Capitolo
quarto
POV DAMON,
Aprica (SO), condominio e appartamento Berrigan, lunedì
23/12/13, ore 10,30
Ci fu un
minuto di silenzio, poi i presenti iniziarono a parlare tutti insieme.
Il mio
fratellino mangia-scoiattoli era confuso, si vedeva chiaramente, mentre
Rick
era più eccitato di un bambino a Natale. Miss Inquietudine
faceva una partita
di ping pong dalla Temeraria a Miss Calma, alias quelle due che si
erano
presentate come Laura e Alexandra Berrigan. Due sorelle, pft!
Il mio
Angelo continuava a chiedersi come mai, in tutto questo tempo, il
presunto
padre di quell’insulso vampirello vegetariano non
l’avesse mai riconosciuto.
Poseidone,
il dio del mare. E poi cos’altro, il Re degli Dei in persona?
Un tuono
scosse la casa.
-Chiunque
abbia insultato zio Giove, parli ora…- iniziò la
mora.
-… O
taccia
per sempre?- la presi in giro. Gli dei dell’Olimpo non
esistevano! Il
riconoscimento era solo uno stupido giochetto di illusioni e quelle due
non
erano semidee!
-… O
preghi
di non essere fulminato entro cinque secondi- replicò lei.
-Per favore!
Gli dei dell’Olimpo non…- iniziai la frase, ma non
la finii. La bionda che
assomigliava un po’ troppo al mio Angelo si era alzata ed era
scattata verso di
me, tappandomi la bocca con una mano. La sorpresa fu così
grande che non la
spinsi nemmeno via.
-Non dirlo,
altrimenti ti fulminano davvero- mi ammonì.
-Non ho
paura- ringhiai.
-Dovresti
averne, invece. Non vorresti mai vedere uno degli dei romani incazzato
nero con
te. Già Perce ha avuto dei problemi con Ares ed Era,
figuriamoci se erano Marte
e Giunone- intervenne l’altra.
-Il dio
della guerra e la dea del matrimonio- s’inserì
Rick, completamente a
sproposito.
-Quindi, ora
dobbiamo aspettare che il nostro genitore o antenato divino ci mandi un
segno,
giusto?- chiese la Streghetta, che per una volta aveva capito tutto il
discorso.
-Esatto,
molte volte ciò si può capire anche prima del
riconoscimento. Insomma, Stefan
ha il tipico aspetto di un figlio di Poseidone, anche se ha
l’atteggiamento
riflessivo di un discendente di Atena, quindi direi che la sua
parentela è
azzeccata. Damon, invece,…- disse la bionda.
-Io niente,
capito? Non sono figlio di nessun dio polveroso, io!- la interruppi,
attaccandola a parole.
-Stavo per
dire che, dall’aspetto, mi sembri un figlio di Ade, oppure un
figlio di Erebo-
continuò, piccata.
-Ti prego,
figlio di Ade no!- si lamentò l’altra.
-Hai qualche
problema in merito, ragazzina?- ringhiai.
-Se, e
ripeto se, tu fossi un figlio di Ade, saresti mio fratello, idiota!-
saltò in
piedi la mora.
-A chi hai
dato dell’idiota, nanetta?- Adesso mi stavo davvero
arrabbiando!
-A te, razza
di…- iniziò, ma non terminò la frase
perché la sorella aveva attraversato la
stanza e le si era parata davanti, costringendola a fermarsi.
-E adesso
cosa c’è?- esclamò scocciata.
-Non lo
senti?-
-Cosa?- Era
esasperata, lo sentivo dalla voce.
-Loro sono
morti- le rispose la bionda, indicando me e il mio fratellino.
La mora
estrasse la spada da un braccialetto e la puntò al mio
petto. Da un
braccialetto? Ma facevano sul serio?
La sua
espressione era sull’attenti, come qualcuno abituato a stare
sul chi vive.
-Ok,
sentite. Voi ci avete raccontato chi siete e da dove venite, ora tocca
a noi-
esordì il mangia-scoiattoli.
Mi girai di
scatto verso di lui. –Assolutamente no!- sibilai, inferocito.
-Non hai
pensato alle conseguenze?- aggiunsi, moderando il tono di voce.
-Certo,
saranno scioccate, ma così non ci saranno segreti tra di
noi. Glielo dobbiamo,
Damon-
-Cosa ci
volete dire?- domandò la bionda, curiosa.
-Io e mio
fratello maggiore, Damon, siamo vampiri da oltre cinquecento anni-
sganciò la
bomba. Loro non mossero un muscolo.
-Ok- disse
la mora, abbassando la spada.
Stefanuccio
sbattè le palpebre, nuovamente confuso.
–Non… non siete turbate, nemmeno un po’
sconvolte?- chiese.
-Perché
dovremmo? Abbiamo visto cose più strane e paurose- rispose
la sorella maggiore,
scrollando le spalle.
-Tipo?- Rick
era più curioso di… forse non c’era
nessuno più interessato di lui.
-Melinoe, la
dea dei fantasmi- rispose l’arciera.
-E tu,
Laura?- domandò il mio Angelo.
-Sono io la
cosa più paurosa in circolazione- affermò quella,
sicura di quello che diceva.
-Io sono
Damon Salvatore, vampiro da più cinquecento anni, ho ucciso
più persone in
questo mezzo millennio di quante ne abbiano fatte le due guerre
mondiali, e
vieni a dirmi che sei tu, una stupida ragazzina
senza valore, la cosa
più pericolosa in circolazione?- ringhiai.
Quella mi si
avvicinò, arrivando ad un metro di distanza da me.
-Io sono la
figlia di Plutone, dio dei morti, degli Inferi, delle ricchezze della
terra,
delle ombre infernali, dei fantasmi. Io governo i morti, le ombre e gli
scheletri. Ti ringrazio per aver ucciso così tante persone,
hai rimpinguato
l’esercito di mio padre- replicò quella.
-Dammi una
dimostrazione, non credo tu sia chi dici di essere- risposi, ma ero
insicuro. E
se invece avesse ragione?
-Ok- disse
semplicemente e conficcò la spada nera –
bellissima, tra l’altro – nel
pavimento, fino all’elsa.
Per un
momento non successe nulla. Poi il terreno tremò e si
spaccò, fino ad avere una
crepa lunga due metri e larga trenta centimetri circa.
Un altro
secondo e una mano scheletrica spuntò dal vuoto, seguita dal
resto del corpo.
Il mio
Angelo gridò, così come la Streghetta, e insieme
abbracciarono Miss
Inquietudine.
Il mio
fratellino
fece un passo indietro, a disagio, mentre Rick fissava lo scheletro,
pallido in
volto.
-Allora? Ti
ho convinto?- mi chiese la Temeraria.
-Per ora-
risposi, affibbiandole il mio miglior sorriso storto. Incredibilmente
lei non
abboccò, limitandosi a girare la testa e a sbuffare.
Questa
ragazza, per quanto volesse avere sempre ragione, iniziava a piacermi.
POV ALE,
Aprica (SO), condominio e appartamento Berrigan, lunedì
23/12/13, ore
11,00
Lo scheletro
mi sembrava un po’ troppo, considerando il fatto che aveva
spaventato così
tanto i novellini che quelli si rifiutarono categoricamente di sedersi
accanto
a Laura.
-Hai
esagerato- la ripresi. Lei scrollò le spalle.
–Quanto ti odio quando fai così-
-Non sono
obbligati a farsi piacere Ade e Plutone, io mica li ho costretti- mi
rispose,
ed io dovetti ammettere che aveva ragione.
Guardai di
nuovo il gruppo e notai come fosse unito. Certo, Damon se ne stava in
piedi e parecchio
sulle sue, ma il resto poteva sembrare una compagnia di amici
qualsiasi.
Nessuno avrebbe immaginato che i due fratelli fossero vampiri.
-Ok, manca
ancora qualcosa- esordì Elena, interrompendo il filo dei
miei pensieri.
-Cosa?-
chiesi. Che m’ero persa?
-Io sono una
Guardiana Terrestre, Meredith e Alaric sono due Cacciatori di vampiri,
Bonnie è
una strega e fino a poco tempo fa con noi c’era Caroline,
adesso è una
licantropa-
Io e Laura
ci irrigidimmo. Licantropi? Possibile che siano quelli del branco di
Licaone?
-Chi
è
Licaone?- chiese Mr Tenebroso, alias Damon.
-Il re dei
licantropi, è stato semi-sconfitto cinque anni fa da Jason,
Leo e Piper…-
rispose la mia sorellina.
-Semi-sconfitto?
Che significa? E chi sono quei tre?- domandò Stefan, tutto
d’un fiato.
-Nel senso
che lui, Licaone in persona, non è stato ancora ucciso, ma
il suo branco è
stato decimato. Jason, Leo e Piper sono tre semidei, capigruppo,
rispettivamente, della Casa Uno, Nove e Dieci- risposi.
-Allora,
Rick? Non fai uno dei tuoi interventi a sproposito?- lo prese in giro
il sexy
Tenebroso.
-Non
può
sapere a che corrispondono i numeri, non è mai stato al
Campo Mezzosangue.
Anzi, non credo sia un semidio- sbottò Laura, inviperita.
-Cosa! E
allora perché me l’avete detto?-
protestò lui. Aveva ragione.
-Perché
la
cara Meredith non sarebbe riuscita a mantenere il segreto e te
l’avrebbe
spifferato comunque- ringhiò quasi mia sorella. Stava
perdendo la sua già poca
pazienza e gli avrebbe graffiato la faccia se non le avessi preso il
polso,
bloccandola.
-Aspetta!-
Mi rivolsi a Mr Tenebra. –Nessuna di noi due ha nominato
Licaone, come mai tu
sai che è?-
-Vi leggo
facilmente nel pensiero, è uno dei miei Poteri- mi rispose
quello,
tranquillissimo. Laura s’irrigidì.
-Non ci
provare, vampiro- ringhiò al ragazzo.
-Altrimenti?-
la sfidò.
-In quel
caso te la dovrai vedere con mio padre e mia sorella Hazel-
-Hai
un’altra sorella?- allibì Alaric.
Quella
annuì. –E un fratello. Siamo tre in totale-
-Come mai
lui non ti salverebbe da me?- insinuò Damon.
Laura
deglutì, colta alla sprovvista. –Io e
lui… beh, ecco… non andiamo molto
d’accordo…-
Poi si
riprese. –Non sono affari tuoi!- ribattè.
-Attenta,
ragazzina, non ti conviene vedermi arrabbiato- la mise in guardia.
-Non
m’interessa di morire, raggiungerei il regno di mio padre e
vivrei per sempre
nell’Elisio- replicò la mia coraggiosa sorella.
-Ok, time-out-
disse Elena, mettendosi in mezzo tra i due contendenti.
-Basta,
ragazzi- intervenni anch’io.
Damon le
ringhiò dietro, ma lei gli scoccò
un’occhiataccia che lo mise a tacere. Quando
voleva, la mia sorellina sapeva far veramente paura.
-Mentre ci
raccontate,
io inizierei a preparare il pranzo- continuai, agguantandola per un
braccio e
trascinandomela in cucina. Presi al volo anche i due bicchieri con il
nettare,
giusto per evitare qualche morte per autocombustione divina.
Lei si
divincolò e corse verso il vampiro dagli occhi neri. Per un
secondo pensai
volesse saltargli addosso e farlo fuori, ma, appena prima di scontrarsi
con
lui, si chinò e sfilò la spada dal terreno.
Giusto, mancava quella.
La fece
ritornare un braccialetto e mi seguì, tranquilla come se non
fosse successo
nulla. Sorrideva pure, quella scellerata!
Il cellulare
vibrò. Mi era arrivato un messaggio.
From: Ed
To:
Alex
Arriveremo
per pranzo perchè Luka ha litigato con suo
padre e ha voluto partire prima. Baci.
Ha discusso
con suo padre, Ares, il dio della guerra? Coraggioso, il ragazzo.
Diedi una
gomitata a Laura e le feci vedere il messaggio.
-Non sei
contenta? Lo vedrai prima del previsto- sussurrai, maliziosa.
Mia sorella
alzò gli occhi al cielo. –Non capisco questa
vostra mania di volermi a tutti i
costi mettere con Luka, io e lui siamo amici, nulla più-
-Ma un
po’
di tempo fa ti piaceva- insinuai.
-Si, ok, mi
piaceva, ma è il passato. Ormai siamo passati oltre e lui
è il mio migliore
amico-
-Giusto! A
lui piace quella figlia di Cerere, quella Alyssa-
-Alicia- mi
corresse, con una punta di gelosia ed irritazione nella voce. Io
sorrisi, avevo
fatto centro, ancora una volta.
-Laura, tu
ci muori ancora dietro, altro che passati oltre!- esclamai,
interrompendo
Elena, che aveva appena incominciato il suo racconto e non veniva
minimamente
calcolata.
-Non voglio
starci male, sto andando avanti e cerco di essere felice per lui!-
-Ma
così non
sei felice tu!- ribattei, ignorando completamente la storia della
bionda, che
ci guardava irritata.
-Mi accontento
dei momenti in cui mi stringe a sé- sussurrò.
-Ooohhhh-
esalò Elena, beccandosi una serie di occhiatacce da parte
nostra e dalle sue
amiche.
-Perché
non
glielo dici?- propose la piccola rossa, Bonnie.
Laura fece
un sorriso triste. –Credi che non ci abbia provato? Mi ha
rifiutato, per ben
due volte!-
-Quell’idiota!-
commentai.
-Perché
ci
sei rimasta amica?- chiese Meredith.
-Era
l’unico
modo- rispose ed io capii. Era l’unico modo per
continuare ad averlo vicino,
per amarlo segretamente e per sperare che un giorno di accorgesse di lei.
Spazietto
dell’autrice:
allora, sono
8 pagine di Word. La mia amica Ilaria, cui è ispirata Hilarie,
mi prenderà a
calci per non averla introdotta in questo capitolo, ma le ho promesso
che ci
sarà nel prossimo. E anche Luka. Ed Edward. E tutti gli
altri.
Quando Damon
dice che Laura inizia a piacergli, è solo come amica, in
quanto è molto simile
a lui. Quindi, fan Bamon, mettete giù lance e forconi,
perché questa storia è
Bamon al 100%. L’ho scritto anche nell’introduzione.
La storia di
Laura e Luka è ispirata a fatti reali, in quanto mi piaceva
questo ragazzo che
mi ha rifiutata due volte e adesso è il mio migliore amico.
Però non sto male
per lui.
È un
capitolo di passaggio dove c’è la prima
– sintetica – spiegazione da parte del
gruppo di Fell’s Church.
Nel prossimo
ci saranno i quattro personaggi nuovi mancanti più qualcuno
di “Gli dei
dell’Olimpo” e di “Gli Eroi
dell’Olimpo”, non tutti, però.
Spero che vi
piaccia e che vi invogli a lasciare una recensione, anche piccola
piccola.
Grazie a
Sofycullen che recensisce dal primo capitolo. Adesso rispondo alla tua
recensione, tranquilla!
Baci.
Fire
P.S.:
aggiorno ogni lunedì verso le 18.