Naruto, 'Can you prove love?' di _LittleSammy

Capitolo 3

-Ci siamo...- si disse mentalmente, avanzando un passo dopo l' altro. Non era mai stata tanto in ansia in vita sua. Cambiare scuola...Per una persona normale sarebbe stata una tragedia, figurarsi per una come lei. Nuova classe, nuovi compagni, tutto tremendamente ed orribilmente nuovo. Si posò una mano sul petto, notando che il suo cuore andava a mille...ma diversamente da come era abituata a sentirlo battere. Questa volta non era perchè lui era accanto a lei. Lui non c' era. Era a migliaia di kilometri lontano da lei. Si morse un labbro, tentando in tutti i modi di non scoppiare a piangere. Se l' era promesso. Quando sua madre era morta, si era ripromessa che per il bene di suo padre e di sua sorella, lei sarebbe stata la prima a voltare pagina e guardare avanti sorridendo. Anche se significava soffire in silenzio...senza mai potersi mai veramente sfogare. Era passata quasi una settimana... eppure quel ragazzo le mancava da morire. Lui... il suo primo amore, se non l' unico. Se ripensava a tutto quello che avevano fatto insieme si sentiva ancora peggio. La sera prima della partenza lui le aveva assicurato che non l' avrebbe dimenticata e che sarebbero rimasti sempre in contatto, e così era stato. Certo, non era il massimo poter sentire la sua voce attraverso un apparecchio di plastica, ma la consolova il fatto che non si era dimenticato di lei e del loro rapporto. Troncò i suoi pensieri, decisa a metterci una buona volta una pietra. Anche perchè a distanza di qualche mese avrebbe compiuto diciotto anni e, finita la scuola, sarebbe stata completamente libera. Annuì convinta prima di entrare nella sua nuova classe. Come di consueto a tutti i nuovi arrivati, il professor Gai insistette che si presentasse. Lei, imbarazzata più che mai si fece avanti e con voce poco convinta disse:

-S-salve. Sono Hi-Hinata Hy-Hyuga...-

Tutti a sentire pronunciare quel cognome, trasalirono. Conoscevano bene il padre della ragazza. Si studiava perfino a scuola, dato che era uno dei più famosi filosofi contemporanei. Ma dopo l' incidente che causò la morte della moglie era come sparito nel nulla. E, invece, eccola lì...la sua primogenita. Sakura osservò i suoi compagni e potè ben notare che facevano diversi apprezzamenti, a parte Sasuke Uchiha, ovvio. In effetti era davvero una ragazza molto carina: capelli corvini e lunghi e occhi chiarissimi, quasi bianchi. Aveva un portamento alquanto femminile, ma la rosa lo interpretò come imbarazzo piuttosto evidente.

-...provengo da Osaka...e spero di trovarmi bene qui...- concluse, rossissima, chinandosi leggermente in avanti.

-Se vuoi puoi prendere posto accanto a Haruno!- esclamò con la sua solita allegria Gai, indicandole il banco vuoto accanto a quello di Sakura. La mora annuì, facendo come le era stato detto. Per tutto il resto della lezione stette in completo silenzio. O era molto attenta alla lezione o la sua mente era da tutt' altra parte, si disse la rosa. Sicuramente era la seconda. Non potè fare a meno di notare quanto il suo sguardo fosse triste. Basta, aveva deciso: a fine lezione le avrebbe parlato.

--...--

Appena la campanella ruppe il silenzio che si era creato nella classe, Sakura non ebbe il tempo di alzarsi che la nuova arrivata era già sparita. Si guardò intorno, cercandola con lo sguardo ma nulla. Sbuffò.

-Ehy, Fronte Spaziosa! Hai visto la nuova arrivata?- chiese Ino, avvicinandosi a lei.

-Come mai tanto scalpore per un cognome?- disse annoiata, notando che i compagni rimasti in classe non stavano parlando d'altro. La bionda la guardò scettica, come se davanti si fosse trovata un alieno al posto della sua migliore amica.

-Lei è la figlia del filosofo Hyuga! Hyashi Hyuga! Si diceva che fosse scomparso dopo la morte di sua moglie e invece ecco che compare sua figlia!- spiegò Ino in tono professionale.

-Comunque... oggi pomeriggio... vieni al centro con noi?-

Prima che potesse rispondere, qualcuno prese parola al suo posto.

-Sakura è impegnata con me, oggi-

Entrambe si voltarano, trovandosi davanti Sasuke Uchiha, con il suo solito sorriso beffardo.

-Ah, va bene...- commentò la bionda, completamente spiazzata - ...allora ti chiamo più tardi, Sakura- concluse prima di raggiungere Ten Ten ed avvertire anche lei. Sakura lo guardò arrossendo furiosamente: cosa intendeva con quelle parole?

-Hai già dimenticato le ripetizioni?-

Ecco. Se in quel momento fosse venuto qualcuno a rapirla gli sarebbe stata di sicuro grata. Come suo solito aveva viaggiato troppo oltre con la mente. Il cuore prese a batterle più veloce all' idea di ciò che era successo il giorno prima, e di ciò che poteva accadere se fosse ritornata a casa sua. Avrebbe dovuto rivedere anche suo fratello. No. Il suo cuore non avrebbe di certo retto.

-Sasu-Sasuke-kun...ascolta...non è...che potresti venire tu da me?- sussurrò, tormentandosi le pieghe della gonna. Il moro la scrutò qualche attimo, poi sospirò.

-D' accordo. Ci vediamo più tardi a casa tua.-

Sakura lo guardò allontanarsi, felice come non mai. Non aveva fatto domande, per sua fortuna. Poi un pensiero le attraversò la mente, come un fulmine a ciel sereno: suo padre non era a casa, sarebbe stata sola fino alla fine del weekend. E questo comportava che sarebbero stati soli: lui e lei.

"Oh, e adesso come la mettiamo nome, Sakura?" pensò ironicamente. Si alzò di scatto ricordandosi poi improvvisamente di un' altra questione: doveva trovare Hinata Hyuga. Da quello che la sua amica le aveva racontato sembrava che avesse avuto un' infanzia davvero terribile. Adesso capiva perchè tanta tristezza in quegli occhi, e lei poteva ben capirlo.

--...--

Chiuse il cellulare, sedendosi su una panchina del parco che attorniava la scuola. Faceva così male udire la sua voce e non poterlo vedere. Una lacrima cadde proprio al centro dell' oggetto che aveva in mano, seguita da un' altra e un' altra ancora.

-Hinata!-

Sentendosi chiamare, si asciugò velocemente le gocce che le avevano bagnato le guance e si girò verso la voce. Una bella ragazza, che ricordò subito essere nella sua classe per via dei buffi capelli rosa, le stava davanti con il fiatone. Possibile che l' avesse cercata apposta? La guardò interrogativa e Sakura si sentì in dovere di presentarsi decentemente.

-Sono Sakura Haruno. Piacere!- disse, presentandosi e tendendole la mano. La mora le sorrise e gliela strinse.

-Hi-Hinata Hyu-Hyuga. Piacere mio- rispose, chinando il capo.

Si sedette accanto a lei. Cominciando a parare del più e del meno.

-Allora, Hinata...ho sentito che ti sei trasferita da poco...ti trovi bene qui?-

Lei rispose con un leggero cenno del capo, chiaramente non era convinta della sua risposta. Quel viso era decisamente troppo triste, le venne un' idea.

-Ehi, Hinata! La sera io e le mie amiche andiamo spesso in un locale che è qui vicino al nostro istituto. Ti andrebbe di farci compagnia?Magari incontri qualche bel tipo!- disse, sorridendo.

La Hyuga abbassò lo sguardo, negando subito.

-Ah, va bene. Comunque... se cambi idea basta che mi chiami. Adesso vado. Ciao!-

Improvisamente le parole del suo ragazzo le affollarono la mente. Molte l' aveva chiamata pregandola di non buttare via la sua vita e di divertirsi anche per lui.

-Sa-Sakura-chan!-

La rosa si voltò.

-V-vengo!- proferì decisa, sorridendo.

-Allora vengo a prenderti più tardi io!- gridò per farsi sentire. Sapeva bene dove si trovasse Villa Hyuga. Era una delle abitazioni più belle che avesse mai veduto, dopo quella degli Uchiha. Da un mese a quella parte ci passava sempre davanti per poter andare a scuola.

--...--

Finalmente la giornata era finita. Sistemò le scarpette che utilizzava a scuola per indossare le proprie. Appena chiuse l' armadietto notò una figura di ragazza alta, dai capelli rossi, che se ne stava appoggiata al muro, con aria strafottente.

-Tu sei la nuova arrivata, vero? Quella di Osaka...-

Hinata annuì lentamente. Non sapeva perchè, ma sentiva che quella non prometteva nulla di buono.

-Io sono Karin Hebi. Strano che tu non mi conosca! Dato che sono la ragazza di Sasuke Uchiha.-

La mora era sempre più stranita, cosa voleva da lei?

-Sono venuta per dirti che è meglio che rivedi bene le tue amicizie, soprattutto quella con Haruno-

-So sceglierle da me, le-le mie ami-amicizie, gr-grazie- disse, arrabbiata.

-Io ti ho avvertita. Fai come vuoi- prima di andarsene si voltò ancora una volta verso di lei, con un ghigno - Naturalmente affrontandone le conseguenze-

Sventolò una mano da destra a sinistra, in un gesto di saluto svogliato, lasciandola completamete attonita. Cosa volevano dire le "conseguenze" ? Cercò di prendere i propri libri dall' armadietto e andare a casa il più velocemente possibile.

-Serve una mano?-

Chiuse gli occhi, cercando di restare calma. Nella sua vecchia scuola nessuno si era mai avvicinato a lei, o le aveva parlato. Possibile che in questa nuova in un solo giorno avesse attirato tante persone?

-N-no...grazie...- mormorò, cercando di tirare fuori un libro sulle ciquencento pagine. Sbuffò, irritata e con un ultimo strattone riuscì nel suo intento, ma con il risultato di far cadere a terra la sua cartella, che si aprì facendone uscire il restante dei libri. Imprecò con un sussurro, udibile solo a lei.

-Aspetta ti aiuto-

Alzò il viso per ribattere, incontrando un paio di occhi azzurri come il cielo e di una dolcezza incredibile. Rimase a fissare quel ragazzo dai capelli biondi che l' aiutava a rimediare al casino che aveva fatto. Era bello... lo era incredibilmente.

-Ecco fatto! Comunque io sono Naruto Uzumaki!-

Hinata si presentò l' ennesima volta in quella giornata, come ipnotizata.

-Ho visto che parlavi con Karin Hebi. Siete amiche?-

La mora scosse vigorosamente il viso per negare, facendolo sorridere.

-Allora sta attenta. Quella è capace di tutto.

-Me ne ero accorta. N-non sem-sembrava un ti-tipo molto raccomandabile-

-Senti...- cominciò lui, mettendosi una mano dietro la nuca, con fare imbarazzato - stasera ci sarai all' "Ongaku"*?-

-Cre-credo di sì...-

-Allora ci vediamo lì!-esclamò euforico, salutandola e prendendo a correre.

La mora posò lo sguardo sulla figura sempre più lontana del biondo, mentre le tornavano a mente le parole di Sakura: "magari trovi un bel tipo!" Arrossì. Voleva prendersi a schiaffi da sola. Come poteva pensare ai ragazzi, quando ne aveva già uno? Già... anche se era a migliaia di kilometri di distanza.

Perdonate ma finisco il cappy qui, altrimenti viene esageratamente lungo. Scusate anche il ritardo ma proprio l' ispirazione non c' era. Invece per il capitolo, lo trovo estremamente noioso, vero? Ma mi serviva assolutamente per l' introduzione di Hinata e di un "perchè" approssimativo del trinagolo KibaHinaNaru. Perdonate la poca fantasia per la professione del padre di Hina e del nome del locale, che penso diventerà parecchio importante nel corso della storia, comunque se foste interessati e per chi non lo sapesse il nome significa "Musica" (Credo! XD). Ho diviso il capitolo in due parti! Quindi la prossima sarà tra domani e dopodomani. This is all. Fatemi sapere. Non riesco a ringraziarvi per bene una per una, scusate anche di questo:
Ringrazio:
Miss England
inoooo
angelina manami
SoraRoxas
Saku_piccina93
PikkolaFEDDY 182
Missy_loves_blizzard
violetta30
VaniaLove
nenenene
alexis093
vampirosolitario91
nana93
Ally94
GiBi
Yuna_chan91
Angel23
E anche SASUSAKU 4 EVER!!^.^
Le 32 persone che l' hanno messa nei preferiti
E chi ha solo letto.
Vi prometto che nel prossimo risponderò a tutte voi, promesso! Un grazie davvero!!
Vi lascio con queste domande:

Cosa succederà alla povera Sakura alle prese con Sasuke, in una casa completamente da soli?
E cosa succederà la sera? Cosa ha la piccola Hyuga? A chi pensa? (credo si sia capito XD)

Un bacio forte!! E commentate, please!!!

Yunie