Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: tempestadentroquietefuori    24/02/2014    1 recensioni
Liceo scientifico G. Marconi.
Aurora Abate:
liceale 17enne;
nuova rappresentante d'istituto;
decisa,non si fa mettere piedi in testa,forse un modello da seguire.
Carter Smith:
nuovo arrivato;
americano 18enne;
bello,stronzo e da subito popolare.
Diversi sotto certi aspetti,uguali sotto altri. Amici o nemici? Amore o odio?...spetta a voi scoprirlo!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
- puoi ripetere quello che hai detto? Forse non ho sentito bene! - esclama Lia esterrefatta. La sua bocca assomiglia proprio a quell'emoticon " O". 

- Carter mi ha baciata - rispondo io atona. 

- che cosa?!? E lo dici in questo modo ? Voglio i particolari,subito ! -esclama Lia. 

- in che modo lo dovrei dire? Mi ha baciata,punto. Non so perché, ma trattandosi di  Carter per lui un bacio è una cosa normale,banale. Sai quante ne bacia al giorno ! - dico io con noncuranza. 

- beh questo è vero - interviene Bea che fino ad ora non ha aperto bocca, era concentrata su quello che dicevamo. 

- può darsi, però non me la conti giusta ! Perché ti sei fatta baciare? Di solito tu non ti sbaciucchi ai quattro venti, quindi ti piace Carter? - domanda curiosa. Sherlock Holmes le fa un baffo! 

- non l'ho respinto perché non mi è stato possibile, mi ha praticamente bloccata al muro,anche se non mi è dispiaciuto baciarlo,è stato un bel bacio - dico io e quando lei è pronta per parlare le tappo la bocca - eh stop,niente di più. Non mi piace,ora cambiamo argomento - esclamo io scocciata. 
 
- va bene, mi arrendo,andiamo a fare l'iscrizione in palestra? - domanda Lia. 

- buona idea ! - esclama Bea. 

- okay, andiamo - affermo io. 

Scendiamo giù per le scale e dopo aver salutato mia madre ci dirigiamo in palestra con la macchina di Lia. 

*** 
- desiderate? - domanda una ragazza sulla ventina bionda,molto carina. 

- vorremmo iscriverci - dico soltanto io. 

- certo, questi sono i moduli per l'iscrizione, tutte e tre giusto ? - domanda lei guardando dietro di me riferendosi a Lia e Bea. 

- si si - annuisco io. 

- bene, compilate, poi se avete già i soldi qui con voi potete benissimo iniziare la lezione - ci informa lei.

- si certo, quant'è? - domandiamo noi all'uniscono. 

- 30 euro mensile, 10 euro l'iscrizione - c'informa lei. 

- ecco - dico io porgendogli i soldi, seguita anche dalle mie amiche. 

- bene, ora che avete compilato anche il modulo potete anche seguire la lezione - dice indicandoci la sala dove avremmo dovuto allenarci. 
- bene, grazie - afferma Lia sorridendo. 

Entriamo nella sala e notiamo che al nostro arrivo qualcuno stacca la musica. 

- ciao ragazze, nuove arrivate? - ci domanda una ragazza sulla trentina,sicuramente l'insegnante. 

-beh si - rispondo io per tutte e tre. 

- perfetto. Mettetevi qui, davanti. - dice indicandoci la posizione. 

Passiamo davanti a tutti quelli in sala, che puntando gli occhi su di noi. Mi sento "leggermente" osservata. 

-bene, partiamo con la musica - esclama. - ragazze seguitemi, se qualcosa non vi riesce non vi preoccupate,imparerete col tempo - dice sorridente lei. 
Davvero simpatica. Parte la canzone " como tu no hay dos " ed iniziamo a fare gli esercizi indicati dalla ragazza che ci fa la lezione.

***
Dopo un'ora di palestra la lezione è terminata e ci dirigiamo negli spogliatoi. 

- mi piace tantissimo! - esclama euforica Bea. 

- si, mette anche allegria ! - esclamo io. 

- già,però non mi sento più le gambe - si lamenta Lia,la solita piagnucolona. 

- c'è qualcosa per cui non ti lamenti ? - domando io scherzosa. 

- no..- dice portandosi due dita sul mento con l'intento di pensare - penso proprio di no - esclama infine. 

- cretina ! - esclamo io per poi scoppiare a ridere. 

Usciamo dalla palestra e vengo accompagnata a casa da Lia. 

-  Aurora  vuoi che ti prepari qualcosa ? - domanda mia madre.

- si, ho una fame! Scendo fra un attimo - esclamo io salendo le scale. 
Velocemente mi cambio indossando il mio comodo e bel pigiamino giallo e raccolgo i capelli in una coda disordinata. 

- cosa hai preparato ? - domando io avvicinandomi ai fornelli. 

- carne con patatine - risponde mia madre. 

- brava mamy, sai come farmi felice - dico io con gli occhi a cuoricino. 

- certo! Ahahaha... Ah Aurora dopo io e papà andiamo da zia Elena, vuoi venire ? - mi domanda.

- no no, resto a casa. Salutala da parte mia - le rispondo avvicinandomi alla tavola con il mio piatto. 
Inizio a mangiare come un'affamata che non tocca cibo per mesi! Eh già, nonostante la mia linea, mangio a dismisura. 

***
- Aurora noi andiamo - urla mia madre dalla porta. 

- va bene, buona serata ! - esclamo io. 

Decido di vedere un film: opto per bianca come il latte rossa come il sangue. Il mio preferito. 
La storia parla Di due liceali, un ragazzo e una ragazza. Il ragazzo è innamorato di lei che è più grande solo che non sa come fare a 'farsi notare'. Chiede alla sua migliore amica ( del ragazzo) il suo numero e lei glielo da . Decide di marndarle alcuni messaggi ma a questi messaggi non arriva nessuna risposta, perché il numero che gli ha fatto non esista. L'amica l aveva fatto perché anche lei era innamorata di lui. Lui appena scopre quello che ha fatto si arrabbia e ci litiga. In tutto questo la ragazza di cui lui è innamorato non va a scuola da diversi giorni e solo dopo alcuni giorni la sua migliore amica nonostante stesse litigata con lui gli dice che non viene a scuola perché ha la leucemia( tumore del sangue,sangue bianco; perciò il libro si chiama così) lui all inizio rimane sconvolto e decide di andare a trovare la ragazza all ospedale. La vede ma non è pronto per affrontare la situazione. Decide così di farsi dare il suo indirizzi e la va a trovare a casa sua. Passano i giorni e lui ci diventa amico, scherzano, parlano.. Lei per guarire ha bisogno di un trapianto di midollo e così lui decide di donare il suo sangue ma non è compatibile . Passano i giorni e la ragazza viene 'ricoverata'. Dice vicino a lui che é guarita e che per qualche mese va in Francia da suo padre, lui ci crede. Dopo giorni la sua migliore amica gli dice che Beatrice è morta, lui non gli vuole credere e corre a casa sua. Trova la madre con una lettera in mano, per lui. La legge, Beatrice in quella lettera dice che gli ha detto una bugia per non farlo soffrire, perché non voleva che la sua morte fosse un dolore per tante persone, non voleva un funerale ma piuttosto una bella festa in allegria in suo onore. Il giorno del suo funerale tutto il liceo andò in chiesa, dopo tutti andarono a scuola e organizzarono una festa in suo onore. La sua migliore amica po alla fine gli dice che é innamorata di lui e si mettono insieme....
Sono quasi arrivata alla fine del film, il punto dove Leo legge la lettera, quando sento il campanello suonare insistentemente. Okay,ora uccido i miei genitori! Anche se ero in casa non se le potevano portare le chiavi? 
Mi alzo di scatto e mi avvicino alla porta dove insistentemente continuano a suonare il campanello. La apro di scatto ed urlo come un isterica ai miei genitori. 

- ma dico io, non potevate portarvi le chiavi ? - sbraito io. 
Purtroppo ho sbagliato persona. Figura di merda colossale. 
Sento la persona davanti a me sghignazzare. Carter. 

- carino il pigiama - dice trattenendosi dal ridere, si vede che non si sta sforzando troppo. 
Mi guardo e noto le mie condizioni: il mio adorato pigiama giallo di una taglia in più alla mia, già mi piace avere i pigiami grandi, i miei capelli inguaribili come anche il mio volto. 

- cosa hai da ridere cretino?!?! Il mio pigiama è bellissimo ! - sbotto io. 

- non ne avevo dubbi - dice lui mordendosi il labbro inferiore per arrestare la risata. 

Sbuffo. - cosa vuoi? Perché sei qui? E come sai dove abito ? - domando io inarcando un sopracciglio. 

- ho chiesto in giro. Mi fai entrare ? - domanda. Ovviamente non ho il tempo di rispondere perché me lo trovo piombato in casa. 

- non hai risposto alla mia domanda - dico io. 

- si invece - afferma convinto lui. 

- perché sei qui ? - domando di nuovo. 

- il preside ha detto che continueremo la nostra punizione, nonostante ci siano i due giorni festivi, mercoledì e giovedì,per via delle elezioni del sindaco. - mi informa lui guardandosi in torno. Sta esaminando ogni oggetto? 

- e perché lo ha detto a te e non a me che sono la rappresentante ? - domando io. 

- non riusciva a rintracciarti perciò ha chiamato me - risponde diretto. 

- questa sei tu ? - indicando una mia foto da piccola. La prende e se la passa tra le mani per poi scoppiare a ridere. 

- non ci credo! Ahahahahahahaah - continua a ridere. 

- dammela subito - esclamo con rabbia io, cercando di  prenderla invano dato che la tiene verso l'alto in modo tale che io non ci arrivi. Lo odio! Tutte le bambine sono belle. Beh io no, ero l'eccezione che conferma la regola. 

- la pianti ? - domando stizzita continuando ad osservarlo mentre si sbellica dalle risate. Okay, a mali estremi, estremi rimedi! 
Gli corro in contro facendolo cadere sul pavimento. Una cosa non avevo calcolato: sono caduta letteralmente su di lui. Smette di ridere soltanto perché mi guarda in modo malizioso. 

- ridammela! - esclamo io cercando di prendere la foto tra le mani agitandomi inutilmente. 

- se no?   Che fai ? - domanda malizioso. 

- un calcio ai gioielli di famiglia forse ti farebbe cambiare idea - è detto questo gli tiro un calcio proprio in quel punto che prontamente viene fermato da lui, ribaltando le posizioni. 
Lo ritrovo su di me, con una mano fissa sul mio fianco,l'altra che mantiene la foto. 

- non ti conviene Abate - mi dice lui guardandomi negli occhi. 

- se no? Che mi f..- dico con lo stesso tono di prima usato da lui,ma vengo bloccata dalle sue labbra. 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: tempestadentroquietefuori