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Autore: scImMIA    25/06/2008    9 recensioni
Dall'alto della navicella non potevo nemmeno lontanamente immaginare che le cose sarebbero andate diversamente ...
Dopo i tre anni di attesa ero tornato per aiutarti a combattere i cyborg, per conoscerti, per scoprire chi eri per la mamma e cosa saresti diventato per me ... per me, che non ti avevo mai avuto al mio fianco ...
Ma le cose sono cambiate così tanto e così all'improvviso ... Papà, nel mondo in cui vivi, io non sono mai nato.
Adesso basta ciondolare e seguitemi! Mi raccomando, leggete e recensite! Vi sfido ad arrivare alla fine! XD Un bacione a tutti da scImMIA.
E' STATO INSERITO UN NUOVO CAPITOLO, IL N°88!
Genere: Generale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Bulma, Trunks, Vegeta
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Sono in ritardo, Lunedì non sono riuscita a pubblicare perché non avevo terminato il capitolo ... purtroppo erano sopraggiunte talmente tante distrazioni che non sono riuscita a resistere.

Juu_Nana: Lenticchie o fagioli per lui non fanno molta differenza ... sempre legumi sono e sempre resteranno tali no? La cavalletta è ancora in piedi e con questa anche il grosso dei guerrieri ... uno però è ancora in fondo al mar "In fondo al maaaaar!!!". Leggi e vedrai che succede! Un bacio scricciola!

Vegeta4ever: Hei, paladina per la morte di Cell, sei sempre sconnessa? XD XD XD Grazie per le belle parole, il periodaccio continua anche se si stà via-via alleggerendo e questo mi dà un po' di respiro. Per la sua morte definitiva (che arriverà, stanne certa) dovrai aspettare purtroppo ... ma non tantissimissimo ... ovvio che in questo capitolo ancora non c'è però ^^. Fammi sapere se ti gusta stò chap! Beso

Angelo Azzurro: 17 non voleva fare amicizia ... detesta Trunks ma nemmeno lui sà bene il perché del suo gesto (volevo chiederglielo proprio adesso ma si è volattilizzato per magia O.O). E vabbè, rispondiamo alla tua domanda: sì, Vegeta e Trunks entrerarro nella stanza ... contenta? Anch'io perché adoro raccontare bufale XD ... o no? Ti lascio leggere il capitolo in pace e se ti và scrivimi 2 righe per dirmi se ti è piaciuto o meno! Ciao ciao

LadyDreamer: Come può lasciarci le penne uno che di piumini non ne ha mezzo? XD Ce ne vorrà ancora un pochinino prima che ciò accada, abbi pazienza. Occhio che il martello non ti cada sui piedi ^^ un bacione!

christal_: La copia made in China ora Cell non ce l'ha più, ora è puro cotone al 100% XD Spero tanto che anche questo capitolo ti piaccia, un bacione!

Umpa_lumpa: Beh, in questo di colpi ce ne sono un po' meno ... capita no? In ogni caso spero che anche questo capitolo sia di tuo gradimento. Un bacione enorme!!

Sgt: Anchio penso che nel cartone ci sia un po' troppo casotto ... eppure Piccolo lì non sbotta mai nostante tutti urlino come dementi anche se ha le orecchie ipersensibili ... mah. Anche se in ritardo spero che questo capitolo ti piaccia. CIao!

Anim Skywalker: La tua pazzia è davvero graditissima ^^ come vedi ho aggiornato oggi, spero che vada bene ugualmente. Un bacio!

folg_89: Ed eccoci arrivati al pelandrone sotto l'ombrellone ... come si stava? Anche se il bel tempo è arrivato adesso spero che tu non abbia preso solo acqua ma anche un po' di sole ^^. In questo capitolo succede qualcosina e spero che questa ( e anche tutto il resto) sia di tuo gradimento. Oibò, ti saluto, ciao!!

Fine. Ho pubblicato ancora una volta ad un'orario differente (e anche giornata adesso che ci penso) ... sono incorreggibile, scusate. La prossima volta sarò fiscale.
Spero che a tutti piaccia il capitolo nonostante quello che è.
Un bacio a tutti ^-^. A presto
scImMIA

 

 

 

 

CAPITOLO 60
- L'ARGUZIA DI CELL E L'INDECISIONE DI GOHAN -


All'improvviso mi sembrò che qualcosa mi cadesse dentro.
Le gambe erano pesantissime e sentii qualcosa sprofondare ...
Gli occhi spalancati osservavano un punto indefinito e al contempo preciso: quel pezzo di roccia che improvvisamente si spezzava e toccava l'acqua salata del grande mare celeste, l'area in cui papà era precipitato senza freni.
Quando l'ultima increspatura si andò ad infrangere contro la roccia della piccola isola l'oggetto che continuava a cadermi dentro toccò quella specie di fondo facendomi piantare i piedi a terra come se avessi avuto i chiodi sotto gli scarponcini. E poi dopo, come se ci fosse stata una sorta di molla nella parte inferiore del mio animo, quella pesantezza rimbalzò tornando in superficie svegliandomi da quello stato di stallo che mi impediva un qualsiasi tipo di movimento, anche quello più semplice.
Un singolo sibilo con annesso il suo nome mi sfuggì dalla bocca. Nonostante ciò il corpo rimase completamente immobile.
Soltanto in un secondo momento quel rimbalzo mi diede l'impulso di reagire, in un modo sciocco forse, ma fu comunque una reazione: scattai in piedi scollandomi dalla roccia sulla quale ero appoggiato e corsi come un folle raggiungendo il perimetro di quell'altura rischiando addirittura di cadere di sotto perché troppo preso dalla foga con la quale avanzavo nella direzione per il momento giusta con la gola che nel frattempo sembrava squarciarsi sotto le forti grida che emettevo senza stregua alcuna ...
I capelli si mossero con foga quando una forte mano mi afferrò la spalla sana impedendomi di proseguire ulteriormente commettendo anche un gesto molto più stupido. Goku mi tirò indietro con una sorta di tenerezza nonostante fosse avvolto dalla trasformazione da leggendario guerriero. Evidentemente apparivo molto più preso di quanto osassi pensare nonostante le uniche parole che mi uscissero dalla bocca fossero soltanto delle alte esclamazioni con all'interno il suo nome e nulla più ... forse erano i modi che davano nell'occhio.
Dall'altra parte Cell continuava ad osservarmi con quegli occhi carichi di cattiveria ed ero consapevole che era felice della situazione ... il mio stato angoscioso lo rendeva felice e gonfiava la sua smania di grandezza: non solo riusciva ad avere la meglio dal punto di vista fisico perché riusciva a schiacciarmi, a quel punto ero divenuto più debole anche sotto la prospettiva caratteriale. Che razza di schifo ... per fortuna che Vegeta era sotto il livello dell'acqua e non poteva vedermi in quel brutto stato davvero pietoso che l'avrebbe fatto sentire ricoperto di vergogna anche al solo pensiero.

« Calmati Trunks! » il signor Goku dovette usare la forza per farmi ricadere su quella roccia durissima. Picchiai forte il fondoschiena ma non provai dolore al riguardo. Il Son mi si fermò dinanzi utilizzando per una volta uno sguardo davvero serio ... poi risfoderò i suoi soliti occhi gentili tornando quasi quello di sempre « Non ti preoccupare ... ». Anche se aveva utilizzato quelle parole i miei occhi rimasero sgranati ad osservare quel punto indefinito.
Cell rimase immobile con ancora il ragazzino mezzo sayan accollato alla sua grigia mano non di sua volontà. Più passava il tempo più la stretta rimaneva salda e i movimenti agitati del povero Gohan divenivano completamente inutili in quel frangente: l'essere perfetto non lasciava allontanare la sua preda e si intestardiva su chissà quale piano malefico che ancora rimaneva segreto e segregato nella sua diabolica mente da essere strano ma ugualmente pluricellulare. Dopo una fragorosa risata che fece riattirare tutte le attenzioni su di lui agitò l'oggetto rapito poco prima facendolo oscillare con noncuranza come se fosse stato una sorta di burattino. Notando però che forse non gli arrecava abbastanza fastidio ripeté l'azione di poco prima: lo lanciò leggermente in aria e lo riafferrò saldamente per i corti capelli ... Dopo aver udito un lieve gemito fece riscuotere il pupazzetto di turno in modo rude. Goku dall'altra parte lo osservava inquieto e restio dall'agire: se fosse partito all'attacco suo figlio avrebbe subito? Sarebbe stato attaccato per colpa sua? Rimase in attesa di un cenno, uno qualsiasi che gli permettesse di correre a salvare la persona a cui più teneva. Purtroppo Cell, che si era addirittura lamentato degli atteggiamenti di alcuni di noi durante lo scontro, ricominciò a giocare sporco mostrando la sua ingordigia di sofferenza e sangue ...
Dopo aver smesso di ridere fermò il piccolo Gohan davanti a sè tenendo rigido e teso il lungo braccio e osservando il bambino come se fosse stato un graditissimo premio. Lo fissò negli occhi scuri rispecchiandosi e rivedendo i propri di un colore tremendamente differente e oltretutto anormale ... Dopo un sogghigno compiaciuto mostrò i bianchi denti sorridendo a tutti noi dopodiché sollevò il ragazzino in aria proprio come se fosse stato un grande trofeo sfoggiando anche un'espressione che aveva uno strano nonsoché di gioioso e spensierato che ricordava l'espressione facciale di un bambino piccolo ... ciò ci fece salire il sangue al cervello. I pugni di Son Goku si strinsero violentemente ma la stretta aumentò poco dopo con un'azione totalmente differente: Cell smise di fare il buffone e tornò dell'espressione di sempre ovvero demoniaca. Riosservò il piccoletto e piegò il braccio con una velocità sorprendente facendo avvicinare il sayan terribilmente ... Una piccola macchia di sangue sporcò la fronte dell'essere perfetto mentre dal piccolo naso colò inesorabilmente un liquido denso e del medesimo colore.
Il ragazzino rimase ad occhi chiusi lasciando che il sangue sgorgasse liberamente anche perché non poteva fare diversamente. Al fatto il padre non resse: aumentò d'energia e i suoi capelli divennero più rizzi e luminosi del normale, i suoi occhi sembravano fiammeggiare d'ira ... Scattò verso di Cell con furia e ferocia con un pugno un vanti mentre l'altro, leggermente sul fianco si caricava iniziando a creare al suo interno e attorno a sé un'energia al di fuori del normale che appariva luminosissima e circondata da delle scariche chiare ma capaci anche da sole di creare ustioni di una certa entità. Il suo volo si bloccò improvvisamente vedendo il sangue del suo sangue muoversi appeso a quella mano: anche se i capelli scuri erano intrappolati si girò su sé stesso colpendo Cell con un calcio destro davvero violento. Il viso del mostro si voltò dall'altra parte non riuscendo a nascondere un certo stupore mentre una parte del sangue sayan che era sulla sua fronte schizzava lontano ...

Cell rimase con la bocca semiaperta ad osservare per caso il Son adulto. Gohan nel frattanto rimaneva appeso con uno sguardo bieco mentre con una mano rapida si puliva il naso colante cancellando le tracce residue del colpo. L'essere, dopo un lieve attimo d'attesa, si rivoltò verso di lui con i denti stretti impegnato seriamente a ridurre a pezzettini il mostricciattolo impertinente. Fu sfortunato però, non ne ebbe il tempo: appena si voltò il ragazzino lo colpì con forza con un destro deciso e piazzato a pieno che lo costrinse a rompere l'opprimente castigo a cui era costretto a sottostare. Gohan scese e quando toccò terra con i piccoli piedi si allontanò di poco mettendosi poi in posa di guardia. Cell si massaggiò appena il punto colpito ed osservò shoccato quel marmoccio impertinente che mostrava tutta quella forza strepitosa che mai avrebbe anche solo immaginato. Sgranò gli occhi e poi li assottigliò come un gatto dopo aver osservato quel bagliore accecante che l'aveva avvolto e trasformato completamente: gli occhi azzurri lo inquadravano minacciosi come per esprime l'incapacità del sayan di provare il benché minimo sentimento per colui che aveva portato dolore a così tante persone ... ai suoi amici e soprattutto alla sua mamma.
Il Son maggiore si ricompose poiché già a conoscenza delle qualità combattive del figlio: spense quasi completamente la trasformazione lasciando colorati capelli e occhi mantenendo però l'aura ad un livello inferiore, rilassò gli arti superiori facendoli avvicinare ai fianchi ed emetté un leggero respiro di sollievo constatando infine che Gohan non aveva alcun bisogno di aiuto ... Sempre premuroso Goku, eh?
Cell, d'altro canto, era rimasto inebetito davanti a quel ragazzino che con soli due colpi, e sicuramente non alla massima potenza, l'avevano fatto reagire a tal modo e cioè l'avevano portato a subire facendosi ricoprire di ridicolo. Nel suo animo cattivo pensava di aver toccato il fondo con mio padre, con me e con addirittura il signor Goku ... mai avrebbe pensato che invece, colui che l'avrebbe annichilito a tal modo, potesse essere un pestifero marmocchietto che si divertiva a menare calci all'aria perché ciò faceva piacere al padre snaturato. Assottigliò maggiormente gli occhi incominciando ad elaborare una serie di studi personali cercando di cogliere più informazioni possibili con la possibilità poi di utilizzarle a proprio vantaggio per combattere e sconfiggere colui che gli si parava davanti. Si osservò attorno meglio studiando anche gli altri combattenti: nessuno, me compreso, poteva tenergli testa al livello a cui era esclusi i due Son che uno era ancora in splendida forma mentre l'altro non aveva ancora mostrato nulla di che sulle sue potenzialità nascoste. Vedendo ciò la questione lo mise un po' in difficoltà: se avesse attaccato o uno o l'altro si sarebbe dovuto scontrare poi con entrambi anche contemporaneamente ... questo avrebbe reso ancora più difficoltosa la sua ascesa portando così a compimento ciò per cui era stato creando realizzando allo stesso tempo i propri desideri.
Rimase immobile per un qualche tempo aumentando l’attesa che era già estenuante di per sé. Tutti osservavano coinvolti l’essere perfetto cercando di leggere un qualche indizio utile nella sua meditazione per poi riferirlo ai due Son nel caso loro non si fossero accorti di quei piccoli aiuti, diversamente dagli altri ogni tanto osservavo in una diversa direzione … speravo che da un momento all’altro che lui riemergesse sfoggiando tutta la sua fierezza accompagnato da quella capigliatura insolita …

Cell si guardò un’ultimissima volta attorno andando a far cadere i suoi occhi sul ragazzino che, a suo parere impertinente, rimaneva immobile a fissarlo con astio mentre la sua energia luminosa continuava a sollevare e a realizzare piccoli mulinelli carichi di polvere terrosa. Questi si alzavano e si allontanavano andando a far sparpagliare quei piccoli granelli nel cielo limpidissimo ... Se una comune persona fosse passata di lì, sotto a quella azzurra volta, avrebbe pensato che fosse una giornata splendida, l’ideale per una scampagnata in compagnia con tanto di pic-nic all’ombra di un qualche albero … peccato però che fossimo su di un’isola e che sopra di essa vi era colui che avrebbe disintegrato tutto e tutti se solo vi fosse riuscito.
L’essere perfetto riaprì lentamente gli occhi che prima teneva aperti appena. Sbatté un paio di volte le palpebre dopodiché alzò le lunghe braccia e le incrociò tra loro. Il suo sguardo impassibile nascondeva a meraviglia quella lievissima perplessità che gli gironzolava dentro. Lo sguardo divenne per un istante più duro di quanto fossimo abituati e in quel frangente sembrò terribile: gli occhi sembravano fiammeggiare nella loro sottigliezza riacquisita mentre la bocca arricciata in una smorfia di puro disprezzo ricreava tutt’attorno al viso una sorta di lieve ragnatela che lo incupiva maggiormente. La sua voce, dopo tanto silenzio, si sentì e ci parve molto più alta delle altre volte … parlò con calma, estrema calma …
« Ragazzino non sei tu il mio avversario adesso … »
Gohan strabuzzò appena gli occhi incredulo a ciò che aveva udito e rimase con quell’espressione buffa per parecchio tempo, fino al termine della dichiarazione del suo avversario. Cell si voltò appena in direzione del padre che, alla sua esclamazione, era tornato in posizione d’allerta « … L’unico motivo per cui ho abusato di te è perché ero curioso di vedere come avrebbe agito se il proprio figlio si fosse trovato in difficoltà … » disse poi facendo un rapidissimo cenno al guerriero con la divisa stracciata.
Il ragazzo abbassò lievemente l’energia a con annessa anche le piccole braccia che prima teneva rigide vicino ai fianchi, un sopracciglio si alzò leggermente evidenziando la curiosità del monello. Quando Gohan voltò gli occhi chiari incontrando quelli del padre a Cell balzò nel suo strano cervello una sorta di idea …
L’occhio magenta si spostò andandosi a posizionare nell’angolo sinistro dell’organo e con esso fulminò con lo sguardo il piccoletto che ancora non capiva dove volesse giungere: « Sai Gohan, penso di aver capito cosa avesse in mente tuo padre … » disse l’essere parlando con una voce che volutamente cercava di essere dai toni famigliari e pertanto altamente calorosa « ... secondo me voleva lanciarti allo sbaraglio per metterti alla prova ma immagino che se fosse accaduto qualcosa non si sarebbe mosso di un passo. Lui si fida di te ragazzino, crede in te e nelle tue potenzialità; avrebbe aspettato finché non avessi scatenato la tua ira, la tua vera rabbia e non sarebbe intervenuto finché non sarebbe sopraggiunta la mia morte ... o la tua ».
Rimanemmo perplessi a quelle ultime parole e il piccolo Gohan, più di tutti, faticava a rimanere di un'espressione normale: la bocca semi aperta e gli occhi azzurri completamente aperti ... la notizia che il padre non l'avrebbe aiutato nonostante la sua ancora giovane età e l'inesperienza con la trasformazione finché non avrebbe perso la vita lo l'aveva lasciato basito.
« GOHAN! NON LO ASCOLTARE!!! » urlò Goku in direzione di suo figlio nel tentativo, alquanto affannoso, di distoglierlo da quel mucchio di sciocchezze che l'essere perfetto gli stava propinando con l'inganno. Il diretto interessato rimase immobile.
Cell spostò gli occhi verso Goku « Ragazzino, ammettiamolo, è una possibilità che non si può escludere ... » le braccia si strinsero maggiormente « ... il dottor Gelo mi ha messo a disposizione una quantità pressoché infinita di notizie: sono consapevole di come sono andate le vicende in passato e ogni volta lui non è mai accorso in vostro aiuto prima che tu non fossi in pericolo di vita. Spiacente ma i fatti parlano da soli: non è molto premuroso e non ci metterei la mano sul fuoco su un fatto anche solo simile ».
La piccola bocca si richiuse non lasciando fuoriuscire da essa alcun suono.

Da quella distanza eravamo riusciti a cogliere ogni singola sillaba di quell'essere senza cuore che si prendeva gioco dei sentimenti di un bambino con una leggerezza spaventosa. Crillin, mentre aiutava l'amico Yamcha a rialzarsi in piedi poiché ripresosi dal colpo, strinse con forza il pugno destro e ringhiò schifato dal nemico: « Maledetto! Come può comportarsi a questo modo?! Altro che essere perfetto, è il mostro più orribile che io abbia mai visto sulla faccia della Terra ... ». Molti altri commentarono il comportamento utilizzato in modo sleale e anche a me fuoriuscì qualcosa. Solo Piccolo, che rimaneva impalato con le braccia conserte, pareva tranquillo anche se dentro di sé i ragionamenti fioccavano e si interlacciavano tra loro con una logica e una velocità strabiliante ... l'unico elemento che faceva capire il suo coinvolgimento in quella faccenda era soltanto una goccia di sudore che silenziosa scendeva dalla larga fronte. Vedendola Crillin lasciò il proprio compagno che riuscì a reggersi in piedi da solo, si avvicinò al namecciano e gli si fermò a fianco. Alzò gli occhi e cercò di incrociarli con quelli di Piccolo « Hei, non pensi che sia sleale quello che stà facendo Cell? Dobbiamo dirgli qualcosa ».
Piccolo rispose dopo poco « Che senso avrebbe rispondergli? Tanto il suo obiettivo l'ha raggiunto: sgridata o meno le cose non cambieranno ».
Crillin rimase muto e continuò ad ascoltare silenzioso mentre anche noi altri ci aggregavamo all'ascolto delle sue parole come se fosse stato un sacro oracolo o qualcosa del genere « Cell è davvero sveglio ... Non so a che livello siano in realtà Goku e Gohan dopo che sono stati nella stanza ma una cosa è evidente: sono temibili e possono creare parecchi danni. Questo deve averlo capito anche lui stesso pertanto, visto che probabilmente dal punto di vista fisico, avrebbe potuto subire se entrambi fossero partiti all'attacco su di lui. All'inizio aveva attaccato Gohan ignaro che avercelo contro avrebbe potuto significare la sua fine ... voleva soltanto divertirsi in modo differente. La carta che ha e stà continuando ad utilizzare è scorretta, è vero, ma in guerra non esistono regole: stà giocando con i sentimenti di Gohan che nonostante sia molto più forte e intelligente dei suoi coetanei rimane ugualmente un bambino di dieci anni. Le menti giovani sono malleabili e purtroppo di materiale per creare scompiglio Cell ne ha parecchio a sua disposizione ... »
« Vuoi dire che lo vuole distruggere psicologicamente? » chiese Crillin molto dubbioso al riguardo.
Piccolo lo guardò un attimo storto dopodiché tornò a fissare il suo obiettivo iniziale « Non ho mai detto questo. Gohan è un ragazzo intelligente e questo lo sa bene anche Cell pertanto sa che l'unico effetto che avrà su di lui sarà quello di tenerlo in uno stato di incertezza momentanea in cui, forse, apparirà una sensazione simile alla diffidenza. L'unica cosa che vuole adesso è mettere da parte Goku in modo che non si aggiunga alla lotta e non gli rechi alcun fastidio ».
« Ah ... Quindi Cell lo allontanerà ... » disse piano il piccoletto portandosi una mano al mento.
Piccolo sbuffò appena « Non ho mai detto questo ».

Il signor Goku rimase sospeso per aria osservando Cell che continuava a guardare suo figlio con quello strano sorriso. Era davvero arrabbiato perché sembrava che Gohan incominciasse a covare dei seri dubbi ... ma come poteva il sangue del suo sangue credere a quelle fandonie? Come poteva anche solo pensare che non lo amasse e che se era sopraggiunto sempre tardi sul campo di battaglia era perché era invischiato in faccende importanti che non poteva tralasciare? Come poteva anche sono pensare che non gli volesse bene ...
Dopo che fu trascorso l'ennesimo minuto in cui regnò un silenzio disarmante, il Son adulto non riuscì a trattenersi oltre per colpa di quegli occhi così simili ai suoi che in quell'attimo parevano appartenere ad una persona differente ... Gohan sembrava quasi arrabbiato e Goku non ne capiva il motivo « Gohan ... ».
I corti capelli biondi si muovevano al ritmo leggero del vento che di tanto in tanto passava di lì senza però allentare la tensione. Il bambino dentro di sè aveva uno strano groviglio difficile da districare: era certo dell'affetto del proprio padre anche se spesse volte faceva dannare la sua mamma e lo metteva spesso nei guai con lei mettendolo di mezzo, la parte che lo scombussolava era quella che riguardava il suo atteggiamento riguardante gli ingressi in campo: da una parte era sicuro che si trattassero di fatalità perché se così non fosse stato non avrebbe mai perso il suo maestro quando vi erano i sayan, Dende non sarebbe morto per mano di Freezer e anche la sua mamma avrebbe trovato salvezza tra le sue braccia quando Cell, ancora al primissimo stadio, l'aveva attaccata per assorbirgli l'energia necessaria per divenire più forte; dall'altra temeva che il padre avesse atteso, forse troppo a lungo ad intervenire, per metterlo alla prova, per vedere come se la sarebbe cavata da solo anche se così giovane ... Nella sua piccola testa vi era una grande confusione: ciò che l'aveva spinto a trasformarsi erano state proprio le disgrazie annunciate poco fa ma se queste erano state causate da lui stesso era un conto (non era abbastanza forte per abbattere il proprio nemico) ma se invece queste fossero state causate dalla negligenza del proprio genitore la questione cambiava radicalmente: non aveva più colpe e il dito indice sarebbe stato puntato su di un colpevole differente. La rabbia che gli stava inspiegabilmente crescendo dentro era per il genitore che probabilmente l'aveva scioccamente sopravvalutato e pertanto aveva lasciato in pericolo, e anche morire, persone a lui carissime ... Oscillava tra una convinzione all'altra come un'altalena impazzita: la spinta per avanzare era data dall'affetto profondo che provava per lui mentre quella per tornare indietro era data dalle certezze pressoché nulle che aveva per distruggere quelle insinuazioni: Goku era sempre arrivato tardi ed aveva sempre esposto una motivazione ma questa era veritiera? A pensarci bene nessuno gliene aveva mai dato una conferma ...
Gli occhi azzurri si spostarono verso sinistra incrociando quelli del medesimo colore del padre. Si sentì chiamare ma egli non rispose.
Goku si spostò dal punto in cui era e si avvicinò al ragazzo premurosamente. Gli atterrò a fianco e cercò di osservarlo negli occhi ...
« Gohan, non credere a quello che ti ha detto ». Il Son adulto attese parecchio prima di ricevere risposta e quando questa giunse un lieve anche se malinconico sorriso gli spuntò in volto « Infatti non gli credo anche se ... ». Gohan non aggiunse altro prima di allontanarsi di un paio di passi giungendo a pochissima distanza dall'essere perfetto. Gli si fermò davanti dopodiché voltò il viso verso sinistra scorgendo il padre con la coda dell'occhio. La piccola bocca si mosse lentamente nell'annunciare quelle ultime parole prima che la battaglia ricominciasse: « ... anche se questa volta voglio mettermi alla prova da solo ».
Il Son ovviamente non comprese a pieno ma riuscì a leggere tra le righe uno dei messaggi più importanti, ovvero quello di lascialo combattere da solo pertanto spense l'aura e si allontanò dai due riavvicinandosi a tutti noi con sul volto uno sguardo un po' triste.
Cell era riuscito nel suo intento.

 

 

 

 

 

... Continua ...

  
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