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Autore: sisterchris88    10/03/2014    1 recensioni
[AU The Originals dalla 1x08/ possibili crossover/ Klayley] hayley non avrebbe mai immaginato che Klaus potesse significare qualcosa di più per lei ma giorno dopo giorno iniziò a credere nella sua redenzione e sentì emozioni sempre più forti. Non vedeva solo il mostro ma un ibrido solo, che voleva solo una famiglia che lo amasse incondizionatamente, proprio come lei.
Genere: Drammatico, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elijah
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Scusate l'attesa ho avuto un periodo strapieno. Questo capitolo è intenzionalmente corto perchè volevo lasciare una sensazione positiva alla fine di esso, una sorta di speranza. Perchè purtroppo le cose si metteranno sempre peggio. Buona lettura! e grazie ad ognuno di voi per leggere e seguire la storia!


Unconditional Love

Capitolo 8

I tried my best to never let you in to see the truth
And I never opened up I never truly loved, 'till you

Klaus continuava a chiamare Hayley ma lei era ancora priva di sensi tra le sue braccia. La ferita del pugnale di Papa Tunde gli faceva ancora male ma le allucinazioni erano finite… grazie a lei.

Fuori era buio, Klaus la prese tra le sue braccia e si incamminò per l'immenso ospedale abbandonato, c'era uno strano silenzio e sapeva che una strega si nascondeva da qualche parte, di colpo una barriera invisibile lo fermò.

"Dannata Strega! Esci fuori!" adagiò Hayley per terra e iniziò a guardarsi intorno, qualche istante dopo vide una folta chioma rossa dietro ad una finestra…stava arrivando. Gli occhi di Klaus si fecero feroci ma era come in trappola da ogni parte andasse il suo corpo rimbalzava via.

"Cosa vuoi da me?" gli ringhiò contro. La strega lo guardava affascinata da lontano.

"Vendetta."

"Mettiti in fila, love." La strega sorrise sarcastica conosceva il temperamento dell'ibrido originale.

"Oh avrò la mia vendetta, presto o tardi. Su te e tua sorella." Klaus era ad un passo da lei e l'avrebbe dissanguata se avesse potuto toccarla. La sua attenzione però svanì, qualcosa cambiò. Si voltò verso Hayley con gli occhi sbarrati dalla paura, non riusciva più a sentire il battito. Né di lei, né della sua bambina. Qualunque cosa stesse succedendo non c'era più tempo e lui doveva uscire da quel ospedale maledetto.

"Non m'importa dei vostri stupidi piani di vendetta. Dimmi cosa vuoi, cosa cerchi. Ti darò la tua vendetta alle mie condizioni. Devo uscire da questo posto. Adesso." Disse con voce ferma. Aveva paura, paura di perdere la sola cosa che stava dando un senso a quello che aveva vissuto negli ultimi mesi. La strega tirò fuori un pugnale dal suo cappotto.

"Alle mie condizioni." Disse sorridendo. Klaus si mise davanti ad Hayley, proteggendola tentando di capire.

"BASTA!" urlò Elijah fuori nel cortile dell'ospedale. "E' entrata ore fa, e non sento niente. Vado dentro."

"E come credi di poterlo fare?" Rebekah fermò suo fratello. "Non possiamo entrare! Non crede che non sia preoccupata! L'ho osservata tutto il giorno, riusciva a malapena a reggersi in piedi."

"Allora cosa facciamo qui? Chiamiamo Sophie, dovrà trovare il potere necessario rompere questo incantesimo e farci entrare. ORA." Elijah andò verso la sua auto, Rebekah si voltò a guardare l'entrata del grande ospedale, d'un tratto vide una sagoma… qualcuno che portava in braccio una persona.

"Elijah!" chiamò suo fratello e corsero insieme da Klaus. Era a dorso nudo, una lunga ferita sull'addome che non guariva per via della magia nera. Hayley incosciente tra le sue braccia. Lo sguardo di Klaus era quasi disperato.

"Non… non sento…aiutala, Elijah." Disse quasi disperato Klaus adagiò Hayley per terra cadendo poi sfinito con la ferita che ancora sanguinava. Rebekah cercò di aiutare suo fratello che però faceva fatica a dire qualunque cosa e persino a muoversi. Quando alzò lo sguardo vide una sagoma in lontananza e prego di essersi sbagliata ma la sua mente non la stava ingannando, era Genevieve la strega dalla folta chioma rossa con cui aveva condiviso una pericolosa scelta quasi cento anni prima, una scelta che poteva distruggere la sua famiglia.

Klaus riaprì gli occhi un'ora dopo, il sapore del sangue ancora sulle sue labbra, Elijah gli aveva dato il suo sangue per aiutarlo a riprendersi, e per guarire la brutta ferita inferta dal pugnale di Papa Tunde. Era nel suo letto, nella loro casa e fuori era ancora piena notte.

"Dov'è?" disse svegliandosi ancora intontito dalla terribile esperienza appena passata.

"La Strega? Rebekah la sta cercando." Elijah disse al fratello passandogli una sacca di sangue umano.

"No, non la strega… Hayley. E'…?" Elijah avevo lo sguardo serio e intravedeva quando Klaus fosse in ansia, i suoi occhi erano subito scattati alla ricerca di Hayley.

"Non si è ancora ripresa. Le avevo detto che non doveva farlo. Ma è stata così testarda." Klaus si alzò dal letto lentamente odiava sentirsi debole, era una sensazione che gli portava alla mente brutti ricordi. Lui era forte e nulla poteva piegarlo. Elijah gli andò vicino per aiutarlo.

"La conosco. Non avresti potuto fermarla." Insieme andarono nella stanza di Hayley dove Sophie la stava controllando per capire se c'era qualcosa che potesse aiutarla. Hayley sembrava semplicemente…addormentata. Il suo respiro era lento ma presente, la sua carnagione particolarmente pallida, ma sulle sue labbra sembrava quasi esserci un sorriso. Quando Klaus entrò ricordò tutto ciò che gli aveva detto poco prima nell'ospedale abbandonato. Aveva così tenacemente creduto di poterlo aiutare e l'aveva fatto.

"Perché non puoi svegliarla, strega?" Klaus usava un tono di voce indispettito ma in realtà voleva solo vedere gli occhi smeraldo di Hayley aprirsi il prima possibile.

"Hayley non stava bene, era convinta che la luna piena assorbisse le sue energie insieme alla magia della bambina, è possibile ma questa gravidanza è unica e non posso dire con certezza cosa sta accadendo. Forse appena la luna piena calerà…"

"Forse? Non ho tempo per i forse, Sophie Deveraux." Elijah fece un cennò alla strega di lasciare la stanza.

"Starà bene." Elijah gli disse con una mano sulla sua spalla. Klaus non disse una parola. Si sentiva in colpa. E avrebbe voluto uccidere con le sue stesse mani le streghe responsabili di quello che era accaduto.

"Non posso neanche sentire…" Klaus sussurrò appena.

"…nemmeno io." Nessuno dei due fratelli poteva sentire con il loro super udito il cuore del bambino e questa cosa li spaventava. Klaus restò qualche istante di fronte al letto con gli occhi bagnati di lacrime poi si voltò per uscire.

"Dove stai andando, fratello?" Klaus non rispondeva. "E' stata quasi uccisa per salvarti e vai semplicemente via così!?" Elijah stava alzando la voce. "Fuggi anche questa volta?" Klaus colpito nell'orgoglio si fermò e si voltò a guardarlo.

"Sei tu quello che stringe la mano e dà sostegno non io." Riacquistate le forze Klaus svanì dalla casa grazie alla sua velocità di vampiro. Elijah tornò a sedersi accanto ad Hayley con l'atroce dubbio nella sua testa che Klaus fosse scappato perché ciò che stava provando, il dolore, era troppo per farlo vedere.

La notte stava finendo e con esse Elijah sperava che anche l'effetto della luna piena su Hayley potesse finire, non era cambiato nulla da quando ore prima Klaus era andato via, Sophie aveva lasciato la casa assicurando che sarebbe tornata l'indomani per vedere Hayley, e Rebekah era rientrata più sconvolta che mai ma senza poter confidare ad Elijah che Genevieve aveva in pugno la sua famiglia. Si versò da bere mentre cercava di capire quale fosse la mossa giusta da fare. Avvisare Marcel? Parlare ad Elijah? Non riusciva ad essere lucida. Era stata lei ad usare Genevieve per i suoi scopi per un incantesimo che aveva avuto conseguenze devastanti, fatto solo per una vana speranza di felicità. La sola cosa di cui era certa è che se Klaus l'avesse saputo lei sarebbe già morta. Invece non lo era. Mentre pensava si ritrovò a sobbalzare di fronte a Klaus, che era riapparso proprio davanti a lei. Rabbrividì. Ma lo sguardo di Klaus non era di rabbia. Rassegnazione. Solo dopo vide una figura esile dietro alle sue spalle la conosceva.

"Sarah?" Rebekah non capiva cosa ci facesse la "dottoressa" proprio lì in casa loro. "Cosa diavolo fai tu qui?" la ragazza non aprì bocca.

"L'ho portata io." rispose Klaus lasciando Rebekah senza parola. "Potresti mostrarle la stanza di Hayley?" Rebekah ancora incredula la accompagnò. Trovò Elijah seduto e in pensiero.

"Chi è questa graziosa fanciulla, Rebekah?"

"Vorrei poterlo sapere." Rispose la vampira insospettita da quello che stava accadendo. Sarah si avvicinò ad Hayley e controllò la giovane lupa. Poi tirò fuori il suo ecografo mobile e cercò di capire se c'era del battito. C'era apprensione nei volti di Elijah e Rebekah e anche se loro non potevano vederlo anche in quello di Klaus che dalla stanza accanto aspettava di sentire quello che il suo potere di vampiro gli stava nascondendo. Finalmente l'intera famiglia Originale potè ascoltare il battito veloce della piccola Mikaelson.

"Menomale." Rebekah sorrise a suo fratello. Klaus lasciò cadere una lacrima sul suo viso, non si sarebbe mai perdonato se fosse successo qualcosa a quel bambino per colpa della sua lotta con le streghe.

"La bambina sta bene. Posso assicurarvelo. Qualunque cosa stia accadendo è… magica."Quando Sarah si avviò verso l'uscita della stanza di Hayley si ritrovò Klaus davanti che strinse la sua mano nelle sue. "Grazie" le sussurrò. Sarah sorrise appena. E andò via.

"Puoi spiegarmi? Ho portato Hayley da quella… dottoressa o chiunque diavolo sia oggi e stasera tu la porti qui. Non pensavo la conoscessi…"

"Cara sorellina davvero io non ho tempo per…" Hayley iniziò a muoversi e Klaus si fermò. Impassibile. Immobile. Ogni fibra del suo corpo voleva andare via, eppure restava fermo.

"Ha bisogno di te." Elijah sussurrò a suo fratello e poi trascinò via sua sorella dalla stanza. Lasciandoli soli. Hayley muoveva solo lentamente le sue dita, fuori la notte stava finendo e presto sarebbe sorto il sole di un nuovo giorno. Klaus fece qualche piccolo passo verso di lei. Iniziò ad aprire gli occhi lentamente più volte, la luce era bassa nella sua stanza, cercava qualcuno, quando Klaus incrociò il suo sguardo andò subito a sedersi accanto a lei sperava che stesse bene aveva bisogno di sentirle dire che stava bene. Hayley sorrise appena quando lo vide. Era accanto a lei e non le importava sapere se non l'aveva fatto nelle ore prima, gli bastava aver visto lì.

"Little wolf… come ti senti?" gli chiese avvicinandosi col volto a lei.

"Stordita." Hayley si portò una mano sulla testa, aveva avvertito una strana sensazione prima di svenire ore prima. Ma le tornò in mente tutto ciò che aveva condiviso con Klaus, i suoi ricordi, le sue emozioni, la forza del dolore che sin da piccolo aveva sopportato. Klaus pensò che le lacrime che iniziarono a scenderle dagli fossero dovute alla preoccupazione per il loro bambino.

"Non preoccuparti il bambino sta bene." Klaus le disse portando via una lacrima dal suo viso con il pollice.

"Non ero preoccupata per il bambino. Ero preoccupata per te." Hayley lo guardò negli occhi per un tempo che parve ad entrambi infinito. Klaus restò a fissarla a guardare negli occhi quella donna che continua a stupirlo, a farlo arrabbiare con le sue scelte avventate ma che inevitabilmente lo faceva sentire importante. Aveva scelto di aiutarlo, di lottare, di preoccuparsi di lui. Aveva messo la sua vita davanti a quella del bambino. Ora per colpa della magia lei era riuscita a vedere attraverso quei muri di dolore e ricordo che lui aveva sempre usato per respingere tutti. E vedeva nei suoi occhi che lei era riuscita a vedere ciò che molti neanche lontanamente immaginano.

Hayley alzò una mano e accarezzò il volto di Klaus.

"Stai bene." Si ripete Hayley quasi a rassicurare se stessa. Il volto di Klaus si avvicinò pericolosamente a quello di Hayley, qualunque cosa stesse accadendo non poteva controllarla, stava amando ogni cosa di lei, i suoi occhi, il suo sorriso , la sua voce, averla lì. Viva. Guardò le sue labbra, le desiderò ma non poteva lasciarsi andare. Era un salto nel buio così profondo, e non avrebbe potuto controllare la sua caduta. Erano successe cose assurde e lei ora conosceva troppi lati di lui, cose che lui stesso avrebbe preferito cancellare per sempre. Si allontanò appena non smettendo di guardarla.

"Sei stata incredibilmente folle. Io sono immortale." Hayley riconobbe lo sguardo fiero di Klaus.

"Lo so. Ma stavi soffrendo e nessuno sapeva quanto poteva durare… quel tormento." Entrambi pensarono al passato di Klaus ma nessuno dei due aveva la forza di parlarne. Hayley sentiva ancora quella ferita nel cuore al pensiero del male che Mikael gli aveva fatto. Cercò di non piangere più per quello che aveva provato.

"Dimmi cos'è successo. Il bambino… Rebekah diceva che stavi male. Malissimo." Klaus ricordò quanto fosse preoccupata sua sorella nel bosco prima di essere attaccata dai lupi.

"Non posso spiegarlo, ero così stanca e non riuscivo a controllare le mie emozioni. Ho fatto questo sogno terribile… così vivido. Avranno pensato che sono impazzita… ma…" Hayley fu percorsa da un brivido. Klaus adagiò la mano sulla sua spalla.

"Ti ascolto, voglio sapere ogni cosa." Hayley guardò fuori dalla finestra la luna era quasi scomparsa del tutto. La giovane lupa fece dei profondi respiri cercando di fidarsi di Klaus, di affidargli le sue paure e i suoi timori.

"Ero nel bosco, correvo senza sosta e non sapevo cosa cercavo tutto ciò che sentivo era il pianto disperato di un bambino. Sangue. Ovunque… e volevano ucciderlo. C'erano tante persone intorno a me non ho potuto riconoscerne che una…" Hayley sentiva freddo mentre raccontava il suo sogno. "Celeste." Klaus sussultò un istante. Poi si guardò intorno attonito cercando di capire se il sogno di Hayley potesse voler dire qualcosa, fu allora che lei iniziò a parlare senza sosta come le capitava sempre quando era agitata. "So che non mi credi, ma era così reale era come se mi avessero strappato il mio bambino." Si portò una mano sulla pancia, preoccupata. "E' grazie alla sua magia che sono riuscita ad entrare nell'ospedale. Sarà in parte strega e…le streghe hanno visioni. Se i miei sogni fossero visioni sue… se..qualcuno volesse." Klaus fermò il fiume di parole di Hayley.

"Nessuno toccherà nostra figlia. Nessuno di questa famiglia lo permetterebbe." Hayley sorrise appena. "Avrei dovuto immaginare che avrebbe ereditato la magia di mia madre." Klaus ammise con un sorriso amaro.

"…non darai di matto per questo vero? Voglio dire… sappiamo che non sei un fan delle streghe."

"Non m'importa. Sono sorpreso ma non… arrabbiato. E'mia figlia. L'accetterò qualunque sarà la sua natura. " Hayley non poteva credere a ciò che aveva sentito ma non era sorpresa ripensando a quanto Mikael aveva fatto pesare a Klaus la sua natura di lupo mannaro. Un abominio. Voleva essere migliore. "Ma temo tu abbia ragione. Celeste si sta vendicando di noi in ogni modo possibile. Si è impossessata del corpo di Sabine."

Hayley sussultò. Sabine. "No, no no." Iniziò ad agitarsi e a sudare respirando affannosamente. "Non Sabine!"

"Hayley che succede?" Klaus cercò di calmarla senza riuscirci.

"Lei era con me, la visione. Continuava a ripetere le stesse parole e i-o…. n-o-n…"

"Hayley!" Klaus alzò la voce e fermò il suo viso tra le sue mani. "Cosa ti ha detto Sabine?"

"Hoc est infantima malom. Nos omnia perdetu el eam. Continuava a ripeterlo senza sosta e io… vogliono farle del male. Vogliono ucciderla, sono loro vogliono vendicarsi sulla bambina… non posso… non possono!" Hayley aveva perso il controllo delle sue emozioni e stava respirando a fatica agitata per tutto ciò che le era tornato in mente, il panico l'aveva invasa per il futuro della piccola creatura che aspettava. Klaus sapeva che ogni parola non avrebbe potuto calmarla così. Si alzò e si mise alle sue spalle. La sua schiena sul suo petto, la strinse forte a se e cercò di farla respirare insieme a lui.

"Andrà tutto bene, Hayley. Né Sabine, né nessuna strega ti toccheranno." Respirò lentamente insieme a lei accompagnando i movimenti del suo corpo con quello di Hayley. Dopo alcuni minuti Hayley sembrava essere più calma, il respiro regolare e aveva smesso di sudare.

"Brava, little wolf. Sono qui." Hayley voltò appena la testa e si ritrovò vicino al suo volto. Provò una sensazione meravigliosa nella sua pancia come se quello fosse il posto più sicuro al mondo tra le sue braccia, al sicuro da qualunque sogno o minaccia.

Dietro di loro l'aurora risplendeva lentamente per lasciare spazio all'alba di un nuovo giorno.

Proprio mentre la stava stringendo forte a se Klaus finalmente incominciò a sentire di nuovo il cuore di sua figlia battere, Hayley notò i suoi occhi improvvisamente umidi e chini sul suo ventre e non riusciva a capire.

"Ora so che state bene." Klaus le disse allentando la sua presa. Ora poteva controllarlo. Ora poteva tirare un sospiro di sollievo perché era solo di se stesso che si fidava. Hayley adagiò la sua testa sul petto di Klaus e lui glielo permise lasciandosi cullare dal movimento del suo corpo.

"Quando il mio fratellino Henrik compì dieci anni iniziò ad avere dei brutti incubi la notte dovuti alla presenza di quelle bestie che si trasformavano alla luce della luna piena. Spesso si agitava, non riusciva a respirare come te, e io ed Elijah lo aiutavamo a respirare proprio adagiandolo sul nostro petto. Non voleva farsi vedere da nostro padre lui non tollerava debolezze nei suoi figli, dovevamo essere come dei guerrieri e i guerrieri non temono nulla. Quella notte lui voleva solo vedere quei mostri perché, mi disse, guardandoli forse la paura sarebbe svanita. Voleva essere migliore per Mikael, essere ciò che lui voleva un ragazzino coraggioso. Non volli lasciarlo solo, andai con lui, la paura svanì ma con essa anche la sua vita. lo portai a conoscere il mostro che spaventava i suoi sogni. E quella notte…i mostri lo portarono via da me." Klaus trattenne a stento le lacrime mentre stringeva il suo little wolf tra le braccia. Ci fu un lungo silenzio spezzato solo dal respiro lento di Hayley. "Ucciderò tutte queste streghe e non dovrai più avere tanta paura per il nostro bambino. Nessun mostro turberà i suoi sogni Hayley. Nessuno." Hayley sorrise a Klaus lasciando cadere una lacrima e annuendo con la testa. Si alzò lasciandola sola sul letto, Hayley avrebbe voluto restare adagiata sul suo petto per molto tempo, ma sapeva che Klaus voleva andare a vendicarsi della strega che lo aveva profondamente tormentato.

"Resta qui, e non uscire o dovrò davvero chiuderti in una stanza. " Klaus si adagiò su di lei e le diede un bacio sulla guancia, la sola sensazione delle sue labbra sulla sua pelle scatenò un brivido lungo la schiena di Hayley. E se avesse potuto urlargli di restare al suo fianco l'avrebbe fatto ma conosceva l'ibrido e vendicarsi era la sua priorità ora. Tuttavia la sua voce lo fermò prima di uscire.

"Mi dispiace." Klaus si voltò a guardarla perplesso. "ho visto quanto dolore ha circondato la tua vita… e mi dispiace." Hayley lo guardò negli occhi e vide stupore e rimorso nei suoi meravigliosi occhi verdi.

"La vita non è stata giusta nemmeno con te, little wolf." Klaus fece qualche passo verso l'uscita.

"Dov'è il mediocre dipinto che dovevi farmi vedere?" Hayley rise pensando alla loro conversazione al telefono, ma l'ecografia era rimasta nella vecchia casa del governatore.

"Non è qui con me ma te lo mostrerò presto." Disse con aria furba.

"Spero che non mi faccia venire voglia di vomitare." Klaus sorrise ripensando alla frase che Hayley disse molti mesi prima stringendo tra le mani per la prima volta il quadro che aveva catturato la sua attenzione. Il quadro che da allora Klaus aveva sempre portato con se.

"L'ammirerai per il resto della tua vita, ne sono certa."

Il sorriso di Hayley fu l'ultima cosa che Klaus portò con se prima di lasciare la casa. Averla vista di nuovo piena di vita lo aveva aiutato ma ora doveva occuparsi di Genevieve. C'era un prezzo da pagare per aver portato fuori Hayley dall'ospedale abbandonato. Era dovuto scendere a patti contro quella strega. Odiava le streghe e non si fidava di loro, sentiva dentro di sé che qualunque cosa stesse per accadere nulla sarebbe stato più come prima.


Mi piacerebbe molto avere i vostri pareri e fatemi sapere se avete idee o suggerimenti mi piace "leggervi!". In questo capitolo c'è un grosso spoiler sui prossimi capitoli qualcuno l'ha individuato? ;)

   
 
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