio e lo condusse verso le prigioni di Asgard.

***

Vendetta. 
Ecco quello che Loki voleva. E lo voleva anche Thor. 
I due avevano trovato un accordo; Loki sarebbe uscito di prigione per aiutare il fratello a sconfiggere Malekith, colui che aveva ucciso Frigga, la loro amata madre. 
I due fratelli, insieme a Jane, si diressero così nel mondo oscuro; Thor mise a rischio la propria vita pur di sconfiggere gli Elfi Oscuri, e Loki era andato in suo soccorso, rimanendo ferito mortalmente. 
Il resoconto della battaglia giunse alle orecchie di Odino. 
Il suo rapporto con Loki non era stato dei più facili, ma lui lo aveva sempre considerato come suo figlio. Rimasto da solo nella stanza del trono aveva preso la sua decisione. 
Aveva raggiunto il mondo oscuro trovando Loki in fin di vita e si era sacrificato per lui. 
«Perché stai facendo questo?» aveva chiesto Loki.
«Perché tu sei mio figlio, che tu lo voglia o no!»
«Io non sono tuo figlio!»
«Non sarò il tuo padre biologico, ma ti ho voluto bene Loki, così come ne ho voluto a Thor. Che tu ci creda o no...» disse con gli occhi velati da lacrime. Continuò: «Vai e prendi il mio posto, io raggiungo tua madre...»
Loki guardò intensamente Odino; egli toccò la ferita mortale del figlio, immediatamente Loki si sentì meglio. Odino, invece, rotolò a terra. 
«Vai ad Asgard. So che saprai fare del tuo meglio, tieni d’occhio Thor. Ti chiedo solo una cosa, non far sapere a tuo fratello la verità.»
«Sarà fatto... Padre.»
Odino sorrise, poi chiuse gli occhi.
Loki rimase con lui qualche minuto poi tornò ad Asgard. Prese le sembianze di Odino e si sedette sul trono. 
«Asgard è mia, finalmente. Grazie padre.»

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Salve! 
Sono tornata con l'ultimo capitolo. Ci ho messo un po' e mi scuso con tutti voi che avete avuto il coraggio di leggere questa mia storia, ma ho avuto un periodo con parecchie cose da fare e un po' di ispirazione mi aveva abbandonato. Appena ho avuto il tempo per mettermi a lavorare al finale l'ho fatto e questo è ciò che ho prodotto. 
Il finale è una mia libera interpretazione della fine di The Dark World. Ovviamente le cose non sono andate così, ma mi piaceva immaginare Loki che si riappacificava con Odino alla fine di tutto.
Io vi ringrazio, a chi l'ha messa tra le seguite, tra le ricordate, tra le preferite addirittura e a chi mi ha lasciato le recensioni. Era il mio primo tentativo in questa sezione. Spero di esserci riuscita.
Grazie ancora a tutti.
Alla prossima.
Mon