Together
La felicità non è libertà per un cazzo.
La felicità di quelli come noi, sporchi, sfatti e fottuti, non è libertà per un cazzo.
La libertà è stare col culo fuori di prigione finché puoi, finché riesci, finché non ti trovano a metà di una scopata, e la vita ti si accartoccia in mano nemmeno le avessi dato fuoco.
La felicità non è qualcuno che ti chiede cosa cazzo vuoi per colazione.
Scrumble Eggs?
French Toast?
Ho la faccia di uno che parla francese io? L'unica Francia che ho visto è il pompino di una battona sfondata adescata per finta, che non ho nemmeno pagato.
La felicità non so nemmeno cosa sia.
Ma tu sì, forse, con i tuoi amici che parlano bene, stringono la mano a tutti e si scusano.
Non so nemmeno perché cazzo si scusano.
Io, forse, devo chiedere scusa.
Ancora nessuno mi ha sparato, ammazzato di botte o scopato per forza.
Nessuna moglie russa che non voglio ad urlare parole che non capisco e non voglio capire.
Ci sei tu adesso, e forse la felicità sono solo luci stroboscopiche del cazzo e musica di merda. Svegliarmi in un posto che non puzzi di fica di russa andata a male e piscio.
Tu.
Qualcuno che mi chiede se ci siamo incontrati per caso, o stiamo insieme. E dalla risposta non dipende una pallottola.
Insieme.
Io nemmeno so se si pronuncia così. Nessuno me l'ha insegnato, insieme, come si sta.
Però cazzo, a me, questa parola, comincia a piacere troppo.
La felicità di quelli come noi, sporchi, sfatti e fottuti, non è libertà per un cazzo.
La libertà è stare col culo fuori di prigione finché puoi, finché riesci, finché non ti trovano a metà di una scopata, e la vita ti si accartoccia in mano nemmeno le avessi dato fuoco.
La felicità non è qualcuno che ti chiede cosa cazzo vuoi per colazione.
Scrumble Eggs?
French Toast?
Ho la faccia di uno che parla francese io? L'unica Francia che ho visto è il pompino di una battona sfondata adescata per finta, che non ho nemmeno pagato.
La felicità non so nemmeno cosa sia.
Ma tu sì, forse, con i tuoi amici che parlano bene, stringono la mano a tutti e si scusano.
Non so nemmeno perché cazzo si scusano.
Io, forse, devo chiedere scusa.
Ancora nessuno mi ha sparato, ammazzato di botte o scopato per forza.
Nessuna moglie russa che non voglio ad urlare parole che non capisco e non voglio capire.
Ci sei tu adesso, e forse la felicità sono solo luci stroboscopiche del cazzo e musica di merda. Svegliarmi in un posto che non puzzi di fica di russa andata a male e piscio.
Tu.
Qualcuno che mi chiede se ci siamo incontrati per caso, o stiamo insieme. E dalla risposta non dipende una pallottola.
Insieme.
Io nemmeno so se si pronuncia così. Nessuno me l'ha insegnato, insieme, come si sta.
Però cazzo, a me, questa parola, comincia a piacere troppo.