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Autore: Sylvia Naberrie    15/03/2014    5 recensioni
Soraya Keto, Padawan del maestro Sifo-Dyas, viene a conoscenza tramite alcune visioni che la sua gemella, Kirya Keto, da poco nominata regina nel sistema di Naboo, riceve continui attacchi a danno della sua vita.
Chi è il misterioso attentatore di sua sorella? Cosa vuole da lei?
Tutto è offuscato dal Lato Oscuro. Un segreto celato per troppo tempo sta per ritornare a galla, una misteriosa allieva scomparsa nel nulla, giochi e intrighi di corte.
Questo e molto altro dovrà scoprire Soraya con l'aiuto del suo maestro e del suo migliore amico Qui-Gon Jinn, e il suo maestro Dooku.
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"[...] Noi Jedi non amiamo, è vero, ma aiutiamo le altre persone a farlo l'un l'altro.
Preleviamo i bambini sensibili alla Forza dalle famiglie quando sono piccolissimi, è vero. Ma facciamo in modo che crescendo, rendano questa galassia un luogo migliore dove vivere.
Usiamo dei trucchi o delle armi che nessuno sa usare, hai ragione. Ma non li usiamo mai per i nostri profitti. Li usiamo per portare la pace e serenità nella galassia.
Sediamo rivolte, poniamo fine alle guerre e riappaccifichiamo popoli in contrasto.
Non credo sia una brutta cosa quello che facciamo"

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[STORIA CONCLUSA]
Genere: Angst, Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Conte, Dokuu, Nuovo, personaggio, Sifo-Dyas, Yoda
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dreams and Revenge'
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EPILOGO

Soraya mise l'ultimo abito nella valigia e la chiuse. Sospirò guardando la sua stanza.
Le sarebbe mancata quella stanzetta. Qualcuno bussò.
"Avanti", disse. Qui-Gon aprì la porta e si appoggiò con la spalla allo stipite, a braccia conserte.
"Ciao", disse triste.
"Ciao", rispose lei.
"Allora... È oggi che parti, giusto?"
"Sì".
Rimasero per un po' in silenzio, imbarazzati. Dopo un po' Soraya si gettò tra le sue braccia.
"Mi mancherai", disse piangendo.
"Anche tu. Tanto", disse Qui-Gon. Rimasero abbracciati per un po'.
"Prima che tu vada, voglio lasciarti qualcosa che possa farti sempre ricordare di me", disse Qui-Gon.
"Qui-Gon, non potrei mai dimenticarmi di te e di tutti i guai che abbiamo passato insieme", scherzò Soraya.
Qui-Gon rimase serio.
"Voglio che sia qualcosa di indimenticabile", disse.
Soraya si accorse solo in quel momento di quanto fosse serio il suo amico. Forse più serio di quanto non fosse mai stato.
"Qui-Gon? Cos'hai?", chiese preoccupata Soraya.
Qui-Gon le prese il viso tra le mani e le diede un bacio sulle labbra. Soraya rimase paralizzata dallo stupore.
Fu un piccolo bacio, a fior di labbra.
"Ecco, voglio che questo sia il tuo ricordo di me. So che è sbagliato e contro le regole, ma tua sorella mi ha aperto gli occhi e ho avuto finalmente il coraggio di farlo. Io ti amo, Soraya, ma continuerò per la mia strada perché so che anche tu faresti così e vorresti che io facessi lo stesso. Volevo che comunque sapessi quello che provo e che ho provato per te in tutto questo tempo", disse Qui-Gon tutto d'un fiato.
Soraya si toccò le labbra incredula. Poi sorrise.
"Sono felice che tu me l'abbia detto. E soprattutto che mi abbia detto che andrai dritto per la tua meta, perché è ciò che voglio per te. Sei un grande Jedi, Qui-Gon, e lo diventerai sempre di più", disse Soraya accarezzandogli una guancia.
Qui-Gon, nonostante in quel momento sentisse un vuoto dentro di sé, sorrise alla sua amica di sempre e accarezzò la sua mano. Poi la prese e l'allontanò dalla sua guancia dando un piccolo bacio sulla fronte di Soraya.
"Addio, principessa", disse e uscì dalla stanza.
Una lacrima cadde a terra.

"Sono fiero di te. Mi mancherai", disse Sifo-Dyas. Soraya guardò il suo maestro e l'abbracciò.
Si trovavano all'entrata del Tempio. Soraya era pronta per partire.
"Mi mancherai anche tu, maestro. Ti voglio tanto bene", disse lei. Guardò dietro di lei.
Qui-Gon non si era fatto vedere. Delusa, scese piano le scale e si diresse verso una donna e un bambino che giocava con un animale lì vicino.
Erano Ashmir e Kota. La moglie e il figlio del capitano Led.
Mentre lei e Kirya erano a Naboo per farsi curare, Sifo-Dyas e Dooku erano riusciti a trovarli in una grotta vicino il covo di Amicla, dove vi si poteva accedere solo con il suo bracciale dei comandi.
Ashmir e Kota avevano deciso di accudire lei e Kirya durante il loro soggiorno a Naboo, dove Kirya doveva concludere il suo mandato di regina.
Ashmir aveva preso questa decisione non appena aveva saputo che Kirya sarebbe rimasta con le gambe paralizzate, dal momento che era stato Led a spararle alla schiena, colpendole il midollo.
Sifo-Dyas l'aiutò a scendere gli scalini e la consegnò ad Ashmir. Soraya guardò dietro, verso il Tempio.
In quel momento vide Qui-Gon correre verso l'entrata e raggiungere Sifo-Dyas che intanto era risalito.
Soraya sorrise. Qui-Gon la vide, sorrise di rimando e la salutò.
Soraya riprese il suo cammino più serena. Giunsero allo spazio-porto dove li attendeva la navicella della regina.
Poco prima di salire a bordo, però, Soraya si accasciò a terra stringendosi la testa per il forte dolore.
'Un altro di quegli attacchi', pensò spaventata.
Invece si rivelò essere una visione.
Vedeva lei, con la tunica Jedi e le sue spade laser, innalzarsi davanti una moltitudine di altri Jedi. Stranamente però, la 'lei' della visione aveva molti anni in più.
La visione svanì.
Ashmir accorse spaventata e l'aiutò ad alzarsi.
"Tutto bene?", chiese preoccupata. Soraya sorrise.
"Sì. Tutto bene"

Sarebbe tornata.


QUARANT'ANNI DOPO

Era nell'angolino della sua cella. Nel suo posto preferito. Poteva vedere l'esterno, attraverso le sbarre della finestra.
Vedere fuori ogni volta non faceva che alimentare la sua rabbia e la sua sete di vendetta.
Dopo tutti quegli anni non aveva dimenticato. Nemmeno per un attimo.
Aveva un terribile prurito alla testa. Era da molto che non si lavava per bene. In quel buco di manicomio di massima sicurezza la facevano lavare ogni due settimane per almeno cinque minuti. E non c'era neanche un pezzo di sapone.
Ma lo sentiva.
Nonostante la sua cella fosse stata isolata dalla Forza, riusciva a sentire nell'aria che finalmente qualcosa stava per succedere. Tutto stava per cambiare. Finalmente sarebbe uscita da quel buco schifoso.
E lei, Amicla, avrebbe concluso una volta per tutte il suo lavoro. Sentì il portello della cella aprirsi.
Una figura incappucciata entrò nella stanza. La sentì schioccare la lingua in segno di disapprovazione.
"Un essere potente come te non dovrebbe stare in un posto del genere", disse la figura incappucciata con voce cupa.
Amicla sorrise.
"Sapevo che un giorno saresti venuto", disse.
"Vieni con me. Il mio maestro ha bisogno di esseri potenti come te. Ti insegnerà le vere vie del Lato Oscuro e diventerai un Sith! Accetti di servire l'Imperatore, il più potente Sith della galassia?", chiese la figura.
Sul volto di Amicla comprarve un sorriso agghiacciante.
"Io... Accetto"






Note dell'autrice

Ed eccoci al gran finale.
Spero davvero che il capitolo vi sia piaciuto e soprattutto vi sia piaciuta la storia. Io sono al tempo stesso felice e triste.
Sono felice e orgogliosa di me stessa per aver iniziato questa storia ed essere riuscita a concluderla. Ho sempre scritto storie, sin da piccola, ma non le ho mai concluse. Vuoi per mancanza di tempo, vuoi per mancanza di idee, vuoi per mancanza di stimoli.
Finire questa storia per me è significato tanto.
Ovviamente sono triste perché è come se avessi lasciato andare una parte di me. E in effetti è così.
Questa storia l'ho amata davvero. Sono cresciuta con essa e sono davvero contenta che sia conclusa.
Ok, ho finito con il monologo strappalacrime (?) XD

Prima di passare ai ringraziamenti vorrei lasciarvi con una chicca che forse molti di voi conoscono... Ma, buh, ve lo dico lo stesso XD
Il nome della protagonista, Soraya, è spuntato all'improvviso, in un'illuminazione. Sapete tutti che Qui-Gon chiama Soraya principessa affettuosamente (per via del loro primo incontro, ecc ecc), no? Bene, Soraya in persiano vuol dire "principessa" :) il tutto è stato inintenzionale, giuro XD
Ah, un'altra cosa. Nell'ultima scena vediamo Amicla in cella ricevere la visita di una figura incappucciata che vuole portarla al servizio dell'Imperatore. Inoltre Amicla dice "Sapevo che un giorno saresti venuto", quindi si capisce che conosce il suo visitatore. E poi la scena si svolge quarant'anni dopo... Penso sia abbastanza chiaro che la figura misteriosa sia Dooku :) e niente, mi sentivo in dovere di fare questa precisazione XD
Inoltre, non so se avete notato il banner messo nel primo capitolo (è un EDIT), l'ho realizzato io :3 ci sono tutti i personaggi della storia, spero vi piaccia!! ^^
Bene, dopo queste informazioni di cui non poteva importarvene un ciufolo, passiamo ai ringraziamenti.

Ringrazio:

  • Dragasi. Grazie sorellina, grazie di cuore per aver seguito e amato questa storia. Per essermi stata sempre accanto, sia per i problemi riguardanti la storia che personali. Grazie per aver sempre confidato in me, per avermi guidato e sostenuto. Grazie sorellina! Ti mando un abbraccio virtuale, ti voglio tanto bene! <3
  • 9pepe4. Per aver iniziato questa storia e aver continuato a seguirla (piano piano :P ). Per avermi aiutato con i miei errori e per avermi fatto ridere con le nostre conversazioni malate XD (e avermi donato anni in più di vita, non dimentichiamolo! X'D). Grazie mille! :D spero potremmo continuare a sentirci, mi mancano quelle conversazioni :)
  • Harmony364. Per aver iniziato per curiosità la storia di una sua lettrice (che adora la sua storia, ndr) e che ogni tanto ritorna a dargli un'occhiata XD
  • __avatar__. Che nonostante non si faccia sentire più, ho apprezzato molto il suo parere e contributo, perciò grazie! :)
  • PeterPanForEver. Stessa cosa di __avatar__. Grazie anche a te!
  • Aven90. Ultimo arrivato ma non meno importante. Grazie per aver iniziato la mia storia e per averla letta. Grazie!
EDIT
  • NuandaTSP. Grazie mille anche a te per le risate che mi fai fare nel cuore della notte xD le tue recensioni sono troppo simpatiche! Grazie mille!! ^^
E grazie anche a voi lettori che avete seguito questa storia. Spero l'abbiate apprezzata e amata come l'ho amata io. Ringrazio anche a voi che, silenziosamente, avete seguito questa storia e le siete stati vicini.
Grazie a voi che avete messo la storia tra le preferite, seguite, ricordate e anche tra quelle da recensire. Grazie a voi che avete messo mi piace.

Grazie a tutti quanti!

P.s. Ora, non vorrei darvi false speranze, ma ho una mezza idea di scrivere un sequel. Già ho provato a scrivere l'inizio e ho abbozzato la trama. Quindi non stupitevi se un giorno troverete scritta una nuova long con Soraya. ;D
Quindi questo non è un addio ma un arrivederci.
Perciò...

Che la Forza sia con voi, sempre.


Sylvia Naberrie

   
 
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