Sometimes goodbye is the only way.
(Linkin Park)
L’alba si affacciava
timidamente all’orizzonte, irradiando le terre del regno di Alabasta con i suoi
caldi raggi; gli abitanti erano ancora dormienti, fiaccati dai lavori di
restaurazione necessari a riportare il paese al suo antico splendore.
Eppure vi era
qualcuno che già da qualche ora si era destato: difatti la principessa Bibi ed
il suo fido compagno Karl avevano deciso la sera prima di recarsi al porto
orientale, nel luogo in cui il capitolo più emozionante della loro vita si era
concluso. Era stato proprio lì che il giorno prima si erano congedati dai
Mugiwara e la nostalgia cominciava a farsi sentire …
Non era stata una
decisione facile da prendere, considerate le incredibili avventure che avevano
vissuto; se non fosse stato per loro la sua gente sarebbe stata sterminata dal
progetto Utopia e Crocodile avrebbe annientato la sua famiglia e la sua nazione
senza pietà.
Quando aveva lasciato
la propria terra, la ragazza non si sarebbe mai aspettata di essere salvata da
dei pirati e se glielo avessero raccontato non ci avrebbe creduto: fino a quel
momento era convinta che i corsari fossero persone becere e spietate, incapaci
di compiere buone azioni poiché troppo intenti a curare i loro sporchi
interessi.
Ad avvalorare quella
teoria vi era il suo acerrimo nemico, giacché egli stesso era stato un
bucaniere ed ora si spacciava come eroe, dileggiando suo padre e la casata
reale con accuse infamanti frutto delle sue torbide macchinazioni; come avrebbe
potuto immaginare che una bandiera nera con un teschio potesse divenire un
simbolo di speranza?
Il suo piano
prevedeva di infiltrarsi nella Baroque Works per carpirne i loschi progetti ed
ottenere le prove necessarie per aprire gli occhi al suo popolo; le sue
aspettative però non furono ripagate a sufficienza dai fatti, per cui cominciò
lentamente a disperare, neanche la compagnia di Igaram e di Karl pareva
rinfrancarla …
Fu proprio nell’attimo
di maggior scoramento che arrivarono i
suoi salvatori, sebbene all’inizio si trovassero su fronti opposti: la loro
vera identità era stata scoperta ed era stato dato l’ordine di eliminarli,
quando la spada di Zoro giunse in suo soccorso. La giovane non poteva crederci,
i suoi avversari la stavano proteggendo, anche se in modo alquanto originale,
giacché combattevano l’uno contro l’altro; eppure in quella maniera bizzarra
riuscirono a sgominare gli agenti che dovevano ucciderla, lasciandola attonita
e nel contempo titubante, poiché non sapeva se essere rincuorata od atterrita
dalla loro forza …
Parlando con Nami,
scoprì che il suo devoto capo delle guardie aveva promesso loro un’ingente
somma di denaro se la avessero riportata a casa, mentre questi avrebbe attirato
i sicari nella direzione opposta; a causa della guerra civile però la
principessa non aveva modo di ripagare i Mugiwara, per cui decise di spiegar
loro la condizione in cui versava il suo regno per poi congedarsi.
In realtà fu proprio
allora che il loro viaggio ebbe inizio, poiché gli Unlucky li identificarono e
fecero rapporto al loro ignobile capo: fu così che Bibi e Karl s’imbarcarono
sulla Merry alla volta della loro patria, potendo ricominciare a sperare nel
successo della loro missione. Da quella notte vissero mille peripezie, dall’inquietante
incontro con Nico Robin all’esplorazione di Little Garden, passando per la malattia
della navigatrice e fino ad arrivare all’ingresso di Chopper nella ciurma.
Giunti ad Alabasta
cominciò il vero inferno; attraversarono tutto il paese in cerca dei
rivoluzionari con l’intento di fermarli, finché a Yuba Rufy s’infuriò e decise
di andare ad Alubarna per battersi con Crocodile ed i suoi scagnozzi. Seppur
reticente, la giovane acconsentì a cambiare direzione, affidando la sua vita e
quella del suo popolo ai suoi nuovi amici; fu una vera e propria corsa contro
il tempo, fatta di alti e bassi, momenti di coraggio ed attimi di frustrazione.
Molte furono le
vittime di quel lago di sangue e migliaia di innocenti rimasero gravemente
feriti o persero tutto; ciò nonostante i suoi compagni non si persero mai d’animo
e riuscirono in quella che sembrava un’impresa impossibile: salvare il suo
paese. Dopo la convalescenza e la grande festa tenutasi in loro onore, i Mugiwara
erano pronti a ripartire e la invitarono a prendere il mare con loro; le
dissero che l’avrebbero aspettata fino alle dodici dell’indomani al porto
orientale, dopodiché sarebbero andati via.
Per Bibi fu la notte
più lunga e tormentata della sua esistenza: tanta era la voglia di unirsi a
loro e vivere nuove avventure, tuttavia aveva dei doveri verso la sua nazione
che non poteva trascurare in alcun modo. Così si recò insieme all’inseparabile
papero nel luogo prestabilito per salutare i suoi salvatori, promettendogli che
se in futuro fossero tornati si sarebbe imbarcata con loro; detto ciò si
congedarono in silenzio, mostrandosi per un’ultima volta la croce disegnata
sulle loro braccia, segno del legame che li univa.
Quel giorno era tornata
lì per trovare la forza di affrontare le grandi responsabilità che l’attendevano
e non a causa di un ripensamento: per quanto doloroso, sapeva che se gliel’avessero
chiesto negli anni a venire la sua risposta non sarebbe mutata, poiché era il
suo paese ad aver più bisogno di lei in quel momento.
Con uno sguardo lento
e commosso indugiò un attimo ancora sulla superficie cristallina del mare, per
poi voltarsi e tornare a palazzo: ora si sentiva pronta ad abbracciare il suo
destino con la certezza che tutto sarebbe andato bene e senza alcun rimpianto,
poiché sapeva che talvolta un addio era l’unica alternativa …