Il giovane Zuko stava discutendo con alcune guardie davanti ad una porta,chiusa da tende.
Poco dopo il ragazzo si allontanò sbuffando e incrociando le braccia al petto, poi gli si avvicinò Iroh.
-Cos'è che ti turba, principe Zuko?- gli domandò
-Le guardie non mi fanno entrare nella sala del consiglio di guerra.- rispose Zuko -Adesso ho 13 anni, sono abbastanza grande per assistere al consiglio!-
-Fidati, principe Zuko, non ti perdi niente- disse l'anziano generale appoggiando un braccio sulle spalle del ragazzo -Non preferisci passare il giorno del tuo compleanno a divertirti?-
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I tre ragazzi intanto si stavano asciugando le lacrime
-Cosa succederà questa volta?- chiese Sokka, un po' curioso
-Non lo so,- rispose Aang -ma ho un brutto presentimento...-
Katara invece stava in silenzio, sentendosi ancora in colpa per quello che aveva detto a Zuko.
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-Lo so,- disse il giovane principe -ma io voglio imparare a governare la nazione per essere un giorno un buon signore del fuoco-
Il generale sorrise al nipote e acconsentì a farlo entrare al consiglio.

Dentro la sala

Un generale era in piedi e stava illustrando ai membri del consiglio un piano per sconfiggere un battaglione dominatori della terra ribelli
-... e quindi manderemo la 41° divisione- concluse
-Ma la 41° è composta da nuove reclute, come faranno a sconficcere questo potente battaglione- disse un altro generale
-Si, ma quale diversivo migliore che carne fresca?- rispose il primo generale sorridendo malignamente.
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Sokka era indignato -Ma come si fa ad accettare un piano simile!-
Katara stava per ribattere quando...
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-Non potete sacrificare così un'intera divisione!- sbottò Zuko alzandosi in piedi -quei soldati servono la nostra nazione, non potete tradirli!-
Tutti i membri del consiglio si girarono verso di lui e il Signore del Fuoco si alzò
-Principe Zuko,- disse -come osi disonorare questo consiglio?! Dovrai combattere un Agni-Kai!-
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-Che cos'è un Agni-Kai?- chiese Sokka
-Un duello tra dominatori del fuoco- rispose il giovane avatar.
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-Accetto la sfida, non ho paura!- affermò il giovane Zuko dopo aver guardato il generale; lui era più giovane e si era allenato, non temeva di essere sconfitto.

Sull'arena il giovane principe era pronto a combattere, era rivolto verso al pubblico e dava le spalle al suo avversario.
Al suono del gong si girò, gettando a terra il telo che aveva sulle spalle, poi si blocco come pietrificato con un'espressione di terrore in volto.
-Non può essere...- disse il ragazzo guardando il padre, di fronte a lui -padre...-
-Combatti, principe Zuko!- gli intimò, ma il ragazzo cadde in ginocchio chiedendo perdono
-Avevo solo gli interessi della nostra nazione, non intendevo mancarvi di rispetto- lo pregò -sono il tuo figlio devoto!-
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I tre ragazzi guardarono la scena senza aprire bocca, avevano paura per il loro nuovo amico.
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-Ora combatti per il tuo onore.- disse il Signore del Fuoco
-Non combatterò contro di voi, padre!- disse Zuko appogiando la fronte a terra, lacrime cominciavano a rigargli le guance
-Imparerai il rispetto- disse Ozai avvicinandosi al proprio figlio, che alzò la testa per guardare in faccia il padre -e il dolore sarà il tuo maestro!-
Il generale Iroh, che assisteva alla scena, distolse lo sguardo mentre Azula, seduta al suo fianco, sorrideva soddisfatta.
Poi una fiamma si sprigionò dalla mano del Signore del Fuoco e colpì il giovane principe in faccia, sull'occhio destro. Zuko urlò dal dolore portandosi le mani al volto sanguinante e accasciandosi a terra.
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Sokka era senza parole, non poteva credere che un padre potesse fare una cosa del genere al proprio figlio.
Katara stava piangendo sulla spalla del fratello, incapace di continuare a guardare la scena.
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-Principe Zuko,- disse nuovamente Ozai -hai dimostrato debolezza e per questo io ti esilio!- poi scese dall'arena e se ne andò, lasciando Zuko nel suo dolore.
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Improvvisamente un fascio di luce bianca colpì i tre ragazzi, che si ritrovarono nuovamente nel loro accampamento.