Quel bacio sul collo era molto piacevole mi faceva sentire in paradiso, era qualcosa di indescrivibile. Scostò i miei capelli e continuava a baciarmi il collo su e giù, per finire con un bacio sulla guancia. Lo fissai con aria sorpresa perché non capivo niente. Sarà semplicemente ubriaco? Sarà impazzito? In tal caso non sapevo spiegarmi. Mi invitò a ballare, io come una scema risposi di no. Ma lui mi prese per le mani e mi portò in mezzo alla pista. In quel momento non si vedeva niente, musica che rimbombava, non si capiva niente. Mi muovevo anche io per non farmi vedere ferma come una babbea in mezzo alla pista. Si avvicinò al mio orecchio e mi disse “Lo sai sei ancora più bella stasera”. Prima che rispondessi una mano mi prese e mi girò verso di lei “Chi ti ha detti di toccare il mio ragazzo”. Non avevo voglia di litigare così me ne andai a ballare e divertire con le mie amiche senza pensare a niente e neanche a quel momento.
 
 
Giorno dopo
Mi svegliai ancora tutto frustata. Avevo bevuto un bicchiere di birra gli sera ma non ricordo chi me lo diede, se non sbaglio uno con i capelli neri. Mi alzai dal letto e vidi che sul mio comodino c’era un biglietto che decisi di aprire:
Amore, zia non sta tanto bene io e papà stiamo con lei mentre Gracie l’abbiamo portata dai nonni. Non sappiamo quando torneremmo se domani o qualche altro giorno. Scusa se stai dai sola ma sappiamo che sei responsabile, ti vogliamo bene Mamma e Papà XX
Grandioso stavo pure sola
Andai in bagno e mi diedi una rinfrescatina
Indossai una maglia di lana bianca, un jeans, le mie blazer e un cappellino nero.
Uscii per distrarmi un po’,infondo che ci facevo da sola a casa di Sabato mattina.
Passai per la scuola e vidi accanto un  rifugio segreto, che non avevo mai notato prima d’ora.
Mi avvicinai e sentii qualcuno che cantava. Aveva una bellissima voce allora inizia a spiare. Era Justin che componeva .Caspita bella voce !  “Entra se vuoi” mi disse accorgendosi di me
“Sei bravissimo lasciatelo dire”
“Grazie finora nessuna sa che suono, tranne Luke”
C’erano molti spartiti che teneva sparsi per terra. Quelle che lessi erano Baby mentre l’altra che mi ispirava di più era Boyfriend .
Presi lo spartito e inizia a cantare :

 
Mi disse che avevo una bella e voce e mi disse se scrivevo anche io delle canzoni. In realtà si. Adoro cantare è la mia vita!
“Mi piacerebbe sentirti”
“ Va bene quello che mi ricordo”

“Perché ti sei fermata eri bravissima”
“Ti ringrazio, ma che ci fai qui ?”
“ Ti presento il mio rifugio”
“Molto bello, ma a che ti serve? “
“Se sapessi la mi storia”
“Ho tempo”
“Il mio vero nome è Justin  vengo dal Canada. Mi sono trasferito qui con  mia madre che riparte sempre lasciandomi solo perché deve pensare al suo lavoro” disse camminando per tutto quel spazio a disposizione.
Mentre parlava lo osservavo tranquillamente  
“In praticata un giorno vidi Luke litigare con dei ragazzi lo stavano per uccidere allora da quel giorno sto sempre con loro ed qui è l’unico posso dove  mi posso nascondere e nessuno mi può trovare”
“Wow non pensavo avessi  subito tutto questo”
“è vero che ho Luke e la mamma ma mi sento solo “
“Non sei solo. Ora ci sono io-“dissi, non  pentendomi  di ciò che dicevo.
Mi ringraziò e finimmo con un grande abbraccio.
“Allora hai visitato Los Angeles?” mi disse arrossendo
 
Awww ma che carino arrossisce
Scusate ora continuo…
 
“In realtà no solo scuola purtroppo “
“Vieni con me e fidati “
Salimmo sulla sua moto. Mentre guidava lo stringevo forte perché avevo paura di cadere.
Scendemmo e mi porto il più vicino possibile alla scritta “Hollywood “
Caspita era bellissima.
Poi mi portò ai negozi di Rodeo Drive, alla spiaggia di Malibù e  il quartiere di Venice Beach.
Pranzammo in un ristorante. Offrì lui, ma a parte conosceva anche quelli del locale quindi ebbe uno sconto.
Verso le 7:30 Pm mi portò  Mulholland Drive. Mi mise una benda e quando arrivammo me la tolse.  Si vedeva tutto il panorama, era veramente uno spettacolo.
“Wow è stupendo!” esclamai
“Mai quanto te”
Lo fissai
“Scusa ma non potevo resistere “
“Ehm…figurati… grazie” dissi arrossendo
“Scusami”
“Adesso per cosa?”
“ Per questo “
E ci fu un bacio che durò molto. Era una bellissima sensazione veramente magica che in quel momento non ti fa pensare a niente .