Capitolo
dedicato a Titty90, perchè secondo me è una delle migliori scrittrici di
Efp!!!Titty sei grande, spero di diventare brava come te un giorno!!!!Kiss!
Buona
lettura!!!
CAPITOLO 9
- Sono tua sorella –
- Sono tua sorella –
- Sono tua sorella –
Sempre la
stessa frase rimbombava continuamente nella testa di Gabriella.
Samantha ….
o Cassidy … o come diavolo si chiamava, la ragazza che le aveva rovinato la
vita, la ragazza che l’aveva investita, la ragazza che diceva di amare Troy, la
ragazza che la odiava profondamente …. era sua sorella?
No, non poteva essere vero. Probabilmente era
solo un’altra delle sue tecniche per sconvolgerla e mandarla in confusione.
Non doveva
cascarci, no, non ci doveva credere.
Fece un
respiro profondo e cercò di calmarsi, ripetendosi che era tutta una farsa.
- Senti, io
non ho ancora capito perché tu ce l’abbia così con me, al punto di investirmi,
di rovinarmi la vita, di arrivare a mentire così spudoratamente per cercare di
confondermi, ma ti chiedo di finirla. Non riesco più a sopportare questa
situazione. Sto cercando di andare avanti nonostante tutto quello che ho
passato, sto cercando di rifarmi una vita, ripetendomi ogni giorno che anche se
non posso camminare, ho tante altre cose belle intorno a me per le quali
combattere. Come la mia famiglia, come Troy, come cantare. Ma ogni volta che la
mia felicità arriva al massimo compari tu e butti giù tutte le mie speranze. Ho
sopportato tutto, ma questa volta l’hai combinata grossa. Finché la questione
riguardava me e te mi stava anche bene, perché quella a soffrire sarei solo stata
io,ma ora osi parlare di mia madre,e questo non posso perdonartelo.
Assolutamente-
Cassidy la
guardò per la prima volta con uno sguardo diverso. Uno sguardo deciso, uno
sguardo sicuro, non provocatorio.
- Ti ho sempre odiata, e
probabilmente continuerò a farlo, perché tu mi hai portato via tutto,ma se non
fosse stato vero, non sarei mai venuta da te a raccontarti una cosa simile. Tu
pensi sempre di essere dalla parte della ragione. Tu combatti, tu soffri, tu
sei la vittima. E io? Io sono la strega cattiva che si mette in mezzo tra la
principessa e il principe e che fa di tutto perché non ci sia un lieto fine.
Da quello che dici sembri
una persona profonda, ma le apparenze hanno ingannato perfino te stessa. In
realtà sei incredibilmente superficiale, perché non hai saputo guardare al di
là. Non hai saputo vedere la verità. Io sono tua sorella, e tu devi
accettarlo!!Che tu lo voglia o no!-
La mora si
guardò intorno e poi si rivolse nuovamente a Gabriella.
- Comunque
non è un discorso che si può affrontare in cinque minuti. Devo parlarti in
privato, in un posto dove si può stare tranquilli-
Gabriella la
guardò scettica, poi le rispose.
- Sono da
sola in casa, non c’è nessuno. Quindi se vuoi continuare questa farsa, fallo
pure –
- Non riesci
proprio a credermi, eh?Comunque visto che adesso vivi a casa del tuo caro
fidanzatino, ci saranno i suoi genitori-
- Arrivano
tra poco-
- Appunto,
quindi andiamocene-
Senza
ascoltare le sue imprecazioni, Cassidy si avvicinò, le si posizionò dietro e
prese a spingere la sedia a rotelle, dopo aver aperto nuovamente la porta.
Ormai
arresa, Gabriella la fece fermare un attimo, scrisse un bigliettino a Troy e ai
signori Bolton per avvisare che era da Taylor e che avrebbe mangiato da lei
quella sera. Poi prese il cellulare azzurro cielo e mandò un messaggio anche a
lei, chiedendole di coprirla.
- Possiamo
andare – disse a Cassidy, che senza proferire parola, cominciò a condurla al
parco.
Una volta
arrivate, Gabriella parlò.
- Il parco è la tua idea di posto tranquillo e
soprattutto riservato?- le chiese ironica.
- Nei weekend
resta aperto fino alle nove e mezza della sera, ora sono le otto, e come vedi a
quest’ora è deserto, la gente sta cenando-
- Ok, va
bene … lasciamo perdere e arriva al punto. Naturalmente non ti credo, ma sono
disposta ad ascoltare la tua versione dei fatti-
Cassidy si
accomodò su una panchina proprio di fronte a Gabriella, e cominciò a parlare.
- Durante le
vacanze estive, prima di cominciare la prima media, tornata a casa dopo uno dei
miei soliti pomeriggi in bicicletta, trovai in camera di mia “madre” una
lettera. Non era in vista, era ben nascosta, infatti la trovai dentro una
scatola riposta sull’ultimo cassetto del comodino-
- E come mai
hai aperto quella scatola?- la interruppe Gabriella.
- Stavo
cercando un braccialetto, non lo trovavo da nessuna parte e così cominciai a
cercarlo dappertutto. Quando vidi la scatola rossa mi incuriosii e pensai che
magari era lì dentro,ma quando la aprii, trovai una busta bianca, contenente
una lettera che risaliva a una settimana dopo il parto. L’aveva scritta tua
madre, ed era indirizzata a me-
Gabriella
man mano che ascoltava si interessava sempre di più a quella storia e
inconsapevolmente cominciava a pensare che forse non erano tutte menzogne
quelle di Cassidy …
- E cosa
diceva questa lettera?-
- Scoprilo
tu stessa –
Cassidy tirò
fuori un foglio piegato in quattro dalla tasca posteriore dei jeans e glielo
porse.
Gabriella
l’afferro e l’aprì, spalancando gli occhi. Quella era proprio la calligrafia di
sua madre, per niente cambiata sebbene fosse passato tutto quel tempo, l’aveva
riconosciuta subito.
Cara Cassidy,
non so con chi sei adesso o che nome ti abbiano
dato,ma questo era quello che avevo scelto per te.
Ti scrivo questa lettera per quando sarai grande. Si
lo so, sei appena nata e già comincio a parlare del futuro.
Ma questo è l’unico modo che ho per farti capire la
mia scelta.
E’ vero a te sembrerà che io ti abbia abbandonata, ma
non è così.
O meglio si è così, ma a tutto c’è un perché.
Ed ora io proverò a spiegarti il mio.
Solo un anno fa è nata Gabriella , la mia prima
bambina.
Io e Dave avevamo appena festeggiato il nostro terzo anniversario
di matrimonio. Infondo non era poi molto tempo, ma a me sembrava tutta una
vita. Eravamo molto giovani, ma io lo amavo profondamente.
Lui era l’unico uomo che esisteva per me, l’unico che
avrebbe potuto darmi quello che avevo sempre voluto. Una famiglia.
E quando lei nacque noi eravamo così felici. O almeno
questo era quello che credevo io.
In realtà, lui non aveva mai desiderato avere un
bambino, non con me e non in quel momento comunque.
Dopo che Gabriella compì il suo secondo anno di vita,
lui ci lasciò.
Se ne andò, abbandonandoci per andare a vivere con
un’altra donna. Il nostro rapporto si era incrinato, è vero ma non credevo fino
a quel punto. Ero sconvolta, e non sapevo cosa fare, così pensai di rifugiarmi
a casa di amici di vecchia data.
Era il mio gruppo del liceo. Io andai principalmente
da Katia e John, ma in appartamenti vicini al loro vivevano tutti gli altri.
Maria, Jessica, Nick, Mike.
Passai la notte da loro. E fu proprio quella notte a
cambiare tutto.
Ai tempi della scuola, io frequentavo proprio John.
Lui era stato il mio primo amore.
E un po’ per
l’alcol, un po’ perché John provava ancora qualcosa per me, un po’ perché io
non volevo più sentirmi sola, finimmo per fare l’amore.
Il giorno dopo, parlammo subito dell’accaduto e
decidemmo di comune accordo di dimenticare quello che era successo.
Però, dopo quattro settimane da quel giorno, scoprii
di essere rimasta nuovamente incinta.
Non avevo le forze per crescere un altro bambino, e
nemmeno la disponibilità economica visto che ero diventata una ragazza madre.
Non cercai nemmeno di contattare John, non volevo distruggere anche la sua di
famiglia.
Non riuscivo nemmeno a pensare all’aborto, così ho
deciso di darti in adozione.
Ma voglio che ti resti almeno qualcosa di me, della
tua vera madre.
Non odiarmi, se puoi, ti prego.
Non vorrei mai ferirti, perché anche se non posso
tenerti, ti amo.
Spero che tu ti trova bene nella nuova famiglia e che
possa trovare quel calore che io non posso darti.
Con amore,
Amy Montez.
Gabriella era rimasta
sconvolta da quello che aveva appena letto.
Stava in silenzio e
piangeva. Ormai non c’era più tempo per dubitare, Cassidy era sua sorella. O
meglio, sorellastra.
Ancora una volta il
destino le aveva giocato un brutto scherzo. Tutto quello che sua madre le aveva
raccontato, non era vero. Tutt’altro, era stata proprio lei a mentirle.
Cassidy la osservò senza
dire niente, e poi decise di intervenire.
- Ehi, è
tutto a posto?Ti senti bene?-
- Da quando
ti preoccupi per me?- le rispose ironicamente lei, alzando lo sguardo sui suoi
occhi nocciola, così simili ai suoi. Non tentò nemmeno di asciugare le lacrime,
lasciandole libere di scendere e di rigarle le guance delicate.
- Perché
stai piangendo?- Cassidy ignorò la sua domanda, rivolgendogliene un’altra.
- Mia mad …
nostra … madre mi ha sempre detto che mio padre è morto quando io ero piccola,
in un incidente stradale –
Cassidy
rimase senza parole. Per un po’ stettero in silenzio, lanciandosi un’occhiata
ogni tanto.
Poi fu
proprio lei a riprendere.
- Vuoi
sapere perché ti ho sempre odiata?- le chiese all’improvviso.
Gabriella la
guardò dritta negli occhi, annuendo.
Cassidy si
alzò in piedi, e confessò tutto quello che per anni si era tenuta dentro.
- Nostra madre aveva
scelto te. Aveva deciso di crescere te, e di abbandonare me. Si, probabilmente
adesso mi dirai che è solo perché io sono nata dopo e che se le cose fossero
state al contrario, i ruoli si sarebbero invertiti. E saresti stata tu quella
abbandonata. Ma non è così. Io sono la bambina non voluta, io
sono quella cresciuta in una famiglia adottiva che ha solamente sprecato i suoi
soldi, io sono quella costretta a soffrire ogni giorno per quello che
sono diventata. Ti ho reso la vita impossibile perché volevo che anche tu
provassi almeno un minimo di quel dolore che io mi sono sempre portata dietro.
Ti ho sempre invidiato
anche per il fatto che tu stai con Troy, e che lui ti ama. L’unico ragazzo di
cui mi ero mai veramente innamorata, aveva scelto te. Anche lui. Perché eri
sempre tu quella voluta?Perché per una volta non potevo essere io quella amata?
Ma come sempre, ho
sbagliato. Ho sbagliato i miei calcoli. Tu hai sempre creduto di non avere un
padre, perché era morto. Ma non era vero. Hai vissuto nella menzogna per quasi
diciotto anni. E per colpa mia adesso sei su una sedia a rotelle.
Ti confesso di aver anche
indagato su di te. E così ho scoperto di essermi sbagliata anche su Troy. Non è
stata una passeggiata per te, hai dovuto lottare per averlo. Contro Sharpay,
contro l’intera scuola.
Quindi la persona che per
sei anni della mia vita ho odiato non esiste. Ormai non ho più un motivo per
odiarti. Perché tu sei completamente diversa da come ti immaginavo.
E per la prima volta,
chiedo scusa a qualcuno. Scusami, per tutto quanto. Probabilmente non servirà
scusarmi adesso, ma sento che devo farlo.
Dovrei essere dietro le
sbarre per quello che ti ho fatto, ma sai i miei genitori adottivi non potevano
mettersi di infangare così il nome della loro famiglia. Anche perché adesso
siamo in banca rotta, gli affari vanno male e un altro scandalo avrebbe
significato la fine di tutto. Così mio padre ha pensato bene di corrompere i
poliziotti, facendomi solamente assegnare 500 ore di servizio per la città -
Cassidy si
fermò, riprendendo fiato dopo quella lunga e dolorosa riflessione.
Poi si rivolse di nuovo a Gabriella, confusa
da tutte quelle rivelazioni in una giornata sola.
- Chi sono
io? Cosa ne ho fatto della mia vita?-
Si buttò in
ginocchio, cominciando a singhiozzare. Solo un’altra persona l’aveva vista così
debole. Oliver.
Gabriella
mosse la sedia a rotelle, in modo da avvicinarsi a lei.
Le posò una
mano sulla spalla.
Cassidy alzò
lo sguardo sorpresa. Che intenzioni aveva?
- Non poso
certo dire di non provare rancore verso di te. Ma non avrei nemmeno mai
immaginato che tu avessi un passato del genere. Non posso prometterti che
riuscirò a perdonarti, ma giuro che farò uno sforzo per cercare di
comprenderti. Infondo siamo sorelle. E’ un inizio, no?-
Spostò la
mano dalla sua spalla e gliela tese davanti.
Cassidy
allungò la sua e strinse quella della neo- sorella.
Sorrise.
- Si. Questo è un inizio. L’inizio della nostra nuova vita –
***
TA-
DAAAAN!!!
Allora,
che ne pensate? Ho cercato di aggiornare prima stavolta, e spero di esserci
riuscita!!!
Chiedo
immensamente scusa per non aver ringraziato le persona che hanno commentato gli
ultimi capitoli, ma non ho avuto tempo!
Comunque
mi rifaccio adesso ^-^!
X
IL CAPITOLO N°6 GRAZIE 1000 A:
Tay_,romanticgirl,armony_93,ciokina 14 e Vivy93.
X
IL CAPITOLO N°7 E 8 GRAZIE 1000 A:
Tay_, romanticgirl, ciokina14 e Titty90(hai recensito al primo capitolo,ma
fortunatamente sono riuscita a trovare la recensione ^-^!!!)
Inoltre
volevo chiedervi una cosa: qualche parere o suggerimento sul mio modo di
scrivere. Anche le critiche sono ben accette, purchè siano costruttive!!!
Forse
come stile è troppo semplice, non saprei, a voi l'ardua sentenza!!!
Conto
molto su un vostro consiglio!!!
Allora,
alla prossina!!!
Ciao
a tutti!
kiss
by
LizDreamer