Storie originali > Fantascienza
Segui la storia  |       
Autore: Dimea    10/03/2014    2 recensioni
Alla fine della Terza Guerra Mondiale del 2040, le nazioni furono soppresse, per poter essere rimpiazzate da un unico governo centrale : la DOGMA.
Ma questo Utopistico Governo cade ben presto nelle mani del Comandante Generale William Rossenham, soprannominato dai commilitoni, il Mozart della guerra.
Non tutti gli abitanti della terra scelsero di sottostare alla tirannia della Neo-DOGMA, ma ancora provati ed addolorati dalle perdite della Guerra, scelsero di ritirasi nel sottosuolo, nei condotti che una volta ospitavano miniere e Metro. Nacquero così gli Under e la repubblica di UnderTown.
Nel marzo del '55, con l'editto di New-London , Rossenham, dichiarò apertamente guerra agli abitanti di UnderTown.

La nostra storia comincia anni dopo, nel 2068.
Quando la figlia del Comandante comincerà a capire davvero la profezia, che anni prima, fu svelata a sua madre.
Il Fiore di New-London ha tra le mani il futuro dell'umanità.
Genere: Guerra, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Violenza
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Going Under

Going Under Original Story photo goingunder.png


Prologo


L'umanità, incapace di mantenere la pace, inciampò nei propri errori... Tanto da cadere nel 2035  nell'ennesima Grande Guerra, la terza.
La popolazione terrestre ne uscì sconvolta e spaventata da un futuro incerto.
Alla fine della Terza Guerra Mondiale del 2040, le nazioni furono soppresse, per poter essere rimpiazzate da un unico governo centrale : la DOGMA, la cui sede si trovava nell'ex Inghilterra del sud, appena sotto quel che restava di Londra.
Ai vertici del governo, un gruppo di Religiosi di diversi culti i quali, nel 2045, scelsero come Comandante Generale , il venticinquenne, William Rossenham. Tenente distintosi durante la Guerra per coraggio e maestria, nonché abile stratega, tanto che i commilitoni lo soprannominarono il Mozart della guerra.
Nel frattempo il Comandante Generale, nell'inverno del '47, sposò Mary O'connor.
Dalla felice unione, qualche anno dopo, nacque Hope Sunshine.
La Terra vide, in questo governo quasi utopistico, la sua salvezza.
Ma il periodo di pace durò ben poco.
Nel 2051 la vera struttura della DOGMA cadde in mano a Rossenham, così come crollò la maschera del giovane comandante generale, rivelando la sua vera essenza: quella di un arrivista spregevole e affamato di potere.
Rossenham istituì la Neo-DOGMA.
Nacque così un regime fondato sulle paure del suo popolo.
Non tutti gli abitanti della terra scelsero di sottostare alla tirannia della Neo-DOGMA, ma ancora provati ed addolorati dalle perdite della Guerra, scelsero di ritirasi nel sottosuolo, nei condotti che una volta ospitavano miniere e Metro. Nacquero così gli Under e la repubblica di UnderTown.
Ovviamente Rossenham non prese bene la situazione, scegliendo così di istruire i Terrestri  all'odio viscerale e alla violenza nei confronti degli Under.
Un gruppo di giovani Under, organizzò un attentato ai danni del Comandante. Rossenham fu ferito ad una spalla, mentre la moglie fu accidentalmente uccisa.
Nel marzo del '55, con l'editto di New-London , il capo del governo, dichiarò apertamente guerra agli abitanti di UnderTown.

***




Maggio 2068, New-London

-Miss Rossenham! Miss Rossenham! Oh, dove diavolo si sarà cacciata quella ragazza!- sbuffò una donna corpulenta -Mi farà morire di crepacuore, già me lo sento!-
Alcuni capelli grigi le uscivano dalla crocchia tirata, segno evidente che i suoi nervi e la sua pazienza erano sul punto di cedere. Aveva un paio di occhietti porcini piuttosto scuri, incassati in una luna piena, e le guance scottate dal sole.
Amaleah Rovethym, non era certo un'icona di bellezza, ma serviva la famiglia Rossenham sin dai primissimi passi della piccola Hope.
-Suo padre mi farà fustigare- cantilenò la donna quasi più a se stessa che a qualcuno in particolare.
Dalla porta fece capolino un viso mortificato.
-Madame Rovethym, scusi il ritardo...- si scusò una giovane dai capelli ramati.
-Sia ringraziato il cielo! Dov'era finita miss Hope!?! L'ho cercata in tutto il palazzo...- si rianimò la donna - Stasera verrà presentata in società e lei è ancora in queste condizioni! Mi farà morire di crepacuore, l'ho sempre detto io!-
Sul volto di Hope comparve una smorfia di disapprovazione, mentre la balia la spingeva verso il bagno
-Manca più di un mese al mio compleanno, non ne vedo il motivo di questo "ballo" anticipato!-
-Ma cosa sta dicendo!- esclamò la balia, indicandole la stanza a getti - Lei è il "Fiore di New-London"...-
-Sì, sì, il fiore della speranza e bla bla bla... la storia la conosco! Mia madre aveva PARECCHIA fantasia- rispose la rossa, mentre l'acqua cominciava a colpirla. -Freddaaaaa!- ululò.
Amaleah corse a cambiare le impostazioni della stanza a getti, saltellando goffamente.
-
Non dica questo, miss Hope, sua madre per il nome, aveva interpretato un'indovina...- cominciò la balia, ma fu prontamente interrotta dalla giovane
-Lo so, madame, come le ho detto, conosco a memoria la storia.- sbuffò.
Hope, si lasciò scivolare contro una parete.
La schiena premeva sul rivestimento del muro, un materiale resinoso ed impermeabile, tutt'altro che freddo.
Sì, lei conosceva quella storia a memoria...
Sua madre, al terzo mese di gravidanza, si recò da un'indovina per sapere il sesso del nascituro. La donna, una zingara di nome Anya, le predisse che avrebbe dato la luce ad una splendida bambina che per tutto il popolo della terra avrebbe simboleggiato la speranza, nella luce della fratellanza. Insomma, un futuro radioso...
Peccato che lei  venne a mancare pochi anni dopo.
Il fiume di pensieri della giovane venne interrotto dallo squittio di madame Rovethym.
-Vapore!-
La rossa uscì dalla stanza a getti completamente asciutta, ma con un cespuglio ingarbugliato al posto dei capelli.
-Madame, il vapore è da ricalibrare!- ringhiò la ragazza -Decisamente!-
-Oh cielo! è il caso di districarli- pigolò allarmata la donna.
In men che non si dica, la giovane Hope, si ritrovò avvolta in una vestaglia su di una poltrona.
La ragazza aveva smesso di stupirsi dei modi rozzi, quasi violenti, della balia sin dall'età di cinque anni.
Madame Rovethym, le spuntò alle spalle brandendo una spazzola. 
-Ed ora domiamo questa chioma ribelle!-
Il suo sguardo sembrava quello di un serial killer...
Ci vollero quindici minuti di tremenda agonia per far tornare quel gomitolo ramato, alla sua forma primaria.

-Signorina è tardissimo!-
La balia continuava a chiocciare, correndo per la stanza, in preda al panico.
Hope era stata scaraventata in un abito monospalla blu notte, capace solo di farla inciampare! E mentre madame Rovethym andava nel panico inutilmente, la giovane lanciò una rapida occhiata allo specchio.
I suoi occhi verdi e felini, spiccavano su quel volto pallido come la luna e macchiato di efelidi.
Si sentiva una bambola. Certo, in un abito maestoso ed agghindata a festa, ma pur sempre vuota.
La vita a Palazzo era stata dorata e meravigliosa. Ma diciotto anni passati in una prigione luccicante, sono pur sempre diciotto anni di prigionia.
Suo padre le aveva dato tutto, tranne un contatto con l'esterno... e questa era la sua unica possibilità!
Il ballo era stato organizzato per trovarle un marito, che a sua volta l'avrebbe rilegata in un palazzo d'oro... E lui avrebbe governato al posto del Comandante.
Hope sospirò, mentre la balia la trascinava per le scale.
L'aveva portata davanti alla porta del salone dei banchetti.
-Coraggio, miss Rossenham, sorrida e tutto andrà bene...- le sorrise dolcemente la balia.
Sa giovane sospirò ancora, e la porta si aprì.
Un'ondata di adrenalina le percorse la spina dorsale:
la sala era gremita come mai prima d'ora!
Sperando, in cuor suo, di non inciampare, Hope cominciò a percorrere la passatoia rossa che la portava verso suo padre.
Attorno a lei, mormorii e sguardi stupiti: era la prima volta che veniva mostrata in pubblico, e la cosa le provocava un certo imbarazzo.
Dopo quella che le sembrò un'eternità, arrivò finalmente al fianco del Comandante Generale.
-Cari ospiti ed amici, - tuonò la voce del Comandante -Vi presento il mio meraviglioso "Fiore di New-London" , mia figlia Hope.- Sorrise raggiante prima di lanciare uno sguardo alla figlia. -Ed ora, direi che l'ho tenuta tutta per me per troppo tempo... che iniziano le danze!-
Una musica lenta e cantilenante pervase l'aria, e l'agonia della povera Hope ebbe inizio...
Cominciarono a passarla di mano in mano, di abbraccio in abbraccio... scambiandole sorrisi e qualche parola.
Finché qualcosa non l'attirò, o almeno... qualcuno.
-Signorina, la vedo spaesata...- la giovane alzò i suoi occhi verdi per incontrarne un paio color ghiaccio.
-N...no, tutt'altro, sono emozionata...- cercò di mentire lei, stiracchiando un sorriso.
-Allora, vorrei poter avere l'onore del prossimo ballo.- le sorrise ammiccante.
Perchè no? pensò la giovane.
-Come vi chiamate?- azzardò lei
-Alexis Willer, per servirla- le sorrise ammiccante.
alla giovane scoppiò una risatina, mentre scivolavano sulla pista.
I capelli biondo ramato dell'accompagnatore risplendevano sotto le luci.
-Posso chiedere la vostra età?-
-Ventuno... sì, ho ventun'anni- aggiunse in risposta alla tua espressione meravigliata.
-Oddio, scusate, è che... oddio...- ridacchiò nervosamente la ragazza.
Lui scosse la testa, mal celando un sorriso.
-Ricordate tantissimo vostra madre...- bisbigliò lui.
Il commento fece irrigidire la giovane.
La spiazzò.
Restava pietrificata anche quando lo diceva la balia.
-Scusate, ho detto qualcosa che non...-
-No, no figuratevi...- cercò di ricomporsi Hope.
-No, davvero scusatemi... vi accompagno a prendere una boccata d'aria!- cercò di rimediare Alexis
-No, figuratevi...-
-Insisto!- Aggiunse guidandola verso il terrazzo.
Appena varcata la soglia, lui le diede la sua giacca -Fa freddino- si giustificò.
La brezza leggera cominciò a pungerle il volto.
-Che meraviglia!- spalancò gli occhi la giovane - Che luna fantastica!- sospirò
Fu allora che il tono di Alexis mutò...
-Nathan, ora!-
Hope riuscì a girarsi appena in tempo per vedere un ragazzo alto, dalle grandi mani, premerle un fazzoletto sul volto... mentre Alexis la immobilizzava.
Un odore ferroso ed alcolico pervase le narici della giovane, che si accasciò tra le braccia di Alexis.


Continua...

Note dell'Autrice.
Cavolo, è stato un parto! Ma siamo solo all'inizio, in questa storia ci sto mettendo anima e corpo e... !
Dove si troverà ora Hope?
Perchè è stata rapita?
Domande a cui risponderà il prossimo capitolo!
A prestissimo
Dimea Durless.












   
 
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Fantascienza / Vai alla pagina dell'autore: Dimea