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Autore: scImMIA    20/06/2008    9 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, oggi sono di pessimo umore e i motivi purtroppo sono svariati ma, visto e considerato che sono affari miei (dei quali non ve ne dovrebbe importare niente) e che voi siete quà con altri fini, sarò il più stretta possibile affinché non vi sia d’impiccio con le mie scemate … Anzi, lasciamo direttamente perdere che è meglio.

Vegeta4ever: Per Trunks leggi e vedrai. Per il tempo in cui è narrata la storia … no, sbagliato completamente a parte il fatto che è ambientata dopo questi avvenimenti ^-^. Spero che il capitolo ti piaccia. Un bacio

Juu_nana: Di cali sento che ultimamente ce ne sono tanti, troppi a mio avviso il fatto è che però tu non te ne accorgi perché non immagini effettivamente come sono delineate le scene della storia nella mia testa, se avessi abbastanza tempo per fare tutto non mi ritroverei ogni qualvolta a rileggere il capitolo e dire “Mi poteva venire meglio …” ma allo stesso tempo non aver la possibilità per migliorarlo e inoltre (sempre se avessi tempo) non considererei questo come un brutto periodo. In ogni caso Cell, dopo la tua micro-onda, è ancora in piedi e si stà facendo scrocchiare le nocche delle mani … Se ti và fammi sapere qualcosa, ok? Un Bacione scricciola …

LadyGaunt: Grazie tante, spero che anche questo capitolo ti piaccia! A presto. Ciao!

Umpa_lumpa: Anche io ho sempre pensato che fossero delle forzature anche perché la prima (quella del nucleo nella TESTA –storia originale) è un’erroraccio bello e buono che fa ridere i polli: poco prima (sempre storia originale) Cell perde spalle, braccia e TESTA in seguito un onda ma poi … voilà, torna in piedi bello come il sole (+/- =_=). Per questo ho fatto una piccolissima modifica ovvero che Cell possedesse questa massa speciale ma che fosse in chissà quale punto del corpo (ho fatto che si indica la crapa ma se avrai letto bene non nomina mai la testa) e poi chissà… magari era una cellula addirittura semimovibile XD. Il teletrasporto poi l’ho lasciato proprio perdere. Spero che anche questo capitolo ti piaccia. Bacio, ciao

Angelo Azzurro: Per Trunks leggi e vedrai, non anticipo nulla. Mi fa piacere che il capitolo ti sia piaciuto … se ti più consolare a rivolta il mare lo vedrò FORSE a metà Agosto … non ne parliamo vah, che mi aumenta il nervoso sennò. Fammi sapere se anche questo capitolo ti piace se puoi. Un bacioxx

LadyDreamer: Perché l’essere perfetto non muore? Perché è perfetto (Cell si allontana fischiettando …). Fammi sapere se anche questo capitolino ti piace, ci conto! Un beso

Sgt: Spero che tu ti sia ripresa dallo svenimento per questo nuovo capitolo … se sì fammi sapere se ti piace ok? Un bacione!

Anim Skywalker: Rimetti la spada nel fodero cocca e tieniti pronta ad attaccare Cell con i tuoi battaglioni spaziali … forse tra un po’ ti verrà voglia di scatenarti (ma questo non ti obbliga ad agire in questo capitolo ;)). Fammi sapere se ti piace se puoi. Un bacio!

chrystal_: La cavalletta continua a saltare bella e felice … hehehe … fammi sapere se anche questo capitolo ti garba ok? Mi fa piacere sapere il tuo parere. Un bes ^^

Terminato. Oggi che posso dire? Nulla che ognuno di voi non sappia già … Spero che entro notte il mio umore cambi sennò dò di matto sul serio e mando tutto all’aria!!
@_@ <- io che impazzisco
Spero che a tutti il capitolo piaccia anche perché sono rimasta sveglia fino all’1:00 per terminarlo anche se oggi andavo al lavoro quindi … beh, ciao a tutti. A presto
Bacioni da una
scImMIA
scanca e un po’ giù
( voi però siate up ok? ^^)

 

 

 

CAPITOLO 59
- CATTIVERIA SENZA LIMITI -


Un'improvvisa fitta provenne dalla parte superiore del corpo ... E appena sentii ciò non riuscii a mantenere gli occhi aperti dal male che provai.
Un'oscura forza mi trascinò con sè e mi fece crollare a terra. La schiena si piegò al duro contatto con la roccia e successivamente anche la testa compì lo stesso moto facendo udire a me e a coloro che mi circondavano un tonfo sordo. I capelli si sparsero in parte sulla larga fronte mente il resto cadde delicatamente su quella polvere chiara. Le voci si fecero ovattate e le parole si confondevano una con l'altra rendendomi incomprensibile qualsiasi dialogo ... Soltanto le tonalità di voce mi aiutavano ad intuire chi mi stesse rivolgendo la parola.
Nonostante lo stato tremendo di confusione che mi si creò in testa, sentii qualcuno sollevarmi lievemente la nuca con una mano mentre con l'altra mi scollava la spalla destra ...
« Hei Trunks, non svenire! Tieni duro! » la larga mano mi scosse nuovamente la spalla provocandomi però un po' di dolore anche se forse non era voluto. A quella ennesima fitta strinsi gli occhi e serrai i denti come se fosse stata una morsa. Riuscii ad alzare la mano destra e dopo un grande tremore la poggiai delicatamente sulla ferita per poi portarla vicino al volto. Quando i miei occhi rividero la luce del sole feci un poco di fatica a mettere a fuoco le immagini ma poi, dopo pochissimo, tutto mi fu chiaro: vicino la mia mano completamente sporca di un sangue scuro ...
Attorno a me vi erano tutti i miei amici: Tienshinhan mi sorreggeva, Piccolo affiancato da Gohan mi osservavano sulla sinistra, Crillin (che aveva abbandonato momentaneamente Yamcha chissà dove) mi era proprio di fronte e per poco non scoppiava in lacrime, C17 se ne stava un po' distante e dal suo sguardo riuscii a leggere un nonsochè di scombussolio ... non aveva colpa di quanto successo, io e soltanto io dovevo prestare maggiore attenzione ... lui si era limitato a difendersi e perciò, per una volta, non mi sentivo adirato con lui. Dopo rapidissimi istanti intervallati da altre fortissime fitte a dir poco strazianti, scese dal cielo anche il signor Goku che, dopo essersi affiancato al compagno d'avventure di una vita intera, mi si avvicinò maggiormente porgendomi uno sguardo alquanto preoccupato. Cercai di sorridergli anche se l'improvviso calo di forze mi resero l'impresa più faticosa del previsto. Il Son, non del tutto sollevato, mi chiese ugualmente se stavo bene ... insomma, non ero al pieno delle forze: il raggio mi aveva perforato la spalla sinistra rendendomi così inutilizzabile il rispettivo arto e oltre a ciò mi aveva danneggiato una parte del petto senza però aver intaccato gli organi vitali, in ogni caso cercai di essere il più vitale possibile.
Solo Vegeta non c'era ... ciò mi provocò un dolore differente ...

« Hei Trunks! Tutto bene?! Rispondimi!! » proferì Crillin urlando e sbracciandosi come se fosse stato uno scaricatore portuale. Senza l'utilizzo delle mani cercai di tapparmi mentalmente le orecchie ... nonostante ciò e lo stato confusionale il messaggio riuscì a raggiungermi forte e chiaro: « Crillin non urlare ... sono ferito ma mica sordo » riuscii a dire mantenendo a fatica gli occhi aperti. Quasi tutto il gruppo scoppiò a ridere ma come si sà, il bel gioco dura poco ...
Udii una risata nei dintorni e notando che tutti alzavano gli occhi al cielo capii che l'oggetto del loro interesse non era altri che Cell: « Hahahah! Ma tu guarda che strano colpo di fortuna! Non c'è che dire, oggi è proprio il mio giorno ... ».
Vidi il signor Goku stringere i pugni rabbioso e gridare in sua direzione: « Me la pagherai cara Cell!! Capito?! »
Il nemico incrociò le braccia e strinse appena gli occhi formando così un'espressione da persona fortemente dubbiosa ... « Pagare per cosa? Davvero, non riesco a capirti »
« Per quello che hai fatto a Trunks! Pagherai tutto quanto con gli interessi, te lo garantisco!! »
« Haaaan ... » disse Cell con uno strano sorriso sul volto prima di ridacchiare lievemente portandosi anche una mano alla fronte come per asciugare una goccia di sudore che non c'era « ... Guarda Son Goku che non è per colpa mia se il ragazzo è ridotto a quello stato. Se fosse stato attento e con la testa dove doveva essere a quest'ora sarebbe in piedi come tutti gli altri. Non mi stupisco affatto della faccenda, anche prima aveva la mente altrove e l'ho dovuto minacciare per svegliarlo! ... » il mostro divenne improvvisamente serio poiché già stanco di quella sottospecie di paternale che avrebbe dovuto fare qualchedun'altro « ... Ora, se non vi dispiace, vorrei riprendere quello che era il mio diletto. Forza, avanti! ».
Goku, prima di tornare alla volta dello spietato Cell, mi osservò un'ultima volta e sorrise in modo strano.
Tienshinhan mi fece alzare in piedi e mi aiutò ad incamminarmi verso una piccola roccia sulla quale mi sarei dovuto sedere. Mi sedetti e rimasi lì per un sacco di tempo con a fianco Yamcha che era ancora nel mondo dei dormienti ma che di tanto in tanto sembrava quasi che ne facesse ritorno. A parte il dolore che provavo, che era davvero forte anche se forse avevo provato di peggio in passato, incominciai a sentirmi inadeguato alla situazione: Cell aveva ragione, avevo sempre avuto la testa altrove, non mi svegliavo minimamente e dopo ogni nuovo colpo i pensieri tornavano a farsi strada occupando ogni millimetro della mia mente ... e pensare che a me sarebbe bastato anche un solo sguardo ...
Mentre con la mano continuavo a tenere premuta la ferita in modo da limitare lo scorrere del sangue, osservavo dal lato opposto del campo nella speranza che Vegeta, mio padre, si voltasse e facesse almeno finta di chiedersi come stessi. Quando però questo accadde fui io a non riuscire a tenere gli occhi alti perché preso all'improvviso da un moto di vergogna: il figlio del principe dei sayan era stato colpito quasi a morte perché aveva la testa nel mondo dei sogni ... per lui sarebbe stato motivo d'umiliazione. Quando rialzai gli occhi azzurri alla ricerca dei suoi oscuri e tenebrosi lo rividi nuovamente con il naso per aria concentrato sullo scontro tra Cell e Goku. Beh ... altra possibilità persa.
Sentii dei passi avvicinarsi ma non alzai lo sguardo per vedere chi fosse. Quando però udii la voce di colui che mi si era fermato di fronte e proprietario di un paio di scarpe da tutti i giorni di colore azzurro, alzai il viso e osservai la sua posa: piedi fermi e posa fiera, occhi gelidi mentre con la mano destra mi porgeva un tessuto dal colore sgargiante ...

Goku scattò in avanti e colpì Cell in pieno stomaco. Questo, dopo essersi ripreso, si raddrizzò e con furia rispose al colpo con un dritto in pieno volto causando lo spaccamento del labbro inferiore e una leggera fuoriuscita di sangue sayan puro. L’ultimo colpito non demorse e ritornò alla ribalta … Cell lo intercettò anticipando le sue mosse: portò le mani in avanti e da esse fece scaturire due enormi onde che successivamente si unirono e divennero una soltanto prima di andare ad esplodere contro quell’essere di carne ed ossa. Goku, non riuscendo ad evitare il colpo, incassò come meglio poté ma alla fine (come spessissimo capitava negli scontri contro di lui a quanto ne sapevo) la parte superiore della tuta da combattimento, già malconcia prima dello scontro, era totalmente da buttare poiché semi-bruciacchiata e piena zeppa di buchi più o meno grandi perciò portò una mano al petto e strinse tra le dita un lembo di quel tessuto e successivamente, con a mio avviso un po’ di teatralità, se la strappò di dosso con un colpo deciso e rapidissimo. Quella stoffa, un po’ di colore scuro mentre altra di un’arancio acceso, cadde con leggerezza a larga distanza dopo esser stata sorretta dalle braccia del vento un paio di volte. Sprigionò l’aura e fletté leggermente le gambe stringendo al contempo i pugni, urlò liberando un’alta voce che divenne roca al culmine della massima altezza sonora possibile e dopo si gettò ancora all’attacco per nulla stanco. Cell sorrise compiaciuto nel vederlo avvicinare.

« Non mi serve, tienitelo per te » riuscii a sibilare dopo l’ennesimo colpaccio inflittomi dal mio corpo trafitto.
« Non credere minimamente che il mio voglia essere un gesto di gentilezza! Se lo faccio è perché ho un motivo … » 17 rimase impalato con i piedi a terra noncurante delle mie parole e continuava a tenere nella mano il foulard che poco prima teneva al collo limitando la stretta al minimo indispensabile, giusto per non farlo cadere al suolo.
Premetti maggiormente la mano sulla ferita agendo d’istinto forse per convincermi inconsciamente che non necessitavo di alcun aiuto da parte di chicchessia … « Allora dimmi, quale sarebbe questo motivo? » chiesi un po’ titubante in principio ma poi sicuro vedendolo irrigidirsi appena forse perché l’avevo colto in contropiede prima del tempo o comunque prima di quanto si aspettasse.
Il suo braccio oscillò appena sotto il suo leggero fremito ma, dopo che si fu ripreso, strinse gli occhi facendo accigliare anche le sopracciglia « Non sono affari tuoi chiaro?! E adesso prendilo! Di certo sarà meglio così » e dopo aver detto ciò strinse con forza maggiore quel lembo di stoffa e mi si avvicinò maggiormente porgendomi quell’oggetto.
Vedendo quel foulard così vicino osservai prima l’oggetto e poi lui alzando un sopracciglio alquanto dubbioso « A dire il vero sarebbero anche fatti miei, o no? E comunque ho visto delle piccole macchie marroni … »
Il cyborg parve adirarsi un poco e si stizzì « Non fare il pignolo e accontentati, non saranno delle macchiette di olio a farti andare in cancrena anche tutto il resto! ».
Tornai di un’espressione facciale normale « Non hai risposto alla mia domanda … » e al termine della mia frase inclinai leggermente la testa da un lato così, forse perché stavo più comodo …
17, che dapprima aveva volutamente sviato la domanda facendo finta di non averla nemmeno udita, alla seconda richiesta abbassò il braccio un po’ avvilito avvicinando lo straccetto arancione al ginocchio e sviando lo sguardo da una parte. Non si decise a parlare perciò ricominciai io a proferire parola: « Mettilo via, non ne ho bisogno … » dissi facendo un cenno con la testa in direzione del foulard arancione « … vorrei mantenere almeno il poco di autostima che mi rimane … ».
Il cyborg senza nemmeno guardarmi negli occhi alzò le braccia verso il collo e si riallacciò attorno ad esso il leggero tessuto facendo un nodo bello stretto. Gli occhi di ghiaccio però continuarono a rimanere fissi al terreno … « Sembra una maledizione … »
Alzai improvvisamente gli occhi verso i suoi che rimanevano ancorati a terra « Cosa? … »
Si portò le mani al petto e le appoggiò delicatamente « … Questa mia nuova forza … da quando ne sono entrato in possesso nulla è andato per il verso giusto … »,
Se avessi avuto la forza mi sarei alzato in piedi e l’avrei riempito di pugni, giuro! « Ma cosa credi? Che il mondo giri attorno a te? ».
17 alzò gli occhi e finalmente li rivolse verso di me « Non ho detto questo, è solo che … » si voltò dandomi le spalle per continuare l’osservazione dello scontro « … è una spiacevole sensazione: sei diventato più forte eppure ogni cosa ti scivola dalle mani … Nonostante io desideri liberare 18 da quel mostro prima ho perso quella dannatissima lenticchia e poi ho colpito te. Certo, ti detesto ancora per quello che mi hai fatto e prima o poi te l’avrei fatta pagare cara ma questo non era di certo il momento migliore e nemmeno il modo più adatto ».
Una cosa (e forse l’unica) che ancora oggi apprezzo di C17 è il fatto che sia sempre stato schietto con me, non un pelo sulla lingua … e anche allora apprezzai in parte … « Ti ringrazio =_= …. Comunque era un fagiolo e non una lenticchia ».
Sentendo l’enorme gaffe che aveva commesso, 17 alzò leggermente le spalle di scatto e le bloccò a una sciocca mezzavia dopodiché, con uno spiccio “Quello che è!” tornò ad osservare il duello come se nulla fosse accaduto. Seguii il suo esempio anche se al contrario di lui sapevo che Piccolo aveva sentito anche la più piccola sillaba: ci aveva squadrato un paio di volte leggermente incuriosito …
In ogni caso, dopo breve, a causa di un problema ben maggiore, la discussione venne pressoché dimenticata …

Cell apparve davanti a Goku rapidissimo e fulmineo lo colpì con una gomitata dalla violenza inaudita. Il sayan non si fece abbattere: dopo un istante di smarrimento scomparve dalla vista del mostro grazie alla tecnica del tele-trasporto e gli comparì alle spalle, caricò rapidissimo un’onda Kamehameha e la lanciò senza indugio alcuno contro la schiena dell’essere perfetto … Dopo un urlo disumano Cell cadde a terra a peso morto sprovvisto della parte superiore del corpo. La massa senza vita provocò un tonfo sordo quando precipitò ai piedi del piccolo Gohan che, in mezzo a tutti noi, era proprio al centro a fianco del suo maestro. Il ragazzino, vedendo per la prima volta quello spettacolo, rimase alquanto schifato dall’accaduto ma poi, vedendo avvicinarsi il padre ancora trasformato con il suo magico bagliore, si risollevò tornando sempre quello di sempre.
Goku alzò una mano in direzione del corpo menomato e si preparò a farlo scomparire dalla faccia della terra « Se lo distruggerò completamente non avrà più la forza di ricomporsi e allora sì che sarà la fine … » poi però cambiò idea: effettivamente non era saggio fare sparire Cell sotto gli occhi del figlio … a parte il brutto spettacolo, sarebbe stato oltremodo pericoloso anche per tutti noi altri che eravamo a una distanza tremendamente esigua. Pertanto afferrò con entrambe le mani il corpo nemico, si voltò dandoci le spalle e lo lanciò con forza in aria facendolo allontanare di svariati metri. Quando fu ad una lontananza accettabile aprì i palmi delle mani e iniziò a generarvi sopra un onda dal grande potenziale … prima del tempo il corpo di Cell esplose in mille e più pezzi che incominciarono a cadere verso terra come una vera e propria pioggia. Una pioggia di cenere …
Sbigottiti e sorpresi come non mai li vidi guardarsi attorno non capendo bene cosa fosse successo, il signor Goku poi spense la sua onda con amarezza … solo io mi voltai verso sinistra e lo vidi per primo: mio padre, trasformato in super sayan, teneva ancora il dito medio e il dito indice della mano destra puntati dov’era Cell poco prima. Capii al volo e ben presto anche gli altri … Vegeta se la rideva pienamente soddisfatto per aver rubato la vittoria al suo eterno rivale. Il Son non poté far altro che spallucce in direzione del suo vecchio compagno d’avventure Crillin che, nel frattanto, dondolava la testa da una parte all’altra come per sottolineare il suo “non apprezzamento” del gesto nei confronti del principe dei sayan.
La leggerezza e la pace non durarono nemmeno un minuto completo: due forti e robuste mani apparvero all’improvviso dal terreno e afferrarono le piccole caviglie di Gohan che, dopo un grido di terrore, venne tirato nelle profondità del sottosuolo con la forza bruta.
« GOHAN!! » il padre non poté fare nulla e prima che riuscisse anche solo a sfiorarlo il ragazzino era già sprofondato in una buca artificiale.
L’unico elemento che ci consentiva di credere che Gohan fosse ancora vivo era il percepire la sua aura che, istante dopo istante, continuava a rimanere alta …

Nuovamente a sinistra sentimmo una risata tremendamente famigliare. Ci voltammo e rivedemmo Cell assieme al figlio di Goku: era sospeso a mezz’aria a pochi centimetri dal terreno sul quale stazionava mio padre e teneva il ragazzino per il collo, ben saldo … Dopo pochi attimi dei quali il mostro li trascorse per osservare il bimbetto, mollò la presa lanciandolo a pochissimi centimetri di distanza. Rapido lo riafferrò per il bavero della divisa da combattimento e non lo fece cadere a terra.
Si voltò verso di noi « Le cellule di Piccolo mi sono state d’aiuto anche questa volta, ringrazio profondamente … » sibilò accennando lievemente con la testa in cenno di palese scherno « … Certo però che non me lo aspettavo: mi è bastato fare un doppione e tu non te ne sei nemmeno reso conto ».
Goku strabuzzò gli occhi colto di sorpresa « Quando ti saresti sdoppiato?! ».
Cell sorrise beffardo come al solito « Quando tutti voi vi siete affannati a soccorrere Trunks. Nessuno mi ha tenuto da conto perciò ne ho potuto approfittare sdoppiandomi ed ora eccomi qua, più vivo che mai ».
« Maledizione … » sussurrò Crillin in preda alla rabbia « … questo vuol dire che il vero Cell è ancora più forte di quel doppio di poco fa! Accidenti, sembra sempre più impossibile fare fuori quel mostro!! ». Piccolo fortunatamente lo corresse « Non è proprio così: a differenza della tecnica di Tienshinhan i miei doppi hanno una forza e una potenza pari all’originale pertanto il Cell che ci troviamo davanti è uguale a quello affrontato poco fa. E’ logico però che a questo punto a Goku toccherà fare tutto da capo e inoltre bisognerà fare attenzione che Cell non crei ulteriori doppie forme perché sennò siamo davvero fregati ». Lo spirito di noi tutti si risollevò ma non più di tanto …
L’essere perfetto riosservò Gohan negli occhi e vi ci specchiò con noncuranza continuando a conversare con il Son che stava dall’altra parte, sull’altra parete rocciosa « Sai Goku, prima il tuo amico mi ha detto una cosa veritiera e cioè che allo stato in cui ero avrei potuto tranquillamente evitare di farmi saltare in aria e terminarvi uno ad uno senza impegnarmi troppo … » Goku si voltò verso Crillin che non poté far altro che assentire a ciò che era stato appena detto « … pertanto ho deciso che seguirò il suo “consiglio” e lo metterò in pratica fin da subito ». Cell alzò leggermente gli occhi scostandoli da quelli del bambino e fece finta di elaborare un qualche piano strategico …
« Deciso … » esclamò poi all’improvviso facendoci cadere in un allarme generale « … il primo sarai tu ».
Cell alzò un braccio, generò una potente onda e la scagliò senza alcuna esitazione.
Vegeta non poté fare nulla per evitarla …
Venne circondato da una nuvola di fumo scuro e da essa, dopo poco, ne fuoriuscì con la pelle ustionata e ricoperta di gravi ferite … Il corpo cadde tremendamente lontano, ruzzolò un paio di volte raggiungendo la sponda di una roccia che dava sul mare e poi, come se fosse spinto da un’oscura forza, cadde al suo interno perdendosi nel suo azzurro.




Lì non ci vidi più ...

 

 

 

 

 

 

...Continua...


  
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