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Autore: StormLight94    20/02/2014    9 recensioni
SPOILER 7X15!
Amy ha ottenuto il romanticismo che tanto desiderava, passando il San Valentino più bello di sempre.
Ma cosa è accaduto a Sheldon e Amy una volta giunti al Bed & Breakfast?
Dal testo:
" -Amy, quello che è successo sul treno poco fa...-
-So cosa stai per dire...- lo interruppe la neurobiologa. Sospirò e lentamente gli passò accanto per poi sedersi sul letto e iniziare a girarsi una ciocca di capelli tra le dita. -Stai per dire che quel bacio non era previsto, che la nostra è una relazione che si basa sull'affinità intellettuale e non fisica e che non dobbiamo più lasciarci andare ad effusioni o cose simili...- cercò di mantenere il solito tono serio, ma non riuscì a mascherare il velo di tristezza che aleggiava nei suoi occhi e che a Sheldon non sfuggì.
-No, non stavo assolutamente dicendo questo.- "
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Amy Farrah Fowler, Sheldon Cooper
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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asdasd Ciao a tutti^^
Dopo l'episodio con la tanto attesa scena clou come potevo non scriverci qualcosa? Avrei voluto pubblicare moooolto prima, ma ahimè, sono stata troppo impegnata e con un blocco dello scrittore spaventoso.
Inutile dire che ho fangirlato come se non ci fosse un domani e non mi vergogno a dirlo. 
Questo è quello che ho immaginato sarebbe potuto succedere dopo il tanto fantomatico episodio quindi spero che vi piaccia^^
A presto e...keep calm and love Shamy xD

L'amore è una cosa semplice

Amy si trovava nella sala macchine del treno insieme a Sheldon dopo che quest'ultimo l'aveva invitata ad andare con lui.
Ovviamente aveva accettato senza pensarci due volte dopo che era stata ignorata per tutta la sera per colpa di quel tizio con la fissa per i treni quasi peggiore di quella di Sheldon e che il destino aveva deciso di farli incontrare proprio lì e nel bel mezzo del giorno di San Valentino.
In quel momento tutto ciò che riusciva a pensare era come Sheldon l'aveva baciata soltanto qualche minuto prima. La scena, ancora freschissima, continuava a materializzarsi nella sua mente arrivando al punto che non riusciva più a pensare ad altro.
Ripensava al modo in cui Sheldon aveva avvicinato il corpo al suo fino a toccarsi, a come le sue mani si erano appoggiate delicatamente sui suoi fianchi e alle labbra premute contro le sue in un modo che nemmeno nei suoi sogni era apparso così bello.
Lo aveva accusato di essersi comportato male e che, essendo la sua ragazza, si sarebbe meritata un po' di romanticismo. Alla fine era riuscita ad ottenerlo e ancora faticava a crederci.
Certo, inizialmente era stato dato per ripicca. Doveva essere un bacio sarcastico, ma contro ogni aspettativa ci aveva preso gusto poco alla volta finché si mostrò completamente compiaciuto per quel gesto.
Amy arrossì violentemente. Ben poche volte nella sua vita era stata così felice e aveva come la sensazione che quell'emozione così intensa sarebbe durata a lungo.
Non vedeva l'ora di dirlo a Penny.
«Ti è piaciuto? »
Amy si risvegliò di colpo dal sogno ad occhi aperti e spostò lo sguardo dal punto che stava fissando a vuoto a Sheldon. Per una frazione di secondo pensò si riferisse al bacio, poi realizzò che erano nella sala macchine, con il macchinista che gli aveva appena mostrato come passare un incrocio e che quindi doveva essere più preso da quello che da ciò che Amy aveva pensato fino a quel momento.
Eppure nei suoi occhi c'era una luce molto diversa rispetto a quando aveva a che fare con i treni. Che stesse pensando anche lui a quello che era successo tra di loro soltanto pochi minuti prima?
Amy annuì e Sheldon sorrise.
« Andiamo di là. Hanno appena finito di servire il dolce. »
 
 
Erano le dieci di sera quando raggiunsero le stanze del Bed & Breakfast che Amy aveva prenotato qualche settimana prima stando ben attenta a seguire le numerose e scrupolose richieste del ragazzo. Se non fosse stato tutto esattamente come voleva lui sarebbe stato capace di prendere la propria valigia e tornare indietro nel cuore della notte. Sheldon non si lamentò nemmeno una volta mentre salivano le scale perciò dedusse che le numerose ore passate alla ricerca di un posto dove dormire erano state ben spese.
Una volta giunti davanti alle loro camere Amy dovette mordersi la lingua per non chiedergli se potevano provare a dividere la stanza, stando in letti separati ovviamente. Un semplice bacio non significava certo che Sheldon fosse disposto a violare le sue regole sul tipo di intimità che doveva esserci tra di loro.
Non ancora almeno.
Le stanze erano una affianco all'altra eppure sapeva che nel momento esatto in cui avrebbe varcato la soglia non ci sarebbe più stato un semplice muro, ma una voragine immensa, pronta ad assorbire e ad annullare ogni cosa. Amy aveva la sensazione che la notte avrebbe cancellato senza troppi scrupoli il sottile legame che si era appena creato tra di loro e che il giorno dopo tutto quello che avevano provato quella sera sarebbe stato dimenticato.
« Buonanotte Sheldon » disse semplicemente la ragazza senza guardarlo negli occhi. Ora le avrebbe augurato anche lui la buonanotte, avrebbe richiuso la porta e lei sarebbe rimasta lì, a guardare il freddo legno chiedendosi se, in fondo, non fosse stato tutto un errore.
« Vuoi venire dentro per un po'? È ancora presto » mormorò il fisico teorico. La luce delle lampade del corridoio era piuttosto fioca, ma Amy poté notare un certo disagio sul suo volto. Non doveva essere stato facile chiederglielo.
Sgranò gli occhi, piacevolmente sorpresa.
Davvero la stava invitando ad entrare?
Non lo fece attendere e, come risposta, fece un cenno timido di consenso.
Non si sarebbe certo lasciata scappare un'occasione del genere.
Sheldon le fece spazio e lei entrò trascinando il trolley e dando una veloce occhiata all'interno.
Restarono in silenzio per qualche minuto ognuno assorto nei propri pensieri e nei propri timori. Fu Sheldon a interrompere quel silenzio che cominciava a diventare pesante.
« Amy, quello che è successo sul treno poco fa...»
« So cosa stai per dire...» lo fermò la neurobiologa. Una smorfia infastidita comparve sul viso del ragazzo per essere stato costretto a troncare la frase. Amy sapeva bene quanto lui odiasse essere interrotto, ma in quel momento non se ne curò affatto. Fece un lungo sospiro e lentamente gli passò accanto per poi sedersi sul letto e iniziare a girarsi una ciocca di capelli tra le dita. « Stai per dire che quel bacio non era previsto, che la nostra è una relazione che si basa solo sull'affinità intellettuale e non fisica e che non dobbiamo più lasciarci andare ad effusioni di alcun tipo...» cercò di mantenere il solito tono serio, ma non riuscì a mascherare il velo di tristezza che aleggiava nei suoi occhi e che a Sheldon non sfuggì, nonostante non fosse particolarmente bravo ad interpretare le emozioni delle altre persone.
« No, non stavo assolutamente dicendo questo » mormorò.
Amy smise di torturarsi i capelli e lo fissò con un misto di sorpresa e curiosità.
Sheldon si avvicinò fino a sedersi vicino a lei.
« Quello che volevo dirti è che non mi sarei mai aspettato che un'esperienza simile potesse risultare interessante, anzi direi addirittura piacevole »
Amy sentì il cuore perdere un battito. L'aveva trovato piacevole? Non stava mentendo solo per farle un piacere? No, era sincero glielo si leggeva in faccia e da come cercava di allontanare lo sguardo dal suo capì che dovette trovarsi non poco in imbarazzo.
« Quindi cosa suggerisci di fare? » domandò lei. Le mani abbandonarono i capelli per appoggiarsi sulle ginocchia che strinse con forza.
« Ritengo sia doveroso, in qualità di scienziati, ripetere l'evento per verificare se quello che ho provato prima sia stato solo un caso isolato dovuto al contesto in cui ci trovavamo o se in realtà non fosse affatto così, portando perciò a rivalutare completamente il mio concetto di intimità »
Amy spalancò gli occhi incredula. Forse non aveva capito bene quello che aveva detto. Aprì e richiuse la bocca un paio di volte prima di avere il coraggio di dar voce a quello che stava pensando.
« V-vuoi baciarmi di nuovo? » balbettò emozionata. Non ebbe nemmeno il tempo di capire quello che stesse accadendo che lui aveva già appoggiato le labbra sulle sue, rispondendo così alla sua domanda.
Era stato semplice. Nessun contatto dei loro corpi, nessun tocco delle mani tra di loro. A unirsi erano state solo le loro labbra.
Un turbinio di emozioni attraversò Amy, rendendo quasi impossibile anche una cosa tanto semplice e naturale come il respirare.
Sheldon si staccò lentamente ed Amy arrossì, non riuscendo ad abbandonare il sorriso che si era prepotentemente appropriato della sua bocca.
« A-allora? Quali sono le tue considerazioni? » mormorò Amy visibilmente in imbarazzo e incapace di sostenere il suo sguardo pungente. Da una parte era visibilmente emozionata, dall'altra però
la paura che in realtà non avesse provato alcun sentimento particolare era forte. Se fosse stato così avrebbe dovuto dire addio per sempre alla possibilità di rendere Sheldon una persona diversa, in grado di accettare e dimostrare i propri sentimenti agli altri senza alcun timore.
« È stato piacevole nello stesso identico modo di prima » soffiò fuori quelle parole in un sussurro appena udibile.
Amy non riusciva a descrivere la felicità che stava provando in quel momento. Avrebbe voluto abbracciarlo e baciarlo di nuovo, ma aveva paura che così facendo avrebbe rovinato tutto. Non doveva essere impulsiva, ma ragionare e stare ben attenta a quello che faceva.
Eppure c'era una cosa che voleva assolutamente chiedergli.
« Quindi...» Amy si avvicinò un po' di più arrivando a pochi centimetri dalla sua bocca. «...adesso significa che posso baciarti quando voglio? »
Sheldon alzò un sopracciglio non del tutto convinto dalle parole della fidanzata.
« Non esageriamo, mica siamo degli hippie. Stavo pensando che potrei valutare l'ipotesi di inserire una clausola apposita nel Contratto tra Fidanzati » disse con il suo solito tono saccente.
Amy si bloccò e si alzò di scatto, basita da quello che aveva appena sentito. Il sorriso aveva completamente abbandonato le labbra lasciando posto a un'espressione sconcertata.
« Perché Sheldon? Perché devi sempre rendere tutto così macchinoso? Perché per una volta non puoi lasciare che siano i sentimenti a guidarti e non delle stupide regole che ti sei autoimposto? » disse alzando la voce di un tono ad ogni domanda. Assottigliò lo sguardo quando vide abbassare gli occhi sul pavimento per sfuggire dai suoi visibilmente arrabbiati ed amareggiati. Stavano insieme da quattro anni ormai, non era possibile che anche il semplice scambio di un bacio dovesse essere accordato e scritto su un documento.
Sheldon si alzò a sua volta, sovrastandola con la sua altezza.  
« Lo sai che ho bisogno di avere tutto sotto controllo. Amy, tu forse non riesci a capirlo, ma quello che a te sta rendendo indubbiamente felice a me, invece, fa paura. Io ho paura perché tu mi stai cambiando e io non riesco a impedirtelo, ma non perché non sia in grado di farlo, ma perché non voglio »
Il tempo per Amy sembrava essersi di colpo fermato. Lo fissava negli occhi azzurri e non sapeva cosa dire. Aveva ammesso di star cambiando e, infondo, non ne era dispiaciuto nonostante avesse un certo timore.
Lo sguardo di Amy si fece più dolce e poco alla volta si avvicinò verso di lui, riducendo sempre di più il breve tratto che li separava, finché i loro corpi non si sfiorarono appena esattamente come accadde sul treno.
Amy arrossì sentendosi così vicina a lui. Era una sensazione stranissima, ma terribilmente piacevole. Avrebbe fatto di tutto pur di impedire al tempo di trascorrere, lasciandola ferma in questo istante per sempre.
Sheldon vacillò un attimo, come spaesato ed intimorito allo stesso tempo. Ad Amy non sfuggì quel piccolo momento di debolezza e senza pensarci troppo si alzò sulle punte per raggiungerlo. 
Questa volta fu lei ad iniziare il bacio.
Fu più lento ed appassionato. Voleva gustarsi appieno il momento per assicurarsi che non solo avrebbe provato un'emozione unica, ma che se ne sarebbe ricordata per il resto della sua vita.
Gradualmente lasciò che le braccia lasciassero la loro posizione lungo i fianchi per portarle intorno al suo collo. Sheldon in un primo momento rimase spiazzato da quel gesto, non aspettandosi nulla di tutto ciò. Poi, quando capì che la cosa non gli dispiaceva, chiuse gli occhi e ricambiò il bacio. Lentamente portò una mano sul suo viso, sfiorandole una guancia con la punta dei polpastrelli. Amy si sentì vibrare da quel tocco e aumentò la presa.
Sheldon lasciò che anche l'altra mano si spostasse verso di lei portandola sulla parte bassa della sua schiena e tirandola verso di sé facendo aderire il corpo al suo in maniera perfetta. Amy poté finalmente sentirsi avvolta nella sua presa calda e sicura.
« Le tue labbra sanno del brownie che abbiamo preso per dessert » sussurrò il fisico non appena si lasciarono.
Amy sorrise nel modo più radioso possibile. Non era mai stata così felice in tutta la sua vita e non solo perché Sheldon, il suo Sheldon le aveva regalato il miglior San Valentino di sempre, ma sopratutto perché solo ora aveva capito quanto fosse la donna più fortunata del mondo.

Perché infondo l'amore è una cosa semplice.


  
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