La bimba trattenne il fiato di fronte al dipinto, i suoi occhi corsero veloci sulla tela, cercando di marchiare a fuoco nella memoria quanti più dettagli possibili: i capelli color dell' oro, tali e quali ai suoi (chissà se erano morbidi come se li era sempre immaginati?), fronte alta, occhi cerulei (della stessa sfumatura che vedeva allo specchio ogni mattina), naso dritto e regale, labbra piene e arricciate lievemente verso sinistra (lo stesso lato in cui sentiva il suo labbro arricciarsi quando qualcosa la faceva divertire in maniera non del tutto lecita), portamento fiero, fisico alto e forte (chissà come sarebbe stato farsi abbracciare da lui quando da sola, di notte, si svegliava colta da un incubo?)...
Sentì le guance bagnarsi, ma non se ne curò e si voltò piuttosto verso destra.
"Grazie!" sospirò, "Grazie per avermi dato il mio Papà!"