Anime & Manga > One Piece/All'arrembaggio!
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Autore: Tadako    16/03/2014    2 recensioni
One Piece. Anime/manga ispirato all'avventura, libertà e sogni da realizzare.
Detective Conan. Anime/manga giallo con delitti e misteri sempre in agguato.
Cosa succederebbe se questi due universi si incontrassero in una straordinaria avventura?
Chiedetelo ai nostri mugiwara, convolti in un omicidio.
A Conan, che catapultato in questa fantastica vicenda cerca comunque di mantenere nascosto il suo segreto...
Genere: Avventura, Commedia, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mugiwara | Coppie: Rufy/Nami
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Siete libere.-
-Come possiamo sdebitarci?-
-Aiutateci a sconfiggere la Setta Della Fenice una volta per tutte.- Conan mostrò il suo volto infantile prima oscurato dal cappuccio nero, sfoggiando un bianco sorriso sicuro. La donna con la quale stava parlando rispose con lo sguardo, anche lei come le altre era pronta a fare il possibile per fuggire da quel luogo demoniaco.
Alcune rimanevano titubanti, semplici cittadine per lo più, stavano sedute all’interno delle gabbie tremanti di paura. C’era da capirle, non tutte disponevano di un coraggio tale da ribellarsi ad un nemico tanto potente. A quelle che superavano il timore, il guardiano dai capelli rossi distribuiva i piccoli cilindri per liberarle dalle tute.
-Svelto Conan, non abbiamo molto tempo.-
-Lo so…- e lo stridio delle sbarre che si aprivano risuonò nuovamente nell’aria. Una nuova atmosfera aveva invaso i corridoi della grotta; non si sentiva più l’odore del terrore, ma di una flebile speranza che animò la maggior parte delle prigioniere. Di guardie non ce n’erano, si erano misteriosamente allontanate tutte verso la zona centrale; il silenzio funerario era totalmente svanito, lasciando posto a brusii e urli di incitamento alla battaglia.
 Era iniziata, la grande ribellione che tutte sognavano stava finalmente prendendo forma.
Robin si avvicinò al mini detective, poggiandogli una mano sulla spalla.
-Salveremo Ran, è una promessa.- sorrise incoraggiante e il ragazzino si voltò verso di lei.
-Parteciperò con voi alla battaglia.-
-Ne sei sicuro? Il rischio di sconfitta è molto elevato…-
-Sono disposto a morire per Ran!- Conan rispose senza esitazione, quella era l’ultima sicurezza che aveva e dubitare anche di essa lo avrebbe portato alla pazzia.
Robin sorrise quasi divertita.
-Perché lei è così importante per te?-
Conan la fissò silenzioso. Già, quella era una domanda che non si era mai posto.
Non c’era un motivo preciso, era così e basta… fin da quando l’aveva incontrata aveva sempre avuto l’istinto di proteggerla, di metterla davanti a se stesso, senza una spiegazione.
Improvvisamente la mente gli riportò l’immagine di Rufy sulla nave. il suo sguardo preoccupato, i muscoli tesi, le mani che stringevano quasi involontariamente la sedia rivelando agitazione e voglia di agire…  da quel punto di vista erano molto simili, anche lui avrebbe fatto di tutto per salvare Nami. Ma la domanda comunque rimaneva. Perché lo facevano, perché entrambi erano legati così tanto a quelle due ragazze?
 
 
-Zoro!-
-Che c’è?- lo spadaccino si girò preoccupato, immaginandosi un altro attacco nemico. Ma l’unica cosa che vide fu un sorridente Rufy che mostrava il suo ora muscoloso petto.
-Sono tornato normale!- esclamò felice, non ne poteva più di quelle fattezze femminili, non era abituato al peso dei seni o alle mani piccole. Chissà come facevano Nami o Robin a sopportarle…
Zoro stava per rispondergli disinteressato, ma una flebile vibrazione interruppe la conversazione. Il terreno fu scosso in movimento quasi impercettibile che creò il silenzio tra i due pirati.
Il rumore fece qualche secondo di pausa, lasciando l’illusione di un semplice terremoto. Il tempo di riposare gli occhi al suolo, questo si sollevò come un esplosione, riempiendo l’aria di polvere e terra.
Rufy fece un passo indietro coprendosi gli occhi con la mano, Zoro invece per prima cosa impugnò una delle sue tre spade. La nebbiolina si diradò, mostrando due figure nere ma senza cappuccio. Fissavano sorridenti, studiandoli come se volessero attaccare da un momento all’altro.
Erano un ragazzo ed una ragazza, anche se questa era l’unica caratteristica che gli distingueva. I capelli erano di un colore blu acceso; per il maschio corti e puntati verso l’altro, per la femmina rilegati in due codine alte con una frangetta corta. La carnagione era chiara ed entrambi avevano disegnata una stella nera sul viso a ricoprire la zona dell’occhio destro. Gli occhi pece, i corpi slanciati, i denti bianchi che illuminavano l’oscurità  della grotta sullo sfondo.
-E così siete voi i fuggitivi… mi aspettavo qualcosa di meglio.-
-Non dovevi illuderti cara sorellina, purtroppo i pirati non sono mai nulla di eccezionale.-            
-Che peccato così uccidervi sarà troppo noioso.- sorrise, portandosi l’unghia alle labbra per mordicchiarla.
Rufy gli guardò interrogativo, piegando la testa da un lato per grattarsi meglio la testa.
-E questi chi sono?-
-Evidentemente due cloni…-
-Ma cosa dici Zoro! Non vedi che sono maschio e femmina?-
-Saranno cloni difettosi.-
-Potrebbe essere… - Rufy si sfregò il mento in posa riflessiva, poi decise di chiederlo direttamente alle due guardie: non gli piaceva molto pensare.
-Ascoltate, per caso siete cloni difettosi? E cosa più importante, la fate la cacca?-
Questi lo guardarono con un misto tra interrogativi e infastiditi, aspettandosi ogni possibile reazione eccetto che quella.
-Ma possibile che tu chieda sempre la stessa domanda?!- lo sgridò Zoro.
-Basta sciocchezze.- disse la guardia coi codini tirando fuori dal nero del mantello la sua sottilissima spada nera. –Finiamola una volta per tutte.- e gli occhi vennero illuminati dal riflesso della spada.
I pirati rimasero in silenzio a guardarla…
-Chi di voi due è il clone?- chiese Rufy tranquillo.
-Noi non siamo cloni!- urlò questa con un colpo di spada in traiettoria del collo del capitano.
Questo si piegò con uno scatto fulmineo, un ginocchio a terra e l’altro pronto a darsi lo slancio per rialzarsi.
Dietro di lui Zoro aveva già parato il colpo della lama con la sua arma. Ci fu qualche attimo di tensione tra i due metalli, ma poi la ragazza fu costretta a retrocedere: la potenza muscolare del pirata non era per nulla paragonabile alla sua.
-Uno spadaccino… interessante.-
Il fratello provò con un secondo attacco al ragazzo di gomma, sfruttando il suo momento di debolezza.
Rufy lo vide avvicinarsi e per parare il colpo allungò il tallone del piede destro contro l’impugnatura per disarmarlo. La spada barcollò un po’, ma poi riuscì a riprendere stabilità.
-Haki dell’armatura. Pugno gum gum… in azione!- e il pugno nero si andò a schiantare contro il naso del nemico.
Questo, senza avere il tempo di difendersi, venne scaraventato contro il muro ad una velocità sovrumana. Il fatto strano fu che, al momento del contatto con la pietra, non ci fu alcuno schianto. Il corpo della guardia venne letteralmente assorbito dal materiale.
-Ma che…?!- pensò Rufy sbalordito.
La parete cominciò a sciogliersi come cera, rivelando il corpo illeso del ragazzo.
-Il mio potere è quello di sciogliere le cose… sorprendente vero?-
-Magnifico!- esclamò il capitano con gli occhi a forma di stella.
Il ragazzo sorrise, poi pose il palmo della mano sul suolo sottostante. Questo cominciò a creare piccole onde come un budino, fino a quando non divenne talmente morbido da riuscire a tuffarcisi dentro.
Si sentì un leggero tremolio, poi tutto divenne silenzioso. Rufy si guardò intorno serio, sapeva che prima o poi sarebbe riapparso in modo da coglierlo di sorpresa.
Ciò che non aveva previsto era che quella volta il suo nemico, invece di attaccare dal basso,  sarebbe sbucato direttamente dal soffitto. Ad avvertirlo fu Zoro.
-Rufy, dietro di te!- disse parando l’ennesimo colpo di spada da parte della ragazza. La sua avversaria non sembrava fisicamente tanto forte, ma era veloce e sapeva cogliere il momento giusto per attaccare. Inoltre Robin aveva detto che ogni guardia possedeva un tipo di sostanza differente, quindi anche lei doveva avere un qualche potere speciale non ancora mostrato…
Schivò con estrema facilità l’ennesimo affondo, pronto per contrattaccare con un laterale. Ma quando la lama fu vicina al fianco della donna questa con un salto ci balzò sopra; poi sfruttando la sua posizione tirò un colpo laterale con il collo del piede sulla fronte dello spadaccino, facendolo cadere all’indietro assieme a lei.
Zoro si ritrovò disteso sulla pietra fredda, la sua avversaria sorrideva seduta sopra di lui mentre gli teneva bloccate le braccia con i piedi.
-Sei bravo come spadaccino, ma non sei molto sveglio…-
-Forse ti ho sottovalutata.- rispose lui, lo sguardo non mostrava alcun segno di insicurezza.
-Attenta a non fare lo stesso errore con me.-
La guardia recuperò la sua spada dal suolo, portandogliela al collo.
-Non penso ce ne sarà bisogno.-
A quel punto Zoro aiutandosi con le gambe, spinse col bacino il peso della ragazza il tempo necessario per liberarsi una mano ed impugnare la spada.
La spinse nel fianco della donna senza darle il tempo di reagire; questa fece un urlo di dolore, poi mollò la presa. si rialzò faticosamente, portandosi le mani alla ferita e indietreggiando, gli occhi stretti in una smorfia sofferente e le vesti sporche di sangue.  
Con un movimento veloce Zoro si rimise in piedi, poi si guardò intorno interrogativo. Era sparita…
 
Rufy si pulì la striscia rossa dalla fronte, gli occhi ora seri fissavano la figura nera davanti a lui. Il loro combattimento non era stato altro che una specie di caccia alla talpa, dove la guardia si nascondeva e lui cercava di capire dove attaccare. poteva apparire ovunque, anche dalle pareti, e ogni volta provava a colpire alle spalle.
-Ti piace ancora così tanto il mio potere?-
-Si è davvero forte, ma mi stai dando sui nervi.-
La guardia prese a ridere.
-Non ti preoccupare, questa lotta finirà presto.- e nuovamente scomparì nel muro.
Il capitano sbuffò seccato, non ne poteva più di combattere con una persona che neanche vedeva. Così decise di fare la cosa più logica: entrò con lui nella macchia gelatinosa creatasi sul muro, appena prima che essa scomparisse.
Era strano trovarsi lì dentro, una sensazione mai provata prima. Non vedeva nulla e non c’era ossigeno, ma la pietra morbida a contatto con la sua pelle gli dava una strana sensazione di benessere.
 Sentì quella sostanza liquida invadergli il corpo, come in acqua ma qui i frutti del diavolo non avevano alcun effetto. Poi la parte dietro la schiena cominciò a diventare sempre più dura, evidentemente la pietra cercava di riacquistare il suo aspetto originale… Rufy prese a muovere braccia e gambe alla ceca, senza aver la minima idea di ciò che stava facendo, alla fine in qualche modo riuscì a spostarsi in avanti riuscendo a scampare al pericolo di rimanere intrappolato.
La guardia aveva un raggio d’azione entro il quale il materiale rimaneva liquido, quando si spostava anche la pietra cambiava la forma. Iniziò così un inseguimento da parte del capitano verso quell’uomo che non si era nemmeno accorto della sua presenza. Anche se in fondo c’era da capirlo, chi si sarebbe mai aspettato una mossa simile? Rufy si era cacciato in un gran guaio con le sue stesse mani, se solo si fosse allontanato di un solo centimetro da quel raggio, per lui sarebbe stata la fine.
-Ma dove diavolo sarà finito…- disse il ragazzo continuando a spostarsi agile come un pesce nel sottosuolo. Col tempo aveva acquisito varie abilità di potenziamento, tra cui quella di percepire i passi delle persone sopra di lui; ora però ne sentiva solo due, sua sorella e lo spadaccino, il suo avversario si era praticamente smaterializzato…
A risolvere il misterioso enigma fu proprio il capitano, che rosso in viso per il troppo tempo trascorso senza ossigeno stava cercando di rompere la pietra con qualche pugno. La guardia sorrise quasi divertita, il pesce aveva abboccato all’amo senza neanche mettere l’esca.
 
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E il premio per il più lungo ritardo negli aggiornamenti va a... meeee!
no ok, forse c'è qualcuno più lento nel mondo, ma io sono scandalosa lo stesso X3
che begli i combattimenti doppi, sono magnifici! Quando non sai più che scrivere di uno, passi all'altro v.v  spero solo di esser riuscita a farlo bene...
Zoro si ritrova a combattere con una spadaccina furbetta, riesce a ferirla in modo apparentemente grave ma subito dopo sparisce nel nulla.
Rufy lotta con un tipo che attraversa i muri, e logicamente lo segue... della serie "ho fatto una cazzata" (qui la parolaccia ci stava troppo)
Ma torniamo alla prima parte del capitolo, dove Conan e Robin scatenano la rivolta. Se vi state chiedendo il perchè ve lo spiego subito.
Per prima cosa l'idea di farle stare con le mani in mano non mi piaceva molto... Insomma, mi sa tanto di damigelle afflitte in attesa del principe azzurro. No, noi donne siamo forti e lottiamo per i nostri diritti. (lunga vita alle femmineeee!)
Va beh, a parte questo c'è anche il fatto che mi sembrava poco realistico. Insomma un'antica setta super potente a cui non ci si riesce nemmeno ad avvicinare, dove anche ragazze abituate alla lotta vengono rinchiuse senza scampo, venga rasa al suolo da sei pirati. Ok che i nostri amati Mugiwara hanno fatto anche di peggio, ma non dimentichiamo che hanno sempre ricevuto un aiuto. 
In sintesi, con la rivoluzione delle prigioniere penso che sarà tutto molto più verosimile.
Conan non capisce di essere innamorato di Ran... va be ci arriverà prima o poi ;)
grazie a tutti quelli che continuano a trovar la forza di leggere questi strani capitoli, dove Zoro si lascia immobilizzare da una spadaccina qualunque e Rufy impara magicamente a nuotare .-.
un saluto e alla prossima!


TK:3
  
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