Fanfic su artisti musicali > Mika
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Autore: Polveredistelle_    28/02/2014    4 recensioni
Cosa succederebbe in un'ipotetica nuova serie di Xfactor?...
Esattamente un anno dopo, stessi giudici, stesso palco, stesso presentatore, stessi vocal coach, ma concorrenti diversi.
E se poi, un concorrente in particolare conquista un giudice, riccio un po' svitato?
E se poi, aggiungiamo a tutti questi ingredienti anche gelosie, incomprensioni, rivalità? Che pastrocchio ne uscirà fuori?
Beh non vi rimane che leggere e recensire...
Dal capitolo 2:
Il riccio rise, non cercò di trattenerla quella risata e questo mi fece insospettire, vedendo la mia faccia perplessa smise di ridere. –Tu sei gay- sbiancai, e a quella mia reazione rise ancora di più, come aveva fatto a scoprirlo?.
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Oh god, che labbra da urlo che aveva, fine ma abbastanza piene da non sembrare solo una linea sottile, così rosse che sembrano create artificialmente, facevano contrasto con quella pelle diafana che profumava di menta. Cazzo, qualcosa tira, e purtroppo per me, non si tratta del ramo che mi si è appena incastrato tra i capelli.
Genere: Commedia, Erotico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Mika, Nuovo personaggio
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Chapter 4: Impressioni (part 1)
 
 
Voleva la guerra? E guerra sia. Quella mattina mi svegliai più tardi del solito, la sera prima avevo deciso di mettere la sveglia di un’ora più tardi, così quella mattina appena sveglio scompigliai ancora di più i capelli, infilai un paio di pantaloncini, e a petto scoperto mi avviai in cucina, dove ero sicuro che Mika e gli altri chiacchieravano.
Sapevo benissimo che era lì, perché l’avevo sentito arrivare, quindi per prendermi una piccola ripicca entrai in cucina e facendo un segno del capo a tutti e ignorandoli bellamente mi sedetti su uno sgabello e bevvi silenziosamente il succo di pera già pronto sul tavolo.
Quando rialzai lo sguardo notai tre paia di occhi che mi fissavano, -Beh? Che c’è??- chiesi masticando un biscotto.
Davide parve aprire la bocca per dire qualcosa ma poi la richiuse.
–Com’è così dormiglione?- chiese invece Daniele mettendo apposto la tazza che aveva lavato.
–Avevo sonno- mi giustificai scrollando le spalle e continuando a bere il mio succo. Il riccio annuì per poi iniziare a parlare con Davide fitto fitto, non ci feci molto caso, e la mia attenzione si focalizzò su un cantante di mia conoscenza che in quel momento mi stava guardando talmente tanto intensamente, che un brivido mi salì su per la schiena. –You’re cold, vai a vestirti- disse il riccio continuando a fissarmi.
–Non ho freddo- dissi semplicemente distogliendo lo sguardo dal suo, mi stava mettendo in imbarazzo, e se arrossivo il mio piano sarebbe andato in fumo.
–Yeah, sure.. e quei brividi allora are for me, right?- disse ghignando, io sorrisi e mi avvicinai di più a lui, posando il bicchiere sul bancone della cucina.
–Sei troppo sicuro di te Mika- gli dissi avvicinandomi sempre di più, il riccio sembrò sorpreso di non vedermi arrossire, ma quello stupore venne celato da un sorrisetto di sfida, quindi si avvicinò a sua volta al mio viso. –After last night..- aggiunse semplicemente.
La consapevolezza di quello che stava per fare ieri sera mi colpì come un secchio di acqua gelida, mi scansai bruscamente da lui e mi alzai di fretta, sotto lo sguardo divertito di Mika e quello confuso dei due ragazzi lavai il bicchiere e prendendo un altro biscotto corsi letteralmente in camera mia.

Mika.

Sorrisi, oh God, quando era sceso in cucina con i capelli arruffati e a torso nudo, qualcuno nelle parti basse si era risvegliato, quell’aria imbronciata che aveva lo rendeva ancora più sexy, e quando portava quel bicchiere alle labbra… God quanto avrei desiderato poter stare al posto di quell’oggetto.
Poi quando si era avvicinato così pericolosamente al mio viso temevo di non farcela e di saltargli addosso davanti ai ragazzi.
Poi quando se ne era andato dopo la mia frase ero rimasto soddisfatto, cercava di sedurmi, e ci stava quasi riuscendo, ma non sarà mai tanto facile farmi cadere ai suoi piedi.. ooh si sbaglia di grosso.

Quella sera ci sarebbe stata la prima puntata di Xfactor, ero molto agitato, anche più dei ragazzi, e ogni volta che qualcuno mi fermava per chiedergli qualcosa ringhiavo e tutti mi si allontanavano
. –Hei Mika che hai?- mi chiese Andrea già vestito e pronto per esibirsi, fra poco io e gli altri giudici saremmo entrati in scena e le performance sarebbero iniziate.
- I’m anxious- dissi semplicemente sistemandomi la giacca verde smeraldo che aveva indossato, Andrea sorrise.
–Sarai simpatico come al solito, il pubblico ti adora, e anche tutti noi, quindi non hai modo di sentirti ansioso- disse guardandomi negli occhi e sfiorandomi una spalla con la mano. –Ma io non volio, essere simpatico- dissi, era la verità ogni volta che aprivo bocca il pubblico rideva, qualche volta mi faceva piacere, poi anche se una volta sbagliavo congiuntivo ridevano sguainatamente.
–Ma è per quello che ti amano Mika, tu sei simpatico, dici quello che pensi e non ti fai mettere i piedi in testa da quella fracassa palle della Sventura.- disse sorridendo leggermente. Io invece risi, molto più rilassato di prima. Poi mi venne in mente un’idea, e sorrisi malizioso.
–Potresti darmi un bacio di good luck- dissi ammiccando. Lo vidi diventare tutto rosso.
–Qui? Adesso?- disse indietreggiando un po’ da me, sorrisi da quella reazione.
–Yeah, now- dissi avvicinandomi sempre di più, tanto che lo incatenai al muro, le mie braccia gli sfioravano il viso e il mio corpo era completamente schiacciato sul suo, lo vidi deglutire e abbassare lo sguardo. Alzai un braccio, e facendogli una carezza gli alzai il mento.
Mi avvicinai, per poi lasciargli un bacio all’angolo della bocca come la sera prima.
–No, Now you don’t (ora no)- e mi allontanai per raggiungere gli altri tre giudici, quando mi girai lo vidi nella stessa posizione di prima con le labbra semi aperte e gli occhi leggermente spalancati, sorrisi dell’effetto che gli facevo, poi mi rigirai e tornai sui miei passi.
 
Andrea.

E se ne andò… mi sfiorò le labbra e poi si voltò e se ne andò lasciandomi li come uno stoccafisso con gli occhi spalancati, rimasi in quella posizione per un tempo interminabile, poi sentendo che lo show stava per cominciare, mi avvicinai agli altri concorrenti e mi misi seduto accanto a Daniele dietro le quinte.
–Ma dov’eri?- mi chiese il biondo all’orecchio. –Mika mi doveva dire una cosa- svagai passandomi una mano tra i crini biondi.
–E’ da un po’ di tempo che state sempre da soli voi due… mi nascondi qualcosa?- sussurrò sempre a bassa voce, io sbiancai.
–E’.. m-ma che d-dici NO- balbettai, nessuno ci avrebbe creduto, infatti scosse la testa.
–Certo e io sono mago Merlino, dai sputa il rospo- disse avvicinandosi sempre di più a me per non farsi sentire, per fortuna la voce di uno dei tecnici ci avvertì delle persone che avrebbero cantato nella prima manche: Rebecca (under donne, Morgan), Diego (over, Elio), The Essential (Band della (S)Ventura), Daniele (under uomini, Mika), Gli Animals (band, sempre della Ventura) e infine io Andrea (under uomini, Mika)..Ero l’ultimo della prima manche, quindi non avrei dovuto aspettare molto per esibirmi, ma comunque ero in ansia.

Passarono le cinque esibizioni, Daniele era andato benissimo, e anche gli altri concorrenti erano mozzafiato, soprattutto il gruppo della Ventura gli Essential, e Rebecca, la cantante di Morgan aveva una voce talmente potente da far crollare i muri.
Quando uno dei tecnici mi fece segno con il capo che toccava a me, sentì Mika presentarmi.
–Now, avremo un cantante molto bravo, ha una voce…particulare ma credo che vi stupirà, lui è Andrea che canterà “Let her go”.- dopo l’applauso del pubblico entrai e ostentai una certa sicurezza che non avevo, mi sentivo abbastanza in imbarazzo in quel completo stretto che mi fasciava completamente e mi sentivo abbastanza in ansia da quelle persone.
Attaccai il microfono all’asta poi la melodia partì…ma tutto il resto lo scordai…  (pensieri di Andrea scritti in terza persona mentre canta)…
Well you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
 
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go
And you let her go

Quella canzone era bella, non per il testo non per la musica, era bella per il semplice fatto che la stava cantando guardando negli occhi colui che glie la aveva assegnata, era bella perché avrebbe potuto cantarla davanti a lui milioni di volte  e non  arrossire.
Staring at the bottom of your glass
Hoping one day you’ll make a dream last
But dreams come slow and they go so fast
 
You see her when you close your eyes
Maybe one day you’ll understand why
Everything you touch surely dies

Poi alzò lo sguardo verso il pubblico, non gli faceva paura, li vedeva….li vedeva mentre si alzavano e cantavano con lui la canzone, ma preferì non guardare quelle facce sconosciute, quindi poggiò lo sguardo sulla giuria, Elio non lo guardava , ma con le cuffie, mi ascoltava, sorridendo qualche volta.
Morgan lo guardava e quando poggiò lo sguardo su di lui lo vide sorride  e fargli un Ok  con la mano, ma lui non lo notò, perché una scocciata Simona si lamentava con Mika a braccia incrociate, mentre il riccio la guardava allucinato ed infuriato. (Fine canzone fine pensieri, si ritorna in prima persona)…
Cos you only need the light when its burning low
Only miss the sun when it starts to snow
Only know you love her when you let her go
 
Only know you’ve been high when you’re feeling low
Only hate the road when you’re missing home
Only know you love her when you let her go
And you let her go
 
Poi la canzone finì, misi il microfono sull’asta, feci un mezzo inchino al pubblico, e come la prima volta alle audizioni, mi sedetti a gambe incrociate sul palco, attendendo i pareri dei giudici, molto diversi e discordi a giudicare dalle loro facce. Il primo a parlare fu come al solito Elio, lo vidi serio ma non mi preoccupai, non è mai stato un tipo espansivo
. –Canzone già sentita, interpretazione ottima direi, forse un po’ meno di agitazione eh? Che ne dici? Per il resto sei stato perfetto, complimenti Andrea.- Gli sorrisi, feci un cenno ad Elio e mi spostai su Morgan, che intanto aveva iniziato a canticchiare la canzone.
–Pazzesco, no sul serio Andrea, te mi stupisci sempre di più, sei passato da Blame it on the girls, a Let her go in una maniera quasi impressionante, hai cantato questa canzone come se avessi provato tu quelle stesse sensazioni. Mi piaci Andrea è dall’inizio che l’ho detto, ma sei molto timido, cerca di essere più a tuo agio…- io gli sorrisi contento poi continuò.
–Beh, male che va esci dallo show-, lo aveva detto con talmente tanta spontaneità e leggerezza che non potei scoppiare a ridere, poi guardai serio Simona che in tutto questo non aveva né riso né fatto qualunque cosa che potesse fargli capire che fosse andato bene, infatti la vide arricciare il naso.
–Non vedo, il perché della scelta di questa canzone… io lo dico chiaro e tondo, non mi è piaciuto. Ma perché non mi è piaciuto? Perché era troppo simile all’originale, è stato troppo attinente al personaggio, e poi Mika qualche cosa di un po’ più forte per Andrea eh? Non ti sembra meglio?- sputò tutto ciò girandosi poi verso il pubblico dandomi le spalle, seguita da fischi e pochi applausi.
Vidi Mika diventare di vari colori, prima bianco come un lenzuolo, poi rosso di rabbia ed infine aveva ripreso il suo colorito naturale stampandosi un sorrisetto su quella faccia da schiaffi che gli piaceva tanto.
–Simonaa! Mi meraviglio di te- disse semplicemente Mika incrociando le braccia.
–You know quanto bravo e famoso sia Mike Rosenberg, e lui..la sua porformance sono stati ecezionali! This song deve essere quasi identica all’originale, altrimenti sarebbe uno schifo!- disse guardando prima la (s)Ventura e poi me, facendomi un occhiolino.
–And than..look! Non vedi com’è cucciolo? Non potevo dargli una canzone potente- detto questo, si girò anche lui di spalle per accogliere il pubblico che esplose in un applauso.
–Beh credo che i giudici abbiano riferito le loro impressioni, puoi tornare di la Andrea- disse infine Alessandro il presentatore, io annuì e mi alzai, facendo un altro mezzo inchino mi defilai, non dopo essere arrossito per un bacio volante (fatto di nascosto) dello spilungone che intanto rideva con Morgan di una battuta.

Quando tornai nel backstage tutti mi fecero i complimenti e mi abbracciarono, poi la pubblicità, e i giudici finalmente si alzarono dai loro posti per arrivare al buffet prima della seconda manche…

To be continued…

 
 
  Sbava...
  
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