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Autore: eltanininfire    24/02/2014    2 recensioni
Bonnie, Stefan, Elena, con tutti i loro amici e Damon, non si aspettavano minimamente di incappare in un segreto più grande ed antico di loro, che abbracciava il mondo intero da oltre 3000 anni, quando decisero di andare in vacanza ad Aprica, in provincia di Sondrio, nell'Italia del Nord.
Probabilmente non sapevano che la loro parentela era più grande del previsto.
ATTENZIONE: CROSS-OVER CON PERCY JACKSON
Pairings principali: PercyXNuovo personaggio; AnnabethXNuovo personaggio; JasonXPiper; MeredithXNuovo personaggio; NicoXNuovo personaggio; BonnieXDamon; ElenaForeverAlone; StefanXAltro personaggio; HazelXFrank; LeoXNuovo personaggio; LauraNonSiInnamora
Genere: Fantasy, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Elena Gilbert, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore, Elena Gilbert/Stefan Salvatore
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 4

Capitolo quarto

 

 

POV DAMON, Aprica (SO), condominio e appartamento Berrigan, lunedì 23/12/13, ore 10,30

Ci fu un minuto di silenzio, poi i presenti iniziarono a parlare tutti insieme.

Il mio fratellino mangia-scoiattoli era confuso, si vedeva chiaramente, mentre Rick era più eccitato di un bambino a Natale. Miss Inquietudine faceva una partita di ping pong dalla Temeraria a Miss Calma, alias quelle due che si erano presentate come Laura e Alexandra Berrigan. Due sorelle, pft!

Il mio Angelo continuava a chiedersi come mai, in tutto questo tempo, il presunto padre di quell’insulso vampirello vegetariano non l’avesse mai riconosciuto.

Poseidone, il dio del mare. E poi cos’altro, il Re degli Dei in persona?

Un tuono scosse la casa.

-Chiunque abbia insultato zio Giove, parli ora…- iniziò la mora.

-… O taccia per sempre?- la presi in giro. Gli dei dell’Olimpo non esistevano! Il riconoscimento era solo uno stupido giochetto di illusioni e quelle due non erano semidee!

-… O preghi di non essere fulminato entro cinque secondi- replicò lei.

-Per favore! Gli dei dell’Olimpo non…- iniziai la frase, ma non la finii. La bionda che assomigliava un po’ troppo al mio Angelo si era alzata ed era scattata verso di me, tappandomi la bocca con una mano. La sorpresa fu così grande che non la spinsi nemmeno via.

-Non dirlo, altrimenti ti fulminano davvero- mi ammonì.

-Non ho paura- ringhiai.

-Dovresti averne, invece. Non vorresti mai vedere uno degli dei romani incazzato nero con te. Già Perce ha avuto dei problemi con Ares ed Era, figuriamoci se erano Marte e Giunone- intervenne l’altra.

-Il dio della guerra e la dea del matrimonio- s’inserì Rick, completamente a sproposito.

-Quindi, ora dobbiamo aspettare che il nostro genitore o antenato divino ci mandi un segno, giusto?- chiese la Streghetta, che per una volta aveva capito tutto il discorso.

-Esatto, molte volte ciò si può capire anche prima del riconoscimento. Insomma, Stefan ha il tipico aspetto di un figlio di Poseidone, anche se ha l’atteggiamento riflessivo di un discendente di Atena, quindi direi che la sua parentela è azzeccata. Damon, invece,…- disse la bionda.

-Io niente, capito? Non sono figlio di nessun dio polveroso, io!- la interruppi, attaccandola a parole.

-Stavo per dire che, dall’aspetto, mi sembri un figlio di Ade, oppure un figlio di Erebo- continuò, piccata.

-Ti prego, figlio di Ade no!- si lamentò l’altra.

-Hai qualche problema in merito, ragazzina?- ringhiai.

-Se, e ripeto se, tu fossi un figlio di Ade, saresti mio fratello, idiota!- saltò in piedi la mora.

-A chi hai dato dell’idiota, nanetta?- Adesso mi stavo davvero arrabbiando!

-A te, razza di…- iniziò, ma non terminò la frase perché la sorella aveva attraversato la stanza e le si era parata davanti, costringendola a fermarsi.

-E adesso cosa c’è?- esclamò scocciata.

-Non lo senti?-

-Cosa?- Era esasperata, lo sentivo dalla voce.

-Loro sono morti- le rispose la bionda, indicando me e il mio fratellino.

La mora estrasse la spada da un braccialetto e la puntò al mio petto. Da un braccialetto? Ma facevano sul serio?

La sua espressione era sull’attenti, come qualcuno abituato a stare sul chi vive.

-Ok, sentite. Voi ci avete raccontato chi siete e da dove venite, ora tocca a noi- esordì il mangia-scoiattoli.

Mi girai di scatto verso di lui. –Assolutamente no!- sibilai, inferocito.

-Non hai pensato alle conseguenze?- aggiunsi, moderando il tono di voce.

-Certo, saranno scioccate, ma così non ci saranno segreti tra di noi. Glielo dobbiamo, Damon-

-Cosa ci volete dire?- domandò la bionda, curiosa.

-Io e mio fratello maggiore, Damon, siamo vampiri da oltre cinquecento anni- sganciò la bomba. Loro non mossero un muscolo.

-Ok- disse la mora, abbassando la spada.

Stefanuccio sbattè le palpebre, nuovamente confuso. –Non… non siete turbate, nemmeno un po’ sconvolte?- chiese.

-Perché dovremmo? Abbiamo visto cose più strane e paurose- rispose la sorella maggiore, scrollando le spalle.

-Tipo?- Rick era più curioso di… forse non c’era nessuno più interessato di lui.

-Melinoe, la dea dei fantasmi- rispose l’arciera.

-E tu, Laura?- domandò il mio Angelo.

-Sono io la cosa più paurosa in circolazione- affermò quella, sicura di quello che diceva.

-Io sono Damon Salvatore, vampiro da più cinquecento anni, ho ucciso più persone in questo mezzo millennio di quante ne abbiano fatte le due guerre mondiali, e vieni a dirmi che sei tu, una stupida ragazzina senza valore, la cosa più pericolosa in circolazione?- ringhiai.

Quella mi si avvicinò, arrivando ad un metro di distanza da me.

-Io sono la figlia di Plutone, dio dei morti, degli Inferi, delle ricchezze della terra, delle ombre infernali, dei fantasmi. Io governo i morti, le ombre e gli scheletri. Ti ringrazio per aver ucciso così tante persone, hai rimpinguato l’esercito di mio padre- replicò quella.

-Dammi una dimostrazione, non credo tu sia chi dici di essere- risposi, ma ero insicuro. E se invece avesse ragione?

-Ok- disse semplicemente e conficcò la spada nera – bellissima, tra l’altro – nel pavimento, fino all’elsa.

Per un momento non successe nulla. Poi il terreno tremò e si spaccò, fino ad avere una crepa lunga due metri e larga trenta centimetri circa.

Un altro secondo e una mano scheletrica spuntò dal vuoto, seguita dal resto del corpo.

Il mio Angelo gridò, così come la Streghetta, e insieme abbracciarono Miss Inquietudine.

Il mio fratellino fece un passo indietro, a disagio, mentre Rick fissava lo scheletro, pallido in volto.

-Allora? Ti ho convinto?- mi chiese la Temeraria.

-Per ora- risposi, affibbiandole il mio miglior sorriso storto. Incredibilmente lei non abboccò, limitandosi a girare la testa e a sbuffare.

Questa ragazza, per quanto volesse avere sempre ragione, iniziava a piacermi.

 

 

POV ALE, Aprica (SO), condominio e appartamento Berrigan, lunedì 23/12/13, ore 11,00

Lo scheletro mi sembrava un po’ troppo, considerando il fatto che aveva spaventato così tanto i novellini che quelli si rifiutarono categoricamente di sedersi accanto a Laura.

-Hai esagerato- la ripresi. Lei scrollò le spalle. –Quanto ti odio quando fai così-

-Non sono obbligati a farsi piacere Ade e Plutone, io mica li ho costretti- mi rispose, ed io dovetti ammettere che aveva ragione.

Guardai di nuovo il gruppo e notai come fosse unito. Certo, Damon se ne stava in piedi e parecchio sulle sue, ma il resto poteva sembrare una compagnia di amici qualsiasi. Nessuno avrebbe immaginato che i due fratelli fossero vampiri.

-Ok, manca ancora qualcosa- esordì Elena, interrompendo il filo dei miei pensieri.

-Cosa?- chiesi. Che m’ero persa?

-Io sono una Guardiana Terrestre, Meredith e Alaric sono due Cacciatori di vampiri, Bonnie è una strega e fino a poco tempo fa con noi c’era Caroline, adesso è una licantropa-

Io e Laura ci irrigidimmo. Licantropi? Possibile che siano quelli del branco di Licaone?

-Chi è Licaone?- chiese Mr Tenebroso, alias Damon.

-Il re dei licantropi, è stato semi-sconfitto cinque anni fa da Jason, Leo e Piper…- rispose la mia sorellina.

-Semi-sconfitto? Che significa? E chi sono quei tre?- domandò Stefan, tutto d’un fiato.

-Nel senso che lui, Licaone in persona, non è stato ancora ucciso, ma il suo branco è stato decimato. Jason, Leo e Piper sono tre semidei, capigruppo, rispettivamente, della Casa Uno, Nove e Dieci- risposi.

-Allora, Rick? Non fai uno dei tuoi interventi a sproposito?- lo prese in giro il sexy Tenebroso.

-Non può sapere a che corrispondono i numeri, non è mai stato al Campo Mezzosangue. Anzi, non credo sia un semidio- sbottò Laura, inviperita.

-Cosa! E allora perché me l’avete detto?- protestò lui. Aveva ragione.

-Perché la cara Meredith non sarebbe riuscita a mantenere il segreto e te l’avrebbe spifferato comunque- ringhiò quasi mia sorella. Stava perdendo la sua già poca pazienza e gli avrebbe graffiato la faccia se non le avessi preso il polso, bloccandola.

-Aspetta!- Mi rivolsi a Mr Tenebra. –Nessuna di noi due ha nominato Licaone, come mai tu sai che è?-

-Vi leggo facilmente nel pensiero, è uno dei miei Poteri- mi rispose quello, tranquillissimo. Laura s’irrigidì.

-Non ci provare, vampiro- ringhiò al ragazzo.

-Altrimenti?- la sfidò.

-In quel caso te la dovrai vedere con mio padre e mia sorella Hazel-

-Hai un’altra sorella?- allibì Alaric.

Quella annuì. –E un fratello. Siamo tre in totale-

-Come mai lui non ti salverebbe da me?- insinuò Damon.

Laura deglutì, colta alla sprovvista. –Io e lui… beh, ecco… non andiamo molto d’accordo…-

Poi si riprese. –Non sono affari tuoi!- ribattè.

-Attenta, ragazzina, non ti conviene vedermi arrabbiato- la mise in guardia.

-Non m’interessa di morire, raggiungerei il regno di mio padre e vivrei per sempre nell’Elisio- replicò la mia coraggiosa sorella.

-Ok, time-out- disse Elena, mettendosi in mezzo tra i due contendenti.

-Basta, ragazzi- intervenni anch’io.

Damon le ringhiò dietro, ma lei gli scoccò un’occhiataccia che lo mise a tacere. Quando voleva, la mia sorellina sapeva far veramente paura.

-Mentre ci raccontate, io inizierei a preparare il pranzo- continuai, agguantandola per un braccio e trascinandomela in cucina. Presi al volo anche i due bicchieri con il nettare, giusto per evitare qualche morte per autocombustione divina.

Lei si divincolò e corse verso il vampiro dagli occhi neri. Per un secondo pensai volesse saltargli addosso e farlo fuori, ma, appena prima di scontrarsi con lui, si chinò e sfilò la spada dal terreno. Giusto, mancava quella.

La fece ritornare un braccialetto e mi seguì, tranquilla come se non fosse successo nulla. Sorrideva pure, quella scellerata!

Il cellulare vibrò. Mi era arrivato un messaggio.

From: Ed

To: Alex

Arriveremo per pranzo perchè Luka ha litigato con suo padre e ha voluto partire prima. Baci.

Ha discusso con suo padre, Ares, il dio della guerra? Coraggioso, il ragazzo.

Diedi una gomitata a Laura e le feci vedere il messaggio.

-Non sei contenta? Lo vedrai prima del previsto- sussurrai, maliziosa.

Mia sorella alzò gli occhi al cielo. –Non capisco questa vostra mania di volermi a tutti i costi mettere con Luka, io e lui siamo amici, nulla più-

-Ma un po’ di tempo fa ti piaceva- insinuai.

-Si, ok, mi piaceva, ma è il passato. Ormai siamo passati oltre e lui è il mio migliore amico-

-Giusto! A lui piace quella figlia di Cerere, quella Alyssa-

-Alicia- mi corresse, con una punta di gelosia ed irritazione nella voce. Io sorrisi, avevo fatto centro, ancora una volta.

-Laura, tu ci muori ancora dietro, altro che passati oltre!- esclamai, interrompendo Elena, che aveva appena incominciato il suo racconto e non veniva minimamente calcolata.

-Non voglio starci male, sto andando avanti e cerco di essere felice per lui!-

-Ma così non sei felice tu!- ribattei, ignorando completamente la storia della bionda, che ci guardava irritata.

-Mi accontento dei momenti in cui mi stringe a sé- sussurrò.

-Ooohhhh- esalò Elena, beccandosi una serie di occhiatacce da parte nostra e dalle sue amiche.

-Perché non glielo dici?- propose la piccola rossa, Bonnie.

Laura fece un sorriso triste. –Credi che non ci abbia provato? Mi ha rifiutato, per ben due volte!-

-Quell’idiota!- commentai.

-Perché ci sei rimasta amica?- chiese Meredith.

-Era l’unico modo- rispose ed io capii. Era l’unico modo per continuare ad averlo vicino, per amarlo segretamente e per sperare che un giorno di accorgesse di lei.

 

 

Spazietto dell’autrice:

allora, sono 8 pagine di Word. La mia amica Ilaria, cui è ispirata Hilarie, mi prenderà a calci per non averla introdotta in questo capitolo, ma le ho promesso che ci sarà nel prossimo. E anche Luka. Ed Edward. E tutti gli altri.

Quando Damon dice che Laura inizia a piacergli, è solo come amica, in quanto è molto simile a lui. Quindi, fan Bamon, mettete giù lance e forconi, perché questa storia è Bamon al 100%. L’ho scritto anche nell’introduzione.

La storia di Laura e Luka è ispirata a fatti reali, in quanto mi piaceva questo ragazzo che mi ha rifiutata due volte e adesso è il mio migliore amico. Però non sto male per lui.

È un capitolo di passaggio dove c’è la prima – sintetica – spiegazione da parte del gruppo di Fell’s Church.

Nel prossimo ci saranno i quattro personaggi nuovi mancanti più qualcuno di “Gli dei dell’Olimpo” e di “Gli Eroi dell’Olimpo”, non tutti, però.

Spero che vi piaccia e che vi invogli a lasciare una recensione, anche piccola piccola.

Grazie a Sofycullen che recensisce dal primo capitolo. Adesso rispondo alla tua recensione, tranquilla!

Baci.

Fire

P.S.: aggiorno ogni lunedì verso le 18.

   
 
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