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Autore: Danger_stay    14/03/2014    1 recensioni
Questa è la storia di una principessa, questa è la storia di un segreto,
questa è la storia di un terribile incubo,
Questa è la sua storia.
Una principessa, per niente normale
Un segreto diverso dagli altri
Non lo conosce nessuno, che glielo possa rivelare..
Questa è la storia di Alexis.
I sogni perduti, gli incubi che ti tormentano, la nuova scuola e i nuovi amici, buoni e cattivi..
Poi c'è lui, Harry.
Si incontrano per caso, o forse no? Destino o sfortuna? Buono o cattivo? Luce o buio? Lei non lo sá, e per tutta la sua vita ha vissuto bendata. Protetta e nascosta, ma quando uscirá sarà diverso, la vita la sorprenderà e l'amore la farà vivere come non mai, e poi la farà soffrire molto di più di quanto abbia già sofferto, o forse no?
Della sua infanzia solo vuoto. Solo incubi, e sua madre. Tanti indizi che porteranno ad una sola persona: Lei stessa.
Alexis.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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SHADOW OF NIGHT.

ALEXIS'S POVE



-L'ho mandata via, ora cosa vuoi? Non ho nulla da darti.- disse mia madre piangendo.. sembrava sconvolta. Chissà che stava succedendo, ma con quell'uomo poteva succedere di tutto. Ormai ci ero abituata.
-Non c'entra che l'hai mandata via, può sempre parlare e dire tutto- urlò l'uomo contro mia madre, e lì subito rientrai nella stanza e andrai contro di lui. Non sopportavo quando usava quel tono arrabbiato con mia madre, mi dava fastidio e credo che darebbe fastidio ad ogni figlia in modo uguale.
-Non parlare mai più in quel modo a mia madre, hai capito?- gli urlai contro, ma ovviamente mi spinse per terra. Sbattei la testa per terra, ma subito riuscì a rialzarmi. 
-Tesoro stai bene?- chiese mia madre arrivando al mio fianco, intanto vidi l'uomo avvicinarsi. E capii dall'espressione che aveva in viso che era super incazzato.
-Si, mamma andiamo via, scappiamo!- dissi velocemente a mia madre, ma lei mi guardò con sguardo triste. Sempre la stessa storia.
-Non posso, ti ho detto che devi andare altrimenti non smetteranno di cercarci. Torna a casa e dimentica tutto quello che è successo.. per favore- chiese lei con le lacrime agli occhi. Non potevo dimenticare, non l'avrei mai fatto.




Ancora una volta mi svegliai, forse ero troppo stressata per la notizia che avevo assimilato la sera prima. Ed un altro sogno era venuto a galla, ma neanche questo aveva un senso. Anche perchè non riuscivo mai a vedere il viso dell'uomo, era sfocato e non riuscivo a vederlo bene. Mai. Però l'uomo voleva che dimenticassi qualcosa, e se fosse lo stesso uomo che aveva dato le pillole a Zayn? Ma chi era in realtà e, che collegamento aveva con mia madre e me? E cosa avevo mai dimenticato? Questa storia si faceva sempre più complicata, e la mia mente non riusciva a sopportare tutto quel peso. Mi alzai con il busto e guardai l'orario dal mio cellulare, e oltre che erano le quattro di mattina, notai cinque chiamate perse da Harry. Mi voltai nella direzione del suo letto, ma ancora una volta era vuoto. Ecco un altra cosa che non riuscivo a spiegarmi, dove diamine andava a finire Harry di notte? E no, non era un vampiro. E poi che senso aveva lasciarmi cinque chiamate? 

Decisi di scendere dal mio caldo letto, e di andare giù all'entrata della scuola. Forse l'avrei trovato lì come era accaduto la scorsa volta. Nel frattempo, cercai di chiamarlo al cellulare, ma non rispondeva. Certo, aveva davvero senso chiamarmi cinque volte e poi non rispondere. Ovvio.
"Forza Harry rispondi" dissi tra me e me. Ma ancora nulla, e appena arrivata all'entrata lo cercai ovunque, ma niente. Sembrava non essere a scuola, o almeno nei dintorni. Così provai di nuovo a chiamarlo ma nessuna risposta. L'unica cosa da fare era andare da uno dei ragazzi per chiedere se sapessero che fine abbia fatto Harry. Andai di nuovo sul mio piano, dove si trovavano anche le stanze degli altri, e andai verso la camera di Louis, il suo migliore amico doveva per forza sapere qualcosa. Bussai, e subito mi rispose facendomi entrare. Strano che fosse ancora sveglio a quest'ora, credevo di essere l'unica.
"Come mai sveglio?" chiesi curiosa. Tutti svegli quella notte?
"Potei farti la stessa domanda." disse lui evitando di rispondere, ma io subito ritornai su quel discorso.
"Ma l'ho chiesto prima io, hai visto Harry? Non è in camera sua e non risponde al cellulare e mi ha lasciato cinque chiamate" dissi nervosa, intanto lui era occupato a fissare un punto indefinito della sua stanza.
"Lou mi hai sentita?" dissi sventolandogli una mano davanti il viso per farlo 'risvegliare'.
"Si, certo. No non l'ho visto, stavo pensando dove potesse essere, è strano" disse lui con tono preoccupato. Mentre gli annuii in senso di consenso. Provò anche lui a chiamarlo, e gli rispose. Perchè a me no? 

"Si può sapere dove sei?" chiese Lou preoccupato, era davvero nervoso e leggermente arrabbiato. Si sentiva dal suo tono di voce.
"Metti il vivavoce" susurrai a Louis, e così fece.
"Sono uscito a prendere una boccata d'aria" disse lui con tono ovvio.
"Una boccata d'aria? Certo.." disse Lou facendo finta di credergli, ma dall'espressione sul suo viso, capivo che c'era qualcosa di strano.
"Senti, puoi andare a controllare Alexis? Non vorrei avesse un altro dei suoi incubi" disse Harry con tono preoccupato. Non gli avevo mai parlato dei miei incubi. Come faceva a sapere sempre tutto quello? Non che mi desse fastidio, ma .. non gli avevo mai raccontato i miei incubi, e allora mi sembrava strano che lui se ne preoccupasse.
"E'" zittì subito Louis prima che gli dicesse che ero qui.
"Voglio dire, certo dopo ci vado" disse Lou riprendendo il discorso.
"Grazie amico, sto tornando non preoccuparti" disse Harry ridendo leggermente. Ma sembrava più una risata per sdrammatizzare.
"Ma perchè le hai lasciato cinque chiamate?" chiese Lou, a quel punto volvevo strozzarlo.. in quel modo avrebe capito che io ero lì.
"Come fai a saperlo?" chiese appunto Harry curioso della risposta che Louis gli avrebbe dato. 
"Mi sono svegliato per la suoneria, e quando sono entrato nella vostra camera tu non c'eri" disse Lou , finendo sospirando.
"Ah, beh perchè volevo farla venire con me ma.. beh, ci avevo ripensato" disse lui velocemente, e subito io e Lou ci accorgemmo di un altra bugia. Volevo tanto sapere cosa facesse Harry durante la notte. Era strano, e non sapevo darmi una risposta plausibile. L'unica soluzione per scoprire la verità era seguirlo.. sarà per la prossima volta.
"Va bene, io ora torno a dormire" disse Lou sbadigliando, così entrambi si salutarono e alla fine Lou staccò la chiamata. E dopo avergli dato un leggero schiaffo scherzoso sulla testa, gli diedi la buona notte e decisi di tornare in camera.

Ma proprio fuori dalla mia stanza che spiava dalla serratura, c'era il caro e dolce Zayn.. cosa ci faceva lì?
Andai accanto a lui, senza farmi notare.
"Allora? Riesci a vedere qualcosa?" sussurrai al suo orecchio, con fare da spia. E lui subito sobbalzò dallo spavento, così scoppiai a ridere. La sua faccia spaventata era una cosa indescrivibile.
"Non ridere" disse lui con finto tono arrabbiato. E intanto io continuavo a farlo, volevo smettere ma era più forte di me.
"Certo. Non rido, tanto tutti siamo nati per morire e .. beh basta. Che facevi fuori dalla porta della mia stanza?" chiesi finalmente smettendo di ridere. E lui mi rivolse uno sguardo nervoso per poi abbassare la testa, era strano.. molto.
"Stavo.. b-beh stavo controllando. Avevo sentito dei r-rumori e allora mi sono avvicinato, ecco- disse lui nervoso, e balbettando di tanto in tanto. Certo che gli credevo, ovvio no? Ovvio come è ovvio che io fossi la figlia di Obama. 
"Ah.. capisco" dissi entrando in camera, e facendogli segno di fare la stessa cosa, e così entrò.
"Scusami, non volevo spaventarti prima" dissi abbassando lo sguardo.
"No, scusami tu" disse lui facendo una piccola risata.

Ci guardammo per un paio di secondi finché lui non disse di avere sonno, e quindi andò. Perché a me stanotte sembravano tutti strani? Mah..
Non avevo sonno, e di pensare al mio sogno non  ne avevo proprio voglia. Cercai qualcosa di interessante fra la piccola libreria che avevamo in camera. Non riuscii a trovare niente, a parte quel foglio con la lettera 'G' al centro. Era fra uno dei miei libri di narrativa, ma io l'avevo messo sul comodino di Harry, perché era di nuovo qui? Andai verso il letto del riccio, e dentro al comodino c'era ancora il foglio con la lettera 'G'. A quanto sembrava ce n'erano due in giro, ma che volevano dire quelle lettere? Decisi di mettere anche quest'altro foglio all'interno del cassettino di Harry, per poi tornare sul mio letto. Pensai a quel segno, al risveglio, alla registrazione che non avevo più ascoltato. Pensai che ero stata una stupida a dare il mio computer nelle mani di Mark.. avevo sbagliato. 


Mi distesi sul letto, ma il rumore della porta che si apriva mi fece alzare facendomi notare Harry che entrava senza fare rumore. Stanotte si comportavano tutti da spiee e da idioti, questo era certo.
"Dove sei stato?" ed ecco che anche lui sobbalzò alla mia domanda, ma che avevo? Ero un mostro, per caso?
"Ero andato a fare un giro, mi annoiavo" disse lui con non-chalance andando verso il suo letto. Mi sembrava più tranquillo di com'era al telefono. Però aveva sempre quel modo di fare così strano e sospetto, chissà che va a fare davvero.
"Ho sognato mia madre" dissi all'improvviso facendolo girare di scatto verso di me, non riuscii a capire la sua reazione.. era troppo preoccupato per i miei gusti. 
"Oh, e .. capisco" disse soltanto, per poi andare in bagno e chiudersi al suo interno. Perché mai aveva avuto quella specie di reazione confusa e spaventata allo stesso tempo? Era strano come sapesse dei miei incubi, io non glieli avevo mia raccontati. E adesso che gli dicevo di aver sognato mia madre lui aveva questa reazione? C'era, decisamente, qualcosa che non andava. 
Appena uscii dal bagno mi rivolse uno sguardo triste, ma diverso da come mi aveva parlato in precedenza. Sembrava più calmo..
"Mi dispiace, ti ha turbata? Il sogno, intendo" domandò lui sedendosi al mio fianco,  poggiandosi sul mio letto.
"No, per niente. Ma era strano, sembrava più un ricordo che un sogno" dissi, e lui fece di nuovo la stessa espressione fatta in precedenza. Sembrava lui quello turbato.
"Vuoi dormire?" chiese soltanto, io annuii e lui mi accarezzò la guancia.
"Allora stenditi, per stanotte resterò qui accanto a te" disse lui mettendosi già sotto le mie coperte.
"No, aspetta, le coperte sono mie" dissi con la voce di una bambina, e lui mi sorrise dolcemente.
"Le divideremo" disse tirandole verso di se, facendomi restare scoperta.
"Sei un essere crudele" dissi per poi distendermi nel letto, e voltandomi nella direzione opposta alla sua. Poi all'improvviso sentì un braccio cingermi i fianchi, e la coperta che mi copriva. 
"E tu sei una bambina dolcissima" disse stringendomi di più a sé. 
Fù così che entrambi ci addormentammo.

*** ***** ***

"Forza sveglia principessa" sentii una voce calda al mio orecchio, poi subito dopo due mani che mi presero per i fianchi.
"No Harry lasciami sono sveglia" dissi velocemente alzandomi di scatto dal caldo letto in cui poco fà ero avvolta. Quella mattina era stanchissima, ma per fortuna avevamo le prime due ore libere, aspettate.. quindi perché diamine mi aveva svegliata?
"Sei idiota? Oggi abbiamo le prime due ore libere" dissi rimettendomi sotto le coperte.
"Si, e infatti sono le dieci meno venti" disse lui molto calmo.
"Dove? Come cazzo? Cosa? Si sono sveglia vado!" dissi saltando subito giù dal letto e avviandomi verso il bagno. Così subito mi preparai velocmente, e appena uscii trovai Harry che si era riaddormentato sul suo letto. Che idiota.
"Harry piccolo sveglia a mamma" dissi scherzando, e lui subito mi tirò per un braccio e mi attirò su di sé.
"Dai andiamo? E' tardi" dissi ridendo. Era un idiota patentato, aveva ancora i capelli ricci bagnati.
"Sei troppo leggera, devi mangiare" disse lui con voce assonnata, e immediatamente ci alzammo dal suo letto e andammo al piano di sotto dove si sarebbero svolte le lezioni. Oggi avevamo Storia.. avremmo sicuramente fatto un altra ora di sonno.

Appena arrivati in classe, io ed Harry notammo che tutti i ragazzi, cioè Liam, Louis, Zayn e Niall, mancavano. Le stranezze continuavano in quel giorno eh? 

"Buongiorno Lex" subito a quel nome mi girai nella direzione dalla quale sembrava provenire la voce, ed ecco che Mark era all'entrata della classe che mi guardava. Era strano quel ragazzo, a volte mi spaventava mentre a volte sembrava più 'normale'. 
Non sapevo perché, ma in quella scuola mi sentivo come controllata. Non potevo fare nulla, senza che qualcuno lo sappia. E invece io non riuscivo mai a sapere nulla di quello che facevano gli altri.. e questa cosa forse mi dava un pò fastidio. 
Mi rivolse uno sguardo confuso per poi abbassare lo sguardo sulla mia mano, intrecciata a quella di Harry, d'istinto lasciai la mano e lui mi sorrise. Non capii quel sorriso.. e tanto meno quello sguardo confuso. Subito dopo lasciò l'aula. 
"Che hai?" chiese Harry sedendosi su uno dei banchi vuoti.
"Mi sembra tutto strano qui" dissi sospirando. Mi sembrava una bella idea venire in questa scuola, ma le cose stavano solo peggiorando e poi non riuscivo a stare per un minuto senza dover pensare a qualcosa di strano o triste. E mi dava fastidio questa cosa, tantissimo. E poi dovevo ancora chiarire la storia delle pillole..
"Strano? Forse intendi diverso, si beh è molto diverso dalla tua normale vita al palazzo, no?" domandò Harry accennando un piccolo sorriso, e io annuii prima di ricambiare il sorriso. Cercai di capire cosa potesse nascondere, ma in quel momento mi sembrava impossibile che Harry potesse nascondere una qualsiasi cosa. Però la domanda restava sempre quella: Cosa faceva Harry di notte? E per giunta, sempre, quando io avevo i miei incubi? 
"Hey ragazzi" ed ecco che Niall, Liam e Louis entravano in classe, ma Zayn?

NARRATORE

In quel momento Alexis era assorta tra i suoi pensieri più profondi, e lo stesso si poteva dire di Harry. Con tutto il nervosismo che aveva provato la notte prima, doveva essere decisamente più cauto. Inoltre lei credeva che andasse tutto bene, ed invece non era così. Purtroppo la mente non si può controllare, nessuno poteva. Ma c'è sempre un forse, e in quel caso c'era. Forse qualcuno poteva, aiutato da quelle pillole. 
 
ANGOLO AUTRICE
Allora.. sessanta minuti. No okey, faccio la seria. Scusate per il ritardo, ma la scuola mi sta opprimendo. Non ce la faccio più, non vedo l'ora che arrivi l'estate. Ora passiamo al capitolo, so che fa schifo, ma è soltanto un capitolo di passaggio. Scusate per eventuali errori, e se vi va lasciatemi una piccola recensione per dirmi cosa ne pensate. Mh.. e voi? Che ne dite? Che starà mai combinando Harry di notte? E Zayn che ci faceva fuori la loro stanza? Mah.. *tossisce* piccolo indizio *tossisce*  nell'ultimo pezzettino *tossisce* Credo di avere qualche problema alla gola hahah io vado. E grazie di tutto! *-*
-Sweetie.

  
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