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Autore: _cercasinome_    15/03/2014    6 recensioni
Due ragazzi, legati da un'amicizia profonda, si amano alla follia. Ma nessuno dei due ha il coraggio di rivelare i suoi sentimenti. E se si aggiungessero altri problemi? Se il loro amore fosse ostacolato anche da fattori esterni?
Leggete e scoprirete di più.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bellemer, Monkey D. Rufy, Nami, Roronoa Zoro, Trafalgar Law | Coppie: Nami/Zoro
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Un messaggio di troppo

In quel momento, nessuno dei due era abbastanza cosciente da capire quello che stava facendo. Erano rimasti intrappolati. Zoro si avvicinò così tanto al viso candido di Nami che i loro nasi si toccarono. Ma quel bacio che tanto desiderano, entrambi, non ci fu. Un debole suono, ma in quel momento troppo forte in quel silenzio, riportò entrambi alla realtà. Zoro spalancò gli occhi, rendendosi conto delle spaventosa vicinanza dei loro visi. Con un veloce scatto si alzò dal letto, camminando per la stanza, mentre con una mano si grattava il capo. Faceva sempre così quando era in imbarazzo. Nami rimase per qualche secondo immobile. Gli occhi fissavano un punto imprecisato della stanza. Il cuore le batteva forte, troppo eccitato. Dopo qualche secondo cercò la fonte di quel rumore che sfortunatamente , o fortunatamente, aveva interrotto quel momento così intimo. Poteva trattarsi di sfortuna perché entrambi desideravano quel bacio. In oltre quel gesto avrebbe potuto migliorare il loro rapporto. Ma avrebbe potuto rovinarlo.
Nami prese il suo telefono, dopo aver capito che quel rumore proveniva da quell’oggetto. Immediatamente le sue labbra si stirarono formando un dolce sorriso. Zoro la osservò e, incuriosito da quel suo sorriso così improvviso, cercò di allungare il più possibile il suo collo verso l’amica, alzandosi sulle punte dei piedi, cercando di vedere l’oggetto della felicità di Nami.
“Cosa è?”chiese Zoro, avendo intuito che quel rumore che aveva interrotto il loro ‘quasi bacio’ segnalava l’arrivo di un messaggio per Nami.
“Un messaggio.”Nami rimase sul vago, alzando per qualche secondo lo sguardo sull’amico dai capelli verdi. Poi riguardò lo schermo del cellulare, continuando a sorridere. Digitò i tasti del suo cellulare per poi rimetterselo in tasca. Si alzò in piedi con un salto. Doveva cercare di non parlare più di quello che era successo. Non voleva assolutamente rovinare il suo rapporto con Zoro. Quello che era successo..bhè..se ne sarebbero dimenticati presto.
“Vuoi vedere il film che ho preso?”chiese Nami avvicinandosi a lui e guardandolo negli occhi. Zoro aveva un’espressione interrogativa in volto. Non capiva perché Nami era stata così vaga per il messaggio. In fondo loro si dicevano sempre tutto. Nami lo guardava con due occhi da cerbiatto. Senza attendere una risposta dall’amico, uscì dalla stanza e scese al piano inferiore. Zoro decise di seguirla, anche se ancora confuse e curioso.
“Un thriller! Non sei contento?”disse Nami saltando euforica per il salotto con in mano la custodia del dvd. Ogni venerdì sera Nami mostrava la sua vera sé: una mocciosa tutto pepe, allegra e spensierata. Zoro, mentre scendeva le scale, sorrise portandosi una mano al viso. Non sarebbe cambiata mai. Sarebbe rimasta sempre una mocciosetta. Decise di dimenticare la questione del messaggio. Probabilmente era una delle sue amiche che le diceva qualcosa da ragazze che a lui non interessava. Voleva solo godersi una tranquilla serata con la sua Nami. E basta.
“Ottima scelta mocciosa!”disse riacquistando l’entusiasmo di sempre. Nami gli fece una linguaccia per il nomignolo che aveva usato. Ma eccola riprendere il suo cellulare e sorridere guardando lo schermo. Zoro si sentì un po’ escluso. Forse esagerava. In fondo era solo un messaggio, ma loro due si erano sempre detti tutto.
Nami posò il suo cellulare portando poi lo sguardo su Zoro, che si era fermato sulle scale. Lo guardò con certi occhi che Zoro non poté far  altro che sorridere e raggiungerla, dimenticando per la seconda volta i messaggi misteriosi.
“Ordiniamo la pizza?”chiese Zoro andando in cucina per poi spuntare dalla porta del salotto con un piccolo pezzo di carta. Su di esso c’era scritto il numero della loro pizzeria di fiducia. Ogni sabato la compravano qua. Ormai erano clienti fissi. Zoro teneva il numero attaccato al frigo.
Nami annuì felice, mentre toglieva le sue cose dal divano e sistemava il salotto per la ‘serata cinema’. Doveva liberare il divano da tutte le cianfrusaglie. Prese quante più coperte poteva appoggiandole sul divano, in modo che poi si sarebbero potuti riscaldare con quelle. Liberò anche il tavolino posto fra la tv e il divano. Dovevano poggiarci le pizze, le bibite e i popcorn post-pizza.
Le pizze arrivarono subito. La pizzeria non era molto lontana. Dopo che Nami, sfoderando le sue pose più provocanti, ricevette per l’ennesima volta uno sconto sulle pizze, i due amici si accomodarono sul divano.
“Buon appetito a noi!”esultò Nami battendo le mani. Si sedette con le gambe incrociate sul divano divorando la sua pizza. Zoro la guardò e sorrise vedendola sporcarsi il viso.
“Sembri una mocciosa che mangia il suo primo gelato.”rispose Zoro tirando a Nami un paio di fazzoletti. Lei si pulì per poi fare una linguaccia a Zoro.
“Non è colpa mia se mettono tanto olio e salsa.”rispose lei sbuffando e continuando a mangiare. Ma, ad un tratto, ecco l’ennesimo messaggio. Il cellulare di Nami si trovava sopra il tavolino. Lo stava per prendere, ma Zoro fu molto più veloce di lui.
“Ehi!”disse Nami gonfiando le guance, offesa dal gesto dell’amico.
“Voglio sapere chi continua ad inviarti messaggi.”rispose sincero Zoro. Era da una serata che moriva dalla curiosità. Nami stava per riprenderlo, quando Zoro si immobilizzò, con gli occhi fissi sullo schermo.
“Cosa c’è?”chiese Nami preoccupata per la reazione dell’amico. Non credeva l’avrebbe turbato così tanto.
Zoro rilesse più volte il messaggio e il mittente. Si, ci vedeva bene. Il messaggio era proprio di Law e diceva ‘Mi piacerebbe rivederti. Oggi sono stato molto bene con te.’
Zoro si voltò verso Nami, guardandola arrabbiato. Nami si riprese il suo cellulare per poi abbassare lo sguardo, incapace di reggere quello nero come la pece di Zoro.
“Perché non mi hai detto niente?”chiese Zoro cercando di rimanere il più calmo possibile. Non poteva crederci. Nami era uscita con Law, e non gli aveva detto niente! Provava un misto di rabbia, gelosia e delusione. Credeva che Nami si fidasse di lui. Ma lei gli aveva tenuto nascosta la sua uscita.
Nami non rispose subito. Non sapeva cosa dire. Perché non l’aveva detto a Zoro? Neanchee lei lo sapeva. Forse per la reazione che Zoro aveva avuto quella mattina mentre parlavano di Law. O forse perché aveva bisogno di un aiuto femminile.
“Avevo paura della tua reazione. Non volevo rovinare la serata con una scenata come quella di stamattina.”rispose Nami senza alzare lo sguardo.
“Ma ti avevo detto che oggi non era per colpa di Law.”rispose Zoro. Si era calmato. Certo ancora era arrabbiato, ma vedere Nami in quel modo lo aveva fatto tranquillizzare.
“Lo so, ma neanche io mi aspettavo tutto questo. Volevo chiedere consiglio alle ragazze prima.”rispose Nami. Ora aveva trovato il coraggio di guardare Zoro negli occhi. Aveva capito che si era calmato. I due ripresero a mangiare, ma Zoro volle raccontato il presunto appuntamento. Nami gli disse tutto, ogni minimo particolare. Non voleva più mentirgli o nascondergli qualcosa.
“Va bene, per questa volta ti perdono. Ma guai a te se mi nascondi qualcos’altro!”disse Zoro ghignando e pizzicandole leggermente la gamba, in segno d’affetto. Non voleva mostrare la sua gelosia, anche se dentro sentiva una rabbia terribile. Nami le sorrise, felice che il suo amico non si fosse arrabbiato.
“Ti dirò sempre tutto! Promesso!”rispose Nami sorridendo felice. Si alzò velocemente dal divano per poi buttare i cartoni della pizza in un enorme sacco nero in cucina. Prese la grande ciotola di popcorn e la mise sul tavolino del salotto. Conosceva a memoria ogni angolo della casa di Zoro. Fece partire il dvd e si sedette comodamente sul divano, accucciandosi con una coperta. Zoro la imitò, avvicinandosi a lei e mettendosi anche lui una coperta di sopra. Non erano abbracciati, non si riscaldavano a vicenda invece di usare due coperte. Zoro sospirò vedendo Nami che sorrideva mentre leggeva dei messaggi. Sapeva che stava continuando a messaggiare con Law, e la cosa gli dava parecchio fastidio. Ma non disse nulla, per non mostrare la sua gelosia. Cercò di concentrarsi sul film. Non doveva essere difficile, in fondo lui adorava i trhiller. Ma fu del tutto inutile. Nelle scene più paurose si girava verso Nami, per vedere se, spaventata, aveva bisogno di conforto. Ma la mocciosa non stava guardando completamente il film. Le sue mani erano incollate a quel dannato aggeggio tecnologico. Per tutto il resto della serata non parlarono più, fino a quando non finì il film ed era arrivato il momento di tornare a casa.
“Si è fatto tardi.”disse Nami alzandosi dal divano e prendendo tutte le sue cose. Zoro prese il sacco della spazzatura e seguì Nami fuori, come ogni venerdì sera.
Zoro si avvicinò al cassonetto sul marciapiede. Alzò il coperchio e fu inondato da un odore terribile. Vi butto il sacco, chiudendolo velocemente. Intanto Nami lo aspettava, in modo da salutarlo prima di tornare a casa.
“Oggi la pizza era particolarmente buona.”disse Nami sorridendo.
“Già. E che ne pensi del film?”rispose Zoro squadrandola in attesa di scoprire quello che si sarebbe inventata.
“Bhè, si…ecco…era..carino.”rispose Nami grattandosi il capo impacciata, non sapendo cosa rispondere. Carino, aveva detto. Un trhiller…carino?!
“La prossima volta il cellulare lo lasci a casa tua.”rispose Zoro sorridendo, per scherzare. Anche se, sotto sotto, non lo aveva detto come scherzo.
“Scusami. Ma era da tanto che un ragazzo non si interessava così a me.”rispose Nami sincera, abbassando lo sguardo. Zoro la studiò attentamente. Nami stava arrossendo?! Si proprio così. Forse le piaceva veramente quel Law.
Non sapendo come rispondere, Zoro le scompiglio i capelli rossi dicendole che si era fatto tardi e che aveva sonno. Nami lo salutò con un gesto della mano, per poi rientrare in casa.
Zoro rimase qualche secondo fuori. Alzò il suo sguardo nero come la notte verso il cielo, dello stesso colore di essi. Spostò lo sguardo da una stella ad un’altra, una più luminosa dell’altra. Perché si sentiva così solo? Da quando aveva scoperto di Law, sentiva dentro di se una strana sensazione. Ma, in fondo, aveva deciso lui stesso di non dichiararsi a Nami. Loro due non stavano insieme. E probabilmente non saranno mai una coppia. Quindi Nami era libera di uscire con chi voleva. Giusto? Ma a lui, non tutto quadrava di quella storia.


Angolo dell'autrice
Scusate scusate scusate! Vi porgo le mie più umili scuse. Lo so, ho ritardato troppo. Ma non è colpa mia! La scuola mi ha completamente travolto, anche nei fini settimana. Quindi ho avuto qualche difficoltà. In oltre sto lavorando a molte altre cose. Mi scuso anche per il capitolo, forse troppo breve. Ma non preoccupatevi, il meglio sta per arrivare. Bhè. spero che leggiate e che lasciate una piccola recensione.
Baci!
  
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