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Autore: tempestadentroquietefuori    27/02/2014    1 recensioni
Liceo scientifico G. Marconi.
Aurora Abate:
liceale 17enne;
nuova rappresentante d'istituto;
decisa,non si fa mettere piedi in testa,forse un modello da seguire.
Carter Smith:
nuovo arrivato;
americano 18enne;
bello,stronzo e da subito popolare.
Diversi sotto certi aspetti,uguali sotto altri. Amici o nemici? Amore o odio?...spetta a voi scoprirlo!
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
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Sono qui,davanti allo specchio da quindici minuti buoni. 

- Auro' sei rimasta affascinata dalla tua stessa bellezza? - ridacchia Lia.

- ahhahahaha stupida! Che dite,vado bene? O sembro troppo fuori luogo? - domando io facendomi enormi complessi. Già, se prima di uscire non mi faccio dei complessi,non sono io. 

- ancora? Te lo ripeto per la trentesima volta, sei uno schianto! Lascerai tutti a bocca aperta,uno in particolare..- mi guarda maliziosa Lia, seguita da Bea. 
In realtà stasera mi ero impegnata un po di più nel vestirmi : avevo optato per una vestina stretta fino al busto e poi ricadeva obliqua lungo metà coscia rossa stile scozzese,delle l
Louboutin nere,un giubbetto nero di pelle, una  borsa Chanel nera a tracolla. Per il trucco invece ne ho scelto uno semplice : eye-liner nero,maschera volumizzante, rossetto rosso per richiamare il colore del vestito. Per i capelli invece opto per stile " Blair  Waldorf", boccoli. 

- eh va bene, più stiamo e più mi verrà voglia di cambiarmi o, addirittura,di non venire! - esclamo io. 

- non se ne parla proprio, su, andiamo - afferma decisa Bea prendendomi a braccetto. Non l'ho mai vista così piena di grinta prima di andare ad una festa. In realtà non l'ho mai vista così piena di grinta! 

Scendiamo giù molto lentamente avendo quei trampoli al piede. Sembravamo una mandria di cavalli sbizzarriti.

- mamma non mi aspettare, ciao! - esclamo io in modo tale da potermi sentire fino al salotto. 

- va bene Auro' mi raccomando nien...- incomincia con la sua ramanzina ma io la precedo. 

- bere,fumare,drogarti. Si ma' ho capito, me lo ripeti sempre! Davvero mi fai così stupida? - domando io inarcando un sopracciglio. 

- in realtà si - afferma mia madre, ma dopo aver visto la mia faccia di cazzo,riprende parola - ovviamente scherzavo - dice lei prima di incominciare a ridere seguita dalle mie amiche. 

- bene mamma, deridi tua figlia ? - domando io con tono da finta offesa. 

- su, muoviti, non farli aspettare tutti, c'è una festa che ti aspetta!  Buon divertimento - esclama lei schioccando un bacio a me e alle mie amiche. 
Non c'è niente da fare, anche se mia madre a volte è troppo protettiva, è la migliore del mondo! La considero come mia amica,un'amica che c'è sempre..! 

***

- noi andiamo vicino al bancone per ordinare un drink, vuoi venire ? - mi domanda Lia in cerca del mio consenso. 

- no,andate vi raggiungo dopo. Voglio vedere chi c'è - rispondo io sorridendo ad entrambe. Annuiscono e si avvicinano al bar e allontanandosi da me. 

- ehy canarino, ci siamo messe in tiro stasera ? - sussurra una voce sensuale al mio orecchio. Una voce che sfortunatamente conosco molto,ma molto bene. La sua. 
Mi volto e mi metto sulla difensiva. 

- non chiamarmi " canarino" troglodita! E poi non sono l'unica ad averlo fatto, a quanto vedo! - rispondo acida io. 

- già, sai com'è, volevo attirare un po' l'attenzione su di me - risponde spavaldo. 

- quando poi le altre volte non è così - dico io scettica. 

- si,però stasera volevo attirare l'attenzione di un piccolo canarino indifeso - mi squadra con malizia. 

- e chi sarebbe? - domando io facendo la finta tonta. 

- tu - afferma diretto. 

- sai,non mi definirei proprio così indifesa - rispondo io mimando con le virgolette " indifesa".  - e poi non che la mia attenzione ricada su di te, ovvio - dico poi. 

- ah no? Ma se prima mi stavi mangiando con gli occhi - risponde ghignando. 

- non credo proprio, forse il contrario! Non girare la frittata,mi stai facendo passare per quella che non sono ! - esclamo io. 

- certo, certo - dice mimando con la mano in segno di allontanare una mosca. 
Innalzo un sopracciglio e lo guardo in malo modo. 

- che c'è? La ragione si da agli stupidi,no? - domanda lui con tono da finto tonto. 

- io non sono stu.. - urlo ma la voce stridula di una di quelle galline sovrasta il tono della mia voce. 

- Carter tesoro mio! - starnazza Jessica saltandogli al collo. 

- Jessica, cara mia - dice con un tono che mi fa innervosire e non poco. Jessica poi si accorge della mia presenza e poi ritorna a guardare lui. 

- ho interrotto qualcosa? Oppure ti ho salvato dalla conversazione noiosa con questa qui? Che ne dici di andarci a divertire un po', solo tu ed io ? - domanda maliziosa a quel coglione. 

- "noiosa" lo dici a tua sorella - sbotto io. 
Vedendomi alterata, Carter mostra un ghigno divertito e poi guarda Jessica. 

- certo, tanto qui non mi trattiene niente e nessuno - afferma beffardo. 
Un coglione,ecco che cos'è.  Un emerito coglione! 
  
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