Fanfic su artisti musicali > Michael Jackson
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Autore: kerryjackson95    12/03/2014    1 recensioni
Misael Mikaeel tutan iecsaon è un giovane principe di soli vent'anni, è il ragazzo più bello del regno e anche il più desiderato, oltre che per la sua bellezza anche per le sue qualità, doti artistiche, dolcezza, bontà, misericordia, purezza, innocenza, umiltà e modo di pensare. Ma il potere richede delle responsabilità: Tutti! Il popolo, il re e la regina, i suoi amici si aspettano che lui sia come gli altri: farfallone e conquistatore; ma lui è dolce e innocente e ha delle idee ritenute scandalose per un giovane principe dell'antico Egitto: avere una sola moglie, non scherzare coi sentimenti delle giovani fanciulle, abolire la schiavitù e la pena di morte, trattare tutti in modo equo, tutte le persone hanno lo stesso valore e la più scandalosa: concedersi solo alla donna che ama... ma come la prenderà il popolo, suo padre, sua madre, un principe non è libero di scegliere come molti credono, solo governare e sottostare al volere di tutti... uno schiavo, una normale plebeo, è più libero di un principe: può amare, scegliere, pensare, decidere e camminare senza essere riconosciuto da tutti...
Genere: Generale, Romantico, Storico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Sorpresa
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Riemersero dall’acqua e si stesero al sole per asciugarsi. Dopo mezz’ora si rivestirono e tornarono a palazzo. All’ingresso la regina stava Agar stava scegliendo i fiori per le aiuole e fu molto felice di vedere suo figlio in compagnia di quella fanciulla bellissima.
Misael disse a Mical:
“Allora ti è piaciuta questa giornata?”
“Certo. E’ stato un onore stare con te… mio futuro re…” disse Mical con un inchino rispettoso.
Misael le cinse le spalle con le sue braccia: “Mical?” poteva sentire il suo profumo di muschio pervadergli le narici, quell’essenza dolcemente mascolina e molto sensuale.
“Mical… largo ai convenevoli, voglio una risposta sincera… ti piace stare in mia compagnis?”
“Ma certo… ma certo Mimi… è stupendo.”
“Allora devo invitarti a cena una sera.”
“Quando vuoi.”
“Perché non sta sera?”
“Sarebbe stupendo.”  Disse Mical; Misael poté leggere nei suoi occhi una luce di preoccupazione e perplessità:
“Cos’hai?”
“Nulla, nulla è che…”
“Che?”
“Io non ho gli abiti adatti… insomma sono una servitrice io…”
Misael disse:
“Sta tranquilla! Non devi preoccuparti!”
“Va bene.” Disse Mical non troppo convinta.
Misael le mise le mani sulle spalle: “Allora sta sera alle sette, di fronte al balcone del primo raggio di sole(quello più a est).”
“Va bene. Sarò in orario.”
Mical raggiunse il quartiere delle ancelle, una donna la raggiunse e disse:
“Mical Rahamegda?”
“Si sono io.”
“Ho l’ordine del re di condurti nei bagni reali mi ha chiesto di prepararti a dovere per la serata. Mi vuoi seguire?”
“Certo.”
Mical seguì la donna; ella spalancò un portone dorato e la condusse nei bagni reali, la vasca era grande quanto una piscina, il bordo dorato, l’acqua cristallina, Mical entrò nella vasca, ancelle e servitrici la aiutarono a lavarsi con acqua profumata, petali di rose e sapone al latte, altre lavarono i suoi lunghi capelli scuri e ricci con una lozione all’aloe e li trattarono con henné per dare più lucentezza e balsamo per ammorbidirli. Alla fine Mical fu sottoposta a un massaggio con oli essenziali, aloe, mirra, conchiglia odorosa e miele. Alla fine del trattamento la sua pelle era liscia e lucida, i suoi capelli sembravano splendere ed era ancora più bella, altre due ragazza pensarono a truccarle gli occhi con l’henné nero e applicare sul suo viso una polvere luccicosa ottenuta da coralli particolari.
Una ragazza disse: “Questi sono i vestiti.  Te li manda il principe Misael.”
Mical guardò quei vestiti, consistevano in un bellissimo reggipetto color salmone ricamato d’oro intrecciato sul petto, una gonna lunga fino ai piedi dello stesso colore con fronzoli d’oro, entrambi gli indumenti erano di seta cotta, i sandali erano dorati, un’altra serva disse:
“Ti manda anche questi.” C’erano una decina di braccialetti e una collana, un laccetto di velluto nero con appeso un ciondolo a forma di stella.
Mical guardò meglio: il ciondolo era d’oro puro. Poi toccò la gonna: vestiti di seta cotta: solo una regina o una principessa potevano permettersi quei vestiti e Misael li stava dando a lei.
Li indossò quasi con riverenza e poi si guardò allo specchio: era diventata molto più bella. Presto avrebbe potuto incontrare Misael e l’idea di essere più bella per incontrarlo non le dispiaceva per niente.


Commento: Eccomi qua scusate c'ho messo un po' ad aggiornare, ma è colpa della scuola.. troppi compiti!
  
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