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Autore: SweetNemy    25/02/2014    3 recensioni
Storia Yaoi su HunterxHunter sulle coppie LeorioxKurapika e GonxKillua :3
Vi avviso che non ci sarà solo roba sdolcinata, in quanto i caratteri dei personaggi non verranno toccati, quindi.. continueranno ad offendersi anche in contesti un po'..
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Gon Freecss, Killua Zaoldyeck, Kurapika, Leorio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Salveee ragazzii ^-^ Mi scuso per il ritardo ma questo è il periodo interrogazioni\ compiti in classe ed è dura ritagliarsi un po' di tempo ç.ç
Anyway, ecco qua il sesto capitolo! :P
Mi scuso se la scena di Killua e Gon è breve, ma non ho mai descritto una scena yaoi e poi non volevo fuoriuscire dal rating arancione ç.ç e sono troppo "fanciulleschi" per andare troppo a fondo.
Spero invece che vi piaccia la scena LeorioxKurapika.. mamma mia.. all'inizio è stato difficile, ma poi è diventato quasi divertente! Come sempre, si riprende da dove ci eravamo lasciati.
Fatemi sapere se vi è piaciuto, vi lascio alla lettura! 
Un bacio :*
SweetNemy <3

 

Capitolo 6. Dichiarazioni


-I... innamorarsi? –
Non poté far a meno di ripetere quella parola. Si voltò verso il suo amico facendo arieggiare i suoi capelli lisci, che tuttavia non si scomposero. I suoi occhi grandi e azzurri si aprirono ancor di più e cominciarono a fissare Leorio: uno sguardo che chiedeva conferme, spiegazioni.
Era evidente che quella frase l’aveva colpito, e non poco! Non riusciva a parlare, ma allo stesso tempo non riusciva a togliergli gli occhi di dosso! Quella situazione era, a detta sua, totalmente paradossale. La vergogna che gli aveva messo quel bacio era svanita, se prima di quelle parole avrebbe voluto strangolare Leorio per quello che aveva fatto e lavarsi la bocca con l’acido pur di togliere quel sapore; adesso voleva l’opposto, anzi, non sapeva neanche lui cosa volesse!
“Se fossi innamorato di lui quindi rimarrei ancora un uomo? Come al solito fa dei ragionamenti senza capo né coda; è una questione di principio! Ma adesso non so che fare, non so che dire... è innamorato di me o ho capito male? No, non può essere, Leorio è un maschilista perverso che ama le donne perché sono donne! È paradossale pensare che ami un uomo, sempre se mi vede come tale. Diamine, perché non parla? Forse si aspetta che parli io? Già... ma cosa dovrei dirgli? Mi dispiace, ma non ti amo? Che poi non ne sono neanche tanto sicuro... io non so precisamente cosa voglia dire, come si manifesti questo sentimento... e se gli dicessi di no, ma poi mi accorgessi di essermi sbagliato? E se invece facessi il contrario? Dannazione, devo calmarmi! Ho ucciso da solo tutta la Brigata Fantasma: assassini e ladri espertissimi; ho affrontato da solo migliaia di avversità e ne sono sempre uscito, seppur perdendo qualche parte della mia anima; ho letto centinaia di libri, credo di saperne più di chi è nella materia; mi riescono facili i calcoli matematici di ogni tipo. Eppure, non so cos’è l’amore e tantomeno so affrontarlo! Adesso mi rendo conto di quante poche cose so riguardo alla vita, riguardo alle emozioni. Non gli darò comunque la soddisfazione di insegnarmi l’amore. Deve smetterla di guardarmi con quegli occhi... non riesco più a reggere il suo sguardo” .
Smise di guardarlo negli occhi, abbassò lo sguardo e un grande senso di vuoto lo pervase. Nonostante sapesse praticamente tutto, si sentiva uno stupido e faticava ad ammetterlo a se stesso. Leorio sorrise, piano questa volta, ma Kurapika se ne accorse.
-Ti ho sconvolto davvero, a quanto pare! –
-Sto bene. – strinse i pugni –È... è ridicolo! Tu non puoi... – ritornò a guardarlo dritto negli occhi. Questa volta però Leorio guardava verso l’alto.
-Il problema è che tu pensi troppo, prova ad agire, prova ad essere più libero una volta tanto.-
-Non mi sembra che tutta questa libertà tu me l’abbia concessa! – urlò facendo un passo in avanti.
-Ah, no? Beh, nella speranza di farti reagire. Devi svegliarti e cominciare a vivere! Vivere non significa solo mantenere attive le nostre cellule nervose – ironizzò il tono, piuttosto arrabbiato, sulle ultime due parole – non è una questione di “aggiungere informazioni nella speranza di eliminarne altre”. Prova ad essere umano qualche volta! –
-Mi stai dando dell’animale? Guarda da che pulpito parte la predica...-
-Almeno gli animali si godono la vita! Tu no! Tu sei sprecato per questo mondo. Tu potresti far innamorare tutte le donne che vuoi, sei bellissimo, e invece... preferisci leggere libri? Tu non stai vivendo, no! Tu sei morto, un morto che imprigiona qualcosa che non riesce ad uscire. Ma giuro che io, il tuo vero essere, lo tirerò fuori! –
-Smettila di dire sciocchezze, tu non puoi essere innamorato di me. – incrementò il volume della voce, dura e fredda, un pugno giunse sul viso di Leorio, una lacrima di esasperazione solcò la guancia del Kuruta. Nella stanza solo il ritmo regolare e veloce del suo respiro stretto fra i denti. –Tu non puoi provare sentimenti, tu sei un maschilista! –
-Sta di fatto che sei geloso di “questo maschilista” – rispose a tono, un po’ più calmo. Sembrava che volesse far perdere la calma al povero Kurapika.
-Io non ti amo! – sbraitò il biondino girando il viso di lato.
-E io non ti credo! – lo imitò Leorio.
-Leorio ti prego di finirla altrimenti potrei non rispondere delle mie azioni. Se dici un’altra parola giuro che... –
-Cosa fai? Mi riempi di botte? Mi ammazzi? Procedi pure, non ne avresti il coraggio. – si fermò un attimo e gli sorrise – Io ho capito sai, tu... tu non lo sai! Non è così? –
-Cosa non dovrei sapere? – riprese a guardarlo negli occhi, rendendosi conto in seguito quel “lo” a chi si riferisse, o meglio: a cosa!
Leorio lo disse lo stesso –Tu non sai se sei innamorato di me, vero? –
-Basta con questa storia! – ed ecco il secondo pugno! Questa volta senza lacrime, stava davvero iniziando ad arrabbiarsi! Solo Leorio gli faceva perdere la calma, solo lui poteva portarlo all’esasperazione. Se ne rese conto in quel momento. Lui lo odiava, altro che amore! E glielo disse! – IO TI ODIO! –
-Cosa? – ed ecco che Leorio si arrabbiò – Tu non meriti tutta la mia attenzione, ma come diavolo ti permetti? Come credi mi faccia sentire sentirmi dire che mi odi? Credi davvero che non riesca a provare emozioni? Sono più sensibile di quanto credi, sai? Adesso ascoltami bene, pivello! Sai perché mi odi? Beh, perché tu non puoi amare, tu non sai provare altro che odio. È solo quello che ti ha spinto ad andare avanti, vero? Tu hai combattuto per odio, hai mai provato a combattere per amore? A combattere quando c’è ancora qualcosa da salvare? La verità è che tu non sai amare! –
Cominciò a camminare verso la porta, rigido, volto fermo e deciso, sguardo freddo, già sapeva cosa fare. A quel punto i ruoli sembravano invertiti, la conferma quando Kurapika gli gridò incontro, ormai in colpa, esasperato, dopo che Leorio gli aveva crudelmente sbattuto la verità in faccia.
-Io non so cosa vuol dire amare, dannazione! –
 

Killua stava riprendendo padronanza del proprio corpo e senza pensarci due volte tolse la maglietta a Gon, accarezzandogli il petto nudo. Il moretto, entusiasmato dalla situazione fece lo stesso e ritornò a baciarlo.
Questa volta il bacio aveva qualcosa di diverso, era più intenso, più ricco di passione: si potevano ben udire i respiri dei due in cui soffocavano sottili gemiti e i loro occhi quasi strizzati per essere più concentrati.
-Killua ma sei davvero sicuro? – ne approfittò Gon in un attimo di calma.
-Dannazione Gon, se aspetti un altro secondo impazzisco! –
Killua si sottomise completamente al suo amico quella sera, decise di far fare tutto a lui; cosa che sicuramente non gli apparteneva! Si slacciarono i pantaloni rimanendo entrambi in mutande. Qualcosa era ben visibile sotto di esse, a primo impatto i due risero di gusto finché la mano di Gon non andò per sbaglio a posarsi sull’intimità di Killua.
-Gon... – disse soffocando un suono. Sembrava averlo scosso parecchio quel gesto involontario.
Smise di ridere e si gettò sull’amico cominciando a muovere il bacino in tutti i modi possibili e immaginabili. Cominciò a baciargli intensamente il collo, rilasciando su di esso scie infuocate che a Gon sembravano mangiargli la pelle. Il posteriore di Killua era sotto le mani esperte di Gon che lo incitava ad aumentare l’attrito.
Killua baciò Gon per l’ennesima volta senza però contenersi. Non gli andava solo a tracciare il perimetro delle labbra, ma la sua lingua andava un po’ dove capitava eccitando ancor di più il povero Gon. Alla fine Killua era riuscito a prendere il sopravvento come era solito fare e la cosa lo rendeva entusiasta!
Ci vollero pochi minuti perché i loro boxer finissero sui vestiti lanciati per terra e altrettanti pochi per raggiungere il tanto atteso orgasmo.
-Hai visto Killua, adesso anche tu hai avuto un orgasmo! – disse Gon con il suo solito sorriso innocente, come se quello appena successo non fosse davvero accaduto!
In realtà se ne vedevano ancora i risultati! I due erano ancora nudi e si accarezzavano i capelli come due fidanzatini dopo la loro prima volta.
-E che orgasmo! – ci tenne a sottolineare l’albino, visibilmente felice.
 

-Devi scoprirlo da solo, Kurapika. Mi dispiace. –
Pochi secondi.
Leorio era fermo sull’uscio, Kurapika ancora con quel senso di vuoto gli dava le spalle.
Si chiamarono all’unisono, nello stesso momento.
-Prima tu. – disse gentilmente Leorio. Gentilezza che non era da lui.
-No, davvero. Prima tu. –
-Volevo solo... ehm... scusarmi per le parole dure. – disse quasi arrossendo.
-È la dura verità purtroppo.-
-Allora, cosa volevi dirmi? –
-Beh, credo di aver capito... – prese un bel respiro – cosa vuol dire amare! - 
  
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